“Così a poco a poco le rovine stesse se ne vanno, cosi se ne vanno ingenti testimonianze della grandezza degli antichi. E voi, tante migliaia di forti, taceste di fronte a pochi ladruncoli che infuriavano in Roma come in una città conquistata; taceste non dico come servi, ma come pecore, e lasciaste che si facesse strazio delle membra della madre comune (…)”.
PETRARCA, Francesco, Hortatoria a Cola di Rienzo e al popolo romano
Ancora una volta dobbiamo prendere atto del fatto che, purtroppo, l’elenco del patrimonio artistico della nostra città, abbandonato al degrado ed all’incuria, si allunga sempre di più. Le ultime opere che si aggiungono a questo triste elenco sono: i “2 piloni seicenteschi, da ingresso contrada, sul ponte di Caiemi” e “il Convento e la chiesa di Santa Maria di Gibilrossa“. Afferma il Mongitore: “Prima che la Sicilia fosse dai Saraceni soggiogata, deve collocarsi un altro tempio, non molto distante da Palermo e nel territorio di Misilmeri, detto di S. Maria di Gibilrossa, poiché fondata sul monte di questo nome…” , detta chiesa è da ritenersi, dunque, eretta verso il 530 d. C. Oggi la linea della originaria costruzione si va perdendo sempre più, il piccolo convento brasiliano,, che vi era annesso, e nelle cui stanze ha dormito Garibaldi, è caduto a pezzi; la chiesa, che custodiva l’antico trittico, oggi conservato a Palazzo Abatellis, Galleria Interdisciplinare Regionale di Sicilia, in questi giorni, ha subito un ulteriore scempio: “volontari” hanno dipinto tutta la navata con ducotone giallo canarino… L’ARRIFRISCAMU!!?. Una mano della Madonna, che era rotta, è stata sostituita con un arto di un manichino… “A SISTIMAMU!!?” Per quanto riguarda i due piloni, la ridipintura totale, anche qua a ducotone giallo (va di moda), ha annullato totalmemte l’eleganza e la storia della superficie architettonica in tufo. A Misilmeri, quando ci ricordiamo di qualcosa e la valorizziamo è la volta che la distruggiamo. Si ignora totalmente la Carta di Gubbio sul restauro, si segue il gusto personale, che, nella maggior parte dei casi, è cattivo gusto.
Discutibile, in verità, appare tutto ciò che non è mai stato fatto per la garanzia dell’integrità dei nostri monumenti. Tale situazione squalifica la città intera, rappresentata dalle civiche amministrazioni che fino ad ora si sono succedute; denuncia una mancanza di sensibilità culturale imperdonabile, oltre che colpevole, perché penalizza la fruizione di tesori d’arte che da soli basterebbero al decollo turistico di questa Città. Pensate a turisti che vengano a visitare la chiesa di Gibilrossa tra la spazzatura, il degrado urbanistico più totale e oggi il pseudorestauro. Eppure, Santa Maria di Gibilrossa è stata protagonista, come credo si stato mostrato, di più d’una pagina della storia culturale italiana, oltre che siciliana.
Di fronte a queste immagini è da pensare subito a quante opere d’arte del passato hanno fatto, stanno facendo e faranno la stessa fine sotto i nostri occhi. E allora viene da dire: basta, chiudiamo i corsi universitari di storia dell’arte; chiudiamo le Soprintendenze; smettiamola con la retorica del patrimonio artistico, del quale evidentemente non frega niente a nessuno. Tutto è inutile, rassegniamoci.
E invece no. Perché tacere sarebbe essere “non come servi ma come pecore…”.
