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Due Misilmeresi protagoniste della rivoluzione scolastica

Due Misilmeresi protagoniste della rivoluzione scolastica

Andare a scuola senza zaino è stato il desiderio di tante generazioni di studenti, adesso grazie all’aiuto delle nuove tecnologie può essere realtà. Da quest’anno nella I G del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo , gli studenti studieranno con l’ausilio dei Tablet, una particolare tipologia di PC portatili, caratterizzato dalla possibilità di essere utilizzati con una penna od uno schermo tattile.

Anche la lavagna classica va in pensione, sostituita dalla innovativa lavagna multimediale; dunque niente quaderni, niente libri, niente penne, niente gesso e interrogazioni alla lavagna.

Un rapporto di corrispondenza costante con i Professori e qualche buon video su youtube come valida alternativa alle classiche lezioni.

Il Vittorio Emanuele II è  la prima scuola in Sicilia e il primo classico in Italia a coniugare la didattica con le nuove tecnologie, una rivoluzione scolastica che ha come pioniere due Misilmeresi, Irene Vitrano e Miriam Di Pisa, due tra i ventisette alunni della classe sperimentale.

Carpal Tunnel Syndrome, Hand/wrist Pain System

le=”text-align: justify;”>“Sono davvero entusiasta di questa nuova avventura  che sta per cominciare ,anzi che è già cominciata, – commenta Irene Vitranoperché da quando ci hanno consegnato i Tablet (ovvero pochi giorni fa)  abbiamo capito di essere una generazione che si proietta verso un futuro,  in cui ha un ruolo sempre più importante  la COMUNICAZIONE, basata ormai sulle nuove  tecnologie che sono parte integrante del nostro vivere quotidiano.Sicuramente è molto più divertente  studiare con i Tablet piuttosto che con i classici libri  ma aspettiamo un pò di tempo per poter dare un giudizio .”

Secondo Miriam Di Pisa le differenze sono davvero sostanziali: “Ogni qualvolta i Professori devono interrogarci, basta collegare il nostro Tablet con la lavagna multimediale e possiamo rispondere alle domande dal banco. Un’altra importante semplificazione sta nel fatto che non dobbiamo piùcercare  gli argomenti nei libri o negli appunti, ma abbiamo tutto in un unico dispositivo. Personalmente sono entusiasta di vivere questa esperienza.”

Foto: repubblica

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17 Commenti

  1. ADELE

    @ IRENE E MIRIAM
    Non vi conosco, ma già vi voglio bene.

    Che emozione rivedere una delle "mie" classi!
    Si, perchè io ho insegnato per tanti anni proprio nel corso G del "glorioso" Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo.
    Mi congratulo con gli insegnanti e con voi per la scelta di una preparazione con una informazione più moderna,diversa, dinamica, realistica, aperta all'informatica. . Non è vero, infatti, che l'informatica si rivolge solo agli insegnamenti scientifici; al contrario, risulta di ampia utilità anche per insegnamenti "tipicamente umanistici"come il latino, il greco e l'insegnamento della letteratura. Con tale rinnovamento didattico attiverete una interazione macchina/alunni che consentirà un'efficacia molto superiore a quella delle esercitazioni scritte a cui noi, insegnanti di vecchio stampo, eravamo costretti a ricorrere impiegando molto tempo per le correzioni/verifica.Potrete scomporre e ricomporre i testi, interrogarli a vari livelli, a saper leggere "in spessore".
    Studiate con diligenza ed impegno : vi aspettano molte fatiche, tante ansie, qualche delusione, sporadiche gioie. Questi anni condizioneranno il vostro futuro, i vostri interessi, gli orientamenti , il lavoro. E' il tempo di IMPARARE AD IMPARARE , premessa indispensabile perchè possiate formare il vostro pensiero critico, collegare la scuola alla vita sociale;percepire con maggiore profondità i mille aspetti della realtà sociale e culturale contemporanea. L'informatica sarà per voi uno strumento di lavoro potente e raffinato per la conoscenza dei popoli antichi ;ma anche un'avventura intellettuale verso l'educazione alla non violenza,alla tolleranza, alla democrazia.
    ABBIAMO BISOGNO CHE I NOSTRI GIOVANI SI DISTINGUANO ; TENETE ALTO IL NOME DEL NOSTRO PAESE.
    VALETE.

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  2. Roberto

    Scusatemi, ma io non sarei così tanto entusiasta....concordo che bisogna andare dietro alle innovazioni tecnologiche...ma il rapporto con i libri non va assolutamente perso!!!! Anche l'editoria in questo modo rischia di essere distrutta!!! E con essa le fabbriche che producono quaderni, penne e così via..!!!!!

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  3. nino c.

    @Roberto

    io credo che dobbiamo salvare il bambino e buttare l'acqua sporca se non vogliamo rischiare di perdere il bambino infetto dall'acqua sporca.

    la Cina l'India e altri paesi ci stanno divorando

    inoltre finisce tutto il magna magna dei testi scolastici che cambiano ogni anno, perché di magna magna si tratta

    valutando a lunga gittata, è molto di più il guadagno che la perdita.

    rifletta signor Roberto.

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  4. giovanni

    Roberto, in parte potrei darti anche ragione, ma l'innovazione e la tecnologia devono escludere sempre qualcosa, pensa quanti operai sono stati esclusi con l'ingresso dei robots nelle catene di montaggio, quanti contadini nei campi per mietere il grano sono stati sostituiti da una metitrebbia, quanti mestieri sono scomparsi per fare posto alla tecnologia, e potrei continuare per ore.
    La ricerca di nuova tecnologia è doverosa per l'essere umano, purchè sia sempre utilizzata nel rispetto dell'uomo stesso, della natura e degli animali.
    Poi non difenderei tanto gli editori scolastici, che per vendere sempre nuovi libri cambiano solo il titolo e copertina e la scuola ti impone di acquistarli.

