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Ciao amore (Misilmeri) ciao

La solita strada, bianca come il sale

il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c’e’ il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.
Andare via lontano
cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.
Saltare cent’anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.
Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
e non avere un soldo nemmeno per tornare.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao.

 Luigi Tenco

Cari amici, come sapete, spesso sui blogs misilmeresi si possono leggere commenti di concittadini emigrati al nord Italia, o addirittura all’estero, questo permette a tanti, me per primo, di sentirsi più vicini alla propria terra d’origine, terra che mai e poi mai nessuno può dimenticare. Non di rado però ciò é causa di scontro; da una parte c’é chi vive o ha vissuto lontano da Misilmeri e magari si permette paragoni azzardati, dall’altra c’è chi si sente offeso e risponde in maniera sproporzionata, anche con insulti pesanti, facendo pesare agli emigrati una colpa che forse non é neanche la loro, bensi del destino… per chi ci crede. Non ho mai capito se considerare fortunati o sfortunati gli emigrati, ma una cosa é certa, hanno o abbiamo non so come dire, la possibilità di vivere nei posti più disparati della terra, con altri popolo, altre culture, altre civiltà, altri usi e costumi. Io credo che più che altro sia importante accettare quello che la vita ci da, con pazienza e rassegnazione, naturalmente dopo aver fatto tutto quello che é nelle nostre umane possibilità.

Mi permetto di pubblicare il testo di «Ciao amore ciao» del grande Luigi Tenco, spero che ciò non sia considerato violazione di legge. Bellissima canzone, non compresa dalla giuria del Festival di San Remo, e forse causa del gesto estremo che ha portato alla morte di Tenco. Era il 27 Gennaio 1967, io avevo 11 anni, e non immaginavo che un dì sarei diventato grande appassionato delle canzoni di tenco, scrivere anch’io qualche piccolo verso, e poi passare tantissimi anni in Svizzera. Seppure la canzone ripete il ritornello ciao amore ciao, a me sembra non  riferito all’amore di una donna, ma all’amore per le proprie origini, forse alla Madre, forse alla terra intesa come lavoro.

Certo, se qualcuno commenta l’articolo e soprattutto il testo della canzone ne sarei ben lieto, però non vorrei dar fuoco alle polveri per uno scontro tra emigrati misilmeresi e residenti, sarebbe proprio il colmo.

PS : caso mai trovate qualche errore di battitura o di sintassi «faciti finta ca un viristivu nenti, grazie».

Ciao a tutti.

Gianni La Barbera

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28 Commenti

  1. antonio

    @GIANNI
    Caro Gianni sono solidale con te perche' posso immaginarmi l'attaccamento che si puo' avere verso la terra dove si e' nati.
    qualche decennio fa' sono andato in america per un viaggio di piacere, da li' ho capito i sentimenti dei siculo americani che ho conosciuto, intanto un'accoglienza che non e' seconda a nessuno ma sopratutto il desiderio di sapere se le tradizioni che loro ricordavano fossero ancora attive nella nostra terra.
    Anch'io ho un bel po' di parenti molto vicini dislocsti in tutto il mondo, a Milano, a perugia, a roma, a new-york u.s.a. etc.
    forse per chi ha dovuto lasciare il nostro paese oggi i nuovi mezzi di comunicazione fanno si' che ci sente piu' vicini e posso affermare con certezza che molte notizie io che vivo in paese non ne'vengo a conoscenza e amici o parenti mieri che vivono fuori sono piu' aggiornati di me,attraverso facebook attraveso le web-cam ecc.oggi a far vivere la vita giornaliera di un paese ci sono i blog, le televisioni private
    i contatti telefonici a basso costo diciamo che la lontananza
    non e' cosi' distante rispetto a prima.
    un saluto ed un augurio per i nostri concittadini che vivono lontani da Misilmeri ed in bocca al lupo qualcuno di voi viene sempre ricordato o per aver frequentato la stessa scuola o per aver giocato da piccoli insieme, ma cio' che conta e' portare sempre nel cuore il luogo dove si e' nati e tenere alti i valori e le tradizioni della propria terra.
    Ciao Gianni e ogni tanto qualche articolo del genere scrivilo
    perche' fai capire a chi e' rimasto nel proprio paese che non c'e' proprio tutto da buttare.

