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Consiglio comunale straordinario sull’acqua. Verso il passaggio ad AMAP

Domani alle ore 17:30

Consiglio comunale straordinario sull’acqua. Verso il passaggio ad AMAP

Domani, 27 febbraio 2015, il sindaco Rosalia Stadarelli ha richiesto di convocare con procedura straordinaria un Consiglio comunale alle ore 17.30 presso l’aula Rocco Chinnici, per discutere e quindi deliberare in merito alla proposta inoltrata dall’autorità ATO1-Palermo tendente ad affidare, in via transitoria ed emergenziale, la gestione del Servizio Idrico Integrato ad AMAP spa. Saranno presenti anche i dirigenti dell’area 2, Dott.ssa Bianca Fici e dell’area 5, Geom. Rosolino Raffa.

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18 Commenti

  1. Gds

    PALERMO. La guerra dell’acqua è ancora tutta in fase di combattimento. Sembrava che la soluzione fosse dietro l’angolo: 42 Comuni del palermitano (10 erano già fuori dopo avere vinto una causa ai tempi di Aps) che si affidavano, dopo il fallimento di Acque potabili siciliane, all’Amap per la gestione del servizio. Ma non è stato così. Alla riunione decisiva convocata a Palazzo Comitini dal commissario dell’Ente, Manlio Munafò, e dall’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, si sono presentati soltanto i sindaci di 26 amministrazioni, quelle che hanno sostanzialmente garantito l’adesione al nuovo assetto di «area vasta». E gli altri? Resistono. Sull’esperienza di paesi come Petralia Sottana o Cinisi probabilmente pensano di gestire in house il servizio. Anche se l’assessore Contrafatto aveva avvertito: «Il servizio integrato comprende anche la depurazione e il servizio di fognatura: ciò non può essere utilmente o economicamente svolto da piccoli o grandi comuni in ordine sparso, che forse non considerano neanche tutte le conseguenze civili e penali cui vanno incontro. C'è una normativa nazionale sul tema che è chiara: i Comuni che non hanno partecipato all’incontro non pensino di aver risolto il problema». Al momento a dare un primo impegno all’adesione al gestore unico sono stati i Comuni di Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bonpietro, Campofelice di Roccella, Camporeale, Casteldaccia, Cerda, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Partinico, Piana degli Albanesi, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Sciara e Torretta. Mentre il Comune di Bagheria si è astenuto. Ne restano fuori ben 16, disposti a dare battaglia pur di non cedere la «sovranità» che riotterranno a fine mese. Infatti, è corsa contro il tempo perché il commissario dell’Ato in liquidazione, lo stesso Munafò, ha detto che entro il 28 vuole consegnare le reti. Ed è anche il giorno in cui 2012 dipendenti di Aps rimarranno senza paracadute. Santo Inguaggiato, sindaco di Petralia Sottana: «Siamo fra i pochi Comuni che non hanno mai ceduto le reti. Dalla captazione alla depurazione abbiamo sempre provveduto in autonomia. Non è vero che le piccole realtà non possano provvedere. La Regione, piuttosto, pensi a sbloccare i fondi europei che ci consentirebbero l’adeguamento del sistema idrico e fognario». Pollina, ad esempio, gestisce in proprio dopo una causa, da agosto: «Abbiamo maestranze che ci consentono di gestire le reti in tranquillità - spiega il primo cittadino e parlamentare nazionale del Pd, Magda Culotta -. Affidata all’esterno solo la depurazione. Speriamo presto di potere abbattere per i cittadini la bolletta del 20 per cento». Il sindaco di Misilmeri, Rosalia Stadarelli, è uno di quei amministratori in linea di principio disponibile ad affidarsi ad Amap: «Ma c’è ancora confusione - dice -. Non sappiamo su quali basi e con quali garanzie dovremmo accettare questo nuovo inizio». Mentre per Rosario Lapunzina, primo cittadino di Cefalù «la Regione deve essere chiara: prima individui il gestore come impone la legge e ci certifichi che obbligatoriamente bisogna riunirsi in consorzio». tratto da gds.it

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  2. Amos II

    Complimenti alle amministrazioni dei sedici comuni, speriamo che il nostro sia il diciasettesimo, l'acqua è nostra e mi sembra opportuno che ritorni a noi.

