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God save the Queen and Misilmeri!

L’anno scorso a Marzo, la Regina Elisabetta d’Inghilterra, mentre navigava su internet come tutti i comuni mortali, scopre con grande stupore di avere una cugina di terzo grado di parentela di nome Ciccina in un posto chiamato Misilmeri. Alquanto sorpresa e incuriosita chiama il suo secretario chiedendogli di approfondire le ricerche sulla cugina, di fatto sconosciuta. Passano 8 giorni ed il secretario ritorna dalla Regina per informarla del risultato delle sue richerche. Maestà, disse con aria turbata il secretario : la donna di nome Ciccina Camposanto, soprannominata « Coppu ri fumu » che Lei individua come sua cugina di terzo grado di parentela vive in una città chiamata Misilmeri in condizione economiche abbastanza agiate, ma, mai e poi mai compatibili al blasone Reale; pertanto, mi permetto di sconsigliarLe una qualsiasi presa di contatto con la suddetta cugina Ciccina. Il sangue non é acqua, gli rispose infastidita la Regina. Cosi, anche se di sangue blu, ebbe un momento  di comprensibile ed umana tentazione verso la famiglia più modesta e ordinò al suo secretario di mandare a Misilmeri una squadra di 30 persone per prendere contatto con la cugina, preparare tutto il cerimoniale, rinnovare tutto ciò che bisognava rinnovare, sia in casa della cugina come pure in città, per ospitare degnamente Sua altezza Reale… naturalmente senza badare a spese. Diffusasi la notizia a Misilmeri, si fece festa tre giorni e tre notti per la gioia di un evento mai immaginato prima.

E cosi, venne il fatidico giorno tanto atteso, anche e soprattutto da Ciccina Coppu ri fumo. Tutto era pronto : le strade asfaltate e prive di rifiuti, addirittura lavate; il centro chiuso alla circolazione delle auto; l’acqua limpida che fuoriusciva dai rubinetti ; gli ambulanti interdetti di strombazzare ; insomma cose mai vista nella nostra città. Tutta l’amministrazione comunale al completo, Sindaco in testa con la fascia tricolore,  trepidante aspettava il corteo Reale davanti il municipio. Dalla curva spunta la Roll Royce nera che si ferma proprio davanti al nostro emozionatissimo Sindaco, e in quel preciso momento dalla lussuosa e scintillante automobile, Sua Altezza Reale, abbassando il finestrino  e con accento fortemente anglosassone disse al nostro Sindaco: u viristi comu canciau Misilmeri?!

Gianni La Barbera

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23 Commenti

  1. Acuto

    Mi sembra di vedere anche il sindaco con i suoi mega occhiali e un bel cilindro in testa. Fa fiura accanto alla regina!
    God save the mayor

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  2. addettostampa

    ed il sindaco da vero gentlemen rispose:
    mi ho alzato presto questa mattina per accoglierla nel migliore dei modi, io ho stato il primo sindaco di Misilmeri a riceverla e sarebbi grato se sua maestà mi volesse ospitare a l'ontra al palazzo reale per uno scancio culturale.
    (Complimenti a Gianni La Barbera, troppo divertente)

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  3. Gianni La Barbera

    @ Turiddu
    Si hai ragione sull'errore; purtroppo molti vocaboli italiani simili al francese ogni tanto mi inducono in errore, difatti in francese segretario si dice secretaire.
    La fine della storia?! Come direbbe la Vanoni: senza fine...........
    Ciao

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  4. Giovanni Furnari

    Due le domande che sicuramente qualche misilmerese di mia conoscenza rivolgerebbe a Sua Maestà.
    La prima:zza Sabetta assa mi rici na cosa,no pi sapiri i fatti soi,picchì a mia chimi interessa,iu preu ci pozzo sentiri,ma vossia quantu vusca o misi?
    La seconda:Maestà chi ffa ci u fa truvari un pusticeddu a me figghiu?Amunì ca vossìa chiddu ca voli pò.
    @Gianni
    Complimenti per la fantasia e l'umorismo

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  5. GIORGIO

    MENO MALE CHE SILVIO C'E'

    A CHI CRITICA IL SINDACO...........

    AVETE MAI SENTITO PERLARE L A REGINA?

    PIERO NEI SUOI CONFRONTI HA 2 LAUREE IN UNA.

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  6. Giusto Vaccaro

    @ Gianni

    ora capisco il perché di alcune tue esternazioni non so in quale paese di lingua francofona tu sia stato a lavorare, io conosco un po il Belgio in quanto ho degli AMICI di origine siciliana che si sono fatti il c.lo ed ora dopo varie disavventure stanno molto bene e di questo sono contento, lì ho potuto constatare che esistono le regole e che pur essendo senza governo da parecchio tempo continuano a vivere tranquillamente senza soffrire il declino che affligge l'Italia intera ed in particolare la nostra Sicilia.

    Certo meglio che ridiamo poiché dovremmo piangere speriamo di non arrivare alla disperazione.

