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Antonio, un’altra morte per la crisi

Trovato un messaggio per la ragazza: ”Amore ti amo tantissimo….perdonami”

Antonio, un’altra morte per la crisi

Sofferenza, incredulità e rabbia, sono questi i sentimenti che albergano nei cuori dei parenti e degli amici di Antonio Ingrassia, il trentunenne misilmerese che ieri si è tolto la vita impiccandosi all'interno dell'esercizio commerciale che aveva da qualche mese rilevato.

Lo descrivono tutti come un ragazzo buono, mite, molto riservato e anche un po' fragile.

Il cruccio di Antonio era il lavoro, dopo aver provato diversi lavori con alterne fortune, da circa sei mesi aveva rilevato la bottega di frutta e verdura "I sapori della frutta" sita in Corso Vittorio Emanuele a pochi passi da Piazza Santa Teresa.

Nonostante l'impegno e i sacrifici l'attività stentava a decollare,ed è forse da ricercarsi in questo la causa scatenante dell'insano gesto. Antonio faticava a guardare al futuro con serenità, nonostante i continui incoraggiamenti da parte della fidanzata e di parenti e amici.

Ieri, come ogni mattina sveglia alle 04.00 per Antonio che prima di dirigersi verso i mercati ortofrutticoli trovava sempre il tempo di mandare "Amore Buongiorno" un semplice messaggio che ogni mattina, appena sveglio, indirizzava alla sua ragazza. Qualche ora dopo, prima di compiere l'insano gesto, Antonio scrisse un altro messaggio, rimasto però in bozze, "Amore mio ti amo tantissimo… perdonami". Il giovane misilmerese non ha trovato il coraggio di spedire questo drammatico messaggio, purtroppo però, poco dopo si è mostrato freddo al punto di togliersi la vita.

Non aveva debiti, anzi era sempre puntuale e puntiglioso nei pagamenti, aveva anche da poco comprato un furgone che utilizzava per il  lavoro, si impegnava tanto e ci provava con tutto se stesso ed è forse anche per questo che non riescono a darsi pace le tante persone che volevano bene ad Antonio e con loro anche quelle che neppure lo conoscevano, anche perché i suicidi a Misilmeri stanno diventando un triste fenomeno endemico.

Il numero di suicidi negli ultimi anni ha raggiunto cifre allarmanti e molte di queste sciagure hanno colpito imprenditori e commercianti, è giunto il momento di affrontare seriamente un argomento che non può più essere circoscritto come episodico, esiste un malessere diffuso che deve essere studiato, affrontato, contrastato e risolto!  In questo paese non si può più morire di crisi.

Per chi volesse unirsi al dolore della famiglia Ingrassia il funerale di Antonio avrà luogo alle ore 16.00 nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria (Chiesa Nuova). 

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22 Commenti

  1. Un saluto ad Antonio

    Ho conosciuto Antonio da ragazzo, io sono andato via presto da Misilmeri ma, ogni volta che tornavo e lo incrociavo per le strade del paese, il suo saluto era d'obbligo. Oggi a malincuore spetta a me salutare Antonio con l'unico mezzo che resta, questo sito.... CIAO ANTONIO

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  2. Giuseppe

    Condoglianze alla famiglia e un abbraccio ad Antonio, le misure per arginare il problema ci sarebbero anche per legge, si dovrebbe trovare la volontà e la capacità da parte di coloro a cui abbiamo dato il voto di mettere mano al problema, vedere ART. 54 del TUEL (Testo Unico Ordinamenti Locali). http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2015/03/emergenza-economica-i-comuni-possono-battere-moneta-per-legge.html

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  3. varicocelescoppiata

    come si presumeva. Non è difficile pronosticare le motivazioni di un suicidio, nel 90 dei casi è il lavoro, quindi omicidio di stato. Questo stato che vessa e toglie il respiro, questo "stato mafia" che pretende, che si impossessa, che strangola. Lo stato è il primo nemico di chi vuole lavorare. E mi girano le scatole quando poi vedo come già sono comparse , le manifestazioni di falsa solidarietà di gruppi politici, (soprattutto locali) come se tra di loro non esistano persone su cui pende sulla loro testa e la loro coscienza, il secchio del sangue innocente di qualche nuova e futura vittima. Il secchio è colmo, colmo degli abusi di potere, colmo dall'indifferenza, colmo dalla cattiveria, colmo dai muri che ti costruiscono davanti. E poi sorgono giorni come quello di ieri, dove una madre o una moglie e dei figli piangono un morto. Assassini!

