La Corte di giustizia europea ha bocciato le reti fognarie italiane con la sentenza C565/10, pubblicata il 19 luglio dalla seconda sezione che sottolinea come l’Italia non risulti in regola con il trattamento delle acque reflue. Ben cento paesi al di sopra dei 15.000 abitanti hanno violato le norme Ue sulla raccolta, il trattamento e scarico delle acque reflue urbane non rispettando i tempi stabiliti per la loro applicazione. I giudici comunitari, in sostanza, danno ragione alla Commissione europea che nel 2009 ha avviato una procedura d’infrazione contro di noi per il mancato rispetto delle norme Ue in cento comuni italiani con una popolazione uguale o superiore ai 15 mila abitanti. Nel mirino ci sono soprattutto località del Sud. Qualcuno penserà….. e poteva mancare Misilmeri tra le 100 località italiane non in regola con le reti fognarie ? certo che no ! il nostro paese infatti figura assieme a tanti altri paesi siciliani in questa lista. Adesso l’italia rischia seriamente una multa per il mancato adeguamento alle disposizioni normative stabilite dall'Europa. Sono tre i tipi di censure che i magistrati muovono all’Italia:
1. Vi sono agglomerati in cui bisogna innanzitutto garantire la previsione di reti fognarie per le acque reflue urbane; 2. Ve ne sono altri in cui le acque confluiscono sì nelle fogne, ma non vengono trattate; 3. Vi sono infine agglomerati in cui bisogna essere in grado di offrire prestazioni sufficienti nelle normali condizioni climatiche locali e affinché la progettazione degli impianti tenga conto delle variazioni stagionali di carico, come ad esempio d’estate, quando molte località sono prese d’assalto dai turisti.
Nello specifico, il caso che riguarda Misilmeri è il secondo, infatti tecnicamente l’accusa rivolta al nostro paese è “di scaricare in acque recipienti non considerate «aree sensibili» ai sensi dell’articolo 5 della direttiva 91/271, come modificata dal regolamento n. 1137/2008, le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie siano sottoposte ad un trattamento conforme all’articolo 4, paragrafi 1 e 3, di tale direttiva; di prendere le disposizioni necessarie affinché la progettazione, la costruzione, la gestione e la manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane realizzati per ottemperare ai requisiti fissati agli articoli 4 7 della direttiva 91/271, come modificata dal regolamento n. 1137/2008”. La citata direttiva 91/271, concerne la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque reflue urbane, nonché il trattamento e lo scarico delle acque reflue originate da alcuni settori industriali. La direttiva ha lo scopo di proteggere l'ambiente dalle ripercussioni negative provocate dagli scarichi di acque reflue. Gli Stati membri dovevano provvedere entro il 31 dicembre 2000 affinché tutti gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti o superiore a 15 000 (aree in cui la popolazione o le attività economiche sono sufficientemente concentrate da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento) fossero provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane. Inoltre gli Stati membri dovevano anche provvedere entro il 31 dicembre 2000 affinché, per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con oltre 15 mila abitanti, le acque reflue urbane fossero sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario (che avviene mediante un processo che in genere comporta un trattamento biologico con sedimentazioni secondarie). La direttiva prevede che la progettazione, la costruzione, la gestione e la manutenzione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane devono essere condotte in modo da garantire prestazioni sufficienti nelle normali condizioni climatiche locali. La progettazione degli impianti deve tenere conto inoltre delle variazioni stagionali di carico e deve lasciare la possibilità di prelevare campioni rappresentativi sia delle acque reflue in arrivo sia dei liquami trattati, prima del loro scarico nelle acque recipienti (12 è il numero minimo annuo dei campioni da raccogliere nel corso dell'anno). Abbiamo un’altra caratteristica di cui andare orgogliosi, a Misilmeri non siamo in regola nemmeno con le fogne !
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Ma questa unione europea chi rappresenta? non rappresenta propio nessuno è un unione di banchieri massoni e usurai che ci stanno affamando,non è uno stato e si permette di dare direttive a destra e manca...prima c'è ne usciamo da questa cricca meglio è ritorniamo alla sovranità nazionale e alla LIRA !!! detto ciò non voglio difendere la gestione delle fogne misilmeresi,ma nel senso che dobbiamo tornare PADRONI a casa nostra !!!
Se il sindaco non dava circa 2 Milioni di euro in incarichi (di questo si parla) si potevano spendere in opere per Misilmeri...ed invece...
Le fogne di Misilmeri sono fuorilegge !!!
Ma cosa dici, ci mancava che scrivevi che ci sono fogne a cielo aperto a Portella di Mare e così avresti completato un quadro che in realtà non esiste.
Noi non siamo fuori legge poiché siamo dentro LE FOGNE e non fuori e così non ci accorgiamo della puzza.
Puzza che puzza!!!!
