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E’ morto Andreotti, un pezzo di storia del nostro Paese

Fu per 7 volte Presidente del Consiglio

Il Senatore Giulio Andreotti è morto oggi alle 12 e 25 nella sua abitazione romana. Lo hanno reso noto i suoi familiari. Aveva compiuto 94 anni il 14 gennaio scorso. Un anno fa era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una crisi respiratoria. Da allora era stato dimesso dall'ospedale e le sue condizioni erano migliorate ma non si era mai ripreso completamente.

E’ stato sicuramente uno degli uomini più importanti e discussi della politica italiana, padre costituente, Senatore a vita, ben 7 volte Presidente del Consiglio, 8 volte ministro della Difesa, 5 volte ministro degli Esteri, 3 volte ministro delle Partecipazioni statali, 2 volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria, una volta ministro del Tesoro, ministro dell'Interno, ministro dei Beni culturali e ministro delle Politiche comunitarie.

Andreotti oltre ad essere un fervente cattolico e un simbolo della Democrazia Cristiana fu anche giornalista e scrittore di successo, oltre ad avere recitato nel film Il Tassinaro con Alberto Sordi. A lui fu anche dedicato un cartone animato, oltre ad innumerevoli citazioni nella cinematografia italiana, tra le quali un film interamente dedicato a lui, Il Divo di Toni Servillo.

Storicamente uno dei politici più bersagliati dalla satira e soggetto prediletto da parte dei vignettisti.

Indagato, processato ed assolto dopo uno storico processo per associazione a delinquere, per i fatti che partono dalla primavera del 1980, prescritto invece per i fatti antecedenti a quella data.

Andreotti fu indagato e processato anche con l’accusa di mandante nell’omicidio Pecorelli, processo nel quale fu assolto.

Non ci saranno funerali di Stato né camera ardente. Le esequie saranno celebrate nella sua parrocchia con gli stretti familiari.

 

Alcune delle sue  frasi celebri:

 

«Il potere logora chi non ce l’ha»

«A parte le guerre puniche mi viene attribuito veramente di tutto»

«Se fossi nato in un campo profughi del Libano, forse sarei diventato anch’io un terrorista»

«L’umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi»

«Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due»

«Aveva spiccato il senso della famiglia. Infatti ne aveva due ed oltre»

«I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato»

«I miei amici che facevano sport sono morti da tempo»

«Meglio tirare a campare che tirare le cuoia»

«Essendo noi uomini medi, le vie di mezzo sono, per noi, le più congeniali»

«La cattiveria dei buoni è pericolosissima»

«A pensar male degli altri si fa peccato. Ma spesso ci si indovina»

«Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia»

«So di essere di media statura ma…. non vedo giganti intorno a me»

«I Verdi sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro»

«Non sono pronto. Spero di morire il più tardi possibile. Ma se dovessi morire tra un minuto so che nell'aldilà non sarei chiamato a rispondere né di Pecorelli né della mafia. Di altre cose sì. Ma su questo ho le carte in regola» 

 
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42 Commenti

  1. Piazza delle cinque lune

    Un Grande statista, un grande uomo politico, a dispetto di quello che dicono i comunisti.

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  2. TEODORO

    IL NOME DEMOCRAZIA E' SINONIMO DI ANDREOTTI UOMO DI CULTURA E LIBERISTA DI PENSIERO,STATISTA INTERNAZIONALE E PERSONA RISPETTATA NEL MONDO. L'ITALIA DAL DOPOGUERRA IN POI HA AVUTO UN'ENORME ASCESA NEI RAPPORTI INTERNAZIONALI E SOTTO LA SUA GUIDA L'ITALIA E' RIUSCITA A RAGGIUNGERE IL PRIMATO DI 4 POTENZA PIU' INDUSTRIALLIZATA DEL MONDO,LA SUA FIGURA VENIVA CLASSIFICATA COME PERSONA PACIFICA CHE EMANAVA SPERANZA E TRANQUILLITA' UN RINGRAZIAMENTO PER CIO' CHE HA FATTO PER LA NOSTRA NAZIONE.

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  3. Giusto Lo Franco

    Credo sia stato il più grande statista italiano e forse mondiale del dopo guerra...merita un grande tributo...grazie Giulio...

