Banner Top POST

L’ombra della mafia sul Coinres. Operazione Baghdad, due arresti. E’ solo l’inizio?

L’ombra della mafia sul Coinres. Operazione Baghdad, due arresti. E’ solo l’inizio?

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno concluso nel mattino una significativa operazione antimafia, convenzionalmente denominata “BAGHDAD”, che, con l’esecuzione di 2 provvedimenti cautelari, ha reciso il canale di infiltrazione del mandamento mafioso di Bagheria nel C.O.In.R.E.S di Bagheria.

Le misure sono state richieste dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ed emesse dal Giudice per le indagini preliminari, e fanno riferimento a gravi fatti di estorsione e truffa, consumati in un contesto chiaramente mafioso.

L’operazione è il frutto di una prolungata attività investigativa avviata, dal 2009, dalla Compagnia Carabinieri di Bagheria, prendendo le mosse dall’operazione PERSEO, portata a segno il 16 dicembre 2008 sempre dai carabinieri, che decapitava la nuova cupola:  in particolare, era stato accertato che cosa nostra si stava riorganizzando per ricostituire la cd commissione provinciale e, dunque, per tornare a disporre di un organismo deliberativo centrale in grado di assumere decisioni di rilievo anche per i fatti più gravi.

In tale contesto le indagini hanno posto in luce la figura di Antonino DI BELLA cl. 55, detto Nino, pluri-pregiudicato, quale persona stabilmente inserita nel contesto mafioso bagherese.

Sulla base di queste premesse, gli investigatori hanno avviato una complessa indagine, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e di colloqui in carcere, video-sorveglianze e servizi di osservazione, all’esito della quale è risultato che il DI BELLA -in servizio, con la qualifica di mero sorvegliante, presso il C.O.In.R.E.S. di Bagheria, ma in realtà  vero dominus del consorzio – con la connivenza di dirigenti pubblici infedeli, tra i quali in particolare il responsabile amministrativo del C.O.In.R.E.S. di Bagheria Diego LO PARO cl. 49, si rendeva autore di una numerosa serie di reati, che potevano trovare esecuzione grazie alla influenza della locale consorteria mafiosa e che finivano anche con il condizionare le determinazioni dell’Amministrazione comunale. Sono stati così realizzati, da parte degli indagati, svariati profitti illeciti,  in danno dell’ente pubblico, che hanno certamente influito sul successivo dissesto economico.

Non va dimenticato in proposito che l’instabilità economica del consorzio, da cinque anni pressoché permanente, ha determinato allarme sociale, seri problemi di ordine pubblico e frequenti emergenze sanitarie, per la mancata raccolta dei rifiuti, che hanno messo in pericolo l’incolumità e la salute pubblica dei cittadini, turbando gravemente  la vita della comunità.

E’ emerso, ancora una volta, come il sistema dello smaltimento di rifiuti, fonte di ingenti guadagni nonché di posti di lavoro da distribuire, costituisca oggetto di infiltrazione da parte dell’associazione mafiosa, che è solita trarne alimento per il consolidamento dei propri interessi.

Nel dettaglio è stato accertato che DI BELLA, forte della appartenenza alla famiglia mafiosa, era riuscito a sfruttare il consorzio per il soddisfacimento dei proprio interessi, tutt’altro che pubblici, e a svolgere opera di condizionamento sulla sua complessiva gestione.

E’ stato in particolare dimostrato che il DI BELLA, con la complicità del dirigente amministrativo del CO.In.R.E.S, LO PARO Diego (che gli consentiva la perpetrazione di qualsiasi illecito nell’ambito del consorzio) riusciva a condizionare le ditte in rapporti contrattuali con il consorzio, pretendendo somme di denaro a titolo di estorsione , come è avvenuto ai danni di un imprenditore del luogo, titolare di mezzi dati in locazione al consorzio, al quale sono state chieste somme di denaro, evocando la classica raccolta di fondi per il mantenimento dei detenuti mafiosi.

E’ emersa anche una truffa in danno del COINRES, attuata attraverso il noleggio di un mezzo meccanico, di fatto appartenente allo stesso DI BELLA, pur intestato a prestanome, per il cui utilizzo si è fatto risultare un numero maggiore di giorni lavorativi rispetto a quelli in cui il mezzo veniva realmente impiegato.