Dimenticavo, basta comprare le bustine pubblicizzate in TV
Come comitato "Misilmeri Pulita" abbiamo denunciato,nel mese di febbraio c.a.,durante il convegno sui rifiuti al cinema King, quanto succedeva da parecchi anni e ancora stava succedendo. Si è parlato oltre che di smaltimento anche di depuratore inesistente o che funziona in percentuali bassissime. Abbiamo proiettato un filmato dove si poteva notare il degrado in cui versa il nostro fiume Eleutero, con acque di colore nero per la fogna riversata in esso,non parliamo della discarica lungo gli argini del torrente Landro,che dell'Eleutero è affluente, all'altezza del ponte del Passo Caemi. Ma ahime il Sindaco e l'amministrazione tutta, invece di partecipare al convegno ed istruirsi sullo stato dei fatti e sulle loro possibili soluzioni hanno preferito partecipare alla sfilata di carnevale.
Per non parlare dei tanti comizi in piazza e dei tanti articoli che abbiamo fatto in questo blog come Sinistra Ecologia Libertà.
Voglio dire alla persona sotto il nick Ue- Usurai che la Comunità Europea manda in Sicilia parecchi soldi, dai contributi sul frumento a quelli per l'integrazione dell'olio, ai soldi per la realizzazione di infrastrutture necessarie che spesso non sono usati per l'incapacità dei nostri amministratori a realizzare progetti di opere utili e quindi rimandati indietro quando, invece, in presenza di progetti validi e condivisi,potrebbero creare anche posti di lavoro. Quindi, ti piaccia o no, siamo soggetti al controllo di chi quei soldi elargisce e nei quali vi sono anche i nostri soldi versati alla C.E.come quota parte di Stato membro.Vista l'ncapacità dei nostri amministratori tutti , non possiamo vivere in un paese civile e,mentre avanza inesorabilmente il degrado civile e morale della nostra società,navighiamo nella melma e nella spazzatura.
Voglio dire a chi dice di avere il codice penale a portata di mano, che è il momento di querelare per diffamazione, oltre alla scrivente,la corte di giustizia europea in quanto ha osato criticare l'amministrazione misilmerese per presunta incapacità e i magistrati che hanno osato mandare avvisi di garanzia
Maria Grazia Schimmenti ma quanti comitati rappresenti???
Lappanio, intanto mi chiamo Maria Concetta e non Maria Grazia.Se non si fosse privatizzata l'acqua non ci sarebbe stato motivo di far parte di liberacqua,e di certo non avrei lavorato contro la privatizzazione perchè questa non ci sarebbe stata a danno nostro.
Se in questo paese la raccolta differenziata porta a porta fosse iniziata e fosse stata efficiente e non avessero aumentato la tarsu del 115%, non sarebbe nato il comitato civico "Misilmeri Pulita", e io non solo non ne avrei fatto parte, ma non avrei fatto ricorso al TAR insieme ad altre persone.Io non rappresento nessuno, tutti quelli che fanno parte di quei comitati rappresentano chi vuole vivere in un paese civile.
Ed io come semplice cittadina, e come coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà mi sento di lottare con tutte le mie forze e con i fatti per rendere questo paese più civile di quanto non sia, e di fare parte di tutti i comitati che si spendono per ottenere tutto ciò e rendere questo paese più civile di quanto non sia.
stà di fatto che il sig.monti uso questo termine per non offenderlo tramite i poteri forte della quale ne fà parte hanno attaccato in maniera indecorosa la SICILIA perchè come ben sapete da statuto ha facoltà di EMETTERE MONETA senza lo strozzinaggio degli usurai europei....a Palazzo D'orleans hanno un potere su una carta avuta con il Sangue di Cittadini SICILIANI che volevano l'indipendenza della nostra terra da uno stato che ci ha sempre ridotti a colonia,anche Zamparini,lungimirante imprenditore disse che ci vuole una moneta Siciliana per essere liberi dagli usurai chiamati bce,gruppo bidelberg e compagnia bella...
il problema di misilmeri sono i misilmeresi quando si va a votare si cerca l interesse personale non la persona che possa risolvere i problemi poi volevo dire e tanto che leggo commenti le parole sono fiato servono fatti il mio slogan e io pago le tasse voglio i servizi i servizi non funzionano io faccio casino
Caro D'daì, dai su aumentaci qualche altra tassa.
DI SPEZIO - BADAMI - DAI' ......FORZA ADESSO A VOI LA VOCE....
20' ANNI DI DISASTRO !!!
@ lo pinto
ahhhahaaaahhh
finalmente dopo anni che ti leggo
e mi fai attorcinare l'intestino
l'hai detto una cosa SANTA, pertinente
inequivocabile...
aleluja.........deo gratias
Misilmeri intera è Fuori legge !!!
Compresa la sua cittadinanza,viviamo nella munnizza e la sporcizia e non ci lamentiamo per niente.
abbiamo quello che ci meritiamo
Perchè Portella di Mare non diventa un comune a sè? Misilmeri è nello sfacio totale, non per questo Portella di mare deve fare la stessa fine!