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  4. Giovanni Furnari

    E' stato il più grande ministro degli esteri della storia d'Italia dalla fine della guerra ad oggi. Uomo di raffinata e pungente ironia, ebbe in sorte di fare da pripista a Berlusconi nell'essere costantemente demonizzato e criminalizzato da quelli che dovrebbero essere solamente avversari politici. Diceva di se stesso, a parte le guerre puniche, mi hanno accusato di tutto.Non ho mai creduto alle accuse di mafia che gli sono state rivolte, e meno che mai all'omicidio Pecorelli.Così come non credo alle accuse infinite per cui è sotto costante processo Berlusconi.Aveva la stazza del grande statista, intelligenza e cultura sterminate. Riposi in pace

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  5. lollino

    che c'entra Andreotti con il nostro paese?ha ricoperto anche carichepolitico-istituzionali a Misilmeri?

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  6. Antonino Pizzo

    "Il potere logora ..... chi non ce l'ha". Emblematica frase del presidente Giulio Andreotti. Mi associo a Giovanni Furnari e Teodoro. Da Italiano, ringrazio per tutto il suo operato. Pace all'anima sua.

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  7. Gianni La Barbera

    Per me Andreotti é stato un grandissimo uomo politica ed uno statista di fama mondiale. Molto intelligente, ironico, paziente, cordiale, pacato. Non entro nel merito dei processi penali, né sulle illazioni che lo hanno riguardato. Ai miei occhi ha rappresentato la figura dell'uomo politico per eccellenza; altro che certi urlatori da strapazzo, volgari e inconcludenti che tutti noi conosciamo. Riposa in pace.

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  8. Giusto Lo Franco

    Lollino...non fare ironia con un grande uomo ed un grande politico quale fu Giulio Andreotti e comunque sappi che lui è stato più volte a Misilmeri...se non lo sapevi adesso lo sai...

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  9. nino c

    Sono stato un suo ammiratore, gli ho voluto bene, Persona straordinariamente saggia e intelligente, onesto e corretto.

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  10. Diana

    Forse Andreotti era mafioso ,ma una cosa è certa,in quegli anni l'Italia era fra i dieci paesi più potenti del mondo ,l'economia era alle stelle e grazie al suo governo lavoravamo tutti e ci siamo potuti permettere di costruirci una casa vivere civilmente anche pagando le tasse (sanatoria ect)mandare i nostri figli al liceo o all'università dandogli la possibilità di diventare "DOTTORI"anche se le nostre radici erano contadine.Adesso che non ci sono i mafiosi ma ci sono i "manciatari"SIAMO POVERI,pieni di debiti non arriviamo a metà mese...PERO' ...siamo in Europa abbiamo l'euro ma la tasche vuote e non possiamo permetterci nemmeno il necessario perchè paghiamo anche l'aria infetta che respiriamo.W Andreotti RIP .

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  11. Maria Concetta Schimmenti

    http://www.cadoinpiedi.it/2013/05/07/cicchitto_ricorda_andreotti_medio_con_la_mafia_tradizionale.html. Il comunicato stampa di Fabrizio Cicchitto, Pdl, diramato "in ricordo" di Giulio Andreotti lascia molto perplessi. Leggendo si intuisce come l'abilità di Andreotti nella mediazione sia considerata positivamente da Cicchitto, anche quella con la mafia tradizionale. (dichiarazioni incredibili). "Con Giulio Andreotti muore una personalità che nel bene e nel male ha espresso lo spirito più profondo della Dc. Per lui la mediazione era l'essenza della politica e andava esercitata con tutti, dal Pci, ai grandi gruppi economico finanziari, agli alleati politici, fino anche alla mafia tradizionale, mentre invece condusse una lotta senza quartiere contro quella corleonese (...)". Ma cosa intende Cicchitto per "mafia tradizionale"? Dovrebbe darne spiegazione.