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  5. TURI

    CHE BEN VENGA IL PROGRESSO, MA DIRE CHE IL LICEO DI PALERMO E' IL PRIMO IN ITALIA AD USARE QUESTO TIPO DI TECNOLOGA E' ASSURDO, DOVE VIVO IO LA LAVAGNA ELETTRONICA SI USA GIA' DA QUALCHE ANNO. BUON LAVORO
    QUESTA TECNOLOGIA SALVA UN SACCO DI PIANTE, SI USA MENO CARTA

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  6. Irene

    @ Adele

    La ringrazio per le belle parole che ci ha dedicato. Siamo consapevoli di vivere una bella avventura, conosceremo il mondo classico con la tecnologia moderna.
    Un caro saluto

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  7. Roberto

    I libri sono pieni delle parole dei saggi, degli esempi degli antichi,
    dei costumi, delle leggi, della religione.
    Vivono, discorrono, parlano con noi,
    ci insegnano, ci ammaestrano, ci consolano,
    ci fanno presenti ponendole sotto gli occhi
    cose remotissime alla nostra memoria...
    Se non ci fossero i libri noi saremmo tutti rozzi e ignoranti,
    senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio;
    non avremmo conoscenza alcuna delle cose umane e divine;
    la stessa urna che accoglie i corpi
    cancellerebbe anche la memoria degli uomini.
    ( Cristoforo Moro).......
    Io preferisco mettermi la sera nel mio divano o a letto e leggere un buon libro, nonostante io abbia
    anche un' iPhone e un'iPad...ma al profumo della carta non voglio proprio rinunciare.... Sarà che faccio parte di quella generazione che ha studiato non solo sui libri ma anche su appunti in fotocopie e dispense varie.....

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  8. nino c.

    @Roberto

    STRAORDINARIO AFFASCINATE ROMANTICO MERAVIGLIOSO
    STUPENDO ECCELLENTE AMOREVOLE TRADIZIONALE ECC ECC ECC

    d'accordissimo con Lei, però!

    una cosa è quello che dice Lei, un'altra è l'evoluzione e il progresso che non si devono fermare mai

    III MILLENNIO

    per me discorso chiuso, rispettosi saluti.

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  9. anthony

    @roberto.. @tutti. Usare il tablet ha i suoi pro ed i suoi contro. I pro stanno nel fatto che da adesso si leva u babbio che hanno alcuni professori moderni ossia?: un tempo i ragazzi compravano i libri di scuola dagli altri alunni dell'anno superiore. Adesso arrivano alcuni professori che ogni anno ti cambiano i libri di testo e ti costringono ad andare a spendere soldini per comprare ogni anno nuovi libri. Il pro dell uso del tablet sta qua: non vedrai piu quelle scene angoscianti di alunni che trascinano cartelle che ti pesano quintali, e dall'altro lato una diminuzione dei costi. Il contro sta nel fatto che adesso uscira la moda i futtere i tablet ahahahahahaah

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  10. anthony

    @tutti. Una cosa scherzosa sull'uso dei tablet a scuola. Un tempo il proff-o la proff spiegava, e gli alunni si passavano il tempo a disegnare cuoricini faccine, il classico ciao elaborato negli angoli vuoti delle pagine dei libri. Adesso coi tablet, il prof spiega e gli alunni mettono post su facebook: miiiiiii che palle sto proff ahahahahahaha.

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  11. Roberto

    Un tablet degno di questo nome costa intorno alle 500-600 euro...+ il costo dei libri da acquistare online... Vorrei capire dov'è il risparmio per le famiglie....e se gli aggiornamenti dei libri on line fossero pure a pagamento???... Il monopolio delle case editrici non finisce certo con l'introduzione dei tablet perché sempre da loro si dovranno acquistare i testi.....e i tablet non si fotocopiano come facevamo noi per risparmiare....

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  12. anthony

    @roberto. Aspe non ho capito il tablet lo devi comprare tu? se il tablet lo devi comprare tu, il discorso cambia totalmente perche asserisco e confermo i prezzi che hai dato. Pensavo il tablet lo forniva la scuola come avviene in alcune nazioni.

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  13. Roberto

    Scusate ma pensavate che il tablet lo fornisse la scuola????? In questo momento i progetti pilota sono a carico delle scuole... Ma non appena saranno coinvolti tutti gli studenti il tablet lo dovranno comprare loro come e' già successo per una scuola del nord Italia.... Magari a rate... Ma il prezzo sempre quello e'...!!!!!

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  14. Pietro Bonanno

    Ragà, io sono un appassionato di tecnologia, ma non facciamo le solite baggianate per poi stupirci di come mai "non ha funzionato". Uno strumento multimediale a scuola può essere un ottimo ausilio, ma è la cosa meno adatta ai ritmi e alla qualità dell'apprendimento. E' una fruizione frammentata, stanca gli occhi rapidamente (i tablet LCD/LED *emettono* luce) e l'interazione è limitata rispetto al libro di carta.
    Io ne ho 2 a casa, ma continuo a leggere sull'ebook reader, che è *tutt'altra cosa*, dato che usa una tecnologia che non emette luce.
    Sarebbe interessante sapere fra un po' come si sono trovati gli studenti. Ma sono sicuro che sarà tutto un giubilo, perché la cosa promette di attivare un bel giro di gnamgnam e figurarsi se qualcuno vorrà mettersi di traverso.

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