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Banda del racket in manette, coinvolta "famiglia" di Misilmeri

Una imponente operazione antimafia e antiracket, è stata condotta nella notte dalla polizia a Caltanissetta. La squadra mobile ha eseguito 23 ordini di custodia cautelare in carcere, emessi dal Gip del tribunale, Lirio Conti, su richiesta della Dda nissena. Sgominata la famiglia mafiosa che da anni imponeva il “pizzo” in città e gestiva alcune aziende tramite insospettabili prestanome. L’operazione, denominata “Redde Rationem” (resa dei conti), coinvolge “picciotti” ed esponenti locali di Cosa Nostra ma anche alcuni boss delle altre “famiglie” di Gela, Riesi, Mazzarino, Canicattì, Misilmeri, con cui erano in stretto collegamento. Rilevante il contributo fornito alle indagini da sei collaboratori di giustizia. “L’inchiesta, che è la prosecuzione di un’altra indagine, la “Free Town” – dice il capo della squadra mobile, Giovanni Giudice – ha consentito di delineare gli assetti organizzativi, i legami operativi e gli interessi nei vari settori di attività (in particolare nell’edilizia), della famiglia mafiosa di Caltanissetta, facendo inoltre risaltare lo spessore criminale di alcuni appartenenti alla stessa organizzazione malavitosa”.

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13 Commenti

  1. Maria Concetta Schimmenti

    Sarei curiosa di sapere chi sono queste illustre famiglie che disonorano la nostra cittadinanza.

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  2. ciro costanza

    galera e buttare le chiavi nella fossa delle marianne!!!
    non e' concepibile che chi lavora onestamente debba pure pagare il pizzo!

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  3. Maria Concetta Schimmenti

    L'omertà di questo paese è sconcertante. Vorrei capire chi sono le persone che hanno votato contro la mia curiosità di sapere chi era l'illustre persone che è stato accusato di depotenziare il cemento e di costringere le ditte a comprare da loro chiedento tangente. Finchè non si fanno nomi e cognomi questo paese non cambierà mai.

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  4. antonino

    Vedete aimè il paese è pieno zeppo di gente che si dà arie, come si dice che si ""ANNACA"""!! Si fanno belli, si fanno grandi, ma alla fine vanno a finire sempre là : a fare a fine di l'acidduzzi rintra na gargia.

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  5. adele

    A Maria Concetta: una ditta che prima apparteneva
    ad un socio tuo omonimo .Io ti ho guidata, il resto intuiscilo da te.

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  6. Maria Concetta Schimmenti

    Grazie Adele, ma già mi è arrivata la notizia, é il nostro concittadino G*** A*** con la sua impresa ad essere finita nel mirino della magistratura,e se è vero quello che ha scoperto la magistratura è un affare molto ma molto grave per la nostra cittadinanza, a me spiace per le famiglie che sono state messe in mezzo alla strada chiudendo quell'impresa, e sono solidare con loro,ma questo è il prezzo che si paga in sicilia,beffati spesso due volte, sotto pagati, e poi da un giorno all'altro senza lavoro,sol perchè inconsapevolmente e senza colpa si ritrovano a lavorare alle dipendenze di ********.

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  7. Maria Concetta Schimmenti

    Nei mesi scorsi avete pubblicato nomi e cognomi di persone che sono state arrestate perchè hanno buttato copertoni, lavatrici e roba varia in posti che non dovevano,come avete scritto in questo blog i nomi di altre persone che hanno commesso inflazioni di vario genere,perchè quello di G*** A*** me lo censurate? Ci sono persone di serie A e di serie B?