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  12. ciro costanza

    L'uomo Andreotti lo considero tra le persone piu' intelligenti della nostra storia repubblicana...dotato..anzi super dotato di un senso dell'umorismo fuori dal comune..altissime capacita' di mediazione e politiche!! Dal punto di vista politico non la penso affatto cosi'...troppe ombre sul suo passato..troppi amici BRUTTI E MONELLI...Lima era uno di questi..per non parlare i vari referenti politici che aveva in ogni comune siciliano...diciamo non proprio stinchi di santi!! In un diario, un appunto del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa datato 2 aprile 1982 al presidente del Consiglio Giovanni Spadolini scriveva che la corrente democristiana siciliana facente capo ad Andreotti sarebbe stata la "famiglia politica" più inquinata da contaminazioni mafiose. Sempre Dalla Chiesa, nel suo taccuino personale scrive: «Ieri anche l'on. Andreotti mi ha chiesto di andare da lui, e, naturalmente, date le sue presenze elettorali in Sicilia, si è manifestato per via indiretta interessato al problema; sono stato molto chiaro e gli ho dato però la certezza che non avrò riguardi per quella parte di elettorato alla quale attingono i suoi grandi elettori. Per non paarlare di amicizie a dir poco raccomandabili tipo...Sindona, Licio Gelli!! Falcone e Borsellino lo citavano spesso nelle loro interviste e Chinnici non aveva diciamo...molta stima di lui. Quando fu accusato di avere incontrato tale Manciaracina..uomo d'onore e di fiducia di Toto' Riina lui non nego' affatto l'incontro (anche perche' c'erano parecchi testimoni) ma disse che si erano incontrati per parlare di problemi legati alla legislatura sulla pesca...DAVVERO CURIOSO NON CREDETE? E se volete continuo....malgrado tutto lo consideravo un uomo di grande fascino ammaliatrice...un carisma pazzesco! Certo lui non c'entra nulla con i disastri in cui ci troviamo..tipo un debito pubblico impronunciabile..lui non ha rivestito cariche importanti e decisive...dal dopo guerra ad oggi ha governato paperino e tra i ministri c'era paperoga, pippo, orazio, paperina, clarabella e betty boop e il pres. del senato topolino e della camera minnie...anche se, su quest'ultimo caso fu sollevato un grave conflitto d'interessi!! Comunque grande uomo..riposi in pace...

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    1. Andrea

      CIRO CONDIVIDO..... TROPPO OMBRE E SIAMO FACILONI NEL DIMENTICARE E OSANNARE LA SUA INNOCENZA CAMUFFATA DA GRANDE STATISTA....FRA GLI EPISODI DA TE MENZIONATI A LIVELLO LOCALE PERMETTIMI DI RICORDARE IL VASSOIO D'ARGENTO REGALATO AI DI SALVO IN OCCASIONE DEL MATRIMINO DI UN LORO CONGIUNTO ...A LIVELLO NAZIONALE VOGLIO RICORDARE LE COLPE SULLA MORTE DI ALDO MORO.....NON AVEVA LA COSCIENZA TANTO CANDEGGIATA E UMANAMENTE SPERO CHE IL SIGNORE LO ABBIA ACCOLTO NEL REGNO DEI CIELI.

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  13. VIVERE MISILMERI

    IL MIGLIORE IN ASSOLUTO - COME MARADONA PER IL CALCIO-COME I BEATLES PER LA MUSICA-COME PAPA WOYTILA PER LA CHIESA-COME REAGAN PER GLI USA-COME LOUIS VOUITON PER LA MODA - COME COPPI PER IL CICLISMO ETC ETC TUTTO IL RESTO E' NOIA

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    1. Giovanni Lo Franco

      lollino, quando ho letto il tuo primo commento ero indeciso se risponderti, perchè non avevo chiaro se il tuo commento fosse ironico o meno, adesso purtroppo ho la certezza che eri serio.
      Permettimi due consigli

      1) Quando dai dell'ignorante a qualcuno, devi almeno sapere come si scrive ignorante, altrimenti potresti apparire tu come ignorante.
      2) Quando dai dell'ignorante a qualcuno, devi documentarti su ciò che affermi (bastava scriverlo su un qualunque motore di ricerca) http://it.wikipedia.org/wiki/Paese