Questa chiesa importantissima è di proprietà privata, poiché appartiene ancora ad una famiglia misilmerese che l’acquistòa nel 1916. Ma né questi residuali proprietari, né il Comune, né la Diocesi si sono mai interessati al sito. Lo stato di abbandono è così grave che la Soprintendenza potrebbe addirittura avviare una procedura di esproprio. Delle cose che non si sono fatte negli ultimi decenni, per impedire lo scempio del patrimonio artistico di Misilmeri, siamo responsabili tutti, ed, in primis, gli organismi istituzionali di controllo chiamati a “sovrintendere”, a salvaguardare, a custodire, a controllare. Non ce l’ho con la Sovrintendenza, sia chiaro, ma pare che a volte il moscerino, di evangelica memoria, faccia problema mentre il cammello lo si ingoia senza fiatare! Occorre una scossa, un risveglio, una rivoluzione: è vitale combattere per la salvezza del nostro patrimonio artistico, per la conservazione e la tutela dell’ambiente culturale che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di trasmettere alle prossime generazioni, non bastano le chiacchiere di propaganda elettorale, gli ideali e irreali progetti politici di cui abbiamo piena la faretra! Anzitutto occorre l’impegno serio, civile, operativo delle Istituzioni che, pur dicendosi cristiane, forse solo in senso crociano, hanno dimenticato l’amore: a Cristo, al prossimo, alla Chiesa, alla storia, alla nostra cultura plurimillenaria, a questo bello e tormentato paese.
“Dum Romae consulitur…”, per dirla con Sallustio, la nostra civiltà se ne va come pezze nel bucato, per parafrasare Verga. Mi si perdoni lo sfogo e si colga, per piacere, la provocazione che, spero, sia interpretata come atto dovuto da parte di quanti hanno passione etica e sensibilità estetica e sognano il rifiorire di MISILMERI.
di Enrico Venturini
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Ha perfettamente ragione è uno scempio, li ho visti anche io questi piloni dipindi, ci vogliono gli occhiali da sole per guardarli.
Sicuramente il proprietario crede di aver fatto cosa buona ad aver coperto con la tinta questo pezzo di storia, non rendendosi conto che ha creato un danno irreparabile alla struttura.
Per non parlare della Chiesa di Santa Maria della Gibbularussa, un pezzo di storia da sempre non preso in considerazione dall'autorità competenti. Si parla tanto di obelisco ma si dimentica che la vera storia si trova nel santuario, uno dei più antichi della sicilia.
Ogni giorno che passa mi accorgo che vivere in questo paese è sempre più difficile. Molti non si rendono conto che Misilmeri ha molto da dare e molti se ne fregano. Vorrei proporre a Misilmeri Blog , se è possibile, di intervistare il sindaco e di mettergli davanti le problematiche che questo paese ha davanti. Il sindaco è partito alle elezioni con : "un progetto per Misilmeri" , ma io ancora non ho visto , senza offesa, nessun progetto. Quindi vogliamo chiarezza e penso che sia doveroso darcela . DIFENDIAMO TUTTO CIO' CHE MISILMERI HA !!!
la cosa che fa più rabbia è la negligenza dei nostri amministratori su tutto ciò che riguarda la cura e la salvaguardia delle poche bellezze storiche e artistiche che possediamo (vedi Castello dell'emiro abbandonato a se stesso http://www.misilmerinews.it/articolo.asp?idNotizia=213).
Non c'è neanche la voglia di sfruttare le potenzialità economiche di questi beni culturali.
Mi pi una arrifriscata como facite, megghio era da petra vecchia! Ora si ca passanno si vire st'opera d'arte.
Poi chidda ra mano ra maronna è truoppo forte, si vire ca ci sirvia a qualcuno pi chiantare u pumaroro.
Prendiamo in seria considerazione la denuncia fatta dal signor Venturini. Non possiamo buttare centinaia e centinai di anni della nostra storia in questo modo. Dobbiamo salvarla, dobbiamo curarla, dobbiamo recuperarla, è il nostro passato.
Quanta ignoranza c'è che mi viene da piangere. Anni di studi, anni di ricerche, di battaglie, Carte del restauro da atene ad oggi e noi che facciamo ARRIFRISCAMO, ma itivinne o ciume ad arrifriscarive ... u **** però
C'è da piangere e nessuno fa nulla non c'è più cura della cittadina e nessuno fa nulla, misilmeri è diventata una periferia di palermo ........