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  2. Gianni La Barbera

    @ Antonio
    Comincio proprio dalla fine del tuo commento...... e chi ha detto che nel nostro paese é tutto da buttare?! Al contrario. Certo i problemi ci sono, come in ogni parte del mondo. È vero che oggi, grazie alle nuove tecnologie, le distanze si sono accorciate e le culture dei popoli si mescolano sempre più.
    Per fortuna, é finito il tempo in cui tantissimi nostri conterranei emigravano al nord o all'estero; a parte tutto, oggi chi va a lavorare fuori ci va con altre condizioni, visto il bagaglio di istruzione acquisito.
    Ciao Antonio

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  3. Giovanni Furnari

    "Mani ingiallite e volti come pietra,
    un bimbo piange allatta a un seno magro,
    addio addio amore,
    io vado via,amara terra mia,
    amara e bella."

    "Partono e bastimente,
    pe terre assai luntanu,
    cantano a buordo e so napulitane,
    cantano pe tramente o golfo già scumpare,
    e a luna mmiezzo o mare nu pocu e Napule ce fa vedè,
    Santa Lucia,luntan'a te,quanta malincunia,
    se gira u munnu sano,
    se va a cercà fortuna,ma quannu spunta a luna,
    luntanu a Napule nun se po stà"

    "Ma sogno notte e dì la mia casetta,
    la mia vecchieta,che sempre aspetta,
    l'amore del Paese e della mamma,
    è una gran fiamma che brucia il cor"

    E poi,Lacrime napulitane,chisto è u paese do sole,ecc.ecc.
    In dialetto sicilianoè rmasta celebre la frase che disse quel tizio catanese quando finì di parlare per la prima volta a telefono con il figlio emigrato.Fino ad allora si erano solo tenuti in contatto per lettera,poi arrivò il telefono,e quando cessò la coversazione,che avvenne durante una pioggia scrosciante egli si rivolse alla moglie molto sorpeso disse:"chiovi mintemu?ie lu celu si suffunna?com'è che la parola di to figghu, m'arrivò bedda sicca ie asciutta comu all'ossu?"Come vedi,caro Gianni,sterminata è la cultura musicale,ma non solo,che vi rende merito.
    Siete il nostro orgoglio,vi siete fatti e ci avete dato grande onore con i vostri sacrifici e le sofferenze che provocano ogni lontananza.
    Un affettuoso augurio a te e a tutti coloro che per un motivo o per l'altro vivono lontano dalla nostra terra.E noi che siamo un popolo di emigranti,abbiamo il dovere di non girarci dall'altra parte quando altri vengonoa bussare da noi chiedendo aiuto.Saluti.

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  4. adele

    Sei riuscito a custodire in te, quasi religiosamente, i ricordi della fanciullezza: l'odore buono del pane fatto in casa appena cotto, oppure nto furnu da zza Tresa; i giochi dei ragazzi sulla via TREBISONDA e darreri a Matrici.... Oggi non c'è più l'ignoranza che induceva a ripudiare e diseredare i figli che, noncuranti del rango,andavano a nozze con giovani di estrazione sociale inferiore ( Mettiti cu chiddi megghiu di tia e appizzaci i spisi ); non usa più "a minuta" cioè l'elenco della biancheria data in dote (" A figghia n'a fascia, a doti n'a cascia); i risparmi e le privazioni di una volta sono lontani ricordi . Tante cose sono cambiate ,ma anche noi, nell'era della globalizzazione ,viviamo, come tutti, i problemi di oggi serissimi, incombenti, difficili da dipanare. Ma custodire con amore i teneri ricordi della propria infanzia è segno distintivo di delicatezza d'animo ed intelligente sensibilità....Non voglio toccare altri tasti per non commuovermi più di quanto non abbia già fatto leggendoTi. A te va tutta la mia stima e considerazione. Un caro saluto. P.S. Visto che ti piace Luigi Tenco, ascolta con attenzione nuova "........ E lontano, lontano nel tempo.............

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  5. francesco

    il mio pensiero va a coloro che hanno perso l'amore, a quanti la loro vita, a chi ogni giorno perde il posto di lavoro ha chi quel posto non l'ha mai avuto ai nostri bambini che non sappiamo che futuro dare
    ai nostri politici che litigano su chi fare pagare gli errori di una politica sporca. A chi non ha niente a chi quel poco aveva e presto lo perdera.
    A questo sindaco e consiglieri che tante promesse avevano fatto e nemmeno una ne hanno mantenuta. A noi che saremo costretti a scappare dal nostro amato paese come profughi perche non c'è futuro .

