Rimborsi Ztl a Palermo, che fine hanno fatto?

Molti di voi ricorderanno un provvedimento molto discusso del Comune di Palermo, quando nel 2008 istituì le c.d. zone a traffico limitato per accedere alle quali ci si doveva dotare di un tagliandino il cui costo, per i non residenti a Palermo, arrivava alle 30 Euro circa.

Successivamente  il Tar Sicilia ha annullato il provvedimento ed il Comune di Palermo,  guidato allora dall’on. Cammarata, si è organizzato per restituire quanto pagato dai cittadini.

Purtroppo ancora oggi tanti non hanno ricevuto il rimborso e la questione è caduta nel “dimenticatoio”, tuttavia a rispolverare la questione ci ha pensato l’avv. Giuseppe Carbone con una segnalazione al Giornale di Sicilia che ha pubblicato un articolo nell’edizione di Domenica 13 Ottobre.

LA DENUNCIA. Giuseppe Carbone:«Ho seguito tutte le procedure, ma nulla». Palazzo delle Aquile:«Abbiamo pagato tutti»

Rimborsi Ztl, c’è chi ancora aspetta i soldi dal Comune

     Il rimborso del pass Ztl (zone a traffico limitato) dovrebbe essere concluso ormai da molti anni. Eppure sono tanti i cittadini che ancora aspettano il famoso assegno di trenta euro. Così l’avvocato Giuseppe Carbone, dopo anni di attesa, racconta il suo problema:«Ricordo- dice – che cinque anni fa è stata addirittura bandita una gara per l’assegnazione della stampa, imbustamento e spedizione degli avvisi per il rimborso dei pass relativi alle zone  a traffico limitato istituite a Palermo e cancellate dal Tar Sicilia. Assegno che a qualcuno è arrivato, ad altri è arrivato oltre il limite di tempo necessario per poterlo scambiare in banca  e ad altri, come  me e molti miei clienti, non è mai arrivato nonostante da venti anni risieda sempre nella stessa abitazione». Il Comune risponde che gli assegni sono stati inviati a tutti coloro che avevano fatto il pass e nella stessa residenza scritta al momento dell’acquisto del biglietto. «L’arrivo dell’assegno scaduto sicuramente -aggiunge – non riguarda noi». Eppure il rimborso dei pass Ztl sarebbe costato alle casse di palazzo delle Aquile più di cinque milioni di euro. Soldi che il Td Group e il Comune avrebbero incassato alla vendita di 285.786 permessi per Ztl A e B. L’avvocato Alessandro Palmigiano, che ha curato il ricorso al Tar e che avrebbe così stoppato le Ztl, era stato chiaro: bastava solo inviare una raccomandata al Td Group che tecnicamente ha venduto il tagliando e al Comune che ha istituito le zone a traffico limitato, ai tempi rappresentato dal sindaco Diego Cammarata. La Lega consumatori Sicilia metteva a disposizione dei cittadini gli sportelli e gli operatori dell’associazione per assisterli nella richiesta di rimborso. Nel contratto, infatti, era prevista una fideiussione di tre milioni 500 mila euro, che in caso di rescissione del contratto il Comune si impegnava a versare nelle casse della società toscana. (*VIGR*) VIVIANA GRECO

Dalla pubblicazione dell’articolo effettivamente si sono riscontrati tanti casi di gente che non ha ricevuto il rimborso, il più delle volte  tanti hanno lasciato correre anche in considerazione dello scarso valore dell’importo da percepire.

A tale scopo l’avv. Giuseppe Carbone sta raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, che non hanno ricevuto il rimborso, al fine esperire le opportune azioni di legge.

Chi volesse maggiori informazioni può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: avvgiuseppecarbone@libero.it

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