A Vannes, nel cuore della Bretagna, regione ad ovest della Francia, gli alunni della Guastella, accolti dagli studenti del Collège di Menimur di Vannes e Saint Avé e ospitati dalle loro famiglie stanno vivendo la prima parte del gemellaggio che, ormai da anni, mette in comune, attraverso la pratica didattica, la cultura e le tradizioni delle due realtà e permette lo sviluppo di efficaci relazioni interpersonali e significativi sentimenti di amicizia.
Il gruppo di 19 alunni, soggiornerà a Vannes fino al 26 febbraio prossimo, guidato dal Dirigente scolastico, prof.ssa Rita la Tona, dalla prof.ssa Antonella Marino, docente Funzione strumentale per la dimensione europea dell’educazione e dalla prof.ssa di francese Angela Gulotta.
E’ la magia dell’accoglienza che si ripete e consolida l’intesa fra le due scuole nella diversità degli stili didattici e delle architetture organizzative. Il lavoro di progettazione che precede lo scambio, sapientemente guidato dai docenti di francese e di italiano delle due scuole ha permesso la costruzione di attività di laboratorio con metodologie attive e l’immersione completa nella realtà scolastica e nel territorio della regione bretone.
Il programma intenso prevede l’allestimento di “atelier didattici” di musica, danza, gastronomia, tecnologia, matematica, scrittura creativa e la produzione di un “carnet de voyage” che a Misilmeri, a fine maggio, quando i ragazzi arriveranno a casa nostra, sarà completo di ogni esperienza e di ogni emozione. Una narrazione-documentazione che vede i ragazzi impegnati a cogliere ogni piccolo aspetto di questa esperienza e a ricongiungerlo alla costruzione del progetto di vita e di orientamento scolastico. Le escursioni e le attività ricreative aprono lo scenario su un territorio ricco di storia e cultura, dall’identità forte e dalle persone che lo arricchiscono, sempre cordiali, disponibili e accoglienti. Una Bretagna magica, con forti legami celtici, fatta di fitte foreste nell’entroterra, di coste spumeggianti toccate dalla furia dell’oceano, di borghi sorridenti punteggiati da costruzioni bianche e tetti d’ardesia, accoglie i nostri ragazzi tra profumi e sapori di crepes e galette. Carnac, uno dei maggiori siti megalitici del mondo, con file ordinate di menhir e massicci esempi di preistorici dolmen è tra le mete affascinanti del nostro scambio e Vannes, bella con le sue mura merlate i bastioni angolari bassi e tozzi, e le case a graticcio di vario colore, la cittadina bretone, ormai familiare, che custodisce ogni traccia di questa meravigliosa esperienza europea.
Potere testimoniare la gioia e la voglia di stare insieme dei nostri ragazzi, riconoscere sentimenti, emozioni, desideri e tensioni di “adolescenti” nei loro sguardi, rilevare le loro somiglianze rappresenta per noi adulti un’esperienza sempre nuova e una conferma di quanto la relazione educativa efficace produce sapere e “buon vivere”.
Li osserviamo mentre sono immersi dentro ritmi e tempi scolastici diversi che presto diventano naturali, sembrano più grandi di quel che sono realmente, si sentono autonomi e padroni di se stessi quado tornano a casa dalle loro famiglie francesi che non risparmiano premure e attenzioni. Dobbiamo ringraziare ognuno d loro per il grande esercizio di cittadinanza europea, per essere al meglio di ciò che possono…ci sentiamo fieri noi adulti che forse li accompagniamo o, più precisamente, siamo accompagnati e sostenuti dalla loro voglia di esserci in questo viaggio fatto di efficace e produttiva contaminazione umana.
E’ un viaggio di scoperta e di conoscenza che attende di completarsi a maggio quando i corrispondenti potranno gustare della nostra accoglienza, della nostra ospitalità…è un viaggio che non si esaurisce con se stesso, ma resta nel cuore e nella memoria…è un viaggio che può durare una vita, come ogni amicizia che si nutre e si sostanzia della semplice e naturale voglia di stare insieme, di conoscersi, apprezzarsi e valorizzarsi.
Si, ci è davvero amica questa terra di Bretagna a cui, in questi giorni, dopo un inverno lungo e piovoso, i nostri amici dicono abbiamo prestato il sole che, nonostante le temperature sempre rigide, sta illuminando di raggi generosi il nostro soggiorno e addolcito ancor di più le acque che dall’oceano Atlantico si insinuano attraverso lingue di terra serpeggianti nel vicino Golfo di Morbihan.
Un sole che rende ancora più gioioso il nostro stare insieme e lascia germinare la promesse di continuare.
Grazie ai nostri amici bretoni che ci accolgono e alla nostra scuola che passeggia in Europa sostenuta dalla disinvolta pedagogia dell’accoglienza e dalla didattica della speranza.