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    1. ciro costanza

      concordo con te al diecimila x cento..quando sento che un ragazzo cosi' dolce, bello, sensibile, lavoratore e giovane come Antonio si toglie la vita..vengo assalito da un profondo senso di impotenza, tristezza e frustrazione e l'unica cosa che mi verrebbe da fare e' di spaccare questo mondo in mille pezzi!
      E finiamola con sta storia della fede e cerchiamo di avere rispetto per una famiglia che in questo momento sta soffrendo e piangendo la morte del suo ragazzo!
      NON CI SONO DUBBI...E' UN OMICIDIO DI STATO...uno stato che se ne FOTTE dei VERI problemi dei giovani e pensa soltanto a garantirsi una pensione e vitalizio d'oro per poi fare la passerella con le solite idiote manifestazioni o fiaccolate!!
      Mi associo alla tua rabbia e dico con voce alta....ASSASSINI TUTTI..POLITICI..STATO E CHIESA COMPRESA..una chiesa che si preoccupa piu' se dare o non dare l'eucarestia ai divorziati e si allontana sempre di piu' dai veri problemi!
      Uno stato che invece di aiutare chi vuole mettersi in gioco rischiando di tasca propria..pensa solo a costruirti muri attorno e scoraggiarti!
      uno stato assassino, ladro e ignobile..indifferente e ipocrita verso i deboli e attento verso i potenti!
      Io sono molto triste per la morte di Antonio perche' lo conoscevo personalmente..UN RAGAZZO D'ORO e basta guardare i suoi occhi!!!!
      Qualunque sia il motivo di questo gesto estremo non credo interessi..crisi o non crisi..resta il fatto che un ragazzo e' arrivato a staccare la spina della vita e la politica..lo stato e la chiesa devono interrogarsi e fare un MEA CULPA GRANDE QUANDO UN GRATTACIELO!!
      Ciao Antonio riposa in pace....

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    2. Gianni La Barbera

      @ Ciro. È rarissimo vedere un tuo commento con così pochi mi piace. Evidentemente l'attacco alla chiesa non é stato gradito. Per sollevarti il morale, ammesso che tu ne abbia bisogno, ti regalo una frase mia; niente di eccezionale. "Quando il cuore chiede la parola non bisogna preoccuparsi di cosa dirà né se sarà apprezzato." Stammi bene.

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    3. Ciro costanza

      Giannuzzo la frase che hai scritto non solo è eccezionale ma intrisa di significato profondo che fa riflettere molto chi è dotato di un minimo di sensibilità.... E Questa disgrazia immane dovrebbe farci riflettere molto... Il cuore dovrebbe sempre comandare sul cervello.
      Ciao poeta...

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  4. Misilmerese

    La vita vale molto di più del lavoro, se ci sono problemi bisogna parlare in famiglia o con gli amici. Ho conosciuto Antonio, un bravo ragazzo per bene, dispiace tantissimo 🙁

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  5. Vanessa

    Salve. Per prima cosa sentite condoglianze alla famiglia del ragazzo. Sentire queste notizie è molto brutto specie poi se conosci il ragazzo. Vorrei aprire una piccola parentesi: non ripieghiamo sul discorso crisi, ma diciamo la pura e santa verità. Aprire un negozio è una scatola chiusa: può andare bene e fai fortuna, può andare male e chiudi. E il paese che non va; apri un esercizio commerciale e la gente può mandarti alle stelle, o se si impuntano possono mandarti alle stalle. Ancora sentite condoglianze.

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  6. simona

    Non si può morire per la crisi, ogni volta che uno si toglie la vita dicono la crisi...non ci credo qualcosa ci doveva essere....r.i.p in pace antonio 🙁

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    1. Misilmerese

      Ogni persona è diversa, c'è chi è più sensibile e chi invece se ne frega se ha qualche difficoltà nel lavoro, senza dubbio la crisi e il lavoro c'entra qualcosa

