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Indagine sisma: Assolto Giuseppe Cimò

L’ex Presidente del Consiglio Comunale assolto dopo 5 anni di indagini

Indagine sisma: Assolto Giuseppe Cimò

Dopo cinque anni continua a far parlare di se l’operazione sisma, che nel 2012 portò allo scioglimento del consiglio comunale.

E’ stato assolto stamattina dal Tribunale di Termini Imerese Pino Cimò, ex Presidente del Consiglio Comunale, sul suo capo pendevano accuse gravissime, come quella di minacce e concorso esterno in associazione mafiosa.

Gli avvocati Antonio Di Lorenzo e Filippo Liberto (nella foto) hanno dimostrato che Cimò non ha mai operato per favorire la ditta Falletta, ed è stato assolto con formula piena da tutte le accuse, anche su richiesta del Pubblico Ministero.

Raggiante ed emozionato Pino Cimò: “Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, colgo l’occasione per ringraziare oltre ai miei avvocati anche le Procure di Palermo e Termini Imerese. Oggi finisce un calvario durato 5 anni, finalmente la verità viene a galla”.

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12 Commenti

  1. Filippa

    Sono contenta per il sig. Cimò, la giustizia ha fatto il suo corso, e fa piacere apprendere che le accuse nei suoi confronti siano state cassate da una sentenza. Quello di cui abbiamo bisogno, come misilmeresi, è chiudere quella stagione che portò al commissariamento del comune, ed invitare Cimò ad evitare ogni forma di attività politica, prima per se stesso e poi per noi, per la comunità, che non ha bisogno di politici come lui, con tutto il rispetto. Aspettiamo di sapere cosa ne sarà dei suoi accusatori, se hanno in buona fede sbagliato, se hanno sentito male, se si sono, con leggerezza, lasciati andare ad un gioco pericoloso con il culo degli altri.

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  2. Giuseppe

    Le comunico Sig.Filippa che il Sig.Cimo Giuseppe fare politica a Misilmeri per me è degradante no per la cittadinanza misilmeresi ma per i politici locali.che non sono degni di avere persone perbene come me.le dico di più che a Misilmeri stia tranquilla che non farò più politica.

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    1. Filippa

      Sig. Cimò, spero che lei non si sia offeso, perché non era nelle mie intenzioni offenderla e non vi è traccia di offesa in quello che ho scritto. Che lei sia una persona perbene non è stato messo in dubbio da quello che ho scritto. Il mio era un giudizio sul politico non sull'uomo. E' un opinione suffragata dalla convinzione che c'è un tempo per la politica ed uno per ritirarsi a vita privata. Lo so che è difficile per i politici 'di professione' comprendere il concetto. Ma è ciò che avviene in quasi tutti i paesi progrediti del mondo.

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    2. Il fratello della sorella

      A questo paese non si concede tregua. Per uno assolto un altro che va in giudizio. Antonio Ingrassia, consigliere comunale di cui leggo su Live Sicilia, è lo stesso che viene chiamato Antonello?

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      1. Filippa

        Naturalmente prima di esprimere ogni giudizio aspettiamo l'esito del processo:

        http://livesicilia.it/2017/03/22/poste-direttore-ed-ex-dipendente-rinviati-a-giudizio-per-peculato_838476/

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  3. EX

    Per ben 3 volte nel nostro comune si è ripetuta la stessa storia,prima le indagini,poi gli avvisi di garanzia,poi il susseguente scioglimento di consiglio comunale per infiltrazioni mafiose,poi la brutta reputazione di un comune diverso da tutti gli altri dell'intera nazione,poi i mass-media che ci anno sguazzato ecc.
    Conclusione 3 volte di fila amministrazioni assolte con formula piena perchè non vi erano i presupposti o le prove di reati di mafia o presunti tali.
    La dignità morale politica sociale del nostro comune chi ce la restituisce?
    Chi ha fornito questi elementi,tali da fare sciogliere un consiglio comunale?
    Per tre volte di fila sospetti rivelatesi IL NULLA c'è qualcuno che ha chiesto quantomeno scusa alla collettività misilmerese per tali errori?
    Qualcuno ha risarcito gli imputati sotto l'aspetto morale che finanziario?
    Tutto si chiude con un nulla di fatto; BASTA solo dire Misilmeresi era tutto OK non è successo niente.
    Se al nord ci sono sospetti di illeciti amministrativi, si mandano gli avvisi di garanzia ma non si intendono infiltrazioni mafiose ma reati di corruzione nè tantomeno si sciolgono consigli comunali, anzi molto spesso non se ne parla piu', se in sicilia un amministratore alza la voce per una inadempienza da parte di un dipendente comunale c'è il rischio che cio' si trasformi in minaccia mafiosa.
    La speranza è che il nostro comune non venga piu' oltraggiato piu' di quanto meriti,ma purtroppo fino a qualche giorno fà siamo stati di nuovo assaliti dalle televioni e dalla stampa per presunti illeciti sui disabili,e tutto dopo i chiarienti del sindaco è tornato normale
    e per l'ennesima volta nessuno ha chiesto scusa.

