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Ai boss non piacciono i commenti nei blog

Interessante articolo di Live Sicilia

Ai boss non piacciono i commenti nei blog

Vi proponiamo un interessante articolo pubblicato da Riccardo Lo Verso per il quotidiano on line LiveSicilia, nell'articolo si ha la conferma che spesso i capimafia non gradiscano i commenti nei blog. L'articolo di Lo Verso conferma quanto sia difficile trattare determinate tematiche, che anche noi in passato, abbiamo più volte proposto sempre senza paura e garantendo la riservatezza dei nostri lettori.

PALERMO – Feriti nell'onore che credono di possedere. Non tollerano che si gioisca quando qualcuno di loro finisce in carcere. Ai mafiosi di oggi i commenti dei giornali on line danno parecchio fastidio.

Emblematica la conversazione fra i cugini Gregorio e Domenico Palazzotto, considerati capimafia dell'Arenella, registrata dalle microspie. “Stamattina sono usciti nel giornale i ragazzi?”. “Sì… fanno pena”. “L'ho visto stamattina in internet quando tipo affaccia l'articolo in internet sotto poi ci scrivono tutti i commenti delle persone…”. "Questi bastardi… questi farabutti devono morire…". “Ci stavo scrivendo: 'Ma andate a buttare il sangue dal cuore', ho detto mi vengono a prendere subito a casa”.

Il riferimento era ad un blitz della polizia che, nelle ore precedenti, aveva portato in carcere alcuni estorsori. I due cugini, arrestati a giugno dal Nuclei speciale di Polizia valutaria della finanza, una volta letto il giornale on line, discutevano delle accuse contestate e dei rischi processuali degli arrestati: “Ma in poche parole che gli imputano… il carnezziere… detersivi… e un negozio tipo di… cose per la casa… (elencavano i negozi finiti nel mirino dei picciotti del racket ndr), c'era scritto che li hanno ripresi con le telecamere… è come quando hanno arrestato a me che dice che c'erano le intercettazioni… però è tentata… non è estorsione… quando è estorsione si parte pure da dieci anni”.

Scrivere e parlare di mafia è stato in passato decisivo per combattere Cosa nostra che ha sempre fatto del silenzio e dell'ombra in cui si muove i suoi punti di forza. Chissà che il prossimo step culturale non arrivi proprio dai commenti. Da quella possibilità che i giornali on line offrono ai cittadini di esprimere liberamente il loro sdegno per ciò che ammorba la terra di Sicilia. E che, a giudicare dal tono parecchio stizzito delle intercettazioni degli uomini dell'Arenella, infastidiscono parecchio i boss.

Con tutti i dovuti distinguo, in passato altri e non i mafiosi aveva mostrato insofferenza per i commenti postati sul nostro sito dai lettori servendosi di uno pseudonimo per celare la propria identità. Fu la politica a tirare fuori una norma che stabiliva, per quei giornali che non prevedevano un sistema di identificazione preventiva dei commentatori, l'esclusione dai benefici economici previsti dalla legge. Il nostro giornale, in quel caso, prese una posizione molto chiara: tra la libertà dei lettori e quei finanziamenti, scegliemmo i lettori. Quei lettori che oggi infastidiscono parecchio i boss.

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16 Commenti

  1. acqui

    fastidio????, questi personaggi andrebbero mandati ai lavori forzati, altro che !!!! magari si capirebbe il significato di fatica e magari starebbero alla larga dal facile guadagno sulle spalle altrui, w la libertà di parola!!!!!!!!!!!

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  2. guido

    Grazie Misilmeri blog siete state voi i primi a rompere il muro di omertà in questo nostro disgraziato paese, in qualche modo avete dato la possibilità ai nostri concittadini di dire la nostra su mafia e politica sporca, grazie ancora... I cittadini onesti sono con voi...

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  3. Menzel

    E' appena il caso di ribadire, ancora una volta e con forza, una scritta che ho visto alcuni anni fa in muro di una cittadina e che diceva:LA mAFIA (scritta apposta con la minuscola)E' UNA MONTAGNA DI MERDA. Questo dovrebbe diventare un slogan nazionale, in quanto questi mafiosi, piccoli o grandi, sono proprio delle merde.

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  4. FABIO

    ......quei lettori siamo tutti noi che riteniamo che il futuro sia una risorsa per noi e le generazioni future, grazie anche a voi che permettete questo, di esprimerci commentare e valutare...... Grazie

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  5. Mafia e collettoni bianchi: non se ne può più.

    Live Sicilia su Roberto Helg : "Non mi ero accorto che ci fossero soldi nella busta"; L'assegno? "Non so cosa sia, è un biglietto che mi sono messo in tasca".... Che cosa vi ricorda? Se mi procurate l'indirizzo, giuro che gli restituisco le tazzine di Limoges comprate anni fa in uno dei suoi negozi.

