Pubblicato in questi giorni un saggio dal titolo ‘La vera novità ha nome Pizzuto’, per i tipi della casa editrice Bonanno, costo € 23,00, a cura di Domenica Perrone (Università di Palermo).
Il libro raccoglie diversi saggi sullo scrittore siciliano Antonio Pizzuto, le cui opere sono state di recente ripubblicate dalla Bompiani, con l’obiettivo di aggiornare il dibattito alla luce delle più recenti ricerche.
Tra gli autori dei saggi, prestigiose firme della cultura internazionale, tra cui Denis Ferraris (Università La Sorbona, Parigi), Walter Pedullà (già presidente RAI e ordinario alla Sapienza, Roma) Angelo Guglielmi (già direttore di Raitre, saggista) e Felicita Audisio (ordinaria Università di Firenze).
Il libro contiene inoltre due saggi su Cosmo Guastella, maestro di Antonio Pizzuto, rispettivamente di Giuseppe Bentivegna (ordinario Università di Catania) e Domenico Tubiolo (funzionario del Comune di Misilmeri, saggista).- “


lo sto andando a comprare subito...
Ho una domanda da porre al signor Tubiolo: Lei sa PERCHE' la Divina Commedia, tradotta in siciliano dal dottor Filippo Guastella,nostro concittadino, è stata "riscoperta" nel 1993 dal Comune di Bolognetta?
Lei mi dirà:"Parlo di Cosmo, non di Filippo".
Certamente ;ma l'oblio in cui i misilmeresi sanno relegare i loro FIGLI MIGLIORI è sconcertante.
certo un poco pisantuliddu c'e'...ma resistero'!!!
Caro Ciro
la nostra conoscenza risale all'infanzia, a quella Chiusa Benigni (nchiusa) nella
.... continua
quale siamo cresciuti. Penso di potere affermare che la stima che ciascuno di noi ha per l'altro è pacifica. Non abbiamo bisogno di farne attestazione. Basta il saluto quando ci incontriamo.
Mi fa un pò sorridere il tuo ultimo commento. Non posso non darti ragione. La colpa è, ahimé, da imputare all'argomento che mi è stato assegnato.
Quello che, fuori dal saggio, ritengo importante sottolineare è che Cosmo Guastella è un filosofo vero - creatore di una corrente filosofica - probabilmente uno dei più grandi della filosofia italiana del novecento, con Gentile e Croce (quest'ultimo in una posizione un pò più arretrata). Pizzuto è il suo allievo prediletto, il suo segretario editoriale (un pò come la Arendt fu la segretaria di Hedegger), che ritiene così attuale, rigoroso e severo il pensiero del maestro da costruirvi sopra una poetica. Poetica d'avanguardia, diremmo con termine abusato. Messa così la cosa, penso possa presentare una nuova e diversa chiave di lettura. Naturalmente io ho affrontato gli aspetti filosofici della questione. Quelli letterari sono caduti sotto la penna di ben più blasonati italianisti.
@ Adele
Quella del 1993 fu una pessima edizione, sotto l'aspetto biblioteconomico, della Divina Commedia di Filippo Guastella. Conosco la storia di quell'edizione sollecitata da Santo Platino (amico e stimato storico), il quale ne fece un cavallo di battaglia ad onta, a suo dire, della insensibilità delle amministrazioni misilmeresi. Io fui molto critico per quella scelta, figlia più di vanità e rovello intellettuale che di impegno culturale. Platino ogni tanto tendeva a teatralizzare la nota sindrome del 'nemo profeta in patria', pur essendo uno dei pochi a pubblicare a spese del Comune di Misilmeri (in un caso, se non ricordo male, sindaco era il suo consorte) e ad averne ricevuto la medaglia d'oro. L'operazione Divina Commedia - Comune di Bolognetta è da ascrivere dunque ad una carente dote di opportunità che, negli intellettuali, si sa, non sempre è frutto di malafede.
Ribadisco, quella edizione è da cancellare dagli annali per errori e carenti profili editoriali.
