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Olive Record, i sansifici costretti a chiudere. Stop alla raccolta.

In tilt oleifici e sansifici che comunicano la chiusura per smaltire la sansa prodotta

Olive Record, i sansifici costretti a chiudere. Stop alla raccolta.

Un’annata cosi ricca di olive non capitava da decenni, raccolti generosi che hanno mandato letteralmente in tilt gli oleifici e di conseguenza i sansifici.

Questi ultimi, notizia dell’ultim’ora, hanno comunicato agli oleifici che non riceveranno più i camion carichi di sansa di olive, ovvero quel sottoprodotto del processo di estrazione dell’olio d’oliva composto dalle buccette, dai residui della polpa e dai frammenti di nocciolino.

Il drastico provvedimento prende le mosse dalle difficoltà da parte dei sansifici di smaltire la sansa arrivata in grandi quantità nei giorni scorsi.

In alcuni frantoi di Misilmeri l’attesa per molire le olive ha raggiunto anche gli otto giorni, per cui il consiglio è quello di interrompere o rinviare la raccolta ed in ogni caso prima di effettuarla consultarsi col frantoio di fiducia per verificare i tempi di attesa.

Se da un lato gli agricoltori esultano per i grandi quantitativi di olive presenti sugli alberi, dall’altro  lamentano  una resa che attualmente si aggira attorno al 10%. Una cifra destinata a salire nei prossimi mesi, ma che comunque rimarrà ben distante dalla produzione dell’anno scorso, quando sebbene i quantitativi di olive erano di gran lunga inferiori, la resa arrivò anche al 25%.

Stabile è invece il prezzo dell’olio d’oliva che si aggira tra  4 e 5 € al kilo, a seconda dei quantitativi richiesti.

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