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  6. Gianni La Barbera

    @ Adele
    Le sue parole mi lusingano e naturalmente mi riempiono il cuore di gioia, grazie. La via Trebisonda......mi chiedo quanti sanno dove si trova. La canzone di Tenco da lei citata da oggi la ascolterò ancora più attentamente.

    @ G. Furnari
    Sei sempre grande, non c'é niente da fare. Sei la Bibbia della cultura ; le canzoni che hai citato sono perle, e parte integrante di un patrimonio tutto italico. Però, quello che ho più apprezzato é stato l'ultima parte del tuo commento dove parli dell'accoglienza agli stranieri. Caro Giovanni, gli uomini buoni non sanno e non possono privarsi della pietà.

    @ Alfio
    Non esagerare, addirittura sconvolto?!

    @ Francesco
    La vita é una lotta continua, per tutti. Non bisogna mai perdersi d'animo; u Signuri (pi ccu ci criri) chiue na porta e grape un purtune.

    @ TUTTI
    Cordiali saluti.
    Gianni

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  7. Ciro Costanza

    Giannuzzo.....credo che farti i complimenti per l'articolo sia banale ma io me ne frego e te li faccio con tutto il cuore!!!
    Da quello che scrivi si sente il tuo attaccamento carnale...quasi morboso con la tua e la nostra terra di sole...una terra che non ha mezzi termini...tutto da' ma a volte tutto toglie!!!
    Come dice Adele..sei riuscito a conservare dentro di te l'amore e i ricordi piu' nascosti e li esterni benissimo anche nelle tue poesie che come tu sai riescono sempre a commuovermi...
    Se me lo permetti vorrei dedicarti una canzone del grande Modugno e sono certo apprezzerai..

    Sole alla valle
    e sole alla collina
    per le campagne
    non c'è più nessuno
    Addio addio amore
    Io vado via
    Amara terra mia
    Amara e be..e..e..e..lla
    Cieli infiniti
    e volti come pie..e..tra
    mani incallite ormai
    senza speranza
    Addio Addio Amore
    Io vado via
    Amara terra Mia
    Amara e be..e..e..e..lla
    Tra gli uliveti è nata
    già la luna
    Un bimbo piange allatta
    un seno magro
    Addio Addio Amore
    Io vado via
    Amara Terra mia
    Amara e be..e..lla.
    Amara e be..e..lla.

    Grazie Gianni....e' anche per merito tuo se mi sento sempre piu' orgoglioso della mia terra!!!!

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  8. adele

    Per i giovani: La via Trebisonda inizia nto strittu ra chiazza, sutta l'arcu; si inerpica fino ad incrociare la via Raffaello , ncapu i rocchi. Schimmenti- Montemedio- Bonanno- VASTA LA BARBERA--Borgese-Cacciatore-Modica- alcune delle famiglie che popolavano la zona. Molte case sono ormai disabitate; se ci andate d'estate vi ritroverete circondati da uno spettrale silenzio, immersi in una atmosfera surreale da suspense come da film western.Provate a visitare quest'angolo suggestivo del nostro paese, da dove è partito fanciullo il nostro amico La Barbera. A lui dedico questi versi di Dante( exul immeritus) in idioma siculo:
    Era già l'ura in cui cu chiù disiu
    lu naviganti pensa a li so' cari,
    pensa lu iornu in cu' ci dissi addiu,
    e lu cori si senti trapanari,
    sintennu la campana di luntanu
    chianciri pi lu iornu chi scumpari....

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  9. Gianni La Barbera

    @ Ciro Costanza
    Ti ringrazio moltissimo per i complimenti. So bene che tu sei uno dei pochi estimatori delle mie poesie; "comu si rici...picca ma bboni" senza dimenticare che, pur se spesso taccio, condivido la gran parte di ciò che dici nei tuoi commenti.
    Per quanto riguarda la tua dedica......e come potrei io non apprezzarla una poesia cosi bella? Grazie Ciro.
    Non credo di avere nessun merito se tu sei cosi orgoglioso della nostra terra. Ammetto che sono confuso da tanti complimenti, un po' troppo generosi verso la mia persona.
    Ciao Ciruzzo.

