9 maggio 1978 – 9 maggio 2013 sono passati 35 anni dalla morte di Peppino impastato, ucciso dalla mafia in maniera barbara e meschina. La storia di Peppino Impastato è nota a molti ma purtroppo non a tutti. Nasce a Cinisi nel 1948 in una famiglia vicina alle cosche mafiose di Cinisi, motivo per il quale ruppe i rapporti con il padre e cominciò ad impegnarsi attivamente nella lotta alla Mafia e nella politica. L'idea di rinnovamento, il profumo di libertà che un giovane siciliano sognò gli costarono la vita. La notizia scosse l'ambiente regionale, meno quello nazionale coinvolto da un lutto ritenuto più importante ovvero quello di Aldo Moro brutalmente ucciso dalle Brigate Rosse. Impastato morì, colpito ripetutamente al capo con un masso e poi fatto esplodere legato alla linea ferroviaria Palermo – Trapani.
Questo il prezzo che pagò per essersi posto dichiaratamente contro le famiglie mafiose, contro Gaetano Badalamenti soprannominato da lui stesso Tano seduto, in un periodo in cui il potere malavitoso era, purtroppo, molto forte.
Questo articolo non vuole essere una predica, una noiosa manfrina, ma piuttosto è atto a sensibilizzare e a far conoscere la storia di un siciliano che come Falcone, Borsellino, Chinnici e tutte le altre vittime della mafia sognava una Sicilia libera dall'olezzo mafioso e profumata di tutti i profumi soavi che la nostra amata terra ci offre
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peppino un grande della nostra storia