Sono stati così quantificati profitti illeciti, ammontanti a circa seicento euro al giorno, per un totale pari a diverse centinaia di migliaia di euro, considerato che il meccanismo fraudolento è andato avanti per anni.

Ed ancora, è stato accertato l’assoggettamento del titolare di un distributore di carburante di Bagheria – presso cui il Co.In.R.E.S., in virtù di una convenzione, riforniva i propri mezzi e quelli dei suoi dipendenti – al quale veniva imposto di rifornire di carburante, a spese del consorzio, terzi estranei, tra i quali propri parenti e amici, adottando a copertura una contabilità parallela, utilizzando fittizi buoni di benzina, ovvero sottraendoli dalla fornitura del mezzi cui erano destinato e “gonfiando” a tale scopo le bolle di consegna.

Il medesimo sistema è stato utilizzato dal DI BELLA anche per rifornire il mezzo meccanico nella sua disponibilità (utilizzato per le truffe di cui si è detto) le cui spese, a norma di contratto, dovevano essere a carico della ditta fornitrice.

Infine, in diversi casi, sono stati alterati i fogli di presenza dello stesso DI BELLA e di dipendenti da lui favoriti per consentire la percezione di emolumenti per ore lavorative non svolte.

Non v’è dubbio che la facilità, con cui i due arrestati ed i loro complici hanno potuto sistematicamente operare, all’interno del consorzio, per realizzare i propri illeciti proventi, sia stata consentita proprio dalla capacità intimidatrice che derivava dal loro conclamato riferimento a “cosa nostra”.

Le indagini sono ancora in corso per delineare le ulteriori responsabilità, sia interne che esterne al COINRES, che gli accertamenti fin qui effettuati hanno fatto emergere e che attualmente coinvolgono a vario titolo oltre venti persone, nonché per ricostruire nella sua interezza il contesto mafioso nel quale sono stati consumati gli specifici fatti illeciti oggetto del provvedimento.

Comunicato stampa Carabinieri

 

Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)

25 Commenti

  1. Gianni La Barbera

    Beh, in mezzo ai tantissimissimi commenti su quest'articolo ne voglio postare pure uno io...... fatemi spazio, per favore.

    Mafia, no grazie

    Sicilia mia bedda, terra di suli e mare,
    di kaki, e picciriddi cu a mpigna scura.
    Megghiu di l'americani putissimu stare
    si a gente un vulissi pane senza surura.

    E mmeci figghi malacarne ai crisciutu:
    mafiusi, omini sarbaggi, e delinquenti;
    assassini chi pietà un annu mai avutu,
    chi spissu su puru amici o canuscenti.

    Sicilia mia bedda, terra di focu e ventu,
    di cevusi, gersomino, e d'omini di panza
    chi sannu cuntari appena fino a centu
    ma jornu dopu jornu perdinu speranza.

    Quantu cristiani nnuccenti ammazzati,
    quantu sangu versato comu fussi vino:
    carrabbineri, sindacalisti, o magistrati.
    Su tutti: Chinnici, Falcone, e Borsellino.

    Sicilia mia bedda, terra di nuci e zorbi
    terrazza ncapu u mare stanca e ferita.
    Nsunnata, cu l'occhi chiusi comu l'orbi,
    arruspigghiati, é l'ura di canciari vita.

    Appimu tri granni eroi di ideali nobili
    chi lottaru contro a mafia fina nfunnu
    un lassamuli ncasa comu soprammobili
    tinemuli nto cori e canciamu u munnu.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  2. paolo di tarso

    @gianni l.b. cosa c'è da commentare in questo articolo? ormai sappiamo tutto riguardo a questa piovra che si chiama coinres. I cittadini onesti si aspettano le risposte giuste da parte delle istituzioni. Anche il titolo dell'articolo è ridicolo. "L'ombra della mafia". Ma quale ombra? Coinres=mafia=malaffare. Ridateci speranza e giustizia.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  3. Jack

    @Gianni La Barbera...

    Gianni sei un grande...è bello leggere quello che hai scritto...ed è altrettanto bello capirne il significato...complimenti ai Carabinieri per il loro operato...By Jack...