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  6. anthony

    Salve a tutti.Partiamo da un principio basilare: la mafia fa schifo, è un cancro della società. Ma forse molti non hanno il concetto di mafia: Per molti "MAFIA" vuol dire solo omicidi, estorsioni, tangenti ecc ecc ecc. Mafia vuol dire anche: quando tu devi acquistare un autovettura e ti porti u cumpareddo per avere lo sconticino. Mafia è: andare alla posta e anzicchè prendere un solo biglietto, te ne prendi tanti per non dare spazio al prossimo. Mafia è postaggiare in modo animalesco e magari in posteggi per handicap, e se i vigili o cc ti fanno il verballe allora diventano cose nutili. Mafia è al supermercato quando fai tutti gli escamotage per passare prima in beffa a chi educatamente fa la fila. Mafia è quando vai all'agip nello spiazzale non ci son macchine, ti posteggi e con tutto lo spazio a disposizione ti arriva uno e ti si posteggia dietro a farti capire che comanda lui e devi sottostare a lui. Mafia è quando vedi un sopruso e non intervieni per omertà, e qua di omertà ne abbiamo da vendere anche alla gente omertosa.Mafia è quando ti posteggi davanto un garage dove ci stà il cartello divieto di sosta, e non permetti alla gente di uscire. La mafia è anche quando ci son elezioni e la gente non ti chiede più se gli dai il voto, ma ti chiede anche la sezione dove voti cosi da poterti controllare. Mafia è anche un commento non pubblicato non so per quale politica. E se questo accade vuol dire che levi la libertà di parola. E se ti imponi su qualcuno levandogli la libertà, sei meglio o peggio di un delinquente? Mafia è non affrontare la gente e nascondersi dietro dei nik fasuli chichi e coco e tricchebballacchio. Non ho detto cose assurde o fuori dal normale, ma ho elencato azioni di ordinaria quotidiaanità. Usiamo il nome del caro Peppino Impastato; ma lui tramite radio out quando denigrava Badalamenti non si nascondeva dietro un nik. E tutti coloro che inneggiano il suo slogan, si rispecchiano dietro le azioni quotidiane che ho appena elencato? direi di no. Se la gente eviterebbe di fare queste azioni giornaliere penso che si vivrebbe meglio, non ci sarebbe il debole e u supirchiusu.

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    1. @STEFANO VICARI

      finalmente qualcuno ha saputo dare la giusta definizione della parola "mafia". mi sei piaciuto chiunque tu sia, peccato abbia usato un nikname.
      Ciao

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    2. DANIELE LO PINTO

      CARO ANTHONY HAI DIMENTICATO UN PUNTO CHE DICE:
      MAFIA E' QUANDO UN UOMO DI LEGGE IN DIVISA VEDE CHE HAI RAGIONE E TI DA TORTO PERCHE' L'ALTRA PARTE OFFESA E' AMICO DEGLI AMICI O MAGARI E' QUALCHE PARENTE DI UN EX CONSIGLIERE COMUNALE.

      (A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE)

      CIAO ANTHONY

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    3. Cani, cacca e..chi se ne frega!

      Mafia è consentire di incassare lo stipendio a chi non produce; mafia è rifiutarsi di bonificare una strada dove decine di cani -tutti i giorni- defecano su asfalto e marciapiedi e abbaiano per ore mentre i loro "padroncini" conversano animatamente; mafia è rifiutarsi di adottare un orario di ricevimento, lasciando che la fila canina si ingrossi almeno fino a venti prima dell'apertura; mafia è sbandierare la divisa del "parente" come garanzia di legalità e poi, con fare minaccioso, tentare di intimorire il vicino...MAFIA E': COSTRINGERE LE PERSONE A RICORRERE AI NICK, altrimenti ti fanno trovare la macchina senza specchietto e le gomme a terra ...mafia è ....

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    4. FABIO

      .......miei cari commentatori, dopo il caso Helg direttore della camera di commercio di Palermo, questo signore con le parole era molto abile preciso e dettagliato, ma di fatto era uno di loro, questa è la nuova faccia della MAFIA..... allora alle parole bisogna dare il giusto peso, perché, se soluzioni si cercano, si ha il coraggio di denunciare facendo solo un numeretto 112; 113; 117; e costituirsi parte civile ai processi con richiesta di risarcimento danni per la lesa immagine di quei misilmeresi onesti fuori e dentro...... fatti non parole.....

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  7. Mafia e mafie

    Mafia è rubare le elemosine nelle chiese; mafia è ipervalutare immobili da acquisire al patrimonio comune; mafia è fare "i sensali" per gli stessi immobili guadagnando più del lecito; mafia è assumere senza concorso; mafia è proteggere il compare che non si reca mai al lavoro e protestare con chi lo richiama al dovere; mafia è costruire abusivamente e pretendere di sanare anche quando non è consentito ;mafia è rilasciare autorizzazioni per locali privi dei requisiti necessari per legge; mafia è far sparire dai tavoli dei dirigenti le pratiche compromettenti riguardanti i parenti; mafia è accompagnare i figli a scuola con la macchina di servizio. In una parola, MAFIA è criminalità sia quando è espressa da organizzazioni malavitose sia quando è radicata nella mentalità di burocrati abbarbicati al potere tanto da far apparire gli uffici più come industrie del crimine che presìdi di legalità.

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