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Bruciate le auto di due pregiudicati. A Misilmeri sale la tensione

Il clima nel grande centro alle porte di Palermo resta caldissimo. La scorsa notte due auto sono andate a fuoco, la prima all’1.40 in via Roma, la seconda alle 5.40 in via Quattro Aprile, nei pressi di un bar e una sala giochi.

Il primo rogo ha danneggiato l’auto, una Fiat Panda, di Giuseppe Vasta ex sorvegliato speciale con precedenti per mafia. L’arrivo dei vigili del fuoco ha evitato che all’uomo andasse in fumo anche un’altra vettura di sua proprietà, posteggiata nei pressi della Panda. La seconda auto incendiata, una Seat Leon, è di Fabrizio Ingrassia, che ha qualche precedente per spaccio di stupefacenti. I carabinieri stanno indagando per scoprire se alla base del gesto possano esserci questioni legati al gioco e alle scommesse. Così la notte dei misilmeresi è stata scandita dalle sirene delle autobotti dei vigili del fuoco intervenuti per spegnere i roghi.

Le indagini sui due roghi dolosi sono condotte dai carabinieri della locale compagnia che hanno sentito i proprietari delle auto per capire le ragioni del gesto. Nel clima rovente che nelle scorse settimane ha portato agli arresti per mafia da parte dei carabinieri, all’avviso di garanzia al presidente del consiglio comunale Giuseppe Cimò e all’azzeramento del consiglio comunale, questi fatti tolgono serenità alla comunità. In primo luogo all’ amministrazione comunale, che tenta di proseguire nell’attività, tanto che il sindaco Piero D’Aì ha annunciato la ricomposizione della giunta nominando Nino Pizzo nuovo assessore, che prende il posto di Angelo Gambino che si è dimesso per motivi personali. Un modo per cercare di proseguire nell’attività amministrativa sempre però con lo sguardo e l’orecchio rivolto a Palermo e la possibile visita di ispettori spediti dalla prefettura per cercare di fare luce sulle tanto contestate «zone Br» del piano regolatore diventate d’improvviso da agricole a edificabili con tanto di esposto all’assessorato al Territorio che avrebbe deciso di annullarle. Un pasticciaccio urbanistico che avrebbe fatto guadagnare tanti soldi agli uomini della mafia, che avrebbero visto lievitare i costi dei terreni da 30 a 500 euro a metro quadro. Tutto questo tra l’altro finito nell’inchiesta e nelle intercettazioni dell’operazione «Sisma» che ha provocato l’azzeramento del consiglio comunale.

Tratto da: Giornale di Sicilia

NB: La foto non rappresenta i fatti narrati

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14 Commenti

  1. Armando

    Aggiungete pure l'articolo di ieri e molto interessante perche' parla di magagne all'ufficio tecnico e di tre testimoni...... E pierino niente Sa ???????? Chissà se i campanelli suonano ancora ........ A buon intenditore poche parole.......

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  2. Armando

    Scusate correggetemi se sbaglio, ma da fonti attendibili ho saputo che pizzo non e' stato ancora ufficialmente nominato assessore . Ora mi chiede se in un momento del genere il sindaco Pierino si puo' permettere di prendere per il culo 30.000 cittadini se devi dare le notizie devi prima ufficializzare gli atti. Ave tri ghiorna ca facemo schiuma per niente. Ma la serietà nell'amministrare Pierino manco Sa dove sta ...... Per favore liberaci vai a casa e non uscire piu' .....a casa..... A casa.......

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  3. Turiddazzo

    Ma perché gli unici media che abbiamo a Misilmeri non hanno mai pompato, amplificato la carenza di stato a Misilmeri ?
    Perché non si chiede unanime la presenza del Commissariato in tutti i grandi paesi c'è !!!
    Un commissariato con un uomo simbolo , come quello di cefalù ha il figlio di Borsellino a Misilmeri ci vorrebbe un dirigente simile che diverrebbe AUTORITA' LOCALE DI P.S. e permetterebbe la concorrenza con i Carabinieri più vivace ed attiva.
    Perché non una tenenza della Guardia di FInanza !!!!
    Poi mi chiedo , ma dov'è INPS ispettorato del lavoro , dato che a Misilmeri il 99,99 % del lavoro è NERO !!! Mah .... non parliamo dei controlli che fa l'USL in tema di sofisticazioni alimentari .... assai ma proprio assai .... OOOOOOOOOO
    PIU' Presenza dello STATO !!!

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  4. lino

    Turidazzo
    Il Commissariato a Misilmeri porterebbe più movimento di auto di polizia in paese. Con la crisi economica che c'è la vedo dura un apertura del comm.to p.s. a Misilmeri, anche se fino al 1962 c'era.

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  5. Turiddazzo

    Ma dov'era questo commissariato ?
    Non ci sono foto ?
    Se qualcuno sa può raccontare !!!
    Strano che c'era è lo hanno chiuso ; Misilmeri ne avrebbe bisogno , cambierebbe veramente tanto , ma purtroppo chi non è tecnico non può capire .

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  6. ADELE

    TURIDDAZZO. Era in via ROMA, in uscita verso Piano Stoppa nel caseggiato che per qualche anno è stato occupato da uffici del Municipio.Puoi chiedere agli anziani della zona San Giuseppe.

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  7. turiddazzo

    Chiederò ai miei nonni , ma non esistono foto ?
    Foto della struttura , delle auto , delle guardie , sarebbe bello poterle vedere !!!
    Poi perché fu tolto , meglio avere un autorità locale intercambiabile e con una divisa , un uomo dello stato delegato dal Questore , che un Politico ; Questo metterebbe limiti al sindaco che non sarebbe più l'autorità locale di P.S.
    Non capisco perché i Misilmeresi non facciano nulla per chiedere allo stato più presenza .

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