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  4. ANTONIO

    @Gianni La Barbera
    Caro Gianni il tuo senso ironico sulla miriade di commenti che hanno impegnato decine di persone del blog, è opportuno e molto significativo.
    Una cosa però è certa, si sono fatti tanti di quei commenti sul Coinres
    che siamo tutti stanchi di vedere questa merdata creata dalla politica,finire ogni giorno nelle prime pagine dei giornali e dei blog,tanto da fare schifare i cittadini a non partecipare a commenti o quant'altro.
    La domanda nasce però spontanea, ma se il Coinres dalla sua nascita ad oggi è stato motivo di inchieste,di insinuazioni piu' o meno veritiere,di attacchi tra politici,di possibili collusioni,di continue emergenze sanitarie,di buchi di bilancio piuttosto grossi a livello economico amministrativo,di clientelismo e chi piu' ne ha piu' ne metta, come mai la Magistratura che nella nostra Sicilia gode di ottima fama per la continua lotta alla criminalità ed al mal'affare non riesce a tutt'oggi a smantellare questo baraccone che crea liti e prese di posizione anche tra i piu' grossi rappresentanti la politica regionale?
    Come mai permette ancora alla politica di non procedere alla liquidazione continuando a prorogare lo scioglimento?
    Qui si stà rischiando di fare sciogliere tutti i comuni associati a questo consorzio e nò liquidare il consorzio stesso.
    Una cosa è certa che le persone neanche hanno più la voglia di spendere due parole su questi fatti di cronaca ,ma non tanto per il fatto in sè,ma perchè è da anni che ogni giorno si parla di Coinres ma è come se si parlasse di NIENTE.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  5. ADELE

    Si rischia il naufragio pur di tenere in vita clientele, sperperi,assistenzialismo.
    Basti guardare,nella realtà locale, al CIAPI,alla SAN GIORGIO,all'ADESIONE all'ATO, all'APS....
    Il lungo occhio della Giustizia che tutto vede è momentaneamente rivolto altrove.
    Ma verrà il giorno in cui si volterà a guardare da questa parte
    e allora........

    Di sua bestialitate il suo processo
    farà la prova; sì ch'a te fia bello
    averti fatta parte per te stesso....

    DANTE: PARADISO XVII

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  6. Gianni La Barbera

    Cari amici, ieri ho provato più volte a rispondere ai vostri commenti, ma non ci sono riuscito; meglio dire che tutto quello che ho scritto ho pensato bene di cancellarlo.
    Più di ringraziare Jack per l'apprezzamento della poesia non mi riesce.
    Forse sono troppo ignorante nelle due materie trattate nell'articolo, ossia coinres e mafia.
    Però vi capisco, almeno credo.
    Ciao a tutti.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  7. ciro costanza

    @ adele...
    i magistrati sono troppo impegnati a fare passerella in programmi televisivi..radiofonici e cosa ancor piu' grave a candidarsi in politica!

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  8. Jack...

    @Gianni La Barbera...

    Caro Gianni credimi, tu hai capito bene il significato della materia trattata...sono gli altri che nella loro finta convinzione di essere al di sopra di ogni sospetto si sfilano e quindi condannano con la critica coloro che si sforzano a dire no alla mafia anche semplicemente scrivendo una poesia carica di verità...fidati alla fine la verità emergerà sempre...ciao By Jack...

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  9. Alessandro Franco

    Quante novità negli ultimi mesi, ma purtroppo ancor oggi nella nostra amministrazione si verificano fatti incresciosi, causati da dirigenti che non meritano il posto che occupano.
    Ai commissari era stato comunicato che in via Nazionale a Portella di Mare erano presenti buche pericolose per i motociclisti ed i ciclisti, sapete come hanno provveduto? hanno fatto riempire le buche con del rifiuto di cava ed ora dopo un po di pioggia è come prima.
    Poveri noi!

