La devozione al Serafico Padre San Francesco d’Assisi a Misilmeri risale al XVI secolo.
Nel 1576, infatti, veniva edificata, in un terreno appartenente ai Frati Minori fin dal 1260, una chiesa dedicata proprio al Santo d’Assisi con annesso un convento.
Dal 1576 al 1602 vi abitarono i Frati Minori Conventuali; dal 1602 al 1626 invece si stabilirono i Frati Minori Osservanti.
Nel 1622 venne fondata una Compagnia (Confraternita) in onore di San Francesco a cui vi aderirono i rappresentanti di alcune famiglie nobili e aristocratiche di Misilmeri.
Detta Compagnia si estinse nel 1826. Si deve ai membri di questa compagnia la realizzazione della preziosa scultura lignea raffigurante il Patriarca d’Assisi, risalente alla fine del XVII secolo (sconosciamo l’anno preciso). Detta statua veniva portata in processione per le vie del paese ogni anno nel giorno della festa liturgica.
Grazie all’operosità e allo zelo dei membri della suddetta compagnia, si diffuse in tutto il paese una fortissima devozione al Serafico Padre. Purtroppo dopo il 1826, a causa dell’estinzione della compagnia, per alcuni anni non venne celebrata solennemente la festa.
Nel 1871, per iniziativa della Venerabile Serva di Dio Madre Antonia La Lia e dei Sacc. Pietro e Girolamo Lo Presti, per combattere una forte lotta anticlericale, pensarono di istituire due realtà aggregative laicali, che furono appunto il Terz’Ordine di San Francesco e l’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria.
Inizialmente furono moltissime le persone che aderirono, si contavano infatti, circa 600 terziarie. Grazie all’operosità di queste terziarie francescane si cominciò a celebrare con solennità la festa in onore del “poverello d’Assisi”.
Ancora oggi, l’Ordine Francescano Secolare, unitamente alla comunità parrocchiale, promuove una sentita manifestazione religiosa in occasione della festa liturgica.
Ogni anno, infatti, sono molteplici gli appuntamenti che coinvolgono il popolo Misilmerese durante i solenni festeggiamenti.
Quest’anno ricorrendo il 140°Anniversario di Fondazione, la Fraternità Francescana ha stilato un folto programma di appuntamenti proprio per solennizzare questo anno giubilare.
Lunedì 26 Settembre alle 21:00 nella Chiesa di Santa Rosalia si terrà infatti una tavola rotonda dal tema: Il Francescanesimo in Sicilia.Origine e diffusione. I 140 anni di presenza del Terz’Ordine e il culto a San Francesco d’Assisi a Misilmeri .
Martedì 27, alle ore 19:00, nella Chiesa del Colleggio si terrà una commemorazione proprio in ricordo del 140°Anniversario di Fondazione della Fraternità Francescana e dei fondatori, La Serva di Dio Madre La Lia e i Sacc. Pietro e Girolamo Lo Presti. Mercoledì invece una giornata eucaristica vorrà preparare la comunità al 50°anniversario del Parroco.
Da Giovedì a Sabato invece, alle ore 19:00 si terrà il Solenne Triduo in preparazione alla festa, che sarà presieduto dal predicatore Fra Francesco Pio dei Frati Minori Rinnovati.
Domenica 2 ottobre, alle ore 11:00 il novello Arciprete Don Filippo Gianfortone presiederà una solenne Celebrazione Eucaristica alla presenza delle autorità civili e militari. Alle 19:00 avrà inizio la Solenne processione del seicentesco simulacro ligneo di San Francesco per le vie cittadine. Al rientro dinanzi la Chiesa di Santa Rosalia avrà luogo la tradizionale “volata dgli angeli”.
Martedì 4 Ottobre alle 10:30, nel giorno liturgico della festa, nella piazza San Francesco, un solenne celebrazione eucaristica suggellerà i soleni festeggiamenti in onore del Patrono d’Italia. Durante la celebrazione verranno benedetti come per tradizione il pane e il minestrone che verranno divisi ai presenti.
A tutta la cittadinanza l’invito a partecipare ai solenni festeggiamenti.
Valerio Bonanno
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Volevo precisare che la sopracitata lotta anticlericale, si inquadrava nello scenario post unificazione d' italia, quando a causa della nazionalizzazione di parte dei beni ecclesiastici e della diminuzione dei privilegi di cui godeva il clero, questi contribuirono a fomentare (è documentato) feroci sommosse che portarono a misilmeri durante la rivolta del sette e mezzo, a livelli di ferocia e degrado della dignità umana mai visti, con circa 30 carabinieri torturati e uccisi nonchè squartati e molto altro, fatti che hanno fatto conoscere il nostro paese in negativo ben più dei successivi fatti di mafia.