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Legalità e buone pratiche lascia il segno. Restyling dell’anfiteatro

A seguito dell’importante manifestazione è stata abbellita la scuola Landolina

Legalità e buone pratiche lascia il segno. Restyling dell’anfiteatro

Non c’è dubbio che “Legalità e buone pratiche“, la manifestazione svoltasi qualche settimana fa al Circolo Landolina, abbia lasciato il sogno.

Non solo quello di natura culturale, formativa e morale agli studenti fruitori del progetto, ma un segnale concreto, evidente, che rimarrà nel tempo.

L’anfiteatro della scuola sita in Contrada Passo di Rigano è infatti notevolmente cambiato. Grazie all’intraprendenza del Dirigente Scolastico Matteo Croce ed a contributi privati e manodopera locale, la trasformazione è divenuta realtà.

Ad iniziare dall’installazione del parquet avvenuta grazie alla donazione del materiale da parte di Leroy Merlin, l’azienda francese specializzata in bricolage e materiali per l’edilizia e l’arredo e alla mano d’opera del Signor Corrao, parquettista e genitore di un’alunna frequentante la scuola misilmerese: “Sono felice di aver messo a disposizione il mio mestiere per rendere un servizio alla scuola, ho accolto subito l’invito del Preside che mi ha lusingato.

I sedili in marmo sono diventati più confortevoli grazie ai comodi cuscini donati da Infantino, lo storico marchio misilmerese di abiti e tessuti. I cuscini danno anche quel tocco di colore che rende più allegro ed accogliente un ambiente destinato soprattutto ai bambini. “In occasione di questa importante iniziativa sulla legalità abbiamo anche noi aderito, dando il nostro contributo” ha detto Ruben Infantino.

“Legalità e Buone pratiche” ha annoverato importanti sponsorizzazione e patrocini illustri, come quello dell’Accademia delle belle arti che si è impegnata nella realizzazione di un murales nella parete dell’anfiteatro.

Un’opera costata alla scuola misilmerese zero euro, visto che la cifra per  l’acquisto dei materiali atti alla realizzazione dell’opera, quantizzati in 300 euro, è stata interamente coperta dallo sponsor   Gi.Bi. Auto di Palermo.

Ha voluto commentare la realizzazione dell’opera anche Il Prof Gianni Averna, vice Direttore dell’accademia: Progettare e realizzare un intervento sulla legalità all’interno di un Circolo Didattico è più complesso di quanto possa sembrare e scadere nella retorica è un rischio che finirebbe con il vanificare qualsiasi buon proposito comunicativo. Ci siamo ripromessi di effettuare un lavoro che fosse in sintonia con lo spirito ed i colori che sono già presenti nel luogo e che rendesse l’idea di una auspicabile rete di sinergia tra i bambini che insieme potranno, e dovranno, migliorare la società nella quale vivranno. Tra i colori, che richiamano l’ambiente scolastico e la bandiera della pace, si intrecciano tante “cellule”, nello specifico cellule nervose, che sono tra loro vicine, mai a stretto contatto, libere nell’azione ma collegate alle altre da filamenti che segnano il legame di sinergia fra di esse. I bambini hanno lasciato un segno, un segno di appartenenza a questa rete di intenti, e la loro unione sarà una forza vincente, quella della libertà che nasce dalla voglia di agire nel bene della comunità.

Durante la realizzazione del murales, che è stato eseguito da Veronica Cappellini, Emanuele Sofia e Martina Alfano, guidati dal Prof. Averna dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, d’intesa con il Dirigente del Circolo Didattico, dott. Matteo Croce, è stato organizzato un incontro con alcuni degli scolari per spiegare il significato dell’evento artistico. Un’attenzione particolare è stata data al concetto che la rete neuronale “cresce” e si potenzia“naturalmente” quanto più usiamo le nostre risorse di pensiero. Così lo studio, la cultura, il pensiero scientifico e filosofico, l’intuizione, la dialettica, la logica, l’allenamento della memoria, l’impegno quotidiano nel fare, la lettura, ecc.potenzieranno lo sviluppo di una rete sempre più fitta ed articolata che aumenterà in modo esponenziale le potenzialità di ogni singola cellula, assimilata concettualmente ad ogni singolo individuo. E così l’unione farà la forza, la forza di una società nuova e libera.

anfiteatro Landolina 2

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