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Tagli ai Comuni dallo Stato e dalla Regione, lunedì consiglio comunale

In adesione alla protesta dell’Anci sicilia

Tagli ai Comuni dallo Stato e dalla Regione, lunedì consiglio comunale

Lunedì 9 febbraio alle ore 18:00 è convocato in aula Rocco Chinnici un consiglio comunale particolare con un unico ordine del giorno. 

Il comune di Misilmeri infatti aderisce alla protesta indetta dall'Anci Sicilia, visti gli insopportabili tagli provocati da una politica del governo regionale e nazionale nei confronti degli enti locali che sta determinando disagi eccessivi e che costringe ad aumentare le tasse diminuendo al tempo stesso i servizi. Anche  la  Corte  dei  Conti ha recentemente  evidenziato  “una condizione di preoccupante peggioramento della  finanza locale, imputabile principalmente alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale…”.


Questa la protesta dell'ANCI SICILIA:

BASTA CON SCELTE NAZIONALI CONTRO COMUNI E MEZZOGIORNO

BASTA CON UNA SPECIALE AUTONOMIA REGIONALE PRETESTO PER SCONTRI ISTITUZIONALI, MISTIFICAZIONI, SPRECHI E DISSERVIZI

IMMEDIATA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO STATO-REGIONE-ANCISICILIA

PREMESSO CHE

–  le denunce dell’Anci relative ad una politica di tagli eccessivi nei confronti degli Enti Locali  trovano oggi conferma autorevole nelle posizioni espresse dalla Corte dei Conti;

– già in occasione del giudizio di parificazione del Bilancio della Regione Siciliana (3 luglio 2014) la Corte dei Conti – Sezione Sicilia evidenziava il “preoccupante peggioramento della finanza locale, imputabile principalmente alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale“;

– da ultimo, la Corte dei Conti con la Delibera 29/2014 ha affermato con chiarezza che alle Autonomie locali è stato chiesto “uno sforzo di risanamento non proporzionato all’entità delle risorse gestibili dalle stesse a vantaggio degli altri comparti amministrativi”;

–  i comuni siciliani, consapevoli degli effetti virtuosi e positivi che deriveranno nel medio periodo dalla immediata applicazione dei principi previsti dalla armonizzazione dei sistemi contabili della P.A. (Decreti Legislativi 118/2011 e 126/2014), rilevano la assoluta mancata attenzione che la Regione Siciliana ha prestato agli effetti nefasti che si concretizzeranno in capo a tutti i Comuni siciliani nei primi anni di implementazione delle dette discipline, con le sicure ricadute in occasione della predisposizione dei bilanci di previsione 2015, comportando insostenibili ulteriori tagli ai servizi essenziali;

CONSIDERATO CHE

–  anche alla luce delle superiori premesse risulta ancora più inaccettabile che in ambito regionale e nazionale si mantengano odiose rendite di posizione, sottogoverni, perpetuando sprechi e conseguenti disservizi in diversi settori (sistema integrato di acque e rifiuti, formazione professionale, gestioni commissariali, etc…);

– viene perpetrato un intollerabile ritardo con cui la Regione eroga i trasferimenti agli Enti locali (nello specifico si attendono ancora le risorse relative al 2014), che produce gravi effetti anche con riferimento alle sanzioni derivanti dal mancato rispetto della normativa nazionale in ordine ai tempi dei pagamenti della P.A. (D.L.vo 9 novembre 2012, n. 192) ed ha prodotto, in taluni casi, insanabili conseguenze con riferimento al rispetto del Patto di Stabilità;

– gli Enti locali, negli ultimi anni, sono stati costretti ad imporre prelievi e tagli ai servizi ai cittadini e sono disponibili a continuare a dare il loro contributo al risanamento della finanza pubblica a condizione che tale contributo sia omogeneo tra i diversi livelli istituzionali;

– che manca una progettualità partecipata dei Fondi europei 2014-2020;

– che sono all’ordine del giorno episodi di violenza e minacce ad amministratori comunali impegnati per legalità e sviluppo da parte di cittadini esasperati dalla riduzione dei servizi sociali a condizioni da terzo mondo;

RITENUTO CHE

– di fronte alle mistificazioni in atto rispetto al numero degli amministratori comunali ed alle loro indennità si debba anche in Sicilia applicare la normativa nazionale;

– la speciale Autonomia di cui gode la Sicilia, negli ultimi anni, è stata fortemente mortificata da scelte nazionali relative a Comuni e Mezzogiorno.

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6 Commenti

  1. Ciro

    Scusate ma non governa il PD sia a livello nazionale che regionale??????? Eppure il primo passo del consiglio è stato di formare il gruppo del PD!!! Viva l'Italia e gli italiani...pochi ormai!!! SCHIFOOOOO......

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  2. POVERI NOI

    Vi dice niente una recente rinuncia a quattro miliardi di Euro,derivanti dai contenziosi,fatta dal signor Crocetta in viaggio a Roma in cambio di.... E niente vi dice il mutuo da due miliardi recentemente sottoscritto? E ancora si parla di "speciale autonomia mortificata? Si? E da chi? Da Alì babà ed i suoi quaranta ladroni?

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  3. sopravvivere a misilmeri

    MA PER CASO NON SIA IL PRELUDIO AD UN NUOVO AUMENTO DI TASSE? COME PER DIRE NI MITTEMO U FERRO DIETRO LA PORTA, PI DIRE CHE LA COLPA NON E'LA NOSTRA.MA NON SIETE DELLO STESSO COLORE POLITICO SIA A ROMA CHE PALERMO CHE MISILMERI, PERCIO'CHE VI LAMENTATE A FARE PER PRENDERCI PER IL C...O, IL TEMPO DEL PARTITO DI LOTTA E DI GOVERNO E' PASSATO DA UN PEZZO LA GENTE HA CAPITO IL TRUCCO DELLA SINISTRA CHE A SVENDUTO L'ITALIA ALLE POLITICHE DI AUSTERITA'VOLUTE DAL FUHRER MERKEL

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  4. acqui

    vergonosa la Prima, se da un canto è giusto ribellarsi alla politica dei cattocomunisti, capaci solo di tassare e non risolvere mai nulla,anzi, ricorso ai nostri ahimè politicanti che fanno parte della stessa famiglia che ci tartassa da diversi anni , ha distrutto l'economia , il ceto media etc etc, con quale faccia tosta ci chiedono di solidarizzare con questi ladroni, semmai ci propongano lo SCIOPERO FISCALE!!!!!!!!!!!!!!

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  5. DANIELE LO PINTO

    ADESSO VOGLIO SENTIR PARLARE QUALCHE "CONSIGLIERICCHIO"...VEDIAMO COSA DEVE USCIRE DALLA MANICA.

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