“U mazzune, è arte offerta a Cristo, e cioè un’arte del cuore”. Ogni singolo elemento presente è un segno tangibile della fede cristiana, dell’arte manuale di chi lo costruisce, della devozione di un paese.
La sua preparazione avviene il sabato che precede la pasqua di resurrezione, ma alcune persone già parecchie settimane prima si mettono all’affannosa ricerca di particolari tipi di fiori, che possano splendere al meglio il giorno dell’Incontro, e con questo rendere ancora più grazia al Signore. Per prepararlo occorre tanto lavoro e sacrificio, alcune famiglie per tradizione continuano a rendere visibile il lavoro che un tempo svolgevo i padri, gli zii e i nonni, altre ancora cominciano ad imparare dai “maestri” di quest’arte , per voto di devozione fatto al Signore per grazia ricevuta. Famiglie come i Lo Bue e gli Ippolito vantano addirittura una tradizione lunga più di cento anni.
Anticamente “A Cunsata du Mazzuni” , serviva anche come incontro delle famiglie, per stare una serata insieme , e tutti, dai piccoli ai grandi, ognuno preparava il suo mazzolino di fiori per darlo al capo costruttore del mazzune, e con tanta armonia quella forma di pino in legname, pian piano veniva rivestita di ricchi colori di fiori. Quando il lavoro era terminato il padrone di casa dove si animava detto mazzune, offriva dei biscotti e da bere, poi magari si accendeva il giradischi e si ballava.
La mattina della domenica di Pasqua ogni famiglia o confraternita munita di carrellino conduce il mazzune presso le due vare su cui esso verrà collocato, quattro di essi andranno nella vara del Cristo Risorto posta nella chiesa di S. Paolino, gli altri quattro saranno disposti nella vara della Madonna posta nella chiesa del Collegio di Maria. Una volta sistemati in ordine di anzianità ( davanti le famiglie con la tradizione più antica, e dietro i restanti), i mazzuna vengono legati tutti intorno da una corda spessa che servirà a tenere ben salde le forme durante la corsa dell’incontro e la percorrenza della processione. Terminato l’evento i mazzuna si riportano nelle case dove vengono spogliati dei loro fiori e frutti benedetti e distribuiti tra i vari parenti e amici che ne fanno richiesta.
di Marco Giammona
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E' una bella tradizione che deve essere preservata e divulgata. Mi dite come faccio a sapere in quale case vengono preparatati gli 8 mazzoni? Perchè non fare un manifesto, anche un articolo in questo sito in cui si dicono i luoghi e gli orari in cui si realizzano, sempre che possono essere fatti a porte aperte!
Bella tradizione....anche se sul fatto di "essere ben salde durante la corsa" ho qulche perplessità...da qualche anno per motivi di sicurezza hanno semplificato la corsa e l'incontro tra le due statue...prima era molto più coreografico o meglio scenico... Anzichè cambiare la "tradizione" (in senso lato) non era meglio utilizzare le transenne per mettere il luogo in sicurezza? si va sempre per le cose piu semplici :-s