@RAIMONDO, Misilmeri non ha poche bellezze storiche anzi ne ha da "vendere" ogni zona ha un propria storia. Peccato che a nessuno interessi. Investire su questo paese vorrebbe dire dare lavoro a molte persone.
Ma Lula lo sa che a Misilmeri c'è un convento brasiliano!!!!????!!!!
Qualcuno ha dimenticato la chiesa Madre imbiancata bordò anni or sono e ora abbandonata a se stessa dipinta di un'altro colore. L'acqua che filtra dalle mura. Se non fosse per il parroco e chi gli collabbora non si potrebbere accedere. Il problema e' uno stato assente un'assessore ai beni culturali cieco sordo e muto e forse pure ignorante in materia o incapace di fronteggiare il problema. Se fanno qualche restauro viene fatto superficialmente e a costi onerosi vedi la cappella di san Giusto restaurata, non ricordo se ci sono voluti 15 o 25 mila euro per il restauro ma chi ficiro'? con quei soldi veniva pure la scalinata. Eppure e stata lasciata così. O visto ogni anno il giorno prima della manifestazione in ricordo di Chinnici imbiancare la fontana della piazzetta dedicata a lui dagli impiegati comunali forse non è antica ma imbiancarla con il ducotone e troppo anzi questanno hanno colorato il decoro centrale che raffigura il castello . Ognuno fa chiddu chi ci piace per questo tutto va a fondo.
Salve,
a tutti premetto che nonostante sia Misilmerese ,
ogni giorno di più questo paese mi fa venire il vomito.
Mi chiedo , se uno ha una casa d'interesse storico e la vuole ristrutturare ci vuole il permesso della sovreintendenza ai beni culturali , ma a Misilmeri è possibile che ognuno faccia quel che cazzo vuole senza pagare mai ?
Io dico ma stu genio che ha pitturato così a piacere suo la chiesa chi è ?
I carabinieri che hanno anche tralaltro un nucleo specifico nel controllo di queste cose , Carabinieri TPC (Tutela del Patrimonio Culturale) di cui tanto si vantano , non potrebbero svegliarsi , capisco che è Agosto ; Magari dando un segno di forza per fare capire che ognuno non può deturpare a cazzi suoi i patrimonio di questo territorio.
Io sogno ogni giorno , quando vengo in ferie , di beccare uno di quei scienziati che con le bombolette dipinge l'obelisco , il castello e così via , lo sogno ogni giorno , però non mi capita mai porca buttana .
Vi saluto , quando deciderete di riprendervi il vostro , mio , paese fatemelo sapere . Organizziamoci in un movimento , in un partito (tipo 5 stelle) , dove nessuno abbia interessi dove si stabilisca che i soldi vadano investiti per questo paese , ribbeliamoci alla Mafia , e alla politica degli ignoranti che governa questa cittadina. Ragà siamo governati da persone che nel resto del mondo potrebbero al massimo , ma proprio al massimo avere 4 pecore e 10 galline e qui ricoprono incarichi pubblici ... sono schifiato
Signor venturini li denunci formalmente o facciamo in modo che siano gli amministratori a farlo. Si devono vergognare queste persone dello scempio che hanno fatto.
Bastaaaaaaaaa voglia le bellezze del nostro paese salvaguardate.
Già sto infuocando, vi invito a prendere provvedimenti
Ma tutti questi architetti che cosa ci stanno fare in questo paese, se non riescono nemmeno a scrivere due parole in difesa dei loro monumenti. Non ho parlato degli ingegneri, perchè sono sicuro che sará stato qualcuno di loro a consigliare questi scempi.
Bravo, Enrico . Avresti potuto citare Sallustio : "Velut pecora prona et oboedientia ventris": con il muso sempre a terra in cerca di cibo e......nient'altro.Come molti in questo misero paese.
