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Il culto alla Madonna del Carmelo a Misilmeri

460 anni di devozione

Il culto alla Madonna del Carmelo a Misilmeri

La devozione alla Madonna del Carmelo a Misilmeri, radica le sue origini sindalla seconda metà del XVI secolo (1560-1565) a seguito dell’arrivo dei padri carmelitani presso la normanna Chiesa dell’Annunziata (intesa volgarmente “Chiesa del Collegio”);alla loro presenza si deve la diffusione del suddetto culto per tutto il territorio urbano ed extra urbano (Gibilrossa e Portella di mare).

La più antica espressione si ha proprio nella stessa Chiesa dell’Annunziata, dove attorno alla prima metà del seicento (1640 si ha la prima traccia documentale a riguardo) venne fondata la Compagnia del Carmine (soppressa nel 1820 e sciolta definitivamente nel 1860) che ne promosse il culto attraverso l’annuale festa di luglio e a cui si deve la realizzazione del gruppo ligneo scultoreo (la Madonna del Carmine e S. Simone Stock).

Tra il 1628 e il 1630 i padri carmelitani – per atto di concessione del Duca di Misilmeri, don Vincenzo Del Bosco – si stabiliscono presso il convento di Gibilrossa (precedente abitato dai padri francescani minori osservanti).

Nel 1731, nella borgata di Portella di mare venne eretta (dal notaro Carlo Magliocco; ivi abitante), nelle immediate vicinanze della preesistente edicola votiva (tutt’ora esistente; dove per altro si trova una settecentesca pittura su ardesia raffigurante proprio l’apparizione della Madonna a San Simone Stock) una piccola Chiesa in onore della Madonna del Carmine (demolita nel 1972); eretta a Parrocchia dal Card. Ernesto Ruffini nel 1968, e l’8 dicembre 1977 inaugurata la nuova struttura.

Tra il 1820 e il 1859 – a seguito dell’atto di cessione degli eredi di d. Nicolò Scorelli (fondatore della Chiesa di San Gaetano) – i padri carmelitani si stabilirono presso la suddetta Chiesa; risale proprio a questo periodo la diffusione al culto alla Madonna del Carmelo. Testimonianza è una tela settecentesca di discreta fattura (restaurata a fine anni novanta ed una volta esposta nell’aula liturgica) che rappresenta – anche in questo caso – l’apparizione della Madonna al santo carmelitano. Nel 1913 venne benedetta dal rettore Sac. Rosario Passantino (1912-1928) una statua in cartapesta leccese (restaurata proprio quest’anno) raffigurante nell’iconografia tradizionale la Madonna del Carmelo. Nel 1938 alcune donne, devote della Madonna, si riunirono in un sodalizio fondando così l’attuale confraternita femminile; al loro interessamento si deve la prima processione con il simulacro (benedetto nel 1913) che ebbe luogo il 25 luglio 1948. Grazie allo zelo del primo parroco, Sac. Giuseppe Di Martino (1950-1993), della superiora uscente Francesca Montanelli e della neoeletta Filippa Vitrano, si ha la realizzazione nel 1959 di un artistico simulacro ligneo (opera degli Stuflesser di Ortisei). Nel 1970 per iniziativa della nuova superiora Rosalia Amato Bonanno, vennero sbalzate e cesellate – dalla prestigiosa bottega dell’argentiere palermitano Carmelo Di Giovanni – due nuove corone in argento e oro; il 25 aprile 1971 il simulacro venne solennemente incoronato con le nuove corone per le mani del Card. Salvatore Pappalardo.

Bisogna ricordare che nel 1914, d. Totò Marchese (pittore locale di arte popolare) aveva donato alla chiesa di San Vincenzo Ferrer, una statua in cartapesta della Madonna del Carmelo. Lo stesso – di ritorno dal primo conflitto mondiale – fondò nel gennaio del 1920 la confraternita di Maria SS del Carmelo e di San Vincenzo Ferrer (che sino agli ottanta del novecento organizzava nel mese di ottobre una processione con entrambi i simulacri).

Altra doverosa menzione – per correttezza storica – va fatta per il simulacro ligneo venerato nel Santuario di Gibilrossa (opera di Gaetano La Rizza), acquistato tra il 1919 e il 1920 dal Sig. Pietro Bruno;iniziativa promossa dal giovane sacerdote misilmerese Vincenzo Baudo.

Ad oggi dunque Misilmeri ha ben tre confraternite dedicate alla Madonna del Carmelo: quella di San Vincenzo del 1920, la femminile di San Gaetano del 1938, e a Portella di mare fondata nel 1974.

Valerio Bonanno

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