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  10. Gianni La Barbera

    @ Adele
    Mi mancava soltanto la dedica di un pezzettino della Divina commedia (che non conosco) grazie Adele.
    Quanta vita in quel quartiere, altro che silenzio spettrale!
    Mi pare che Borgese lo chiamassero l'anciddaro; mi ricordo anche delle famiglie Basile, Genovese e Giordano.
    Visto che l'occasione si é presentata vorrei ricordare con molto orgoglio che: quando *é morto* Giordano ( se non sbaglio Filippo), lasciando moglie e due gemelli piccolissimi in una situazione difficile, il più grande dei miei fratelli, Angelo, per tanto tempo mi ha fatto portare a casa loro una marmitta piena di latte delle nostre capre, naturalmente gratis.
    Adele, mi sembra di capire che da giovane lei abbia abitato in quel quartiere, é cosi?
    Cordiali saluti.

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  11. adele

    GIANNI LA BARBERA: Messaggio in codice.Sciamarri (Sciarabba); Cardacia (Costa) ;Pirripinzì; Passera; Zu Sulivestru.Riguardo all'anciddaru ricordi bene. Sono nata ed ho abitato nel quartiere San Francesco, contiguo al tuo. Giocavamo per le strade e ci spingevamo talora fino al Castello , a San Vincenzo o verso U VADDUNI. Una zia di mia madre aveva attività commerciale in via Rossini.Spessissimo andavo a prendere la ricotta ni Chianchialia. Nel tuo quartiere venivo per ritirare i vestiti ( o ricami?non ricordo bene) confezionati da tale Vitina, figlia di Zio SULIVESTRU.Ci sono tornata l'estate scorsa, a piedi, quasi un pellegrinaggio per le vie della memoria, e sono rimasta colpita dal silenzio totale.Ho bussato ad una persiana; dopo un pò un gentilissimo ragazzo si è affacciato
    e, a piedi scalzi, mi ha accompagnata dove chiedevo di andare..Vedendo alcune "case del ricordo" ridotte ad un insieme di ruderi , mi è venuta in mente la poesia di MONTALE , Meriggiare pallido e assorto, dove dice :
    E andando nel sole che abbaglia
    sentire con triste meraviglia
    com'è tutta la vita e il suo travaglio
    in questo seguitare una muraglia
    che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
    Irrefrenabile irrequietudine della mia mente , da decenni imbevuta di versi poetici!!!!!Da ora in poi, ti prego, DAMMI DEL TU. Ho avuto la tentazione di apporre la firma; ma non posso, perchè ,come hai notato ,su questo blog trovano spazio, ANCHE , CIALTRONI che trovano
    IRRESISTIBILMENTE ELEGANTE OGNI INSULTO.Ti saluto.

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  12. Gaspare .....

    Sotto l'arco io ci giocavo con le noccioline ed al forno portavo i pasticciotti (quelli con la zuccata) e buccellati (con la passola) che bei ricordi.
    Quando con mio cugino andavo al forno a ritirare le teglie prima di girare l'angolo dell'arco ci mangiavamo un pezzo l'uno poi li sistemavamo e ritornavamo a casa.

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  13. Francesca

    x @Gianni La Barbera; @Adele; @Gaspare; @Giovanni Furnari......Mi dispiace non aver condiviso questi momenti, ma già sento il profumo meraviglioso della tradizione (dicembrina) misilmerese. Questi profumi a casa mia (per fortuna) ancora esistono e sopravvivono! E poi ho due mie cugine che abitano nella vecchia strata n'chiano, dove, questa settimana inizieremo a preparare, (cucciddata e pastiocciotti). Credetemi.....m'avete emozionato, in un turbiloquio di racconti etnoantropologici e sociali! Grazie di nuovo.....per avermi trasmesso ricordi parentali. Saluti Francesca <3

