A Misilmeri, sulla cima di una rocca che sovrasta il centro abitato, sorge il bellissimo castello dell’Emiro, di epoca arabo-normanna. Le origini del castello non sono molto certe, pare che sia stato costruito dall’emiro Giàfar II, ai tempi della dominazione araba in Sicilia.
Nato come torre d’avvistamento e poi successivamente circondato da mura. Nel 1134 Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re normanno Ruggero II, cui Misilmeri era stata concessa, donò alla chiesa di S.Maria a Palermo (la Martorana), dieci villani dai nomi saraceni ed il casale Essariana, nel territorio di Misilmeri. Il castello poi dal XIV secolo subì diversi rifacimenti e trasformazioni, in particolare nel 1487 ad opera dell’architetto Matteo Carnalivari, che trasformò così il castello da fortilizio ragguardevole ad una vera residenza.
In seguito, alle pendici del castello si formò un villaggio; da cui il nome Misilmeri che deriva dall’arabo Menzel-el-Emir e che significa appunto villaggio dell’Emiro.
Con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Seguiranno letture di testi di poeti arabi a cura di Laura Gulotta ed Ernesto Graditi
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A cura di Daniela Gambino