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Marta Piraino: La politica è una cosa sporca?

Il convegno al Garibaldi della giovane misilmerese

Marta Piraino, enfant prodige misilmerese continua a stupire. La giovane misilmerese continua nel suo brillante cammino scolastico, Marta, lo ricordiamo, ha già raggiunto  importanti riconoscimenti come l'affermazione alla manifestazione Misilmeri Oscar e la ben più importante nomina ad "Alfiere della Repubblica" ricevuta dal Presidente Napolitano, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Oggi pomeriggio, nella giornata nazionale della filosofia, proclamata dall'Unesco, Marta sarà la relatrice del convegno dal titolo: "La politica è una cosa sporca?". Il meeting avrà luogo presso il liceo Garibaldi di Palermo a partire dalle ore 18:00. La partecipazione è aperta.

Complimenti Marta, continua a raggiungere tutti gli obiettivi che ti sei prefissata con la tua ormai celeberrima caparbietà!

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15 Commenti

  1. nino c.

    "LA POLITICA E LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI POLITICI" E' tutto il sistema che deve essere cambiato, cominciando dal Quirinale.

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  2. Vincenzo

    Ciao Marta sono Vincenzo ti conosco molto bene,vuoi un mio parere della politica la politica che intendo io e' una cosa bellissima, sono i ipolitici il problema oggi piu'che prima,la politica e' dare non avere ecco perche' siamo ridotti male,chi ti scrive e' un nonno,e se non cambia questa corruzione non piageranno i nostri figli ma i nostri nipoti, ciao MARTA SEI GRANDE.

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  3. Gianni La Barbera

    In democrazia, la politica la fanno i politici (tranne in certi casi). I politici sono i rappresentanti del popolo. Si potrebbe dire: loro siamo noi. A voi la riflessione.

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    1. nino c.

      Ho conosciuto persone eccellentissime, sono entrati in questo marasmaaaaaaaaaaa di politica, e sono diventate disonestissime, e alcuni sono finiti in galera. Si deve cominciare dalla costituzione, e riformare tutto. Bastano 250 parlamentari e una sola camera ecc... ecc...

      Ti voglio bene, ciao.

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    2. Gianni La Barbera

      Ninuzzo, si vede che hai conosciuto persone di basso profilo, altro che eccellentissime. Diceva un vecchio professore di scuola -Non é in gamba chi é in gamba; é in gamba chi resta in gamba- Ciao ciao

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    3. nino c.

      A motivo della mia povertà e delle professioni che ho fatto, i miei 60 anni li ho vissuti in mezzo alle strade e non nell'ovatta come si suol dire. Quindi, come un pescatore buttando la rete prende diversi tipi di pesci, anch'io sono stato costretto ad avere a che fare con tanti tipi di persone.
      Mi fa piacere per te che non hai conosciuto persone di basso profilo.

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    4. mutuoancoradapagare

      nino in svizzera dove abita gianni non esistono persone di basso profilo!
      li sono tutti onesti e le banche custodiscono soltanto i soldi degli operai!
      non crederai alla fandonia che la svizzera e' la piu' grossa riciclatrice di soldi sporchi al mondo vero?
      i miliardi che i nazisti hanno rubato agli ebrei non li hanno messi in svizzera, li hanno messi a misilmeri!
      i narcotrafficanti e i mercanti di armi ovviamente hanno i loro soldi a misilmeri mica in svizzera dove non esiste il segreto bancario e qualsiasi magistrato puo' avere accesso ai conti!
      gianni mi fai un favore?
      FINISCILA con le tue morali perche' la corruzione e il malaffare esiste anche sotto la tua sedia!

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  4. paperino

    gianni con la filosofia non si e' mai risolto un bel nulla! concordo con nino c. la politica e' una cosa essenziale e vitale ma i politici la rendono sporca! smettiamola di dare sempre la colpa ai cittadini! i politici rubano e la colpa e' nostra? la verita' e' che in italia si fa politica per professione e non per missione e un parlamentare, una volta eletto non dovrebbe piu' avere la possibilita' di ricandidarsi ne' lui ne' alcun componente familiare! questo farebbe si che non abbiano il tempo di fare radici!!

