
Sono passati già vent’anni da quel 23 maggio, quando alle 17:58 le vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, furono spezzate, nel più incredibile attentato che la diabolica mente mafiosa abbia mai potuto concepire.
Un autostrada squarciata con drammatico sincronismo da oltre 500 kg di tritolo, al passaggio delle auto blindate del giudice e della sua scorta.
Sopravvissero all’attentato Giuseppe Costanza, l’autista dell’auto blindata che Falcone volle guidare di persona, e i suoi colleghi Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.
Vent’anni di misteri, di condanne e di commemorazioni, come quelle che oggi per tutta la giornata in vari luoghi di Palermo e provincia, contribuiranno a ricordare Falcone e tutti i martiri della mafia.
Ci auguriamo che oggi possa essere per molti non solo la giornata del ricordo, ma anche quella della riflessione, la mafia, come ci raccontano le cronache recenti, è ancora troppo presente nel nostro tessuto sociale, speriamo che il ricordo di Falcone possa portare al pentimento e alla redenzione, quanti ancora perseverano sulla strada del male.
Vi lasciamo con una frase di Giovanni Falcone, alla quale siamo molto legati, alla quale tra l’altro ci siamo liberamente ispirati nella nostra recente campagna di comunicazione : “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”


Altri appuntamenti da ricordare:
Domani, 24 maggio, ore 10.30, a Corleone, si celebreranno i funerali di stato in memoria di Placido Rizzotto, ucciso barbaramente dalla mafia per difendere i diritti dei lavoratori contro quel caporalato mafioso. All'occasione sarà presente il Presidente della Repubblica Napolitano.
Lo stesso giorno, alle dodici, a Piana degli Albanesi, sempre con la presenza del Presidente della Repubblica Napolitano, per ricordare le vittime di Portella della Ginestra uccisi anche loro per mano di mafia con lo zampino dello stato.
"Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia
svanirà come un incubo" (P.B.)
Dobbiamo parlare, dobbiamo educare, dobbiamo vincere questa cappa di omertà. E tutto questo lo dobbiamo fare con i giovani, ormai nei medio-vecchi quasi ci abbiamo perso le speranze.
La loro morte deve servire a qualcosa, altrimenti li uccidiamo per la seconda volta
Sig.ra Cristina, complimenti, ha scritto un capolavoro, sono d'accordo con lei, come disse Falcone: la mafia ha avuto un'inizio, ed avrà anche una fine.
LA VERA MAFIA E' LO STATO !!!!
Credo molto nel valore della formazione e dell'educazione e in particolar modo a quella rivolta ai giovani e ai fanciulli; credo che sia necessario occuparsi dei problemi sociali e della sfera pubblica per promuovere una partecipazione civica e democratica!!! grazie sign. Enzo ...
Avevo 10 anni e ricordo la preoccupazione negli occhi dei miei genitori mentre guardavano le immagini alla tv, in quel momento non ho capito molto, ma ricordo alla mia domanda, mamma cosa e' successo, lei mi rispose... Gioia mia una cosa bruttisima che segnerà a vita la nostra terra
@REGNO DELLE DUE SICILIE
23 maggio 2012 alle 14:19
Lo STATO siamo noi, poichè è con i nostri voti che siamo governati.
Con le tue affermazioni offendi il sacrificio di due uomini di stato un esempio per TUTTI. Offendi pure il nostro compaesano ROCCO CHINNICI
Il capo dello stato che oggi viene a Palermo per ricordare i caduti di mafia, 20 anni fà che mestiere faceva?
E' forse cambiato qualcosa in questo ventennio?
La mafia è ancora viva e vegeta e ancor piu' di prima è radicata
all'interno dei palazzi politici e sicuramente oggi si è radicata pure a bruxeel.
Lo stato non ha sconfitto la mafia, ma al contrario la mafia con i suoi rappresentanti al governo oltre a sconfiggere lo stato ha sovvertito la libertà di espressione dei cittadini che hanno perso pure la possibilità di chi li deve rappresentare al governo, mentre sono i partiti che decidono chi devono essere gli eletti.
Scusate ma se non è mafia questa o quella delle banche o quella della borsa valori qual'è la vera mafia?
certo che è sconsolante vedere politici come quelli che abbiamo visto oggi in televisione, dopo 40 anni sono sempre gli stessi ad abbaiare contro questo e quello, ma quando cambiamo fra 100 anni?
vogliamo i giovani onesti e puliti, non sempre gli stessi rognosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
@ alessandro franco,quindi stai insinuando che sto offendendo tutti? smettiamola di essere ipocriti la vera mafia è lo stato c'è chi prende 5,000 euro di paghetta e c'è chi come me per avviare una attività ha chiesto un finanziamento ma non avendo niente da impegnare me lo hanno rifiutato lo stato quindi vuole che chi non ha niente non deve avere niente!!! la mafia non è solo coppola e lupara LA MAFIA E' ANCHE LO STATO CHE VUOLE IL POPOLO AFFAMATO !!!
@REGNO DELLE DUE SICILIE
23 maggio 2012 alle 21:19
Fin quando voteremo per gli amici e non per la persona che riteniamo corretta non potremo mai cambiare veramente, e poi l'età non ha importanza poichè il mix di giovani e meno giovani di donne ed uomini può dare ottimi risultati. Ti ripeto lo STATO siamo noi e se non cambiamo noi non cambierà lo STATO.
