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L'autobiografia di Giovanni Lo Dico. Il 16 marzo la presentazione del libro

L'autobiografia di Giovanni Lo Dico. Il 16 marzo la presentazione del libro

IL LIBRO

Finalmente le api mangiarono il miele. Autobiografia di un siciliano che non si rassegna”, a cura e con introduzione di Nicola Grato e Santo Lombino. Adarte editori Palermo 2013, 145 pagine, con 13 foto in bianco e nero, € 12.

Il titolo si riferisce alla conquista, ottenuta dopo aspre battaglie, dei lavoratori agricoli che avevano i terreni a metaterìa presso  grossi proprietari terrieri. Negli anni ’50, grazie ad un decreto del ministro Gullo,  il prodotto del raccolto agricolo venne finalmente diviso dando il 60% al colono e il 40% al proprietario del fondo.

L’AUTORE

Giovanni Lo Dico è nato il 15 dicembre 1928 a Misilmeri (Palermo), dove vive. Ha frequentato le scuole elementari. Ha sposato nel 1957 Sara Rettino da cui ha avuto i figli Francesco ed Anna. Dal 2005 ha

pubblicato a sue spese cinque raccolte di poesie e proverbi in dialetto siciliano, che ha donato ad amici e conoscenti. Ha scritto a mano la sua memoria autobiografica su alcuni quaderni tra il 2010 e il 2012.

LA STORIA

Il libro racconta l’infanzia rubata dell’autore-narrratore, costretto a sei anni a lavorare nei campi come raccoglitore di olive con altri bambini che frequentano ad intermittenza le scuole elementari. Ancora ragazzo perde prematuramente il padre: la madre si impiega in lavori domestici a Palermo lasciando Giovanni e la sorella a vivere con i nonni. Lo Dico diventa a tredici anni bracciante agricolo, sarà poi mezzadro, mietitore stagionale a Corleone e Prizzi, coltivatore diretto. Dopo la seconda guerra mondiale diventa attivista politico e sindacale, partecipando alle lotte per la riforma agraria, la ripartizione del prodotto, l’imponibile di manodopera, l’assistenza sanitaria per tutti, rendere vivibile il quartiere abusivo dove è andato ad abitare dopo il matrimonio. Diventerà quindi consigliere comunale del Pci per venti anni e sarà impegnato nel movimento sindacale e cooperativo. Si accorge quindi della mutazione antropologica del suo partito e si dichiara in disaccordo con le politiche consociative. In pensione, partecipa a progetti educativi nelle scuole e promuove  le iniziative di un gruppo di coetanei che otterrà dal comune di Misilmeri adeguati locali per il tempo libero degli anziani.

I CURATORI

Nicola Grato è docente di materie letterarie nella scuola media di Villafrati. Autore di testi teatrali, ha curato alcuni libri e pubblicato la raccolta di poesie “Deserto giorno” (2009). Fa parte della redazione di “Nuova Busambra”.

Santo Lombino ha insegnato storia e filosofia nei licei statali e si occupa di emigrazione, scritti autobiografici e storia locale. Ha curato convegni e mostre, scritto testi teatrali, partecipato a trasmissioni radiofoniche, curato diversi volumi di scritti personali tra cui “La spartenza” di Tommaso Bordonaro. E’ autore di “Cercare un altro mondo” (2002) e “Una lunga passione civile” (2204).Fa parte della redazione di “Nuova Busambra” e dirige la collana “Fili di memoria” in cui il libro è pubblicato.

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