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Maxi operazione anti droga tra Palermo e Termini Imerese

Tra gli arrestati c’è anche un residente a Misilmeri

Maxi operazione anti droga tra Palermo e Termini Imerese

Dalle prime ore dell’alba in una vasta operazione antidroga tra i comuni di Termini Imerese e Palermo, ha visto impegnati un centinaio di Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, a conclusione di un’articolata attività investigativa  denominata “AQUARIUM 2”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese (Procuratore dott. Alfredo MORVILLO), eseguendo  6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 6 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dal G.I.P. presso quel Tribunale (Dottore Michele GUARNOTTA), nei confronti di altrettanti soggetti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “hashish” e “marijuana”.

GENESI ATTIVITA’ DI INDAGINE

Dal novembre 2013 i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese hanno svolto un’intensa attività di indagine – condotta anche mediante sistematici servizi di osservazione e pedinamento –  che ha consentito di delineare un quadro completo della fiorente attività di spaccio di droga nella zona di Termini Imerese e Palermo. Lo scenario analizzato dai Carabinieri è il centro cittadino di Termini Imerese, divenuto ormai crocevia di incontri furtivi tra giovani assuntori e gli odierni indagati che, sebbene non sono risultati essere accumunati da un medesimo disegno criminoso e da una stabile organizzazione e suddivisione di compiti, hanno dato prova di una consolidata capacità di gestione dei traffici illeciti,  assicurando quotidianamente i richiesti rifornimenti alla locale giovane clientela di assuntori.

L’indagine ha preso spunto da un servizio di osservazione dal quale si documentava la cessione di stupefacente, avvenuta in un complesso di case popolari della città noto per la presenza di alcuni spacciatori: in particolare, nella circostanza è stata documentata la cessione a un giovane minorenne termitano di un quantitativo di 0.5 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish ad opera di uno degli odierni indagati. La conseguente attività tecnica ha permesso di acquisire ulteriori elementi informativi sui lauti traffici condotti dal gruppo di spacciatori di Termini Imerese, composto dai giovani COSTANTINO Lorenzo (obbligo di presentazione alla p.g.), CANDIOTO Claudio (obbligo di presentazione alla p.g.), DI GLORIA Antonino (obbligo di presentazione alla p.g.), ARRIGO Tiziana (obbligo di presentazione alla p.g.), NICOLOSI Christian (obbligo di presentazione alla p.g.), AZZARELLO Michele (obbligo di presentazione alla p.g.), RUSSO Michael (arresti domiciliari), COZZO Rosario (arresti domiciliari) e GAZZANO Francesco(custodia cautelare in carcere), quest’ultimi due già arrestati per i medesimi fatti reato a dicembre 2014 nell’ambito dell’Operazione “Aquarium”.

Particolarmente significativa l’attività di spaccio posta in essere dall’indagato COZZO Rosario chiamato dai giovani assuntori “Ortofrutta “, poiché gestore di un negozio di frutta e verdura nel centro cittadino di Termini Imerese, il quale, per eludere ogni possibile controllo, concordava gli appuntamenti finalizzati alla cessione di sostanze stupefacenti, attraverso un telefono pubblico ubicato dinanzi la sua attività commerciale.

Altrettante cautele venivano adottate da RUSSO Micheal, il quale si avvaleva per gli incontri con gli assuntori di una costruzione rurale situata nelle campagne della cittadina termale, utilizzando l’espressione criptica ”Ci vediamo dai cani o nella stalla”, al fine di sviare eventuali controlli delle Forze di Polizia e lasciar intendere ai clienti la disponibilità dello stupefacente.

L’analisi della consistente attività di spaccio posta in essere dai sopracitati spacciatori, che muoveva importanti quantità di “hashish” e “cocaina”, ha consentito altresì di accertare il legame esistente tra la cittadina di provincia ed il capoluogo di regione, condizione più volte emersa nelle diverse attività di indagine sviluppate in materia di stupefacenti.

A questo punto, inevitabilmente, il raggio di azione delle attività investigative si è allargata sino al vicino capoluogo siciliano, nel quale sono stati individuati una serie di spacciatori operanti in quartieri degradati, quali “Sperone”, “Bonagia” e “Villagrazia”, delineando quindi la “catena dello spaccio” creatasi tra i citati soggetti di Termini Imerese e i loro fornitori. Infatti è emerso che i giovani spacciatori termitani, terminali del traffico, si recavano frequentemente presso i citati referenti palermitani [LO MONACO Rosolino e LO MONACO Vincenzo (custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari), LONGO Antonino (custodia cautelare in carcere), ADELFIO Alessandro (arresti domiciliari), SELVAGGIO Alessandro (custodia cautelare in carcere),MARSALONE Pietro (custodia cautelare in carcere), RUSSO Vito (custodia cautelare in carcere) e CORDARO Salvatore (arresti domiciliari)], molti dei quali con precedenti penali specifici, sul conto dei quali sono stati raccolti solidi elementi di prova in ordine alla gestione di una fitta rete di spaccio in prevalenza di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” nel capoluogo di regione e zone nelle limitrofe.

