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Consiglio comunale rinviato. Ecco i motivi!

Entro il 10 marzo si dovrà deliberare

Consiglio comunale rinviato. Ecco i motivi!

Si è tenuto oggi il consiglio comunale straordinario in merito alla questione dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato a favore dell’AMAP. Un consiglio comunale lampo per la richiesta di rinviarlo da parte del sindaco e degli stessi consiglieri, vista la confusione in cui ci si apprestava a decidere su un argomento così importante per il futuro del nostro paese. Prova ne è il fatto che qualche minuto prima dell’inizio della seduta è arrivata la comunicazione da parte della Regione di una proroga, fino al 10 marzo 2015, concessa ai consigli comunali per deliberare in merito all’adesione al gestore unico.

Riportiamo di seguito la comunicazione che ha fatto il sindaco all’inizio del consiglio comunale e quella successiva dei consiglieri presenti, letta dal consigliere Bonanno, che in modo unanime hanno richiesto il rinvio. Non erano presenti alla seduta soltanto i consiglieri Strano e Cocchiara.


SINDACO:

L’amministrazione comunale ha partecipato a vari incontri con Regione, ATO1PA, AMAP spa e Sindaci; incontri che ad oggi non hanno sortito alcun elemento di chiarezza sui criteri di affidamento del servizio all’AMAP s.p.a. , pertanto è in attesa di ricevere dalle autorità competenti (Regione e Prefettura) indicazioni dettagliate in merito.

La stessa di dichiara disponibile ad accogliere la decisione che sarà assunta dal Consiglio Comunale che rappresenta in sé, la volontà dei cittadini.

E’ doveroso, ad ogni modo, rappresentarvi che allo stato attuale vi sono numerose criticità che sono stat rappresentate e richieste all’ATO1 PA con una nostra nota n. 648 del 18.02.2015, tra le quali: l’elenco analitico delle reti, degli impianti, lo stato di consistenza, di conservazione e di efficienza dell’attuale rete idrica nonché degli impianti di depurazione.

Non è stato, altresì, reso noto a codesta Amministrazione l’elenco delle utenze e i dettagli tecnici ed economici  che costituiscono il principio per garantire e regolare lo svolgimento del servizio.

E’ opportuno sottolineare che l’ATO 1 PA, come da nota prot. N.551 del 12.02.2015 e successive comunicazioni, ha previsto la consegna della GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ad Amap spa e a far data dall’1 marzo 2015, cesserà ineludibilmente la gestione diretta sin da ora curata e quindi nel caso in cui i comuni non aderiranno all’AMAP la gestione tornerà provvisoriamente in capo ai comuni di appartenenza.

Preme precisare che questa amministrazione ad oggi, in mancanza della consegna di tutta la documentazione richiesta, non è munita di un piano industriale idoneo ad affrontare la gestione del servizio in house necessaria per una valida ed efficiente programmazione.

A ciò si aggiunge che la gestione diretta da parte del comune si pone in contrasto con la vigente normativa di settore in materia di servizio idrico di cui all’art. 7 della legge 164/2014 che così recita: “Gli enti di governo degli ambiti che non abbiano già provveduto alla redazione del Piano d'Ambito di cui all'articolo 149, ovvero non abbiano scelto la forma di gestione ed avviato la procedura di affidamento, sono tenuti, entro il termine perentorio del 30 settembre 2015, ad adottare i predetti provvedimenti disponendo l'affidamento del servizio al gestore unico con la conseguente decadenza degli affidamenti non conformi alla disciplina pro tempore vigente.”

In altre parole il Comune sarà obbligato a definire l’affidamento del servizio al nuovo Gestore Unico con la conseguente automatica decadenza degli affidamenti in house.


CONSIGLIERI:

A nome di tutti i consiglieri comunali presenti oggi in questa seduta consiliare riteniamo, prima di entrare nella trattazione dell’ordine del giorno, esprimere la nostra opinione unanime in merito alla scelta per cui oggi ci troviamo riuniti.

La situazione attuale, come da lei sign. Sindaco spiegata, appare confusa ed incerta dagli organi competenti: governo Regionale, AMAP e nonché dal commissario dell’ATO1 PA, e non fornisce elementi chiari e sufficienti per poter decidere su una questione così delicata per il nostro Comune.