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  14. Gianni La Barbera

    @ Adele
    Grazie di permettermi di darti del tu; potere annoverare anche te tra i miei pochi amici virtuali mi rende orgoglioso. Sappi però che il mio livello di istruzione é molto limitato, conto dunque sulla tua generosità nel chiudere un occhio....se basta.
    Io sono nato in una via dedicata ad un grande poeta...Ugo Foscolo, al limite della zona di allevatori, dopo ho vissuto alla puta ra strata ranni ed ho lasciato Misilmeri a 22 anni d'acchianata ra petra vecchia. Tra l'altro, avendo lavorato per Vincitore e per Ribaudo, non cé angolo di Misilmeri che non conosco, almeno quello che ho lasciato da giovane.
    La poesia che hai nominato me la ricordo ancora a memoria, come pure Sogno di Pascoli, A Silvia di Leopardi.
    e tante altre.
    Il fatto di usare uno pseudo non impedirà mai a nessuno di essere cialtrone, e poi non si é obbligati a rispondere.
    Come dice un mio caro amico napoletano: La bave du crapaud n'atteigne pas la blanche colombe.
    Ciao

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  15. Ciro Costanza

    @adele: la stima e il rispetto che ho di lei e' incredibilmente alto....e la cosa non mi capita spesso visto che sono considerato il "burbero" del blog....
    Trovo davvero sprecato il fatto che lei non si firma...io la conosco benissimo e non rivelerei MAI la sua identita' pero' mi creda...considererei un suo commento firmato un'icona!!
    So benissimo che ci sono cialtroni che nascosti dietro un nick sprecano il loro tempo offendendo a destra e manca...ma ci sono TANTISSIME persone perbene..oneste e irreprensibili che pur non firmandosi apportano idee, opinioni e consigli intelligenti e seri!!!
    Vede cara prof.ssa...non lo chiedo per me...io la conosco e quando dibatto so con chi sto parlando..io lo chiedo per le tante persone affascinate dal suo modo di scrivere schietto..sincero e colto...e credo anche cche persone come lei possono dare un valido contributo alla crescita di questo paese..cosi bistrattato e offeso...ma che e' IL MIO PAESE..IL PAESE DOVE SONO NATO (io sono nato "a petra vecchia" e mi vanto dicendo per scherzo..sono nato in "via ruggero settimo)..IL PAESE DOVE VIVRO' e CHE NON PERMETTO A NESSUNO DI OFFENDERE!!!
    Come lei credo avra' seguito...in diverse occasioni ho detto che non avrei piu' scritto ma appena mi collego con il blog e vedo negli ultimi commenti....adele, gianni la barbera, gaspare, nino pizzo, il maestro furnari e altri blogger che stimo anche se spesso non ne condivido le idee..mi riviene la voglia di esprimere nuovamente le mie idee...che saranno esasperate, esagerate e a tratti isterici MA.......SONO LE MIE IDEE!!!
    Gent.ma prof.ssa Adele la saluto cordialmente e auguro a tutti i "blogger" buona domenica....

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  16. adele

    GIANNI LA BARBERA: Il Giordano cui ti riferisci , gobbo,abitava in zona, di fronte la casa del compianto Avvocato SANTO PLATINO. Filippo, detto "u immirutu" , era morto in campagna a seguito di un litigio con un tale di nome Turiddu.... I due gemellini ,di cui serbi ricordo, erano Nino e Anna; un terzo fratellino, più grande, non so come si chiami . Sono stati "ottimamente cresciuti" dalla mamma e dallo zio, anch'egli Nino,e oggi risultano ben inseriti nel mondo del lavoro. Da quel che ti racconto capisci QUANTO sono vecchia? Un saluto.

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  17. adele

    CIRO COSTANZA: Tanta stima e rispetto per una "DIPLOMATEDDA CU DUE COCCIA DI LITTRA " , come mi ha definita quell'etrusco, fenicio, borbone, saraceno, arabo, in definitiva bastardo ( così si è autodefinito) del nostro( AHINOI) compaesano? Vero è - come dice Gianni- che la melma di rospo non contamina la colomba; che non c'è strumento di difesa più efficace dell'indifferenza. Ma , almeno per il momento, non mi sento pronta ad espormi con tanto di firma agli insulti di gente minuscola che merita solo silenzio . Sarebbe come mettere " U viscottu 'nmucca o' porcu".Ciao. Ti ringrazio e ti saluto caramente, anche se non sono sicura di conoscerti personalmente. Ma non ho dubbi sulla conoscenza di altri membri della tua stimata
    famiglia.