Nel capoluogo di Regione è emersa, in taluni casi, un’attività di spaccio a conduzione familiare come nel caso di ADELFIO Alessandro e LONGO Antonino, tra di loro cognati, utilizzatori della stessa utenza telefonica che utilizzano alternativamente per gestire i traffici a seconda degli impegni di lavoro degli stessi.

Allo stesso modo operavano i due fratelli LO MONACO, Rosolino e Vincenzo, quest’ultimo definito dal fratello maggiore “il piccolino”. In particolare, rileva sottolineare che LO MONACO Vincenzo conduceva l’attività delittuosa nonostante fosse sottoposto al trattamento di semilibertà, potendo uscire dal luogo di detenzione dalle ore 7.00 alle ore 21.30.

Analogamente a quanto accertato in altre indagini, anche alcuni degli odierni indagati, consci di possibili captazioni delle comunicazioni telefoniche da parte degli organi di polizia, ricorrevano all’utilizzo dei social network, ritenuti mezzi di comunicazione in grado di assicurare maggiore sicurezza.

Particolare curioso è il  “tariffario” degli spacciatori che variava non soltanto a secondo del tipo di sostanze da acquistare, ma anche in relazione alle modalità di consegna: nello specifico, se lo spacciatore si recava personalmente a consegnare la droga al consumatore, conteggiava un importo maggiorato, atteso che doveva assumersi il rischio di possibili controlli delle Forze di Polizia, nonché i costi del viaggio.

Durante l’attività è emerso in particolare:

–          un’interminabile sequenza di contatti, approvvigionamenti e cessioni di droghe leggere e pesanti, a riprova del fatto che gli spacciatori termitani prelevavano, con cadenza giornaliera ed a volte anche ripetuta durante la stessa giornata, dai loro referenti stazionanti a Palermo, ingenti quantitativi di sostanza per il successivo spaccio al minuto ai vari assuntori di Termini Imerese;

–        la fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, “marijuana” e “hashish” esistente nella città di Palermo, che interessava prevalentemente ragazzi di giovane età;

–        l’utilizzo – come già accennato – di un linguaggio criptato, tipico tra soggetti che spontaneamente celano, dietro parole di uso comune, il costante riferimento a sostanze stupefacenti. Dunque un linguaggio collaudato, che, sebbene laconico, denota chiaramente un’intesa scontata per gli interlocutori, perfettamente edotti dei motivi degli incontri di volta in volta fissati. Le dosi erano talvolta chiamate “birra”, “poker”, tutte terminologie oculate e tendenti a fissare un appuntamento nel corso del quale definire compiutamente la quantità di sostanza stupefacente da acquistare.

Complessivamente sono state documentate oltre 500 cessioni e sequestrati 150 grammi di “cocaina”, 300 grammi di “hashish” e 100 grammi di “marijuana”, nonché la somma di denaro contante di 2.000 euro, arrestando in flagranza di reato 6 persone e segnalando altre 20 all’Autorità competente per uso di sostanze stupefacenti.

CONCLUSIONI

L’attività di indagine ha consentito di delineare uno spaccato della criminalità comune che interessa la città di Termini Imerese, con inevitabili collegamenti con il vicino capoluogo di regione. In una piccola comunità quale Termini Imerese le singole condotte esaminate costituiscono di fatto una problematica sociale degna della massima considerazione.

Nello specifico è ancora una volta emerso quanto il fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti – documentato nell’attività odierna – sia diffuso tra i giovani, anche minorenni, ad ulteriore testimonianza delle dimensioni della problematica e del rischio cui sono esposte le fasce più deboli della popolazione.

Proprio alla luce di tali considerazioni, tra le diversificate strategie d’intervento rivolte alla prevenzione del fenomeno messe in campo dall’Arma, si è ritenuto prioritario favorire il dialogo con direttori e insegnanti degli istituiti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di raccogliere ogni segnalazione meritevole di attenzione investigativa, nonché di avviare utili forme di collaborazione nell’ambito di percorsi educativi finalizzati a promuovere il valore della legalità, incontrando gli studenti su specifiche tematiche, tra cui anche i rischi derivanti dal consumo di stupefacenti.