Mi stupisce che nessuno parli delle nuove costruzioni che stanno sorgendo alle pendici del costello . Mi chiedo se queste costruzioni siano abusive ; se così fosse, vorrei sapere che cavolo stanno a fare i vigili e i carabinieri in questo paese !!!! Se invece i proprietari sono in possesso di concessioni , manderei a marcire in galera chi ha firmato tali atti. Inoltre , Oltre alle costruzioni ( vecchie e nuove ) ci sono tettoie e depositi di materiali edili. Agli scempi compiuti in passato continuano ad aggiungersene altri . Certe cose credo possano accadere soltanto a Misilmeri ! Comunque complimenti ai proprietari di queste abitazioni , non avrebbero potuto scegliere posto migliore !!!!
Bravo Enrico per aver sollevato questo problema. La cosa più importante è che si parli dell'argomento e condivido il pensiero di chi prima di me sostiene che a volte certi scempi si compiono per mancanza di conoscenza, e magari chi li ha compiuti aveva nell'animo buone intenzioni.Spesso i politici sono abituati a litigare per accaparrarsi la paternità di questo o di quel finanziamento pubblico servito per il restauro di un bene storico, senza considerare che tutto questo è inutile se non si mettono in campo in maniera seria tutte quelle iniziative che servano a far conoscere attraverso delle visite guidate gli stessi.A volte quando si trattano certi argomenti si rischia di essere retorici se non si propongono soluzioni più o meno valide.Prima di proporre qualche idea, vorrei mettere in evidenza alcune cose utili per poter affrontare meglio l'argomento.Un elemento negativo è la mancanza di conoscenza per molti dei beni artistici,storici e archeologici presenti nel nostro territorio, mentre la presenza di diverse associazioni culturali,o comunque che si occupano in generale della salvaguardia del territorio,può avere un'influenza positiva.Con la consapevolezza che l'amministrazione comunale ha più possibilità di intervento, con la certezza che alcune istituzioni private come la'' PRO LOCO'' in alcuni comuni mostrano un' incisività maggiore,proporrei ad Enrico Venturini, persona che ha scritto l'articolo, e che ha assieme a molte altre a cuore l'argomento, di superare le istituzioni e convocare una riunione fra le associazioni per discutere sulla creazione di un organismo che si occupi della protezione dei beni di interesse culturale del nostro territorio.
Rimango stupito ma non allibito da questo articolo......
spesso nei miei viaggi vengo dirottato verso siti archeologici ,che mostrano semplicemente .....una lapide.o i resti di qualche scultura di origini sconosciute ....eppure il personale turistico ci illustra la storia di quegli oggetti come fossero reperti di un valore inestimabile.
Noi abbiamo un territorio ricco di storia di arte,di archeologia davvero invidiabile ....ma ...siamo così imbecilli da distruggere tutto demolendo ed imbrattando.........Forse non è colpa nostra perchè non siamo stati mai educati a salvaguardare il patrimonio e le ricchezze che abbiamo ...che potrebbero essere preziose fonti di guadagno e lavoro per noi e per i nostri giovani.
E' possibile che nessuno possa fare qualcosa????????
In questi giorni mi è capitato di andare al santuario di Maria SS di Gibilrossa,e ho notato con gioia che è stata ripulita, "NON RESTAURATA.."...e invece di criticare trovo commovente che un privato possa aver fatto tutto ciò ......davvero lodevole ,perchè anch'io non potevo sopportare la trascuratezza,la sporcizia in cui versava quel luogo sacro e miracoloso......quindi volevo dire a chi si ACCALURA che RESTAURARE SPETTA AGLI ORGANI DI COMPETENZA E NON AI PRIVATI.........così com'è .... GRAZIE A CHI HA FATTO QUESTO LAVORO..... GRATIS.....e prendete esempio...
NB......E POI SI PARLA DI RESTAURO ......perchè il castello che è stato restaurato da grandi architetti è a norma con lecarte del restauro ?Meglio non parlarne !
