Anche Misilmeri, con i suoi suoni e le sue immagini, è presente all’interno dell’installazione internazionale inaugurata ieri – 30 settembre – presso il Museo dell’arsenale di Palermo dal titolo “Voci del Mediterraneo”
Si tratta di un percorso audio-visuale che sta girando il Mediterraneo, partendo dalla Catalogna. A promuovere l’iniziativa sono stati i professori Jaume Ayats e Joaquim Rabaseda, musicologi dell’Università Autonoma di Barcellona, con l’intento di dimostrare l’unicità di stile musicale e di comportamento sociale che accomunano i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Le ricerche riguardanti la Sicilia sono state coordinate dall’etnomusicologo Giuseppe Giordano che non ha mancato di far conoscere e apprezzare ai ricercatori spagnoli anche alcune fra le espressioni musicali più significative che riguardano il nostro paese. Infatti, tra richiami dei muezzin di Tunisi, tra le melodie sacre della chiesa Copta d’Egitto, tra processioni della Corsica, tra canti delle donne della Catalogna e tante altre espressioni musicali, sarà possibile vedere e ascoltare anche il canto della Trucculiata, le campane della nostra Madrice, i richiami dei pastori di Misilmeri.
Questi suoni e queste immagini simbolicamente rappresenteranno Misilmeri in ogni città del Mediterraneo dove la mostra farà tappa in seguito.
La Sicilia è rappresentata inoltre dai canti dei carrettieri di Bagheria, dalle voci dei mercati di Palermo, dai “Lamenti” della Settimana Santa di Montedoro (Cl), dalle acclamazioni festive di Ciminna, dai cunti, dall’opera dei pupi e dalle solenni liturgie dei papàs di Piana degli Albanesi.
A Palermo la mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 10 gennaio 2012 presso il Museo dell’Arsenale in via Cristoforo Colombo (parallela di via dei cantieri) ogni giorno, dal lunedì alla domenica, dalle 9,30 alle 12,30.
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