
Nonostante gli appelli e le segnalazioni un altro gravissimo episodio ha come oggetto il simbolo di Misilmeri, il Castello dell’Emiro.
Dopo il restauro e la conseguente riapertura il Castello non ha praticamente mai avuto pace, ed è stato costantemente in balia degli eventi, che spesso sono stati nefasti.
Dell’illuminazione ormai non si ha quasi più memoria, mentre le mura sono diventate pagine dei diari di adolescenti maleducati e privi di rispetto per il più importante monumento misilmerese.
Ultimo episodio in ordine cronologico è l’ennesima scritta di colore nero che deturpa ulteriormente la facciata del Castello.
Nello scatto, immortalato dal fotografo Castrenze La Barbera, è facile notare il colore nero, verosimilmente preveniente da una bomboletta spray.
Il Castello, simbolo della nostra città, rimane ancora oggi privo di sorveglianza e oggetto di malintenzionati e vandali.


Ormai deturpare il castello con i graffiti è diventata una moda tascia e incivile messa in atto da bimbimin*ia super coccolati, super viziati, ipertecnologici. Altri esempi di mode tascie : girare paese paese con le auto con lo stereo a tutto volume ( tuner) , imbrattare le pareti esterne delle scuole pubbliche, dare fuoco ai cestini dell'immondizia, far defecare i cani e non raccogliere gli escrementi, parcheggiare a membro di cane , fare schiamazzi in ore notturne, ecc.ecc. Rubare pezzi metallici dai monumenti pubblici ( vedasi fontana grande e lavatoi) , urinare dove capita, ecc.