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Caos olive, oleifici costretti a spegnere gli impianti e chiudere.

Gli autocarri sono stracolmi di sansa. Alle 16.00 un incontro in Piazza Comitato

Caos olive, oleifici costretti a spegnere gli impianti e chiudere.

Dopo la chiusura dei sansifici, arriva di conseguenza anche quella degli oleifici.

Adesso è vero e proprio caos, i raccolti generosi di questo autunno hanno mandato in tilt la produzione di olio d'oliva e soprattutto della sansa.

I sansifici, come anticipato ieri, hanno chiuso i battenti per le difficoltà a smaltire i grossi quantitativi di sansa prodotta, ed è notizia di pochi minuti fa la chiusura di diversi oleifici, sia a Misilmeri che in Provincia di Palermo.

Gli autocarri, posizionati negli oleifici per ricevere la sansa, sono stracolmi e l'impossibilità a scaricare nei sansifici induce alla chiusura dei frantoi che nelle prossime ore spegneranno gli impianti. La sansa è infatti considerata un rifiuto speciale e il conferimento in luoghi non idonei farebbe scattare non solo il sequestro dell'oleificio ma anche condanne penali per i trasgressori.

Smarriti e perplessi gli agricoltori, specie coloro i quali hanno già raccolte le olive e sono a turno, ormai da diversi giorni, per poterle molire e ricavarne così l'olio d'oliva.

Titolari dei frantoi ed agricoltori hanno chiesto un incontro con il Sindaco che dovrebbe avere luogo alle 16.00 in Piazza Comitato. Si aspettano risposte e soluzioni.  

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3 Commenti

  1. rosario

    Scusate la mia osservazione, se la sansa che è un derivato della molitura di olive è un rifiuto speciale; quando le olive cadono a terra sotto gli alberi e il proprietario del terreno li calpesta o vengono schiaccciate da trattori perchè non sono rifiuti speciali? Perchè l'assessorato all'agricoltura non interviene per risolvere questo problema visto che non si fà altro che parlare di rilancio dell'agricoltura sovvenzionando con contributi europei l'apertura di nuove aziende agricole? Solo perchè si è avuta una abbondante produzione di olive tra l'altro con scarissima resa dal punto di vista estrattivo,si crea un danno al produttore che rischia di perdere il raccolto fatto con tanti sacrifici? A questo punto se non vi sono vere e proprie responsabilità bisognna chiedere lo stato di calamità naturale per la perdita dei raccolti e avere un risarcimento danni da parte della regione Sicilia.

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  2. rosario

    BISOGNA INDIVIDUARE UN'AREA IN COLLINA LASCIARLO AD ESSICCARE E AUTORIZZARE IL PRELIEVO GRATUITAMENTE A CHI NE Fà USO PER I BRUCIATORI DI CALDAIE A NOZZOLO.

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