Tale iniziative hanno prodotto concreti risultati, come testimonia l’attività di polizia giudiziaria condotta dalla Compagnia di Termini Imerese il 15 gennaio u.s., conclusasi con l’arresto in flagranza di reato di un minorenne trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di marijuana, già confezionata e occultata all’interno dello zaino, in procinto di essere smerciata agli studenti di un istituto scolastico della cittadina termitana.

Analoghe considerazioni valgono per l’arresto eseguito da militari del medesimo Reparto nel dicembre 2015, allorquando veniva bloccato un pregiudicato del luogo mentre cedeva una dosa di hashish a un minorenne.

Complessivamente, nel corso del 2015 l’attività antidroga svolta dalla Compagnia Carabinieri di Termini Imerese ha consentito di trarre in stato di arresto 20 persone, di denunciarne in stato di libertà 75 e di segnalare alla Prefettura di Palermo oltre 50 consumatori.

PERSONE DESTINATARIE ORDINE CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

  1. GAZZANO FRANCESCO, NATO A TERMINI IMERESE  CLASSE 1987, IVI RESIDENTE IN VIA ALESSI N.1;
  2. LO MONACO ROSOLINO, NATO A PALERMO CLASSE 1968, RESIDENTE A MISILMERI (PA) IN VIA CORSO N.57, DI FATTO DOMICILIATO A PALERMO IN VIA SPERONE N.73;
  3. LO MONACO VINCENZO, NATO A PALERMO CLASSE 1974, IVI RESIDENTE IN VIA E. ALBANESE N.3, CONIUGATO, PLURIPREGIUDICATO, DI FATTO DOMICILIATO A VILLABATE (PA) IN VIA DIODORO SICULO N.29;
  4. SELVAGGIO ALESSANDRO, NATO A PALERMO CLASSE 1970, IVI RESIDENTE IN PASSAGGIO VERRO BERNARDINO N.3, IN ATTO SOTTOPOSTO ALLA MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI, IN ALTRO PROCEDIMENTO PENALE;
  5. RUSSO VITO, NATO A PALERMO CLASSE 1967, IVI RESIDENTE IN VIA LARGO DI VITTORIO N.4, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE “PAGLIARELLI” DI PALERMO, IN ALTRO PROCEDIMENTO PENALE;
  6. MARSALONE PIETRO, NATO A PALERMO CLASSE 1975, IVI RESIDENTE IN LARGO DELLE TORTORE N.1.

PERSONE DESTINATARIE MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI:

  1. COZZO ROSARIO, NATO A TERMINI IMERESE CLASSE 1988, IVI RESIDENTE IN VIA DELLE SPINE N.16,;
  2. RUSSO MICHEAL, NATO A TERMINI IMERESE  CLASSE 1995, IVI RESIDENTE IN VIA GIUSEPPE NAVARRA N.1, SCALA “D” PIANO 4°;
  3. ADELFIO ALESSANDRO, NATO A PALERMO CLASSE 1985, IVI RESIDENTE IN VIA DEL BASSOTTO N.2, SCALA “G”;
  4. LONGO ANTONINO, NATO A PALERMO CLASSE 1987, IVI RESIDENTE IN VIA DEL BASSOTTO N.2;
  5. CORDARO SALVATORE, NATO A PALERMO CLASSE 1971, RESIDENTE A FICARAZZI (PA) IN VIA CALABRESE N.75.

 

PERSONE DESTINATARIE MISURA CAUTELARE DELL’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.:

  1. NICOLOSI CHRISTIAN, NATO A TERMINI IMERESE CLASSE 1991, IVI RESIDENTE IN VIA BEATO AGOSTINO NOVELLO N.8/A;
  2. COSTANTINO LORENZO, NATO A TERMINI IMERESE CLASSE 1984, IVI RESIDENTE IN CONTRADA “CALCASACCO” S.N.C.;
  3. AZZARELLO MICHELE, NATO A PETRALIA SOTTANA (PA) CLASSE 1984, RESIDENTE A TERMINI IMERESE IN VIA GIUSEPPE NAVARRA N.8;
  4. CANDIOTO CLAUDIO, NATO A PALERMO CLASSE 1986, RESIDENTE A TERMINI IMERESE IN SALITA SAN GIROLAMO N.9;
  5. DI GLORIA ANTONINO, NATO A CASTEL SAN GIOVANNI (PC) CLASSE 1985, RESIDENTE A TERMINI IMERESE IN VIA PENSABENE N.4;
  6. ARRIGO TIZIANA, NATA A PALERMO CLASSE 1993, RESIDENTE A TERMINI IMERESE IN VIA UGO LA MALFA N.34.

Comunicato stampa Carabinieri 

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