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L’imprenditore denuncia: ”Inizio lo sciopero della fame”

L’azienda Emyr di Giuseppe Schirru rischia di chiudere

L’imprenditore denuncia: ”Inizio lo sciopero della fame”

Mi chiamo Giuseppe Schirru e ho aperto ventisette anni fa la mia azienda a Misilmeri con tanta voglia di fare del bene per me e per gli altri.

Ho amato e continuo ad amare i misilmeresi che mi hanno sempre sostenuto nel mio percorso lavorativo.

Ho fatto molte battaglie, mi è stato detto che erano per mettermi in mostra, invece erano e sono vere battaglie per la legalità. Questa battaglia ritengo di averla perduta, perché in Italia non si può fare l'imprenditore se non scendi a compromessi, non è colpa di Misilmeri o dei misilmeresi.

La mia azienda era di tutti, perché ho fatto sempre un servizio nei confronti di tutti in maniera sincera, infatti il nostro negozio è stato veramente la casa di tutta la provincia (con oltre diecimila clienti in archivio) e ho ascoltato sempre le sofferenze e i drammi di chi ha problemi di salute ma oggi vorrei che per una volta ascoltaste me.

Ho sempre denunciato il malaffare che mi si è presentato, il malaffare creato da singoli individui ,che ritengo ognuno di noi debba denunciare.

Io non ho mai avuto la paura di farlo, ma sono convinto che dopo ventisette anni non si possa andare avanti senza compromessi.

Quando volevo donare il rene, ho mandato un fax a repubblica e hanno ritenuto di  potere fare lo scoop e l'hanno fatto, ma non gli fregava niente dei veri problemi di un'imprenditore. Oggi mi rivolgo a voi, perché i vecchi di Misilmeri mi hanno insegnato che i problemi si possono risolvere con il vicino di casa e successivamente, senza risultati, si prova ad uscire fuori!

So che il vostro sito-web è molto letto e voglio che sappiate che da quattro giorni faccio lo sciopero della fame perché ho vinto una causa durata 12 anni con la banca monte dei Paschi che non vuole pagare ciò che mi spetta, e che soprattutto mi servirebbe per non chiudere l'azienda.

Io non mi sono mai vergognato di manifestare un disagio o una difficoltà, ora però chiedo al vostro blog un aiuto per salvare l'azienda emyr che è dei misilmeresi dei lercaresi dei termitani,e anche dei panteschi.

Se non mi aiutate non sarà più di nessuno, perché una azienda senza soldi non può andare avanti. Basterebbe che alla mia voce si unisse la voce dei misilmeresi.

Cordiali saluti Giuseppe Schirru

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8 Commenti

  1. acqui

    solidarietà contro la crisi, la politica locale si prenda le sue responsabilità e aiuti chi lavora onestamente!

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    1. Giuseppe

      Ringrazio infinitamente l'amico misilmerese,l'aiuto potrebbe Carmelo la voce del primo cittadino, con il suo ruolo potrebbe sostenere una azienda che potrebbe ripartire e riassumere qualche persona, sono stato distrutto dalle banche, non potendo avere più un fido,sono incappato in pseudo società di factoring, non vigilate dalla banca d'Italia,loro hanno fatto il resto,un imprenditore purtroppo deve sottomettersi a tutto ciò che questi signori impongono, per avere una licenza per fare banca, occorrono oltre seicento mila euro,è normale che poi questi soldi dovranno recuperarli con i poveri imprenditori di turno a cui incappano. Ho vinto una causa con il monte dei Paschi, durata oltre dodici anni, ora che ho avuto ragione, non vogliono pagarmi,ho fatto dei sit in davanti la banca a Palermo, autorizzato dalla questura,facendomi umiliare,ma non mi hanno pagato, non voglio fare come i 160 imprenditori suicidati nel 2014,ma voglio provare ad essere ascoltato, per salvare una azienda creata con le mie mani,e soprattutto con la collaborazione di tutti colore che nei 27 anni di apertura, mi hanno preferito. Chiedo scusa agli utenti,per i ritardi nelle erogazioni di protesi varie, un abbraccio a tutti

