Ora che ci hanno la festa con quelli inchiappati in faccia di sango, tinciuti attipo carnevale pi scantare e con le cucuzze arancione con i denti a Serra , penso faccio mente locale e deduco ( minchia ci hanno arrubbato i morti e ci corpano gli americani !!).Io da nicareddo li taliavo pure i film Americani però ogni volta che vedevo picciriddi che addomandavano dolcetto o scherzetto pensavo che fossero anticchedda scimuniti .Mi piaceva chiossae fare pistola o tubetti con il mio mitra a 44 colpi con le canne mozze stuppate ,era più divertente.
Facevamo i combattimenti tra le bande del mio paese che in occasione dei morti e delle partite di pallone si suddivideva in tanti quartieri o per appartenenze parrocchiali .C’erano i Mantellini che erano i più tinti , poi c’erano la banda dei Tri riti quelli della matrice quelli di San Gaetano e ogni tanto malgrado erano quasi forestieri vista la grande distanza che ci separava ,ci scontravamo pure con quelli della chiesa nuova. I capi banda erano sempre gli stessi il manuzza per i Mantellini, lo scorciaveste per la banda dei Tri rite e poi c’eravamo noi quelli di San Gaetano, rappresentati da Pinuzzo occhi scricchi, il motivo del soprannome era dovuto al fatto che Pinuzzo con un occhio taliava a Cristo e con l’altro a San Giovanni. Certo non è che a dirla tutta Pinuzzo a taliarlo fosse l’emblema della cattiveria infatti come sempre negli scontri armati i più fottuti eravamo sempre noi .
L’anno antecedente, In uno scontro con i Mantellini , questi dopo aver prima disarmato Pinuzzo ed avergli fottuto pure le scarpe ri tennis accattate nuove nuove ,si rivolesero a me dicendomi (rammi a pistola o i tubetti o ti abbulliamo); avevo tre scelte o farmi fottere la pistola o i tubetti o farmi abbullare, l’ ultima era da escludere, perché dolore a parte, poi arrivare a casa abbullato , era preludio di prendere il resto delle lignate e non per motivi di orgoglio paterno ferito ma semplicemente perché già ero stato avvisato : (si ti struppie poi come torni a casa ti do’ il resto), quindi sarei stato cornuto e mazziato e allora scelta fu’ (amuni’ teniti i tubetti ).
Ma il Mantellino, malgrado le tre stecche di tubetti per un totale di trecento lire, continuava a taliarmi arraggiato con i denti stretti e con le nasche allargate, era malo segno e così addio interpol, la pistola nuova nuova ,regalatami dai morti la notte prima .
Ma combattimenti attipo far West, pistole , bande , tubetti e quant’ altro a parte mi chiedevo sempre ,come mai le putie di giocattoli, qualche sera prima dei morti, fossero strachini di gente viva che accattava Ciccio belli , biciclette , piste e tanti altri giocattoli e un morto tutto avvirmato e con lo scheletro antichhedda a vista, non lo vedevo mai , (ma non sono i morti che ci accattano i regali ?) Mi chiedevo .
Eppure stando a quanto mi aveva raccontato Pinuzzo occhi scricchi, lui una notte a suo nonno morto ,quindici anni prima lo aveva visto , ci raccontò che per non farsi fottere dal sonno, nel pomeriggio d’ammucciuni, bevve il caffè che sua madre aveva messo nella bottighhia per fare il mascarpone , era più di menzo litro, ne bevve così tanto che per tre giorni, ebbe il trimulizzo agli occhi e alle mani; però servì eccome se servì.
Quella notte pinuzzo, oramai immunizzato dal sonno, si ammuccio’ arrere la tenda, aspettando il nanno morto con il pacco dono . Si sa’, l’ora degli spirdi e’ verso le tre ma suo nanno, pure da morto fu’ ritardatario.Se lo vedette spuntare che usciva fuori dal gabinetto, verso le quattro con un pigiama che era lo stesso a quello di suo padre e con i pantaloni ancora menzi calati. Ci raccontò che già lo sapeva che era sputato preciso a suo padre ma non fino a questo punto , certo con scuro che c’era e con la sua taliata non proprio perfetta ,la svista poteva capitare. Unico particolare che lo distingueva e che gli regalava un aspetto tetro, era un occhio nivuro ed una ferita sanguinante dalla fronte, ecco non poteva che esser il nanno morto già in decomposizione.
Così la magia ebbe inizio, lo scatolone più grosso, lo posò sutta il tavolo ,quello più nico, lo ripose sopra la piattaia e poi guardando uno scatolino che pareva lo stesso a quello dell’aspirina, gli disse ( a chi vi ha inventato ci hanno a fare la statua ,ancora a 50 mi sento un toro).
Tra me e me pensai, saranno le pillole miracolose che fanno arriviscire i morti, guardai bene dove le nascose, non si sa mai ……….. ; poi posò il pupo di Zuccaro a forma di paladino Francese e l’ enorme cesta, piena di frutta Martorana sulla credenza.
Si fece giorno e Pinuzzo, giarno dalla nottata insonne, si presentò alla famiglia riunitasi per la colazione.