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  10. Gianni La Barbera

    Io ricordo quando il sindaco era Badami; gli operai comunali camminavano tutti con una carriola di pece fumante ed una pala, sempre pronti a colmare le buche delle strade. Con D'Aì invece, gli operai aveva una macchina per posare la pece ed un grosso rullo per appiattirla...... eeeuh ma erano altri tempi.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  11. CONZA PANARA

    scusati ,ma si stavanu parrannu ri munnizza chi centra iri a pigghiari u riscursu ri scaffi ca ci mettinu u rifiutu ri cava, ca barami i facia caminari cà curriola e cosi' via.
    Amici mei avemu aesseri pricisi siddu u riscursu è u coires savi a parrari ri coires e nutuli cà canciamu riscursu e canciamu i carti ntavula.
    Signor Alessandru francu si lei avi da diri e cummissari ci issi o municipio e ci rici ca stu rifiutu un ci piaci, ma si voli riri a sua supra u coires nà chista nutizia l'avi adiri no ca ri na cosa ni niamu a navutra cosa.
    ora mi ricissi chi c'è di fari cu stu cunzorziu ra munnizza e siddu voli parrari ri barami o ri d'ai navi a parrari supra stu riscursu.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  12. Alessandro Franco

    @CONZA PANARA
    27 marzo 2013 alle 21:04

    Io ci ho antato dalli commissari ma forsi non mi ho spiecato beni.
    Io un buleva ca ci mittissiru u sterru ma cocchi saccu ri asfartu.

    Parlare di buche è lo stesso che parlare del COINRES, poichè tutte e due le cose sono esempi di cattiva amministrazione, se continuiamo a voltarci indietro non possiamo andare avanti.
    Diciamo che Badami non ha fatto un c....... mentre D'Aì ci ha portato i Commissari che ci dovrebbero governare portando avanti gli affari correnti, ma neanche questo fanno.
    Per quanto riguarda andare dai Commissari e far loro presente una determinata situazione, quante volte ci si deve andare? Credo che una sola volta sia bastevole, è per questo motivo che tiro in ballo i dirigenti comunali. Capisco per ora all'Ufficio Tecnico hanno altro da pensare e fare con l'andirivieni della GdF negli uffici.
    Il COINRES deve essere chiuso e chi ha sbagliato deve pagare di tasca propria. Per cominciare dovrebbero essere licenziati tutti i parenti degli amministratori che si sono succeduti.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  13. Antonino Pizzo

    @ Alessandro Franco
    Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    1) All'interno del COINRES c'entra a pieno titolo l'amministrazione Badami e lui in prima persona.
    2) L'incarico alla ditta di cui alle intercettazioni pubblicate, e a lei molto note, è stato affidato dall'amministrazione Badami.
    3) I commissari li hanno portati i 20 consiglieri dell'amministrazione D'Aì con le loro dimissioni, anzi di commissari ne sono arrivati in totale quattro grazie a loro ed in particolare ai suoi compagni.
    Le dirò di più, con l'ex prefetto Marcellino la macchina amministrativa, sovra ordinata dallo stesso commissario, stava continuando a muoversi, per ulteriori e ovvie ragioni, lunghe le vie della legalità. Se a quella data abbiamo avuto i commissari, lo dobbiamo al sollecito voluto da sui compagni di partito di cui una all'interno del consiglio dimissionario e per mano di Tonino Russo (lettera pubblicata pure su quotidiani), altrettanto suo compagno nonché compare e compagno di merende (i fatti lo dimostrano e la prego d'informarsi) di un ex assessore e di un ex consigliere.
    Per cui come persona di sinistra quale lei è, farebbe bene a guardarsi dentro il partito.
    Continui pure a seminare legalità, io non ho avuto modo di conoscerla per cui mi permetta di scrivere che non escludo la sua onestà, ma a sinistra fra i suoi compagni (e quindi gli uomini in genere) regna di tutto.
    Per spiegarmi meglio, la disonestà è nell’uomo che sceglie quel tipo di vita e confermo che la ritroviamo a destra, a sinistra e in ogni luogo. Il pregio di chi è di centro destra è che non ce ne vantiamo, lasciamo che siano gli altri a giudicarci e prima ancora nostro Signore.
    E mi faccia un favore, non se ne esca con la solita sua frase: "ne parlerò a suo fratello" quando avrà voglia di interloquire con me, lo faccia in maniera diretta, in modo che se ha qualcosa di cui accusarmi lo faccia in piena coscienza e mi dia l'opportunità di risponderle in maniera adeguata.
    Con l’occasione le auguro Buona Pasqua a lei e famiglia
    Saluti.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  14. ADELE

    SOLO PER PRECISARE
    Il signor Tonino Russo, zelante e solerte promotore di interrogazioni parlamentari per lo scioglimento del nostro comune (i cui contenuti furono pubblicati anche su questo blog) , trombato e rottamato per veti locali alle ultime elezioni per il Senato, pare non sia- come si dice- compare dell'ex ASSESSORA , ma semplicemente amico.
    Ciò non ne sminuisce tuttavia la viltà del comportamento, teso ad accelerare il catastrofico danno che è sotto gli occhi di tutti.
    CRISAFULLI:"Quando si sceglie la via della purezza, c'è sempre uno più puro che ti epura".