      altrimenti potresti apparire tu come ignorante.
      Saluti

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  14. Giusto Lo Franco

    Min....certo che a leggere alcuni commenti si evince quanta mediocrità di sentimento vi sia in molti esseri umani o pseudo tali...rispetto i vostri commenti, ma a sua volta, dico a voi paladini incontrastati del bene, dovreste avere rispetto di un uomo che adesso non c'è più...con i suoi pro ed i suoi contro noi, nessuno escluso, critichiamo, scriviamo, condanniamo sempre tutto e tutti...a volte mi chiedo se molti di voi, me compreso, vi fermate un attimo a riflettere ed a pensare... "ma io al suo posto avrei fatto meglio o peggio di lui"? Ai postero l'ardua sentenza...Giulio Andreotti ormai fa parte della storia, della nostra storia...riconosciuto dal mondo intero quale più grande statista del dopoguerra...Ad Andrea vorrei ricordare che G. Andreotti ha presenziato, con la sua presenza, tutte le aule dei tribunali ove è stato citato come imputato...senza se e senza ma...

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  15. lollino

    caro Giovanni LoFranco,innanzitutto"ignioranza" era un errore di battitura e poi mi sono informato su Andreotti e il collegamento con il nostro territorio riguarda -Andreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per associazione per delinquere. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto perché il fatto non sussiste, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinguendo il giudizio tra i fatti fino al 1980 e quelli successivi, stabilì che Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione»-wikipedia _

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    1. Giovanni Lo Franco

      Premessa: Questa è l'ultima volta che ti rispondo.
      Cosa c'entra adesso il fatto che Andreotti sia stato processato a Palermo con la tua affermazione "che c'entra Andreotti con il nostro paese?ha ricoperto anche carichepolitico-istituzionali a Misilmeri?" Oppure "guarda che l'italia non è un paese ma uno stato,ke ignioranza".
      Forse volevi semplicemente criticare a prescindere dai contenuti ciò che io avevo scritto.... niente di male.... ma adesso non ti arrampicare sugli specchi o rischi di scivolare ancora più in basso.
      Saluti

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  16. pino

    Confrontando il mio stipendio mensile con quello di Andreotti (5.000 Inpdap + 19.000 Parlamento) e considerato il mio carico di lavoro, la domanda mi sorge spontanea ..... ma Giulio che carico di lavoro aveva ? ma il suo apporto allo Stato quale è stato ? A 90 anni si riesce ancora a dare il proprio contributo? Allora perché il Papa a 85 anni si è dimesso?

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  17. Maria Concetta Schimmenti

    Questa tizia ( l'europarlamentare Comi del pdl)quando il suo capo aveva la congiuntivite ha avuto il coraggio di sostenere che era in coma, era in fin di vita. Ora sentite che coraggio ha avuto ieri.Si meravigliava del perchè Ambrosoli fosse uscito durante il minuto di silenzio per commemorare Andreotti durante un consiglio regionale della regione Lombardia. Qualcuno vuole cancellare la storia ma le vittime difficilmente dimenticano.Difatti,dopo qualche tempo che Giorgio Ambrosoli fu assassinato su mandato di Sindona lo stesso Andreotti, a domanda di giornalisti,commentò:"Se lo è andato a cercare". Guardate il video della diretta. http://www.cadoinpiedi.it/2013/05/07/la_piediellina_ricorda_andreotti_cacciari_la_distrugge_-_video.html

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  18. Ormai Stanco

    oooooooh.....finalmente...ora aspettiamo e speriamo che tutti gli altri lo seguano lì: fuori dalle palle!!!

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  19. Maria Concetta Schimmenti

