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Una scommessa vinta: Liolà in scena è grande successo! [Foto]

Sotto la regia di Enrico Venturini la commedia è andata in scena 8-9 e 10 Aprile

Una scommessa vinta: Liolà in scena è grande successo! [Foto]

In occasione del centenario di Liolà, commedia scritta nel 1916 da Pirandello, si sono susseguite nei locali della scuola media Cosmo Guastella tre serate importanti e cariche di emozioni, in cui l’opera è stata rappresentata sotto la regia di Enrico Venturini. Il regista ha voluto privilegiare la fedeltà al testo Pirandelliano, prestando grande attenzione ai dettagli e ai particolari, che hanno dato alla finzione scenica una mirabile verosimiglianza, grazie alla collaborazione, nella realizzazione delle scenografie, di Nino Gentile e nella realizzazione dei costumi riprodotti con rigorosa fedeltà storica da Angela Costa.

Come ricorda Pirandello, in una lettera al figlio: “Liolà è una commedia campestre piena di canti e di sole” e infatti i momenti più intensi sono stati quelli corali, in cui le musiche hanno supportato il canto degli artisti, in particolare di Francesco Tubiolo, che vestiva in modo eccellente i panni di Liolà. Da artista versatile infatti è stato capace di parlare perfettamente il dialetto siciliano, lingua in cui è scritta l’opera e di cantare e ballare durante tutti e tre gli atti. Tutti gli interpreti hanno dato il massimo, cimentandosi in un’opera in cui ogni personaggio ha mille sfumature emotive diverse. Cosi che il pubblico ha finito per immedesimarsi ora nella Gna Carmina, interpretata dalla semplicità di Chiara Urso, ora nella Zia Croce, Maria Rita Dioguardi, una donna vedova, che, col pugno fermo, gestisce la famiglia; ora nei panni di Tuzza, Giovanna Venturini, indispettita, vendicativa, fredda e calcolatrice, o nella compassionevole Gna Gesa, Rosalia Alonzo, o nell’opportunista donna Mita, Francesca Scalici, Insomma tutte le emozioni della Sicilia raccontate in poche ore. Una nota di merito va a Pino Abate e a Lia Ribaudo, rispettivamente nei panni di Don Simone e Zia Ninfa, che hanno interpretato i loro ruoli con serietà ed eleganza. A ravvivare continuamente la scena sono state le tre scoppiettanti ragazze Ciuzza, Luzza e Nedda Marzia Tripoli, Denise Mortillaro e Giovanna Bonanno.

A completare il mosaico delle emozioni i tre cardelli di Liolà; Paliddu, (Giuseppe Marchese) Caliddu (Pietro Romano) e Tiniddu (Angelo Testa) che con la loro tenerezza hanno toccato il cuore del pubblico, Un lavoro ben riuscito grazie soprattutto ai tecnici instancabili, che hanno lavorato in modo professionale, Alessandro Ciambra, Lorenzo Bonanno e Fabio Pecoraro.

Un ottimo lavoro in cui il finale tragico è stato soltanto sfiorato e i toni drammatici sono stati smussati dall’ umorismo di fondo.

Un lavoro che ha dimostrato che Misilmeri ama la cultura.

Alla prossima, speriamo presto.

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