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Omicidio Milazzo, assoluzione per Giuseppe Di Stefano

Il gesto delle braccia si riferiva ad un incidente di qualche giorno prima

Omicidio Milazzo, assoluzione per Giuseppe Di Stefano

Il 3 febbraio si è concluso il processo con rito abbreviato a carico di Di Stefano Giuseppe accusato di favoreggiamento aggravato nei confronti di Merendino Pasquale e Correnti Giuseppe.

Secondo l’impostazione accusatoria Merendino Francesco nipote di Merendino Pasquale avrebbe anticipato agli amici presenti davanti al bar “283” la fine che di li a poco avrebbe fatto  Milazzo.

Di Stefano era accusato di aver nascosto agli inquirenti tale esternazione sostenendo che il gesto fatto da Merendino Francesco fosse rivolto a lui che aveva avuto un incidente qualche giorno prima e si era rotto un braccio. All’udienza preliminare Merendino e Correnti hanno scelto il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio innanzi la Corte di Assise di Palermo, mentre Di Stefano ha scelto il rito abbreviato e la sua posizione è stata stralciata,

Il processo con rito abbreviato si è celebrato innanzi al GUP di Palermo D..sa Natale.

L’impianto accusatorio, sostenuto dal P.M. Dott. Gualtieri  e da numerosi avvocati di parte civile, non ha retto in quanto è apparso subito inverosimile che l’esecuzione di un tale efferato delitto venisse portato a conoscenza di un ragazzo appena sedicenne e da questi venisse poi esternato in pubblica piazza.

Era stato scritto, all’epoca dei fatti, che era stato incaricato un esperto in labiali di sordomuti per decifrare le parole dette dal Merendino Francesco, ma questa difesa ha dimostrato che  nulla portava a sostenere tali accuse.

Le dichiarazioni dei presenti la sera del 26/6/2013 innanzi al bar “283” erano concordi nel descrivere i fatti e qualche discordanza presente nei verbali resi dagli stessi erano dovute alle pressanti richieste di chiarimenti da parte degli inquirenti, che hanno sottoposto ad estenuanti interrogatori le persone informate dei fatti.

Anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, a cui sono stati sottoposti tutti i protagonisti della vicenda, non è emerso nulla che possa far pensare che i presenti la sera del 26/6/2013 innanzi al bar “283” potessero minimamente prevedere quale sarebbe stata la fine che di li a poco sarebbe stata riservata al Milazzo.

Di Stefano Giuseppe pertanto, a conclusione del giudizio abbreviato, è stato assolto

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4 Commenti

  1. peppe

    questo processo è andato così, ma gli altri processi di cui vorrevvo sapere il decorso visto che riguardano in modo "forte" la nostra amministrazione come mai non scrivete nulla, mi riferisco del processo a Gaspare vitrano, Giampiero Marchese, Giusepe Cimò, Paolino Rizzolo e Irene Gullo.... tanto per avere una informazione più completa....

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    1. Misilmeri Blog

      Abbiamo scritto tante volte relativamente ai processi che riguardano i misilmeresi, se cerca in archivio potrà esaudire ogni sua curiosità.
      Per la precisione, scriviamo ogniqualvolta, la procura, gli avvocati o i carabinieri emettono una comunicazione o un comunicato stampa dal quale attingere notizie.
      Saluti

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      1. peppe

        ok ringrazio per la risposta, ovviamente non accuso nessuno di nulla, poichè un avviso di garanzia tutela l indagato, e nemmeno con il mio messaggio vorrei far passare l articolo per una disparità di trattamento; questo è bene dirlo per evitare equivoci o che qualcuno possa sentirsi, se si può dire "taliato".

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  2. Pietro M.

    Commento...Spero i commentatori abituali,non siano distratti,o pigri,o indifferenti,o vogliano appositamente discriminare questo appunto interessante di peppe???? staremo a vedere

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