    Ed "Io canto" , dice Laura Pausini.
    la mano che si tenderà
    la gioia di chi aspetterà
    per questo e quello che verrà
    io canto
    le mani in tasca e canto
    la voce in festa e canto
    la banda in testa e canto
    corro nel vento e canto
    la vita intera canto..
    ......per chi mi ascolterà
    voglio cantare
    sempre cantare.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  15. Alessandro Franco

    @Antonino Pizzo
    28 marzo 2013 alle 12:42

    Non so da dove cominciare. Ci sono troppe inesattezze in ciò che lei scrive.
    Per quanto riguarda i punti uno e due non le rispondo in quanto nel mio commento sono stato chiarissimo "chi sbaglia paga""
    Per la cosa più grave e cioè lo scioglimento dell'amministrazione preciso che i consiglieri di opposizione erano sei gli altri 14 erano di maggioranza.
    L'amministrazione poteva continuare in quanto il Dott. Marcellino fungeva da Consiglio Comunale.
    Se ha letto bene il famoso documento con le intercettazioni non scriverebbe ciò che scrive, poichè non è stata la lettera del compagno di merende di altri a far commissariare il ns. comune ma quanto ha scritto il prefetto al Ministro Cancellieri.
    Per quanto riguarda le legalità le consiglio di riascoltare le sue dichiarazioni rilasciate a questo blog in materia di MAFIA forse non si è reso conto di ciò che ha detto lasciando intendere che con la Mafia bisogna conviverci.
    Se vi foste dimessi anche voi come amministratori avremmo avuto la possibilità, anche se remota, di non avere i Commissari poichè in base alla formazione di una nuova amministrazione il Ministro degli Interni avrebbe potuto valutare la nuova situazione e non sciogliere l'amministrazione.
    Intanto anche se Badami ha fatto cazzate la sua amministrazione non è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e fino ad ora nessuno di quegli amministratori ha avuto notificata una informazione di garanzia, mentre questa è stata notificata a D'Aì (sindaco) e Cimò (presidente del Consiglio).
    Spero di essere stato chiaro e diretto.
    Con l’occasione le auguro Buona Pasqua a lei e famiglia
    Saluti.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  16. rospo

    @antonino pizzo
    con il commissario marcellino la macchina comunale continuava a funzionare sicuramente non grazie a voi.
    il consiglio e' stato sciolto per infiltrazioni mafiose e l'amministrazione invece?
    ne sai qualcosa di un avviso di garanzia per mafia recapitato al sindaco?
    lei dov'era?
    dormiva?
    riposava?
    ma mi faccia il piacere...avete fatto solo danni.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  17. Maria Concetta Schimmenti

    Tutti sono contro Tonino Russo in quanto ha fatto un'interrogazione parlamentare sollecitando lo scioglimento del Comune di Misilmeri per infiltrazione mafiosa, forse l'amministrazione doveva continuare ad essere ricattata da certi personaggi ? o forse l'amministrazione non doveva essere sciolta come è successo al comune di Fondi?
    Tutti i cittanini onesti dovevano fare una lettera aperta per sollecitare lo scioglimento del consiglio comunale.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  18. Antonino Pizzo