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Sconvolto, ma non sorpreso dall'ignoranza e dalla presunzione che regna in questo paese... ci siamo da sempre contraddistinti proprio per queste due caratteristiche. Ma quella più grave è la presunzione, presunzione di essere competenti e di poter dare giudizi e opinioni in tutti i campi. All'improvviso chiunque parla di restauro e da giudizi su come hanno agito sul santuario di Gibilrossa diventando tutti archeologi, restauratori e critici d'arte; domani si parla di distribuzione dell'acqua potabile e ognuno risolverà il problema a verso suo, tra 2 giorni si parlerà di immondizia e tutti saranno pronti ad additare e condannare al rogo; tra 3 giorni si parlerà dell'uomo sulla luna e tutti diventeremo ingegneri aerospaziali! MI FATE DAVVERO PENA...Non ve la prendete con gli amministratori! La colpa è nostra! Che come un gregge di ignoranti va a votare (a livello comunale-regionale-nazionale) senza considerare IDEALI, senza guardare un curriculum della persona che si va a votare, se ha fatto bene in passato, se ha istruzione e formazione... insomma, questo problema ce lo portiamo dietro da generazioni e sarà purtroppo sempre così! Ma andate a leggere! A documentarvi! A conoscere la storia! Al posto di stare qui a commentare senza avere neanche lontanamente competenze! Su nulla!!!
Apprezzo l'articolo di ganesha, in particolare quando dice che il santuario non è stato restaurato!! Ma pulito!!! Ma lo sapete che significa la parola RESTAURO?? e poi.. la mano originale della Madonna è stata rubata assieme a tutto l'oro che vi era incorporato più di 10 anni fa; quella che c'era fino ad un anno fa era una indecente mano lignea grezza e sproporzionata fatta construire in occasione del furto! ed infine ... sempre nel santuario i lavori che chiamate di "restauro" sono stati fatti un anno fa!!!! Siete davvero così attenti alla cura e alla bellezza di questo paese che ve ne siete accorti solamente 12 mesi dopo!
Mi dispiace anche che la redazione di Misilmeri Blog faccia pubblicare della roba simile a quella che ho appena letto (compreso di commenti) a persone non di competenza perchè secondo me un restauratore si sarebbe vergognato solo a parlarne di questo paese e della sua popolazione! Figuriamoci se perdesse tempo pure a scrivere delle str.....e simili!
Ho già perso molto tempo qui anche io, ritorno a crescere, in quanto anche io ancora molto ignorante! Ma consapevole! SVEGLIAAAA!!! SVEGLIATII MISILMERII
Io consiglio a Misilmeri Blog visto che è vicina a questa amministrazione di costringere chi ha deturpato i piloni a spese loro di farli restaurare da esperti, con la tecnica della sabbiatura,affinchè tornino allo stato naturale,è bello lamentarsi e poi quei piloni accecanti restino li.Dobbiamo imparare che, chi rompe paga.
@didi
Noi siamo vicini ai cittadini, sempre e comunque!
Rileggendo l’articolo ed i commenti correlati, credo che nessuno abbia avuto la presunzione di sentirsi restauratore, critico d’arte o storico, cosa che invece ho notato nel post di PoveraMisilmeri, infatti nessuno parla di RESTAURO: nell’articolo si parla di “PSEUDORESTAURO”, dal greco “ψευδής- pseudo…si pone avanti a molte parole, per significare che la qualità che esprimono è falsa, o non conviene alle cose o persone.” Il titolo dell’articolo non è “A RESTAURAMU” bensi “L’ARRIFRISCAMU”.