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  7. laura

    le mie condoglianze alla famiglia, perdere un figlio non sarà un dolore sopportabile .....però volevo sottolineare una cosa: non diamo le colpe dei suicidi ai fenomeni esterni, decidere di togliersi la vita non è un raptus come potrebbe essere un colpo di pistola, o un gesto dettato dalla rabbia in una frazione di secondo, è un fenomeno psicologico molto più complesso, premeditato...ci sono studi psicologici che lo accertano quindi non sminuiamo dicendo che il ragazzo abbia compiuto i l gesto a causa della crisi..oggi penso che si parli poco dei problemi, i problemi che tormentano la nostra parte interna, manca il dialogo, forse per paura, ma i problemi qualsiasi essi siano, se tirati fuori con l'aiuto di professionisti o genitori o chi ci circonda possono essere risolti e magari anche evitati gesti simili che straziano la famiglia e i cari della persona che decide di compiere questo gesto...la crisi c'è ed vero ma non possiamo dare la colpa alla crisi che afflige tutta italia....dio ci ha regalato una sola di vita, che vale più di ogni altra cosa...piuttosto proviamo a ricordare a tutti che il dialogo, l'esternare ciò che ci tormenta è una cosa fondamentale per noi stessi e per chi ci circonda..i motivi che hanno portato il ragazzo a compiere questo gesto non li sapremo mai, solo supposizioni....ragazzi dei problemi se ne parla, solo alla morte non c'è un rimedio...

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  8. gianfranco

    Condoglianze alla famiglia purtroppo oggi chi apre una attivita e un una persona di buona volonta che cerca di fare qualcosa, ma purtroppo per il periodo che c,e adesso e l,esperienza che ho acquisito dopo 20 anni di attivita (che ho chiusa ora) consiglio e meglio non muoversi oggi guadagni di piu.

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  9. Francesco

    Crisi o non crisi non è la fonte del problema . la crisi è la lontananza da Dio. Senza di lui siamo vulnerabile facile prede del demonio. Citiamo lo spirito cerchiamo Gesù . Dio è amore

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    1. credentedifedecristiana

      La crisi c'è e il problema è grande, ma il principale problema dell'uomo è: che non conosce DIO. Chi lo conosce non si suicida. Mi dispiace molto, il mio cuore è straziato. Sentite condoglianze. Un credente di fede cristiana.

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  10. Sonia

    No, lui aveva fede , lo conoscevo di vista ma tutti dicono di lui che era gentile, onesto, rispettoso del prossimo, rispettoso della fidanzata , degli amici , sereno..non è vicino a Dio solo chi vive le chiese, è vicino a Dio chi si comporta dignitosamente nel rapporto con gli altri.Poi se si va a messa , si è parte integrante di vita di chiesa e si vive con i fatti nelle opere meglio ancora.Mi dispiace che questo paese perde un altro giovane , vittima di un disagio. e prima ancora di chiedere ai giovani di aprirsi e dialogare e cercare conforto , mi chiedo perchè non avviene il contrario Pwrche non si va incontro ai giovani, in tutti i settori politica, chiesa , società. E le belle parole lasciano il tempo che trovano, ma se in generale prima di aspettarci il loro dialogo ci fosse un modo x andargli incontro ....

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  11. Francesco

    Le mie più sentite condoglianze alla famiglia è che dio vi dia la forza di reagire. Ps comunque pubblicare e dire per problemi della crisi è facile dirlo , ci saranno stati altri problemi che nessuno potrà mai sapere anche se non è questo il modo di reagire perché così non si affrontano i problemi ma ti arrendi alla vita i problemi li lasci a chi è rimasto a superare questo dolore atroce

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  12. A malincuore

    Quando si parla di una persona in carne ed ossa è difficile esprimere giudizi, soprattutto in casi così delicati. Devo però manifestare il mio dissenso rispetto a quanto argomentato nell'articolo, e soprattutto rispetto al titolo che dell'articolo fa una sferzante sintesi. Il suicidio è un gesto insano che non può mai avere alcuna legittimazione. Invocare la crisi per giustificarne il senso, è operazione che richiede particolari cautele per non ingenerare pericolosi equivoci. Ci sono tanti padri di famiglia e figli di famiglia che, nonostante la crisi, stanno sul campo e resistono con dignità, rispettando se stessi e la vita. Mi associo alle espressioni di cordoglio di tutti i commentatori.

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  13. Misilmerese

    In Italia negli ultimi anni i casi di suicidi per motivi economici e di lavoro sono nettamente aumentati rispetto anni fa, la politica non puo' fare finta di niente, è una vergogna, politici che nemmeno si diminuiscono di un centesimo lo stipendio

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