    @ Alessandro Franco
    Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    Lei scrive: "Per quanto riguarda la legalità le consiglio di riascoltare le sue dichiarazioni rilasciate a questo blog in materia di MAFIA forse non si è reso conto di ciò che ha detto lasciando intendere che con la Mafia bisogna conviverci."
    Lei è libero di intendere ciò che vuole, certamente io non penso e neppure dico o scrivo che con la mafia bisogna conviverci. Però lei mi lascia intendere un certo senso di rispetto verso la mafia, considerato che la stessa parola la scrive tutta maiuscola!
    Riscrivo, come persona di sinistra quale lei è, farebbe bene a guardare dentro il suo partito.
    Inoltre, se lei fosse una persona veramente leale, in merito ai punti:
    1) All’interno del COINRES c’entra a pieno titolo l’amministrazione Badami e lui in prima persona.
    2) L’incarico alla ditta di cui alle intercettazioni pubblicate, e a lei molto note, è stato affidato dall’amministrazione Badami
    non avrebbe scritto "chi sbaglia paga", come dire, me ne lavo le mani.
    Per chiudere, le ricordo, e sono così tanti gli esempi da citare (basta e avanza MPS o le Coop), che tutto ciò che di disonesto può essere commesso da un esponente politico o militante di sinistra non sarà mai punito adeguatamente e proporzionalmente alle pene inflitte ad una persona disonesta ma di centro destra o militante.
    La lealtà, ancor di più dell’onestà, è di chi la sceglie o di chi l’ha nel DNA!
    Per quanto mi riguarda, lei potrà essere onesto ma la lealtà, credo, non sa cosa sia.
    Riporto quanto da lei scritto: “se Badami ha fatto cazzate la sua amministrazione non è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e fino ad ora nessuno di quegli amministratori ha avuto notificata una informazione di garanzia, mentre questa è stata notificata a D’Aì (sindaco) e Cimò (presidente del Consiglio)”, con ciò cosa vuole lasciare intendere? Io ipotizzo semplicemente che a sinistra avete qualche buon santo protettore.
    Innanzi tutto, ad oggi, l’avviso di garanzia è rimasto un semplicissimo comunicato; per D’Aì e per Cimò non sono stati resi noti reati da loro commessi, contrariamente, l’amministrazione Badami, pur non essendo stata sciolta, ha affidato l’incarico per la raccolta dei rifiuti ad una Ditta o ad un prestanome, insomma a persone che oggi stanno scontando pene per mafia. Inoltre, l’avviso di garanzia a D’aì, in coincidenza con perquisizioni eseguite a tecnici e all’U.T.C., in buona parte, riguarda alcune zone indicate nel PRG “rivedute” dall’esecutivo Badami e attuate dall’U.T.C. (area urbanistica).
    Concludo, non mi risulta che l’Amministrazione D’Aì abbia commesso alcun reato, personalmente non avrei mai accettato incarichi di alcun genere se avessi saputo o percepito azioni illegali da parte, prima dell’uomo e poi del sindaco Piero D’Aì. Ho avuto ed ho fiducia a Piero. Il giorno in cui verrebbe dimostrata un’azione illegale da lui commessa, l’unica cosa che potrei fare è allontanarmi da lui perché la mia coscienza mi permette di muovermi soltanto per le vie della legalità.
    Con l’occasione le auguro Buona Pasqua a lei e famiglia
    Saluti.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  19. Alessandro Franco

    @Antonino Pizzo
    28 marzo 2013 alle 22:01

    ""non avrebbe scritto “chi sbaglia paga”, come dire, me ne lavo le mani." e cos'altro avrei dovuto scrivere? Avrei dovuto essere leale ma a chi? La mia lealtà posso darla solo a chi la merita.
    Fra l'altro non conosco i fatti in merito alla costituzione del COINRES ed alle assunzioni, ma una cosa ho capito, che è uno stipendificio sfruttato da tutti.
    La MAFIA come dice Don Ciotti è la peste.
    La invito a rivedersi l'intervista ed a leggere tutti i commenti relativi.
    http://www.misilmeriblog.it/archives/36250
    Lei dimentica facilmente io NO.
    Io non rispetto la MAFIA la disprezzo. L'ho combattuta e tenuta a distanza fin da ragazzo, quando nel mio palazzo a Palermo abitava Masino Buscetta, a 18 anni accompagnavo un'agente dell'interpol a fare indagini, scrivo la parola MAFIA in maiuscolo non per rispetto, ma per evidenziare che non ho paura della stessa.
    Dopo le dimissioni dell'Assessore Gambino, forse non sa o fa finta di non sapere che D'Aì aveva contattato diverse persone, ma nessuno ha voluto accettare. Non si è mai chiesto il perchè?
    Lei non ha avuto il coraggio di rispondere a nessun commento, chi si nasconde?
    Mi pare che sia lei ad aver timore della MAFIA, avrebbe potuto rettificare, ma non ha avuto il coraggio.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  20. ADELE

