Pubblichiamo le parole della scrittrice misilmerese Rosa Maria Vasta, la quale ha recentemente scritto e pubblicato una favola per bambini dal titolo “Nel giardino di Alfred“.
La passione per la scrittura e il dono della fantasia arricchiscono da sempre la mia vita. Ho imparato prestissimo a guardare le cose da diverse angolature, mettendo a fuoco anche ciò che sovente non riusciamo a vedere se non con gli occhi dell’immaginazione.
Quegli occhi che ci consentono di scoprire ed esplorare universi che esistono davvero ma soltanto dentro ad ognuno di noi. Chi scrive in fondo è questo che fa, ha la capacità di tirare fuori ciò che l’animo conserva ed ha anche la grande fortuna di poter vivere tante altre vite oltre la sua, tutte quelle dei protagonisti di cui narra.
Non mi ero mai cimentata in un lavoro come quello di scrivere di una favola, anzi a dire il vero era un’idea che non avevo mai preso in considerazione. Ma si sa, ci sono cose che accadono solo quando arriva il loro tempo. Quasi mai siamo noi a decidere quando e perché. Probabilmente quel giardino di cui narro era dentro di me da sempre, aspettava solo il momento giusto per venir fuori ed essere raccontato ad altri. “Nel giardino di Alfred” è solo una favola, ma come tutte le favole anche se scritta con un linguaggio semplice per poter arrivare facilmente al cuore di grandi e piccoli, cela insegnamenti profondi. Il filo conduttore del racconto è legato ai sogni e alle stelle, visti come portatori di luce e di speranza. Ma dentro quelle centro trenta pagine c’è molto di più. Ho toccato varie tematiche della vita, alcune solo in chiave metaforica naturalmente.
Gli argomenti si snodano seguendo i fatti narrati dal vecchio gufo Ruggero, e portando il lettore a riflettere sul rispetto che troppo spesso viene meno nei confronti di animali e piante, piuttosto che sulla terra violata dall’uomo.
Non manca la struggente storia d’amore che seppur abbia avuto un epilogo tragico dà vita alla coraggiosa Carmen che con il suo bene riuscirà a sconfiggere il male che vuole dilagare nel mondo e che toglierebbe agli uomini la speranza. Questa giovane donna che ha un legame privilegiato con gli animali al punto da poterne comprendere il linguaggio ha molto da insegnare. Ella riesce a creare con le persone che l’accolgono una famiglia che prescinde dai legami di sangue, portando a rivedere il concetto di accoglienza e a pensare all’affetto come vera base del cosiddetto nucleo minimo della società. Questa storia sospesa tra il mondo dei sogni e la vita reale, può rivelarsi una lettura molto coinvolgente sia per le descrizioni incantevoli dei luoghi dove si svolgono i fatti, sia per i personaggi, alcuni davvero molto singolari, che popolano il racconto. Uno tra tutti lo splendido germoglio che la notte si copre di stelle cadenti e diventa fonte di stupore per tutti gli animali che lo vedono crescere e prosperare da un giorno all’altro. ” mistero che lo avvolge porterà il lettore a procedere spedito nella lettura fino ad un finale che lascia senza fiato.
Auguro a tutti quelli che vorranno leggere “Nel giardino di Alfred” di emozionarsi come è successo a chi l’ha già fatto. Ritengo che questa per me sia la più grande gratificazione ch’io possa ricevere. Regalare un’emozione è ciò che di più prezioso possiamo donare.
Infine ma non per ultimo voglio ringraziare Misilmeri Blog per avermi concesso questo spazio dove ho potuto parlare di questa mia favola.
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Considero l'autopubblicazione prezzolata sempre un brutto segno. Preferirei epub in copy-left. In questo modo l'autore porrebbe farsi conoscere senza perdere i diritti. Purtroppo già la sinossi riportata su amazon non invita alla lettura. Finirà nel mare magnum delle velleità.