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  8. Misilmeri Blog

    Sig.ra Schimmenti per noi non ci sono persone di serie A e di serie B...
    Per noi ci sono delle regole, dettate spesso dal buon senso !
    A noi NON risulta che la persona in questione sia stata arrestata... se a lei risulta il contrario, ce lo comunichi, o ci comunichi le sue fonti .
    Visto che ha notato che noi mettiamo i nomi... avebbe dovuto ANCHE notare che soprattutto in questi casi, mettiamo le fonti.
    Lei come altre persone, notate soltanto una parte di ciò che vi interessa, noi, per il nostro ruolo, dobbiamo notare o cercare di notare tutti gli aspetti .
    Grazie

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  9. Maria Concetta Schimmenti

    Rileggendo quello che ho scritto sopra non vedo assolutamente che io ho parlato di questa persona dicendo che l'hanno arrestata,come non mi sono permessa di dire che abbia commesso un reato,questo di certo non è mio compito, ma lo è della magistratura.Ho riportato un fatto scritto sui giornali e riportato dai tg della nostra regione. Quello che mi ha fatto pensare è il fatto che di solito mettete nomi e cognomi delle persone cn tanto di foto, e in questo caso censurate come se fosse minorenne, io il nome l'ho letto sui giornali, mica me lo sono invetata.Poi voi stessi nell'articolo sopra che avete pubblicato parlate di famiglie mafiose sgominate e di Boss, mettendo in grassetto, facendo notare che ci stava una famiglia Misilmerese, riportando anche Misilmeri in grassetto.

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  10. adele

    Vi rifiutate di dire i nomi? Nulla da eccepire, ma solo se la regola vale per tutti. Invece, QUOD LICET IOVI NON LICET BOVI. Bene. Allora dite CON.BI.VAL....,come è stato pubblicato da Il giornale di Gela il tre Dicembre ,e così salvate capra e cavoli.

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  11. Lettera aperta

    Volevamo , a priori, precisare in maniera lapidaria: Che
    chi sbaglia deve assumersi la responsabilità di pagare!! e che
    dobbiamo stare dalla parte dei magistrati , delle forze dell’ordine
    e dei singoli cittadini che trovano il coraggio di denunciare!!
    perché loro sono i veri eroi. Inoltre, il nostro senso civico e
    UMANO, ci insegna che è "vile" lanciare il sasso e nascondere la
    mano. Ricordiamo loro che: ad infamare siamo bravi già da noi!!! e
    che ciò non porta alcun valore aggiunto! 200 anni di storia
    siciliana ne sono la prova... Diciamo questo perchè: abbiamo avuto
    il privilegio di conoscere la professionalità lavorativa di codesto
    imprenditore, nonché collega, Aloisio Giovanni; E la sua umanità
    nei confronti dei tanti dipendenti, (oggi disoccupati), che lo
    aspettano! ed è per questo, che volevamo rivolgerci alla parsimonia
    di tutti i lettori di questo blog, spezzando una lancia in favore
    di tutti gli imprenditori Siciliani; Che come Aloisio, hanno avuto
    il coraggio, a differenza di molti codardi parassiti e Mafiosi!! di
    lottare giorno dopo giorno contro: -LA CRISI E LE CONSEGUENTI TASSE
    IMPOSTE DALLA STATO!! -CONTRO GLI INVIDIOSI PRONTI AD INFAMARTI
    -CONTRO IL PIZZO IMPOSTO DALLA MAFIA!! concludiamo augurandoci di
    NON FARE DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO!!! NON FARE DI TUTTA L'ERBA UN
    FASCIO!!! E inoltre permetteteci di ricordare, a Tutti coloro,
    pronti a puntare il dito e infamare gli imprenditori Siciliani; di
    sostenerci!!! Perche tanti come noi e gli Aloisio; Tra scegliere la
    via più semplice, ovvero quella di investire all'estero ,
    accettiamo di lottare e restare in mezzo a voi che ve ne state li
    inermi e indifferenti. Un saluto ancora, alla famiglia Aloisio, e
    soprattutto al “nostro collega" Giovanni. Ti ricordiamo, di
    lottare, affrontare il problema. di farti avanti, di far
    risplendere alla luce del sole, il tuo spirito imprenditoriale, la
    tua professionalità e soprattutto la tua sincera Bonta', Non sei
    solo!!! Un abbraccio da parte di tutti i tuoi colleghi!

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