Responsabilità che altri non hanno saputo o meglio voluto prendersi, lasciando a noi consiglieri l’onere di decidere nell’incertezza più assoluta.

Pertanto, considerato che ad oggi non  ci sono elementi certi, sia per una eventuale adesione al Gestore Unico, sia per un ritorno del servizio in capo al Comune.

Da rappresentanti dei cittadini misilmeresi ci sentiamo responsabili delle scelte che in questa aula prendiamo e per questi motivi ci sembra per senso di responsabilità doveroso stasera non prendere alcuna decisione in merito.

Chiediamo per i motivi sopra esposti, nell’attesa di conoscere dettagliatamente a cosa andiamo incontro con le nostre scelte, il rinvio a data da destinarsi (o comunque non oltre il 10 marzo, vista la comunicazione da parte della Regione) di questa seduta consiliare per senso di responsabilità e dovere di chiarezza nei confronti della cittadinanza.

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12 Commenti

  1. Misilmerese

    L'acqua é un bene comune e non si deve pagare, 20 persone non possono decidere per 30 mila abitanti

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    1. Invece di stravacantiare

      Perché non decidi tu per i venti
      Ti candidavi ci mettevi la faccia e ora potevi decidere
      Siccome non lai fatto STATTI ZITTO

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  2. Amos II

    Mislmerese E quindi? Non lasciare il discordo tronco continua, cosa faresti nella circostanza, fammi e facci sapere.

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    1. Misilmerese

      L'acqua non si paga, è un bene pubblico.
      Nel referendum del 2011 il 54% degli elettori ha votato contro la privatizzazione del sistema idrico

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  3. ciro costanza

    l'amap e' un altro baraccone fallito gestito da falliti... un referendum popolare ha votato affinche' la gestione dell'acqua torni ai comuni... rispettate la volonta' popolare e NESSUN GIUDICE DI MERD vi potra' accusare di nulla! un vero amministratore deve essere capace di azioni eclatanti e se per legge non si puo' fare... ESORTO I CONSIGLIERI AD INCATENARSI IN AULA!!!!

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    1. Avanti tutta

      Stanno cercando di ottenere un posto pubblico senza nessun concorso pubblico, con la scusa della necessaria gestione dell'acqua nei Comuni della provincia, con la storia dei soldi messi per i mezzi propri, ecc ecc! Poveri Misilmeresi che pagheranno l'acqua a peso d'oro, con tutti gli annessi e connessi, perchè i problemi ci saranno sempre, dalle perdite, contaminazione e mancanza d'acqua.. Non cambierà nulla.. Per i cittadini aumenteranno le tasse ovviamente, perchè garantire un'altro carrozzone avrà un costo esorbitante.. Mettetevi l'acqua privata...

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  4. acqui

    saggia decisione, vista la tragicomica comparsa del pd,oramai solo ridotto ad un azzeccagarbugli di tangentisti e affaristi tra i peggiori di tutta la storia politica d'Italia, che non sa mai fare una scelta poltica chiara degna di nota ,infine una domanda :ma questo faraone non è quello della società con *********,che bel pezzo di sottosegretario.

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  5. Misilmerese

    Nel referendum del 2011 con il 54 dei voti la gente aveva scelto no alla privatizzazione dell'acqua. Il comune deve gestire l'acqua e non farla pagare alla cittadinanza, l'acqua è un bene pubblico. Se c'è una tassa sull'acqua perchè non metterla pure sull'aria che respiriamo?

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  6. Io non Enea io non Paulo sono...

    "..Io era tra color che son sospesi e donna mi chiamò, beata e bella, tal che di comandare io la richiesi....Oh pietosa colei che mi soccorse! E tu, cortese, ch'ubidisti tosto alle vere parole che ti porse!...Dante, Inferno c. II. Avete promesso mari e monti? Adesso date prova di essere capaci di operare AUTENTICHE RIVOLUZIONI!!!!! Adele.