    ALESSANDRO FRANCO
    Sei riuscito a far indignare l'architetto Pizzo accusandolo, non sai quanto ingiustamente,di avere timore di qualcuno.
    E' vero, l'intervista non brillava per posizioni nette, decise, certe contro certi poteri malamente costituiti. Ma parlare di connivenze, e di "timore della MAFIA" per un mancato chiarimento, mi sembra un'offesa inaccettabile se riferita ad una persona INTEGRA come l'architetto.

    1) Parli di lealtà. Hai sempre proclamato la tua inossidabile amicizia nei confronti di Vitrano. Oggi non merita la tua lealtà? Io, ad esempio, sono stata colpita dalla TUA slealtà verso Vitrano, che definivi persona al di sopra di ogni sospettoe che non hai esitato ad abbandonare.
    Perchè è stato denunciato per le "mazzette fotovoltaiche"'; per il finanziamento illecito ai partiti ( 21-02-2013) ? ; per il CIAPI?.
    I denunciati si sono detti indignati e negano.
    E tu abbandoni un fraterno amico ancor prima di aver sentito pronunciare una sentenza di condanna?

    2) Non sai nulla del CO.IN.RES,ma conosci Gambino.
    Perchè non approfitti della vicinanza ( abitate entrambi a Portella) per farti spiegare quello che non sai,specialmente riguardo le assunzioni parentelari?

    3) Abitare nel medesimo palazzo di Buscetta non significa assolutamente nulla.

    4) D'AI' contattava persone... che rinunciavano.
    E se avessero rinunciato, semplicemente, perchè consapevoli che "..le città d'Italia tutte piene son di tiranni, ed un Marcel diventa ogni villan che parteggiando viene"
    (Purg. c.VI) ,volevano evitare di mescolarsi a quei peggiori cittadini imbrancati nei partiti ?

    HAI SERVA ITALIA ,DI DOLORE OSTELLO,
    NAVE SANZA NOCCHIERE IN GRAN TEMPESTA,
    NON DONNA DI PROVINCIE, MA BORDELLO!

    Una Buona Pasqua condita da serenità e ... riflessione.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  21. Alessandro Franco

    @Adele

    Forse tu non hai letto ciò che ha scritto Pizzo, lui può dire che io sono reverente con la MAFIA, mentre io non posso criticare il suo operato e quello che ha dichiarato nell'intervista.
    La lealtà è una cosa l'amicizia un'altra, poi chi ti ha comunicato che ho abbandonato L'AMICO VITRANO?
    Ogni volta che mi sento o mi incontro con Gaspare devo comunicarlo?
    Non intervengo più per scelta.
    Per quanto riguarda Gambino c'è soltanto il saluto.
    Mentre le motivazioni che lo hanno indotto a rimettere il mandato, a me sono arrivate da chi lo ha consigliato.
    Adele vai a leggere tutti i commenti all'intervista.
    Ti sei mai trovata difronte ad un capo mafia che ti ha chiesto qualcosa e tu hai risposto NO? IO glielo ho detto NOOOOO!

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  22. Antonino Pizzo

    @ Adele
    Grazie. Condivido integralmente la frase: "E’ vero, l’intervista non brillava per posizioni nette, decise, certe contro certi poteri malamente costituiti." Riascoltare l'intervista, dopo la summenzionata frase, mi è stato utile. Con sincerità aggiungo, "l'emozione della telecamera ha mi ha giocato un brutto scherzo (quasi non riconosco alcune mie forme espressive), ero all'impasse.
    Con l'occasione le auguro Buona Pasqua a lei ed alla sua famiglia.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  23. ADELE

    ARCHITETTO PIZZO
    Acqua passata. Si può inciampare; l'importante è non cadere. Ora è essenziale guardare al futuro dei nostri giovani ed operare per il bene del paese.

    ALESSANDRO FRANCO : Spero di essere stata fautrice involontaria del vostro chiarimento .

    BUONA PASQUA AD ENTRAMBI.

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Bonanno assicurazioni
Bonanno assicurazioni

Articoli Consigliati