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  4. Risus abundat in ore stultorum

    "La sua attività e i suoi collegamenti, pur essendo significativi, non sono stati ritenuti fonte di responsabilità penale: è stato scelto e fatto votare dal clan ma condannarlo per questo non è possibile".
    Questa la sintesi di Riccardo Arena nel Giornale di Sicilia di oggi.

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    1. Papardo

      La verità è che l'operazione SISMA è stata una grandissima *******, condotta da investigatori ********* che dovrebbero cambiare mestiere, e che hanno ricevuto UNA SONORA LEZIONE dal vaglio della magistratura. Le sirene che continuano ad abbaiare alla luna è meglio che indossino la museruola. I sogni di revanche sono caduti ai piedi di un giudizio impietoso pronunciato nel nome del popolo italiano. Chi voleva utilizzare la magistratura e le forze dell'ordine come il braccio armato di un folle progetto di dominio e di vendetta, dovrà tornarsene con le mani vuote. I resoconti di Riccardo Arena li uso per pulirmi quando vado in bagno. Cimò è stato assolto senza se e senza ma. Della sua morale si può parlare quanto si vuole, ma le sentenze non vertono sulla morale. Il personaggio ed il suo modo di fare possono come non possono piacere. Chi ritiene moralmente riprovevole ciò che ha fatto lo eviti. Ma attenzione, perché di falsi moralisti è lastricato l'inferno.

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  5. "Tutti compatti dobbiamo votare per te, come presidente"

    E Cimo' secondo il parente avrebbe "capito l'antifona", cioè che era stato scelto dal clan. Condannare per questo non era però possibile (23/03/17 - Giornale di Sicilia)

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  6. pippina a pia fa cchiu' fiura

    praticamente il giudice dopo aver appurato che l'imputato ha commesso X ha parlato con Y di S ed ha ricevuto i voti da F ma non e' possibile condannarlo.
    e questa sarebbe la giustizia?
    vuoi vedere che il reato l'commesso io mentre sto lavorando onestamente e neanche mi sono candidato?

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  7. Gianni La Barbera

    Non voglio commentare il verdetto dei giudici né ho consigli da dare a nessuno sulla scelta di fare o meno politica!
    Io, per mia fortuna o sfortuna, vivo all'estero e molte cose non arrivo a concepirle.
    Per esempio, non arrivo a concepire l'idea che qualcuno possa portare i voti o raccogliere i voti, eccetera. Ma siete scemi voi ? Sì voi ! Perché quei voti sono vostri. Dunque, debbo pensare che il vostro modo di votare non é libero, o anche se é libero (perché in effetti lo é) non siete liberi voi nelle vostre teste.
    Un'altra cosa di veramente aberrante é la leggerezza della magistratura e dei media che riescono : o a montare un caso inesistente nell'impunità più totale o a rinnegare una montagna di accuse, con tanto di prove inconfutabili, come se nulla fosse. Insomma, non é possibile che oggi qualcuno sia accusato di tale cosa con tantissime prove e dopo tutto squaglia come neve al sole. Qualcosa che non quadra c'é, anzi per essere precisi é tutto un casino.
    E poi, rieccomi alla mia polemica di sempre che ormai penso non interessi più a nessuno : l'anonimato sui blog !
    Forse io sarò fissato e probabilmente sbaglio, ma sono convintissimo che l'anonimato gioca a favore delle persone male intenzionate ; a coloro che del silenzio ne fanno un'arma ; alla mafia (che già di per sé é un intreccio torbido e occulto tra malaffare e politica). Perdonatemi della convinzione che nascondersi forse é da vigliacco ; non vorrei arrivare alla conclusione che il popolo a cui appartengo lo sia.
    Ciaoooooo
    PS ai professori del blog : perdonatemi gli eventuali errori di grammatica, ma io a scola ci ivi piccaredda.

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