Un grosso scatolo lo aspettava e già la sorella, abballariava come una molla per il prio del Ciccio bello, portato dal nonno morto. La madre soddisfatta, taliava suo padre e rivolgengendosi a lui (che nuttata che nuttata stanotte non solo i morti arriviscero ) e subito dopo con sguardo preoccupato ed amorevole ( ma ti taliaste , come ieri ti sei sminchiato, sbattendo la testa in quel ramo di quell’albero di aliva? ) e Pinuzzo ( Minchia papà … lo sai che sei uno scimunito ? E lo sai perché ? Perché lo spirdo del nonno, stanotte era pure sminchiato come a tia, nello stesso identico punto e quindi avrà sbattuto sullo stesso ramo. Ora vengo e dico, ma se tu doppo che ci hai sbattuto , il ramo lo serravi non ci evitati o nonno di sbatterci pure iddo la testa ?.
Mizzica Vicé, io ca sono lagnuso di nascita e non mi piaci morto leggere, ho leggiuto tutto il tuo ardicolo! Sì, mi ha piaciuto! Eh, a proposito di morti, io prima avevo un inderlocutore amante che mi ha setotto e abbantonato lasciandomi nel dolore piu asso luto. Se lo conosci e lo incontri, pi fauri, gli potressi dire che é una fitinzia?! Grazie. Tornando al tuo raccolto, puro io mi rigordo di pitrati comu si chiuvissi, e teste inzanguinate di racazzi che correvano alla casa con la testa sopra la mano .... no, é al contrario. Ma erano altri tempi. Oggi i racazzi sono schiavi del virtuale; ma anche li pirsone granni non babbiano. Anno tutti qualcosa in mano per comunicare, perone io direbbe che sono affritti dalla solitudine piu asso luta. Viva i morti! vivi o morti.
la festa dei morti, le tradizioni siciliane, i giochi arrangiati alla meglio dalla fantasia dei ragazzi di un tempo poi non tanto lontano rivisitati dalla mente fervida di Vincenzo La Lia, puntuale nei particolari, arricchiscono e rendono interessante il racconto di uno dei giorni dell'anno più sentito dalla gente comune. Un grazie particolare a Vincenzo che con i suoi scritti, pieni di ironia, ci fa riflettere su certe realtà forse non ancora del tutto superate.
Ecco questa mi è piaciuta: o pistola o tubetti. Mi ha riportato indietro a 30 anni fa. A quei tempi altro che halloween; ricordo a fontana nuova ci stava la bancarella dei giocattoli e chiunque comprava la pistola ad aria compressa "CONDOR", o la interpol (STUPPATA) praticamente si bucava la canna dalla parte interna. Questa pistola piccolina un colpo solo tutta in acciaio. A quei tempi ricordate il minuscolo negozio d'alimentari nei pressi della centrale della scuola media (a signora titì) faceva affari doro vendendo tubetti e chiummini. Ora i ragazzi voglio halloween. Aime anno dopo anno tutte le tradizioni si vanno perdendo.
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Bravissimo, Vincenzo!!!
Mizzica Vicé, io ca sono lagnuso di nascita e non mi piaci morto leggere, ho leggiuto tutto il tuo ardicolo! Sì, mi ha piaciuto! Eh, a proposito di morti, io prima avevo un inderlocutore amante che mi ha setotto e abbantonato lasciandomi nel dolore piu asso luto. Se lo conosci e lo incontri, pi fauri, gli potressi dire che é una fitinzia?! Grazie. Tornando al tuo raccolto, puro io mi rigordo di pitrati comu si chiuvissi, e teste inzanguinate di racazzi che correvano alla casa con la testa sopra la mano .... no, é al contrario. Ma erano altri tempi. Oggi i racazzi sono schiavi del virtuale; ma anche li pirsone granni non babbiano. Anno tutti qualcosa in mano per comunicare, perone io direbbe che sono affritti dalla solitudine piu asso luta. Viva i morti! vivi o morti.
la festa dei morti, le tradizioni siciliane, i giochi arrangiati alla meglio dalla fantasia dei ragazzi di un tempo poi non tanto lontano rivisitati dalla mente fervida di Vincenzo La Lia, puntuale nei particolari, arricchiscono e rendono interessante il racconto di uno dei giorni dell'anno più sentito dalla gente comune. Un grazie particolare a Vincenzo che con i suoi scritti, pieni di ironia, ci fa riflettere su certe realtà forse non ancora del tutto superate.
complimenti dallo staff di emporio raffa .E un augurio di continuare a scrivere , mirando piu' in alto.
Ecco questa mi è piaciuta: o pistola o tubetti. Mi ha riportato indietro a 30 anni fa. A quei tempi altro che halloween; ricordo a fontana nuova ci stava la bancarella dei giocattoli e chiunque comprava la pistola ad aria compressa "CONDOR", o la interpol (STUPPATA) praticamente si bucava la canna dalla parte interna. Questa pistola piccolina un colpo solo tutta in acciaio. A quei tempi ricordate il minuscolo negozio d'alimentari nei pressi della centrale della scuola media (a signora titì) faceva affari doro vendendo tubetti e chiummini. Ora i ragazzi voglio halloween. Aime anno dopo anno tutte le tradizioni si vanno perdendo.