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  5. Giusto Lo Franco

    @Paperino... Ciao paperino...concordo con il tuo commento...Marta, ponendosi una domanda molto seria inerente la politica, ha centrato in pieno lo sfacelo che stiamo vivendo in questo preciso momento storico...ovviamennte grazie ad una classe politica inefficiente che fa politica per se e non tiene conto della povera gente che vive di stenti...bene, caro paperino e cari tutti i commentatori del blog...io dico a Marta che la politica quella vera raggiunge sempre la stessa meta e cioè il bene della collettività...quindi non esasperiamoci più di tanto...se veramente vogliamo che la politica quella reale risorga dalle ceneri in cui attualmente versa, dobbiamo avere il coraggio di ribellarci ai soliti noti...a maggio forse vi saranno nuove elezioni...votiamo la persona giusta, onesta ed operosa, quella che vuole libera Misilmeri non a chiacchiere ma a fatti...a Marta dico ancora che la politica è il sale della democrazia e della libertà e credo che gli uomini e le donne non sporchi esistono e possono ripulire lo sterco lasciato dai vecchi politici che alla fine del loro viaggio hanno fallito.

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  6. misilmeribrucia

    il compianto peppino impastato diceva che la mafia è una montagna di m...a ed io aggiungo che anche la polita non scherza...

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  7. Bubu

    Non ho avuto il piacere di ascoltare l'intervento di Marta e mi piacerebbe conoscere la sua risposta alla domanda 'la politica è una cosa sporca? Dal canto mio ritengo che la nostra società abbia smarrito l'idealità della politica. Se pensiamo che la politica non sia qualcosa di nobile, di alto, poi non ci dobbiamo meravigliare se a rappresentarci mandiamo persone ignobili e non all'altezza.

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  8. Antonino Pizzo

    Platone – La Repubblica Cap. VIII, Atene 370 A.C. Quando la città retta a democrazia si ubriaca di libertà confondendola con la licenza, con l’aiuto di cattivi coppieri costretti a comprarsi l’immunità con dosi sempre massicce d’indulgenza verso ogni sorta di illegalità e di soperchieria; quando questa città si copre di fango accettando di farsi serva di uomini di fango per potere continuare a vivere e ad ingrassare nel fango; quando il padre si abbassa al livello del figlio e si mette, bamboleggiando, a copiarlo perché ha paura del figlio; quando il figlio si mette alla pari del padre e, lungi da rispettarlo, impara a disprezzarlo per la sua pavidità; quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa, possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e ci è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine; c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle? In un ambiente siffatto, in cui il maestro teme ed adula gli scolari e gli scolari non tengono in alcun conto i maestri; in cui tutto si mescola e si confonde; in cui chi comanda finge, per comandare sempre di più, di mettersi al servizio di chi è comandato e ne lusinga, per sfruttarli, tutti i vizi; in cui i rapporti tra gli uni e gli altri sono regolati soltanto dalle reciproche convenienze nelle reciproche tolleranze; in cui la demagogia dell’uguaglianza rende impraticabile qualsiasi selezione, ed anzi costringe tutti a misurare il passo delle gambe su chi le ha più corte; in cui l’unico rimedio contro il favoritismo consiste nella molteplicità e moltiplicazione dei favori; in cui tutto è concesso a tutti in modo che tutti ne diventino complici; in un ambiente siffatto, quando raggiunge il culmine dell’anarchia e nessuno è più sicuro di nulla e nessuno è più padrone di qualcosa perché tutti lo sono, anche del suo letto e della sua madia a parità di diritti con lui e i rifiuti si ammonticchiano per le strade perché nessuno può comandare a nessuno di sgombrarli; in un ambiente siffatto, dico, pensi tu che il cittadino accorrerebbe a difendere la libertà, quella libertà, dal pericolo dell’autoritarismo? Ecco, secondo me, come nascono le dittature. Esse hanno due madri. Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia. L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è pronuba e levatrice. Così la democrazia muore: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.

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  9. ADELE

    Complimenti per la citazione.Quale esempio migliore per illustrare il crepuscolo dei tempi nostri, connotati da eccessi e dissolutezze;vergognosi disordini; uso gratuito della violenza;perfidia ed ambiguità;ambizione sfrenata;e ARROGANZA DEL POTERE?

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