    Le dichiarazioni di Licio Gelli conoscitore di Andreotti meglio di chiunque altro. Licio Gelli: “Berlusconi un debole, Andreotti a capo dell’Anello e Fini è senza carattere” «Giulio Andreotti sarebbe stato il vero “padrone” della Loggia P2? Per carità… io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello». L’Anello? «Sì, ma ne parleremo la prossima volta». Con poche parole, clamorose, l’ex venerabile Gelli individua per la prima volta nel senatore Andreotti il referente di un’organizzazione quasi sconosciuta, un sorta di servizio segreto parallelo e clandestino che possibile anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile. Il settimanale Oggi, che pubblica l’intervista a Gelli nel numero in edicola da mercoledì ha chiesto un commento ad Andreotti, che ha fatto sapere di non voler commentare. «L’Anello (o, più propriamente, il cosiddetto «Noto Servizio»)», spiega su Oggi lo storico Aldo Giannuli, già consulente della Commissione Stragi «fu un servizio segreto parallelo e clandestino, scoperto solo di recente nel corso della nuova inchiesta sulla strage di Brescia. Fondato nel 1944 dal generale Roatta per i «lavori sporchi» che non dovevano coinvolgere direttamente uomini dei servizi, subì diverse trasformazioni, scissioni e nuove entrare, per sciogliersi definitivamente intorno al 1990-91. La storia di questo servizio si incrocia con molte delle vicende più oscure della storia del nostro paese: da piazza Fontana al caso Moro al caso Cirillo. Il termine Anello non compare in alcun atto ma è citato da alcuni appartenenti all’organizzazione che si attribuiscono il ruolo di anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile». Nell’intervista a Oggi, Gelli dice anche che «se avessi vent’anni di meno mobiliterei il popolo, bloccherei ferrovie e autostrade per protestare contro l’ingerenza dell’Europa. Per bloccare chi vieta di esporre il Crocifisso negli edifici pubblici». Sulla P2 dice: «La rifarei. Anche se tanto del mio Piano di rinascita è stato realizzato. Mi sarebbero bastati altri quattro mesi. Solo quattro. E avrei cambiato il sistema politico senza colpo ferire». L’ex venerabile dà giudizi su Berlusconi («La sua politica non mi piace. Si è dimostrato un debole, ha paura della minoranza e non fa valere il potere che il popolo gli ha dato. Oggi il Paese è in una fase di stallo. Molto pericolosa. Berlusconi è stato troppo goliardico, avrebbe dovuto dedicare più tempo ad altri incontri, ad altre cene») e su Fini: «È un uomo senza carattere». Alla domanda se ci siano suoi documenti segreti, magari all’estero, Gelli risponde sibillino: «Non me lo ricordo… I servizi segreti italiani hanno pagato per avere un mio archivio, falso, nascosto a Montevideo. 400 milioni di vecchie lire. Una valigia piena di cartacce, giornali, inutili fogli». E nega «nel modo più assoluto» di conservare dossier su personaggi politici. L'anello:http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/anello_repubblica_stefania_limiti210409.html Gladio:http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_Gladio P2:http://it.wikipedia.org/wiki/P2 Oppure i libri"L'anello della Repubblica, sottotitolo-la scoperta di un nuovo servizio segreto.Dal fascismo alle brigate rosse" di Stefania Limiti. La P2 Dal Libro" La P2, sottotitolo-nei diari segreti di Tina Anselmi" a cura di Anna Vinci " Il libro che lo stato italiano non farebbe mai leggere, sottotitolo- stragi punite e impunite all'ombra dei servizi segreti" di Gianni Fiamini Il caffè di Sindona, sottotitolo -Un finanziere d'avventura in politica.Vaticano e mafia."di Gianni Simoni e Giuliano Turone. " Storia dei servizi Segreti" di Giuseppe De Lutiis. " La sottile linea nera, sottotitoli- neofascismo e servizi segreti da piazza fontana a piazza della Loggia" di Mimmo Franzinelli. " I banchieri di Dio sottotitolo- Il caso calvi" di Marco travaglio e Giuseppe ferrara. " Il ritorno del principe" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato. " La natura del Potere" di Luciano Canfora. "L'Italia dei poteri occulti" di Philip Willan. "Poteri forti, sottotitoli- La morte di Calvi e lo scandolo dell'Ambrosiano. La nuova ricostruzione delle misteriose trame della finanza italiana." di Ferruccio Pinotti. "A non domanda rispondo, sottotitolo-Le mie deposizioni davanti al Tribunale di Palermo" di Giulio Andreotti. " Il libro nero delle brigate rosse" di Pino Casamassima " I servizi segreti in italia, sottotitolo- dal fascismo all'intelligencedel XXI secolo" di Giuseppe De Lutiis. " L'italia dei colpo di stato" di Gianni Flamini. " Fratelli D'Italia" di Ferruccio Pinotti. "P2:La controstoria "di Massimo Teodori.

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  20. Giusto Lo Franco

    Andrea non fare il bastian contrario...non serve...quindi ti ho scritto che per ciò che ha fatto Giulio Andreotti è stato giudicato e condannato dai tribunali relativi...adesso non si può cercare il pelo nell'uovo...se guardi dentro di te chissà quante cattive azioni hai fatto tu...magari anche nel giudicare gli altri, pertanto riflettiamo prima di dire cose anche se giuste di un uomo che non c'è più...pace all'anima sua...sicuramente renderà il suo resoconto terreno a Dio il quale lo giudicherà e di sicuro lo perdonerà......

