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Fare città sull’Obelisco di Gibilrossa. L’atto finale

Fare città sull’Obelisco di Gibilrossa. L’atto finale

Grande successo per l’ultimo atto dell’iniziativa “150 anni di Italia” organizzata dall’Associazione Fare Città. Il 17 marzo diverse centinaia di persone si sono incontrate all’obelisco di Gibilrossa per celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia e per accodarsi ai ragazzi di Fare Città nell’appello lanciato alle istituzioni, affinchè intervengano a salvaguardia del monumento, purtroppo in stato di degrado. Questa celebrazione conclude un’iniziativa che aveva preso il via Sabato 12 e Domenica 13 Marzo quando i componenti dell’associazione avevano ripulito e recuperato gli spazi antistanti l’obelisco.
“ Siamo contenti del grande successo della nostra iniziativa” dichiara Domenico Bonanno, uno degli organizzatori dell’evento “ Sabato e Domenica scorsi abbiamo lavorato tanto per ripulire questi spazi ma purtroppo era l’unica cosa che si poteva fare, per recuperare il monumento servono dei veri e propri interventi di restauro. Il nostro gesto vuole avere un grande valore simbolico nei confronti della gente ma soprattutto delle istituzioni. Ci riempie di orgoglio constatare come così tante persone abbiano voluto accodarsi a noi per lanciare insieme un appello rivolto alle istituzioni, in particolare Provincia, Regione e Presidenza dell’Ars, nella speranza che entro l’anno intervengano per ridar vita ad un pezzo così importante della nostra storia. Fare Città,” conclude “non abbasserà la guardia, anzi abbiamo l’intenzione di adottare l’obelisco e di farci promotori di iniziative commemorative annuali, perché il 17 marzo diventi una giornata speciale, la festa dell’orgoglio tricolore, con la speranza già dal prossimo anno, di avere da sfondo per l’iniziativa un obelisco finalmente recuperato e rivalutato”.  All’iniziativa hanno partecipato anche il Centro Alpino Italiano, il Prof. Gaetano Basile, la Prof.ssa Rita Cedrini delegata dal Magnifico Rettore Roberto Lagalla in rappresentanza dell’Università degli studi di Palermo, l’amministrazione comunale di Misilmeri ed un rappresentante dell’Azienda Foreste Demaniali che ha patrocinato l’iniziativa.

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