A PoveraMisilmeri e a Ganesha: scusatemi, ma non riesco ad immaginare, in nessun paese, nessuna persona che, per pulire un antico monumento, lo dipinga a ducotone: è come se domani mattina, qualcuno, per pulire la Fontana Grande, “ prendendo esempio e GRATIS” la colora rosa fucsia (spero mai). Riscusatemi, ma credo che non avete letto con giusto spirito l’ articolo, che, come dice in chiusura, vuole essere una provocazione, emersa in occasione della pittura dei 2 piloni con lo stesso colore giallo della chiesa di Gibilrossa e qualcuno fa anche notare quella della chiesa Madre, che non è stata fatta recentemente, proprio perchè non è importante quando, ma vogliamo solo evidenziare che nessuno, neanche “GRATIS” può mettere “mani” sulla storia di Misilmeri, soprattutto per “arrifriscarla” e che “RESTAURARE SPETTA AGLI ORGANI DI COMPETENZA E NON AI PRIVATI…” ed ognuno si può “abbianchiari” casa sua per ripulirla, ma non un monumento di così grande portata storica e culturale.
@ Enrico: nel mio commento parlo continuamente al plurale, facendo riferimento anche e soprattutto a coloro che commentano, perchè la tua provocazione è più che giustificata e motivata! Quello che mi da fastidio è che tutti (compreso io) spesso diamo giudizi su cose che non ci competono e a volte risolviamo i problemi di una cittadina col pensiero, quando invece per risolvere anche semplici problemi ci vogliono mosse politiche molto pesanti e lunghe attese...ho anche riportato infatti l'esempio acqua e immondizia; seguo quasi continuamente il blog e vedendo tutta questa presunzione da parte di tutti, ieri sera mi sono davvero seccato e ho voluto dire anche la mia! Un'ultima cosa: anche se l'arrifriscata non è l'intervento più adatto alla conservazione di un bene culturale apprezziamo il fatto che chi ha agito a Gibilrossa ha inoltre fatto integrare parte del tetto che stava per crollare!! Almeno la chiesa anche se di privati (non dimentichiamolo) rimane lì, per il culto della Vergine di Gibilrossa, preghiera personale ecc...vogliamo parlare delle vecchie chiese di Misilmeri come Gesù e Maria, Sant'Apollonia ecc ecc??? Che fine hanno fatto!? Ho allora forse ragione io quando ti dico che i problemi ce li portiamo dietro da generazionii???
Ora tocca a noi, insegnare ai nostri figli il valore delle cose! Ma di tutte le cose, non solo quelle materiali! Siamo ormai arrivati al capolinea per valori e principi.. sarà meglio iniziare da capo! Forse non è mai troppo tardi... o no? Buon lavoro Enrico!
@ENRICO VENTURINI
Nel caso di Gibilrossa,qualcuno ha pensato bene di PULIRE il Santuario per renderlo più civile e accogliente.......questa persona e da ammirare......QUELLO CHE " RODE " è che involontariamente ha dato uno " SCHIAFFO " alle istituzioni che dovevano interessarsi di farlo in prima persona,.........e allora è imbiancato, è giallo canarino ect...ect.
Se quel lavoro INVECE l'avessero REALIZZATO I GRANDI ARCHITETTI CHE HANNO RESTAURATO IL CASTELLO , forse poteva andare bene .
.....ALLORA................
TI FACCIO UNA DOMANDA...........
IL NOSTRO CASTELLO SECONDO TE E' STATO" RESTAURATO",seguendo tutte le procedure NECESSARIE PER LA CONSERVAZIONE attuando tutte le norme che SI EVINCONO NELLA CARTA DEL RESTAURO ?????????
......o.......E' STATO "RICOSTRUITO " STILE AGRITURISMO ?????????
Ma hai la vaga idea di cosa significa la parola RESTAURO O RISTRUTTURAZIONE O RICOSTRUZIONE ?????
Ma hai mai visto un CASTELLO ARABO NORMANNO come quello nostro??????
Io ho viaggiato tantissimo,e non ho mai visto un edificio di questa karatura ridotto in queste condizioni da una ricostruzione cosi selvaggia e inadeguata.
VEDI CHE QUELLI ERANO ORGANI DI COMPETENZA E NO PRIVATI ..........QUINDI......PEGGIO.
Per Badami andava bene ogni cosa, purchè andassero in porto certe cose....................................................................................