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  3. Misilmerese Doc

    perch? non fare tornare la gestione alle capacit? del nostro comune? i purtusa in cui versano le nostre strade sono pietose MISILMERI SCULAPASTA O SCULAPIATTA! avevo consigliato all amministrazione un suggerimento una squadra di ragazzi un paio di camion di bitume e girare x il paese! nulla ? stato fatto ZEROOOOOOOOOOO! ci manca solo l arca di No? x circolare in paese visto che i crateri sono tra l altro pieni di acqua! MA I CONSIGLIERI E I NOBILI ASSESSORI QUANDO ESCONO DI CASA QUALE STRADE UTILIZZANO X CIRCOLARE! ????? VERGOGNA VERGOGNA VERGONA E BASTA!

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    1. UNICO SCARTO RU PAISI

      sei l'unico genio di Misilmeri che ha capito che ci vuole un leoncino di bitume per tappare i buchi, ALLORA DALLALTO DELLA TUA INTELLLLIGENZA POTRESTI COMUNICARCI QUALE INPIANTO IN SICILIA È ACCESO IN QUESTO PERIODO PER FORNIRCI DEL BITUME?????
      Informati e poi parla.

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  4. antonio

    Se ancora il popolo conta qualcosa, lo stesso ha già espresso il suo giudizio attrverso un referendum che a grande maggioranza autorizzava i comuni alla gestione dell'acqua. Se il presidente Crocetta se ne frega dell'espressione popolare,il popolo autorizza i Sindaci a gestire autonomamente il servizio con le proprie maestranze. Secondo mè è inutile correre ancora dietro a decreti legge rivelatesi fallimentari quali gli ato o i vari consorci atti allo spreco di denaro pubblico e caricati alla cittadinanza che versa in uno stato economico comatoso al limite della sopportazione,e all'idea della totale evasione. Sfido qualsiasi Giudice a condannare un sindaco che avendo una sorgente bastevole nel proprio territorio le maestranze per poter operare nelle manovre di fornitura utenze vada ad affidare tale servizio a delle società private o consorziate con molti disagi e costi quasi raddoppiati rispetto alla gestione autonoma. Sig Sindaco viste le Sue capacità politico intellettive,si adoperi per la gestione autonoma viste le sorgenti territoriali che ci semplificano l'adduzione dell'acqua.

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  5. cittadino

    La cosa giusta, ha mio modesto avviso e che il comune aderisca all'AMAP il servizio non potrà fare altro che migliorare, tenuto conto che AMAP vende l'acqua 0,26 contro aps 0,66 circa e poi i mezzi che ha amap non li ha nessuno nemmeno il comune stesso,io darei pure il rifacimento strade e i rifiuti ha rap, solo cosi i cittadini possono risparmiare, e avere un servizio migliore.

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    1. Amos II

      Cittadino

      Scusami ma secondo te oggi l'Amap vende l'acqua a 0,26 centesimi, domani acquisendo tutti i diritti di legge, chi potrà impedire allo stesso ente di raddoppiare o triplicare il costo delle bollette per l'acqua pubblica, cioè in parole povere noi misilmeresi siamo ricchi di acqua, abbiamo la sorgente più bella e l'acqua più buona di questa provincia e dovremmo cederla a gratis ai signori dell'Amap i quali ci faranno strapagare la nostra acqua, ma su finiamola e apriamo gli occhi, siamo noi che dobbiamo vendere acqua e non loro e poi non dimenticare i disservizi causati dall'Aps e dell'Ato 1. I nostri amministratori e i nostri operai sapranno come fare per non farci mai mancare l'acqua e sopratutto la loro vicinanza.