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  21. Maria Concetta Schimmenti

    Anche questa è storia. STRALCIO - LETTERA DI ALDO MORO DALLA PRIGIONIA: """""""Tornando poi a Lei, on. Andreotti, per nostra disgrazia e per disgrazia del Paese (che non tarderà ad accorgersene) a capo del governo, non è mia intenzione rievocare la grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi, ma onesti; grigi, ma buoni; grigi, ma pieni di fervore. Ebbene, on. Andreotti, è proprio questo che Le manca. Lei ha potuto disinvoltamente navigare tra Zaccagnini e Fanfani, imitando un De Gasperi inimitabile che è a milioni di anni luce lontano da Lei. Ma Le manca proprio il fervore umano. Le manca quell'insieme di bontà, saggezza, flessibilità, limpidità che fanno, senza riserve, i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo. Lei non è di questi. Durerà un po' più, un po' meno, ma passerà senza lasciare traccia. """"

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    1. Gianni La Barbera

      Scusa Maria Concetta, cos'é questa lettera? cosa significa? e soprattutto, chi può affermare che sia stata scritta effettivamente e liberamente da Aldo Moro, come mi pare di capire?

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  22. Maria Concetta Schimmenti

    Gianni mi meraviglio di te,forse non sai che ci sono le perizie calligrafiche? Ecco tutto ciò che Aldo Moro ha scritto durante le sua prigionia è stato sottoposto a perizia calligrafica.

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    1. Gianni La Barbera

      Maria Concetta, ammesso che questa lettera sia stata autentificata da non so chi, e resa nota da un altro non so chi, rimane sempre il fatto che Moro in quel momento fosse in stato di prigionia. A me sembra difficile in quelle condizioni che Moro possa avere avuto la preoccupazione di giudicare in quel modo Andreotti. Senza dimenticare che di tutta questa vicenda, secondo me, ci dobbiamo accontentare di quello che qualcuno ha voluto lasciar filtrare a sua volontà e piacimento. Ma come dicono gli arabi... una mezza verità é una bugia intera. Comunque, io prendo sempre con le pinze quello che dicono i giornalisti, gli avvocati, i politici, e i preti.

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    2. nino c.

      TROPPO COMPLESSO, io ci metterei una pietra sopra e parlerei di oggi. Se ho disturbato, scusate l'intromissione.

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  23. Giovanni Furnari

    Sarei curioso di conoscere la natura del bacio che,secondo il pentito Di Maggio, si scambiarono Andreotti e Riina.Con lingua o senza? La mia non è morbosità, semplicemente per conoscere meglio la natura del reato.

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    1. adele

      Parafrasando Venditti,era sesso senza amore perchè non c'era tenerezza nei loro cuori.

      PS Non dia retta agli stupidi: l'ignoranza è la loro essenza perciò non riescono ad abbattere gli steccati ideologici.
      By,by.

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    2. ciro costanza

      secondo me e' andata cosi'....
      prima un gioco di sguardi maliziosi e ammiccanti...dopo giulio ha preso u curtu per la testa ed e' stato un esplosione di ormoni allo stato brado!
      le due lingue hanno cominciato a danzare...a incrociarsi come due spade in una battaglia tra il fintobene e il male!!

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    3. ADELE

      Ciro, si scuotevano a vicenda le teste per shakerare gli ormoni in preparazione del bacio. Che,come da te descritto, sembra più un groviglio di vipere che un appassionato incontro omosex.....Nino C. ha ragione. E' un amplesso troppo complesso per noi poveri mortali... Lei non disturba ; anzi, la pluralità degli interventi, se intelligenti,arricchisce la conversazione.