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  7. Avanti tutta

    La storia, insomma, è sempre la stessa: appena si crea una società privata che campa con il denaro pubblico, la politica siciliana la riempe di personale, ovviamente per chiamata diretta, senza concorsi, trattandosi di società 'private'. Poi, però, la stessa società fallisce. L'unica alternativa è far pagare ai cittadini super bollette, come avviene in certi Comuni dell'Agrigentino dove è già scoppiato un 'casino', perché i cittadini, già oberati dalle tasse, non ne vogliono sapere di pagare bollette per l'acqua 'salatissime'. Oggi Caracausi torna a riproporre il tema Amap per i 42 Comuni del Palermitano. “Il tavolo tecnico convocato dal commissario dell’Ato , Domenico Tucci - aggiunge Caracausi - ha individuato l’Amap come soggetto ideale per la gestione del servizio nei 42 Comuni della Provincia. Questo consentirebbe alla società partecipata non solo di assorbire senza alcun problema i lavoratori ex Amia Essemme e Gesip che le spettano, ma anche quelli ex Aps, svolgendo allo stesso tempo un ruolo di primo piano nella futura area metropolitana e garantendo una gestione pubblica dell’acqua". "Il piano d’ambito, del resto - conclude Caracausi - prevedeva una pianta organica di 1.200 unità. Orlando, quando era in Idv, si è impegnato in prima persona per il referendum sull’acqua pubblica, adesso non vanifichi tutto facendo orecchie da mercante“. Nota a margine Il nostro amico Paolo Caracausi deve aver fatto un bel sogno, altrimenti non avrebbe stilato un comunicato da 'sognatore' incallito. Caracausi - tanto per cominciare - non si è ancora accorto che la futura Area metropolitana di Palermo è già fallita in partenza. Per un motivo semplice: perché non è nata come Area metropolitana, ma come area-pescecane per drenare risorse finanziarie ai Comuni che cadranno in questa trappola. Soldi che dovranno servire a risanare i 'buchi' del Comune di Palermo che Caracausi conosce meglio di noi. Di 'metropolitano' questa storia non ha nulla. Detto questo, lo stesso Caracausi dovrebbe 'svegliarsi' e spiegare ai cittadini con quali soldi l'Amap dovrebbe caricarsi "senza alcun problema i lavoratori ex Amia Essemme e Gesip che le spettano, ma anche quelli ex Aps, svolgendo allo stesso tempo un ruolo di primo piano nella futura area metropolitana e garantendo una gestione pubblica dell’acqua". Amico Paolo: ma unni i viristi tutti 'sti picciuli? Fonte Meridonews....

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  8. OSSERVATORE

    L'ACQUA AI COMUNI. UNA SENTENZA DI APPENA 8-9 MESI FA' HA PERMESSO A 12 COMUNI CONSORZIATI CON APS DI POTER GESTIRE IL SERVIZIO IDRICO IN HOUSE CIOE' PER CONTO PROPRIO REIMPEGNANDO IL VECCHIO PERSONALE CHE NON E' TRANSITATO IN APS E FORMANDO NUOVO PERSONALE TRA I PRECARI COMUNALI RIQUALIFICANDOLI PER POTERLI REGOLARIZZARE IN FUTURO. ATTENZIOE AI CONSIGLIERI COMUNALI DI NON IMBARCARE NUOVAMENTE IL NOSTRO COMUNE IN CARROZZONI MANGIASOLDI COME IL COINRES O L'APS DICHIARATI LIQUIDATI E FALLITI A DISCAPITO DEI CITTADINI CHE SI SONO VISTI RUBARE E RIRUBARE E ANCORA RUBARE UN SACCO DI SOLDI DALLE PROPRIE TASCHE PER GARANTIRE CLIENTELISMO E SCARSO SERVIZIO. QUANDO PARLO DI TASCHE PARLO ANCHE DELLE VOSTRE TASCHE E DI QUELLE DEI VOSTRI FAMILIARI FIGLI GENITORI PARENTI ED AMICI. PRIMA DI FIRMARE APRITE GLI OCCHI E SOPRATTUTTO RIFATEVI ALLE SENTENZE PRECEDENTI PER LA GESTIONE IN PROPRIO VISTO L'ENORME VANTAGGIO CHE MISILMERI HA NEL POSSEDERE UNA PROPRIA ECCELLENTE E POTABILE ALLA FONTE"SORGENTE " QUALE RISALAIMI.

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