
Ah, se mi manchi!
Vorrei scriverti struggenti versi d’amore
per dirti che ti amo ancora, amore mio.
Scriverti che non posso dimenticarti,
non posso proprio. E come potrebbe il vento
dimenticare di accarezzare il mare?!
Vorrei incontrarti, anche con una scusa,
magari su quel ponte dove guardavamo
insieme, mano nella mano, i candidi cigni.
Ah, se mi manchi!
I ricordi riaffiorano ogni giorno, come
le rondini ritornano ad ogni primavera.
Ricordo il tuo sorriso, gli occhi maliziosi,
la pelle liscia che tante volte accarezzai,
i lunghi capelli castani con i quali giocavo.
Che sofferenza adesso ricordar Venezia;
i canali, le gondole, il ponte dei sospiri,
dove noi toccammo il cielo con un dito.
Ah, se mi manchi!
Oggi la mia anima trabocca di dolore,
tristezza, e insopportabile malinconia.
Son lontani ricordi i baci appassionati,
le partenze quasi sempre improvvisate,
i copiosi spuntini annaffiati a vino.
Ti verrei a trovare per un solo bacio,
un sol sorriso, o rivedere per un istante
i tuoi occhi brillare come fulgide stelle.
Ah, se mi manchi!
Di te mi rimane una sola foto, nascosta
gelosamente nella tasca di una giacca.
Conservo in bocca il calore dei tuoi baci,
nelle orecchie le dure parole dell’addio,
e nella testa una catasta di rimpianti.
E come una lucciola, brancolo sperduto
nel buio pesto della notte in cerca di te.
Ah, se anche a te mancassi, amore mio!
di Gianni La Barbera


complimenti molto bella
Giannuzzo...mi hai commosso! non ho parole...
La dignità nel dolore,la sofferenza e la malinconia,questo,secondo me rende unici i tuoi versi.Grazie Gianni......ah,tranquillo anche lei ti pensa.Con stima
Penso che un uomo capace di mostrare i suoi sentimenti sia davvero coraggioso.
E' una poesia struggente .
Molto bella, Gianni.
Bravo, come sempre.
Gioia.
Ringrazio vivamente coloro che hanno letto e commentato la mia poesia, ossia: Maria Concetta, Gioia, Il Maestro, e Big Ciruzzo. Ricambio la gradita attenzione con un saluto affettuoso quanto sincero.
Gianni
NON RECIDERE,FORBICE,QUEL VOLTO
solo nella memoria che si sfolla,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.
Un freddo cala... Duro il colpo svetta.
E l'acacia ferita da sè scrolla
il guscio di cicala
nella prima belletta di Novembre
E. Montale
Una" ferita della vita" basta a distruggere
il ricordo felice, come d'autunno l'acacia, colpita dall'accetta, lascia cadere nel fango il guscio della cicala.
Gianni, scusa il ritardo, ma amo leggere le poesie a mente serena.
Bella e profonda come nel tuo stile.
Rinnovo i complimenti
@ Carlo V
La mia passione per la poesia é grande, anche se in fin dei conti mi reputo un piccolissimo poeta. Per darti un'idea, preferirei scrivere una bella poesia al posto di ............. mi sono spiegato? Ma visto il tuo precedente commento, dove giudichi stolto chi crede nell'amicizia di Ciro Costanza, ebbene io mi reputo stolto, quindi non accetto neanche i tuoi complimenti. Saludos.
giannuzzo.....ti voglio bene!?
Vedi Caro Gianni, quello che dici non sposta di un millimetro la mia opinione sulla tua poesia, e più in generale su di te, rispetto a quello che hai scritto (fino ad oggi) sul blog.
Io sono una persona vera, e valuto, apprezzo o critico in base al mio sentire, non in base al fatto che chi scrive sia mio amico o nemico virtuale, o che faccia o meno comunella sul blog, non sono un personaggio finto, come alcuni in questo sito che ormai criticano per sport, quando proprio loro dovrebbero girare con una maschera di ferro, forse tu dalla Svizzera tante cose non le sai...
Ribadisco i miei complimetni e poco importa se tu non li accetti o se non ti va che te li scrivo.
mi manchi...mi manchi..posso far finta di star bene ma mi manchi...............................XD
@ catia86
Si certo, più o meno é cosi.
Scusa la curiosità ....... Catia T?
Comunque, spero che la poesia ti sia piaciuta.
si 😉