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  24. Maria Concetta Schimmenti

    Gianni, se non credi ai personaggi di cui hai scritto sopra,metti in discussione anche il sequestro di Moro, la sua carcerazione, le foto che i telegiornali favevano vedere di Moro sequestrato,il ritrovamento del suo corpo, tutti i documenti trovati nel covo e anche l’arresto dei brigatisti. Potrebbe essere tutta una farsa,scene di un film.Sai sono gli stessi giornalisti che hanno dato le notizie, come la stessa Digos che ha condotto le indagini e gli stessi politici che emanavano i comunicati e i familiari che si sono prestati a riconoscere il cadavere e tutto ciò che gli apparteneva durante la sua prigionia, lettere comprese.

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    1. Gianni La Barbera

      Maria Concetta, francamente non arrivo a capire perché stai dando tanta importanza a questo pezzo di lettera. Storia vera o inventata che sia, che cosa cambia nella realtà dei nostri giorni? Forse a dare forza al tuo commento dell'8 Maggio ore 11.03? Commento che io non ho letto e neanche leggerò.
      Questa é l'ultima replica; i ping pong non sono per me.

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  25. Andrea

    """"Dopo che ieri, su "Il Giornale" Vittorio Sgarbi aveva difeso la memoria di Giulio Andreotti, oggi il magistrato Caselli si fa avanti e racconta la sua verità sui rapporti del Divo con Cosa Nostra. 11 maggio 2013 Andreotti non c'è più, ma fa ancora discutere di sè. Se non altro perchè un personaggio di gran calibro, senza considerare i misteri che hanno aleggiato attorno alla sua persona, nel tempo, e che non sono mai riusciti a trovare una soluzione. Dal bacio di Riina ai suoi rapporti con la P2, passando per l'"Anello", i Servizi Segreti e una striscia di omicidi celebri che l'hanno accompagnato. Ieri l'irriverente e polemico critico dell'arte gettatosi in politica, Vittorio Sgarbi, dalle pagine de "Il Giornale", ribadiva la sua vicinanza, adesso postuma, al democristiano, in un intervento che però non è andato giù a Gian Carlo Caselli, il procuratore Capo di Torino, che ha così deciso di prendere a sua volta carta e penna e scrivere al quotidiano. "Gentile Direttore", si legge nella missiva inviata dal magistrato a Sallusti "la rubrica Sgarbisettimanali del 10 maggio a titolo "Su Andreotti l'estremo sfregio degli ignoranti", fa seguire accuse di 'menzogna', 'bugia', 'inquinamento del diritto'. Non di critiche si tratta, ma di ingiurie e diffamazioni inaccettabili." Per questo, il giudice tenta di chiarire una volta per tutte: "Nel processo di Palermo, avviato dalla Procura di quella città quando ne ero a capo, il senatore Andreotti era imputato (in estrema sintesi) di rapporti con la mafia." "In primo grado c'è stata assoluzione", ricorda dunque Caselli "In appello la sentenza del tribunale è stata parzialmente ribaltata. Mentre per i fatti successivi il senatore Andreotti è stato ancora assolto, per quelli fino all'80 è stato giudicato colpevole, per aver commesso il reato contestatogli." "E' evidente", prosegue Caselli "che chi parla di assoluzione anche per i fatti prima dell'80, è fuori dalla realtà. Il reato commesso è stato dichiarato prescritto, ma resta ovviamente commesso." Riguardo poi le prove "sicure e riscontrate" che hanno condotto la Corte d'Appello e la Cassazione a giudicare il Divo colpevole, Caselli cita "due incontri del senatore, in Sicilia, con Stefano Bontade, all'epoca capo dei capi, e altri mafiosi dello stesso calibro." In questi, "si discusse di fatti criminali gravissimi relativi a Pier Santi Mattarella, capo della Dc siciliana, politico onesto che pagò con la vita l'essersi opposto a Cosa Nostra." Inoltre, il Procuratore ricorda le testimonianze del pentito di mafia Francesco Marino Mannoia, da sempre considerato attendibile e che fu testimone oculare di un incontro tra Andreotti e i boss. "La Corte d'Appello" aggiunge ancora Caselli "sottolinea poi che l'imputato non ha denunziato le responsabilità dei mafiosi incontrati 'in particolare in relazione all'omicidio di Mattarella, malgrado potesse al riguardo offrire utilissimi elementi di conoscenza'." Essa ha dunque "ravvisato a carico di Andreotti 'una vera e propria partecipazione all'associazione mafiosa apprezzabilmente protrattasi nel tempo'". Tratto da: articolotre.com

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