Altra cosa è invece la ristampa anastatica curata dal comune di Misilmeri nel 2009 (se non ricordo male), in collaborazione con il dipartimento Ethos dell'università di Palermo.
Dal punto di vista editoriale è un opera che ci fa onore e, la sua qualità fa dimenticare i lunghi anni trascorsi dall'edizione bolognettese.
Grazie per l'interessante risposta che mi illumina su una successiva ristampa che disconoscevo e che mi procurerò; successiva rispetto alla bolognettese regalatami dal mio amico Rino Greco, già Sindaco.
Ma grazie anche per aver ricordato, con l'ironia che si attaglia perfettamente al personaggio,l'avvocato Santo Platino,di cui in famiglia serbiamo un ricordo carico di immutato affetto per la lunghissima e sincera amicizia.
@mimmo tubiolo....
non avevo dubbi del fatto che avresti dato la giusta interpretazione al mio commento...seppur sintetico!
Del resto caro mimmo...non ricordo di aver mai letto un libro importante che sia stato....pisantuliddo.
La stessa cosa vale per i film...non riesco a immaginare un film di boldi o de sica junior passare alla storia...magari un film di PASOLINI o FELLINI...seppur pisantiliddi SI!!
Quindi ti faccio i complimenti e mi sembra inutile ricambiare la stima...lo sai!!
saludos..
errata corrige.....
non ricordo di aver letto un libro importante che NON sia stato pisantiliddo..scusate!
La terra di Polifemo, per fortuna, non ha prodotto soltanto figli ciechi.
Dottor TUBIOLO rappresenta una nuova cultura emergente, capace di stimolare la crescita umana ed etica; esempio raro in paese.
CIRO vive una radicale trasformazione culturale lasciandosi andare alla lettura di testi filosofici. Anche se - sono certa -il risultato non sarà un mutamento in toto del suo modo di essere, di vivere, di esprimersi (a me piace così perchè è sanguigno ), tuttavia la lettura produrrà una riarmonizzazione dei suoi pensieri. Che, si badi bene, devono restare quali si sono manifestati finora, ma addolciti da una maggiore "riflessione" filosofica.
adele.
con la speranza che ciro non si lasci andare troppo in filosofia.....un masculu come lui non l'ho mai visto.
GIUSY l.f.
Lei deve essere molto giovane e quindi non si ritiene sazia se prima "un ci runa a santa". Così vedo che insiste e le do
ragione : senza vino il pranzo non è pranzo e se il tuono non è seguìto da abbondante pioggia non si può parlare di tempesta.
Ovvero: Manciari senza viviri è comu truniari senza chioviri.
Tuttavia, cara Giusy, Lei dovrà accontentarsi di continuare a guardarlo da lontano il bel masculu Ciro perchè
le assicuro che ,filosofia o non, non coltiva altri interessi e legami se non quelli familiari.
Beva un bicchiere d'acqua fresca anzichè inseguire il buon vino:servirà a spampinaricci u ficatu e annacquare le sue tempeste ormonali.
Non me ne voglia: non può creare sciarre in famigghia.
Mimmo, come al solito, sei riuscito a colpire nel segno. Noto con dispiacere che i nostri cari concittadini, solo oggi vengono a conoscenza delle qualità di un intellettuale, figlio della nostra terra, già molto noto nel mondo della cultura e della filosofia in particolare. Come ben sai, oltre che l'amicizia sincera e fraterna, ci lega un viscerale amore per gli studi filosofici e, voglio ricordarti che anch'io ho dato un piccolo contributo alla tua precedente pubblicazione "La scienza allo specchio" che ad oggi, nonostante l'importanza, un po' come tutte le opere dei "grandi" non ha trovato il giusto riconoscimento. In ultimo, ai soliti divagatori sul tema, voglio sommessamente dire che la passione per la letteratura, l'arte e la filosofia non svilisce affatto il valore della sensualità, al più ne accentua i misteriosi contorni.