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  18. adele

    A FRANCESCO: La profonda amarezza che traspare dalle tue parole mi turba e mi dà tanto da pensare. Ma dimmi, che altro possiamo fare, noi che economicamente stiamo un tantino meglio,se non sopportare con rassegnazione le forche caudine( fiscali) a cui ci stanno sottoponendo?Le vessazioni( leggi tasse) stanno raggiungendo livelli insostenibili, per molti di noi. L'unica difesa è DENUNCIARE GLI EVASORI, perchè solo pagando TUTTI si riuscirà a pagare di meno.Un augurio sincero per il tuo futuro, che possa essere foriero di serenità.

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  19. ganesha

    Caro Gianni complimenti,perchè questa canzone a me sconosciuta fino ad ora ,mi ha fatto riflettere,rispecchia tanto la nostra terra,e mi sento commosso perchè riesci a trasmetterci i tuoi sentimenti in modo semplice e genuino,continua così,portando un pò di aria Misilmerese nel luogo in cui vivi.
    Io viaggio tanto ...ma quando rientro a casa mi sento un re,dispiacendomi della realta che c'è........e che vorrei cambiare.
    Questo paese lo tengo sempre nel cuore e dovunque vado ,parlo sempre della nostra gente delle nostre tradizioni proprio come fai tu.........condividere questi sentimenti per il luogo natio è bellissimo.
    Continua così.

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  20. Gianni La Barbera

    @ Francesca
    Cara Francesca, cara, lo ripeto perché ho tendenza a diventare amico di chi mi parla di dolci.....cusà cci scappa qualcosa.
    Visto che apprezzi le storie del passato ne ho proprio una che si sposa bene a quello che farai in questi giorni.
    " Da bambino abitavo alla punta ra strata ranni, parlo di circa 46-48 anni addietro, il primo dei miei fratelli era da poco fidanzato; per natale naturalmente mia madre ha fatto i soliti dolci natalizi e come usanza un grande biscotto a forma di cuore da regalare alla fidanzata di mio fratello, sfortunatamente morta qualche anno fa.
    Noi eravamo e tutt'ora siamo 4 fratelli e una sorella, non potendo tenere i biscotti a casa nostra (non sarebbero arrivati a Natale) mia madre li portava dalla vicina, la Signora Palazzotto"
    Francesca, scommetto che tu conosci mia sorella Pina, forse hai conosciuto anche mia Madre.
    Ciao e Buon Natale.

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  21. Francesca

    @Gianni La Barbera.....Io sono un pò più giovane di quanto credi, ma grazie alla memoria paterna, ti chiede (almeno che non ti reca disturbo) tuo fratello lavorava con gli ovini? Perchè.....anche mio padre era della strada n'chiano e delle zone limitative attorno la Chiesa Madre (Matrice). Saluti di cuore 🙂 🙂

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  22. Gianni La Barbera

    @ Francesca
    Si Francesca, anni addietro i miei fratelli hanno tutti lavorato con gli animali, come pure i miei cugini di primo secondo e terzo grado, zii, nonno e non so fino a quale generazione.
    D'altronde anch'io, nonostante seguissi la strada di radiotecnico, ogni tanto ho dovuto aiutare ad accudire gli animali. Nasce proprio da lì la poesia "Valle Barone" pubblicata su MisilmeriNews.
    Non ti chiedo dettagli su tuo Papà per ovvi motivi.
    Tanti saluti.

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  23. Gianni La Barbera

    @ Ganesha
    Ma tu che musica ascolti? quella che fa boum boum ?! Per carità, anche quella é bella, soprattutto se sei giovane.
    Beato te che quando torni a casa ti senti un Re; io un Re non mi ci sono mai sentito, ma neanche uno schiavo. A me basta essere me stesso ovunque mi trovi, mi accontento di poco.
    Saluti

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  24. ganesha

    Un RE ,nel senso che respirando gli odori della mia terra mi sento felice,pur consapevole dei problemi che ci circondano.
    Per quanto riguarda la musica ,non ho un genere preferito ,i miei gusti spaziano sulle tendenze del momento ,adoro la lirica e il teatro ,la musica leggera e melodica,ma il gruppo che amo ........nonostante io abbia 33anni,sono I QUEEN ,per me intramontabili.
    Di te ammiro la tua sicilianità doc .
    Buone Feste.

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