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  6. Movimento "La Bussola"

    LETTERA APERTA Ai Sigg. Componenti del Consiglio Comunale di Misilmeri Il Movimento “La Bussola”, in riferimento alla seduta del Consiglio comunale del 27 Febbraio 2015 avente per oggetto l’affidamento della gestione dei servizi idrici, fa presente quanto segue: - alla luce della privatizzazione degli impianti idrici in Sicilia, culminate nel nostro Comune con la consegna delle Reti (a Giugno del 2009); - delle proteste di Associazioni, Sindacati, Sindaci e Consigli comunali; della vittoria referendaria per l’acqua pubblica scaturita da uno straordinario coordinamento ed impegno di queste forze civili e democratiche; - del successivo fallimento di molte Società di Gestione come Acque Portabili Siciliane in provincia di Palermo; - dei tentativi recenti, da parte della mala politica guidata dagli affari, di affidare la Gestione Idrica a Società miste (Pubblico – Privato); - della situazione attuale della Rete Idrica comunale, abbandonata a se stessa; questo Movimento suggerisce ai Consiglieri molta CAUTELA sulle decisioni in questa delicata materia. Chiede a tutti ed a ciascuno di non votare alcuna delibera prima di averla letta e valutata con attenzione, rimandando la eventuale decisione dopo l’approfondimento necessario: una o due settimane in più non aggiungeranno gran che a questa catastrofe infinita. In particolare indica di sostenere, come assolutamente necessaria, una alternativa alla eventuale adesione ad una qualunque Societa’, ancorché Pubblica (è pure importante la durata della Convenzione, la possibilità di uscirne “in danno” in caso di gestione insoddisfacente, etc..): Secondo il Movimento “La Bussola” questa alternativa è la Gestione Comunale, magari migliorata rispetto il 2009. Firmato: il Movimento Politico – Culturale “La Bussola”

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  7. giovanni

    Il problema non è a chi pagare la bolletta se ad ATO1 in liquidazione o AMAP. Misilmeri non ha bisogno di assicurarsi l'approvvigionamento dell'acqua perchè la cediamo anche a terzi, il nostro problema è la rete idrica che AMAP in un periodo di gestione transitoria di otto mesi non ci metterà mani di sicuro,e credo anche successivamente in caso di gestione definitiva. Quindi per noi cambia poco se paghiamo la bolletta ad AMAP o ad altri, tanto avremo sempre la rete un colabrodo con tutti i disservizi.

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  8. GASPARE DI SPEZIO

    @ Cittadino, ma sei un dipendente dell'azienda AMAP? Il servizio idrico integrato, lo deve gestire il comune di Misilmeri. Ci sono dei funzionari, come: Rosolino Raffa e Filippo Lo Presti, che hanno una esperienza da fare invidia ai direttori ed ingegneri dell'AMAP. Non è la prima volta che l'AMAP tenta di fregarci la sorgente Risalajmi, ma non c'è riuscita, ne quando amministravo io questa comunità e spero che non ci riesca nemmeno ora. Invito tutti i consiglieri comunali, e faccio appello a loro in nome di Misilmeri, di non cedere le armi al comune di Palermo. Invito i consiglieri a bocciare questa delibera. La sorgente di Risalajmi è nostra e nostra deve rimanere.

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    1. cittadino

      Egr sig di spezio può darsi che mi sbagli sul'AMAP, ma dire proprio lei che non dobbiamo dare la sorgente di risalaimi a palermo quando lei diede tutto il paese di misilmeri a palermo e al sindaco orlando che era il suo referente politico, con il partito la rete.

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    1. cittadino

      Vedi bagheria amministrata dal sindaco cinque del M5S che hanno aderito all' AMAP, che secondo me hanno faTTO BENE PERCHè SOLO CONSORZIANDOSI possono ricevere finanziamenti della comunità europea, cosi dice la legge.

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  9. Amos II

    @cittadino Non sai cosa dici, l'acqua della sorgente di Risalajme ricade nel comune di Misilmeri, quindi significa che a guadagnarci saremo noi, fossi per me non darei mai la nostra acqua all'Amap, secondo te come farà a gestire 42 comuni più 40 delle madonie tutti contemporaneamente, già veniamo dallo sfracelo APS e Ato 1, quindi dobbiamo continuare a sopportare questo? Ti invito a riflettere.

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