Sappiamo tutti che la mafia non è la coppola e che ormai sono diventati finanzieri ed imprenditori LO GERFO docet (insegna)
A TUTTI I GIOVANI. Vi invito a riflettere sulla frase( per me la più bella tra le tante di circostanza pronunciate ieri.
NON OMNIS MORIAR.... : NON MORIRO' DEL TUTTO.
Come il poeta Orazio, da cui è tratta la citazione, anche i nostri due eroi- FALCONE E BORSELLINO- non hanno affidato il ricordo dei loro nomi nei secoli ad un monumento sepolcrale,che le intemperie corrodono ed il tempo fa cadere in rovina.
NON TUTTO DI LORO E' MORTO :
ATTRAVERSO LA LOTTA CONTRO LE MAFIE, TENACEMENTE PERSEGUITA ANCHE A COSTO DELLA VITA, hanno lasciato un insegnamento perenne, che deve essere raccolto dalle giovani generazioni.
RAGAZZI, non lasciate cadere nel NULLA l'invito di NAPOLITANO a scendere in campo, espressamente a voi rivolto.
GIOVANI, e soprattutto studenti, se è vero , come si dice in questi giorni da più parti, che LA SCUOLA E' BALUARDO DI LEGALITA', acquisite consapevolezza piena del vostro ruolo sociale; SIATE FAUTORI DEL NOSTRO RISCATTO .
Leggo sul Giornale di Sicilia di oggi l'amaro sfogo di un giovane,unico italiano presente in una postazioneal largo dell'Angola, periodicamente sottoposto dai colleghi alla necessità di dover giustificare i come ed i perchè della mafia.
Dice testualmente: "Io, nei giorni scorsi, nella periodica malinconia che come palermitano mi avvicinava al 23 Maggio prima ed al 19 Luglio poi,avevo provato a riassumere " cos'è per me la Mafia" nei punti seguenti....
La Mafia è costringere un giovane a lasciare la propria terra ed i propri affetti per trovare lavoro.
La Mafia è costringere a versare parte dei tuoi guadagni per avere "il permesso"di continuare a lavorare.
La Mafia è creare un ambiente dove l'accesso al lavoro è regolamentato dal sistema scambio-favore anzichè formazione- sapere.
La Mafia è investire sui difetti del territorio per oscurare i pregi e le ricchezze che ne garantirebbero lo sviluppo.
La Mafia è spingerti a nascondere la verità.
La Mafia è silenzio forzato.
La Mafia è occhi che osservano ma non vedono.
La Mafia è occhi innocenti e coraggiosi che si chiudono prematuramente.
Vincenzo Arculeo.
INVITO TUTTA LA GIOVENTU' MISILMERESE AD UNA ATTENTA RIFLESSIONE SULLE AMARE PAROLE DI QUESTO GIOVANE SICILIANO CHE LAVORA ALL'ESTERO.
Grande Donna Adele.
Non soltanto sottolineo il Suo pensiero,ma ricordo a tutti i giovani le parole di Benedetto XVI a Palermo:"non vi fate tentare dalla mafia,è cultura di morte".Saluti
Sig.ra Cristina, Sig.ra Maria Concetta Schimmenti, Sig. Alessandro Franco, il piazzale di viale Europa, invece di essere chiamato Piazzale Nassyria, si chiamasse Piazzale
" Falcone e Borsellino ", che ne direste.
Le Vittime di Nassyria vanno ricordate come le vittime di mafia, non mancano le piazze per onorare Falcone o Borsellino,come non mancavano le strade. Nessuna strada di Misilmeri porta il nome di un Sindacalista come Placido Rizzotto come non porta nessun nome degli agenti di scorta di Falcone e Borsellino, ma hanno fatto studi per dare il nome Bolognetta Erice Agrigento e così via.
Sig.ra Maria Concetta Schimmenti, non mi risulta che a Nassyria c'e la mafia, poi mi consenta, Rizzotto era un sindacalista di Corleone che lottava per i diritti dei corleonesi, non era mica un giudice che combatteva la mafia a livello nazionale, si potrebbe dedicare una via a Rizzotto, e la piazza ai due magistrati.
Enzo in un articolo precedente parlavi di Portella della Ginestra dicendo che volevi venire il prossimo anno perchè li era morto una persona,ora mi rispondi che a Nassyria non c'è la mafia, come se io avessi scritto che a Nassyria ci stava la mafia,mi sorge un dubbio; ma sai cos'è successo a Portella della Ginestra e cos'è successo a Nassyria e chi sono le vittime di Nassyria?
Per quando riguarda Placido Rizzotta sappi che un Sindacalisa quando lotta contro la mafia ,lotta contro tutte le mafie.
Una Piazza una Via non importa, l'importante che tutte le Vittime di mafia,di guerra o terrorismo vengono ricordate.
Nessuno di loro è più o meno importante,la vita di una persona uccisa per mano di mente occulte non si valuta a secondo del lavoro che hanno svolto,per me non c'è differenza Falcone, Borsellino, un Uomo della scorta, una Vittima di Nassyria o un Sindacalista.
Sig.ra Maria Concetta Schimmenti, le chiedo scusa per l'articolo scritto in precedenza, in effetti lei ha scritto che " le vittime di Nassyria devono essere ricordate come quelle della mafia ", comunque sò benissimo cos'è successo in quegl'ianni.