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  2. italiano deluso

    Al'Amministrazione comunale. La forza della disperazione trova lo spazio per esternare le difficoltà e renderle pubbliche malgrado ognuno di noi abbia voglia di rimanere nel proprio anonimato e vuole evitare di essere oggetto di argomento giornaliero sulle bocche dei misilmeresi. La realtà misilmerese non si discosta per niente dall'andazzo nazionale,e pertanto parecchie attività commerciali artigianali agricole edilizie ecc.oggi versano in uno stato pietoso a livello economico e se per orgoglio si vuole continuare a sperare nella risoluzione dei problemi attuali,continuando a mantenere in vita le pur martoriate attività,ma con una continuata agonia contornata da gravosi accumuli di indebitamenti con il comune di misilmeri,con l'agenzia delle entrate,con l'inps,con le aziende ecc. L'amministrazione comunale dovrebbe iniziare a fare da esempio anche a livello nazionale nell'adoperarsi ad un cospicuo abbassamento di tasse locali e ad un rilancio dell'economia nei confronti delle attività commerciali locali,e debellando l'abusivismo di gente che fin'ora nel nostro comune ha trovato una prateria senza regole e senza controlli. L'appello del sig.Giuseppe Schirru è lo stesso appello che decine di attività locali vorrebbero chiedere alle istituzioni ma che sanno di restare inascoltate perchè oggi l'egoismo ha raggiunto livelli paurosi annientando del tutto il senso di solidarietà nei confronti di categorie agonizzanti. Se 100 operai di una consociata regionale rischiano di perdere il proprio posto di lavoro ,sindacati istituzioni opinione pubblica si scandalizzano e solidarizzano giustamente per il rischio della perdita del posto di lavoro,se a chiudere il proprio negozio sono decine di persone che dopo avere dedicato la loro vita alla propria attività restano senza lavoro tutto passa inosservato.

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    1. Giuseppe

      Ringraziamento ad "italiano deluso" il nostro è un paese di poeti santi e cantanti,sicuramente l'arte da secoli ci sostiene, ma i singoli umani che ci tocca sopravvivere quella media di 75 anni,si vive da schifo,ho scritto anche a Matteo renzi nel indirizzo di posta elettronica del governo, non ho avuto nessun riscontro, ringrazio Misilmeri blog per avermi ascoltato, ho chiesto aiuto a tutte le testate giornalistiche d'Italia,nessuno ha risposto. Nel 2014 si sono tolti la vita 160 imprenditori. Una carneficina inascoltata,solo qualche associazione ne parla,per il resto i morti rimangono alle famiglie e ai figli rimasti orfani di una guerra silenziosa, la guerra della indifferenza, grazie a lei e a tutti

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  3. Misilmerese

    Le banche stanno uccidendo il popolo, tra poco sicuramente si prenderanno pure i risparmi della gente

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    1. Giuseppe

      La ringrazio per il suo commento, fino a quando alle banche facevo innumerevoli regali,e i vari dipendenti delle banche, venivano a riempirsi gratuitamente di biancheria intima, per se e per gli altri,tutto andava bene, per non parlare di televisori,condizionatori e tappeti persiani.ero ragazzo posso dire che un imprenditore per lavorare, deve dare,grazie a tutti

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  4. Non tutto passa inosservato: manca la volontà di ribellione.

    Una società che gioca a " Futti cumpagnu" non può avvertire responsabilità nei confronti di chicchessia.Mentre scrivo ho tra le mani la Graduatoria dei partecipanti ai cantieri di servizio-fascia ultracinquantenni Allegato "C2" alla determinazione n. 104/All del 28/11/2013.Nell'elenco non risulta ufficialmente inserita una persona che tuttavia so per certo essere stata assunta per espletare servizio nella fascia oraria 11-14 presso una scuola elementare del paese. E nella recente semisommossa per il mancato pagamento degli abbonamenti autobus per gli studenti, nessun politicuccio di basso profilo si è mosso ,se non a ridosso delle elezioni, per convogliare verso le sue mete l'orientamento dei genitori-questuanti. Così si è celebrata la fiera dell'equivoco , contrabbandando per meriti quelli che erano sacrosanti diritti delle famiglie. Come vede,anche nel nostro paese sia nel privato quanto nel pubblico l'andazzo clientelare (nel primo caso potrebbe essere parentelare)ha prodotto un sistema di corruzione di proporzioni tali da pregiudicare il futuro nostro e dei nostri figli.Le banche raggirano; i privati difendono egoismi e privilegi;la classe dirigente, ormai palesemente inadeguata al ruolo, si trasforma in CASTA volta a tutelare unicamente le proprie clientele. Chi pensa possa venire in aiuto di un privato se noi non siamo capaci di ribellarci con la violenza di uno tsunami per annientare il malaffare e chi lo gestisce? Auguri, signor Schirru.

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