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  7. turiddu

    coraggio signori le cose cambieranno anche in questo paese di lacrime, quando ero adolescente si diceva: quando saremo grandi cambieranno le cose da queste parti, adesso che sono grande con 35 anni da emigrato mi chiedo " ma quando cambieranno? forse mai? aspettiamo altri 35 anni. la speranza è l'ultima a morire forza e coraggio e avanti savoia

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  8. Gianni La Barbera

    Mi pare che nessuno sia ancora riuscito a capire per quale motivo la Regina se la ride. La mia ipotesi é che il Sindaco abbia detto alla Regina: Maestà, qui fà tanti anni che abbiamo sconfitto l'analfabetismo, da noi anche i topi frequentano le scuole.

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  9. Gianni La Barbera

    @ G. Furnari
    Ciao Giovanni, certo che sei forte!
    Pultroppo, ripeto pultroppo, ti debbo contraddire sul colore del vestito della Regina; visto che sono diventato dal tonico ho chiesto un parere al mio vicino di casa che é ceco di nazionalità, e lui mi ha confermato che non si tratta di giallo canarino benzi di colore pirito chiaro, però di una gradazione leggera.

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  10. Giusto Vaccaro

    @ TUTTI

    Siamo quattro gatti che cerchiamo in qualche modo di esprimere le nostre idee e non ci accorgiamo che stiamo facendo il gioco di quelli che non vogliono far crescere Misilmeri, non trovo più parole per commentare quanto è sotto gli occhi di tutti, poiché l'amministrazione è sorda a qualunque sollecitazione anche la più banale, il silenzio dell'Amministrazione è clamoroso, se continuiamo a scrivere senza passare ad azioni collettive non otterremo mai nulla sia dalla maggioranza che dall'opposizione.

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  11. Gianni La Barbera

    @ Giusto Vaccaro
    Non vorrei essere cosi scortese da non rispondere a nessuno dei tuoi commenti, anche se lo meriteresti, e ti spiego anche perché. Tu hai cominciato a scrivere su questo blog (che io sappia) come peppe nnappa, tutto agitato e con delle teorie strane sull'essere o apparire, negando la tua identità. Ad un tratto diventi Giusto Vaccaro, bene! ma io non so neanche se é il tuo vero nome, quindi non é cambiato nulla per me. Detto ciò hai trovato intelligente criticare il popolo svizzero e tutte le persone che vivono lontano dalla terra Madre con delle frasi poco carine. Considerando anche il fatto che continui a fare dei discorsi che non condivido, ho pensato bene fosse meglio evitare di risponderti. Naturalmente nulla di personale visto che non ti conosco neanche.
    Buona giornata.

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  12. Giusto Vaccaro

    @ Gianni La Barbera

    Non credo di aver criticato le persone che sono state costrette ad andare a lavorare fuori dall'Italia, ma anche in Italia stessa, tutti conterranei che sudando e lontano da casa che meritano il rispetto di tutti. Anche io ho parenti che sono andati lontano negli stati uniti ed argentina, una mia zia moglie di un fratello di mio padre era cittadina svizzera. Se ho criticato i cittadini di altri stati non l'ho fatto a caso, nel passato come penso che tu sai eravamo trattati e considerati alla stregua di non esseri umani al contrario delle nostre caratteristiche genetiche che ci portano ad essere accoglienti.
    Puoi non condividere il mio modo di esprimermi, ma ti assicuro che non ti ho messo tra le persone che scrivono con livore, poiché chi è stato costretto ad andare a lavorare all'estero è degno di tutta la stima e considerazione poiché con il suo lavoro ha arricchito la nostra MADRE TERRA come tu giustamente la chiami.

    Per quanto riguarda il fatto di essere e non apparire secondo me anche tu sei una persona che preferisce essere che apparire, questo è un complimento vero.
    Ciao Buona Giornata anche a te.

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  13. turiddu

    Signori ricordiamoci che la germania il belgio la svizzera ecc. hanno dato, e danno ancora oggi da mangiare a tantissimi Italiani personalmente conosco una infinità di persone che ci lavorano e tantissimi hanno potuto costruirsi una casa da quel lavoro.
    personalmente ho lavorato in alcuni di questi stati.
    saluti a tutti

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  14. Gianni La Barbera

    @ Giusto Vaccaro.........Avevo ragione di pensare che discutere con te non vale la pena! Questa é l'ultima volta che ti rispondo!

    Tu credi a tutte le cavolate che scrive chiunque, io parlo di ciò che vivo, e ciò che vivo non é certamente quello che il tizio ha scritto nell'artico, per nulla, ma proprio per nulla, é l'ultima cosa che io e tutti gli altri italiani risentiamo in Svizzera. Smettila di cercare sempre il male nel bene, non ti porterà mai da nessuna parte.

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  15. Giusto Vaccaro

    @Gianni La Barbera

    Non è detto che la tua esperienza positiva sia vissuta da tutti gli italiani.
    Ti devi augurare che siano in molti che cerchino il male nel bene come tu dici di me.
    Io ho sempre cercato le motivazioni di chi fa del male proprio al contrario di quello che tu pensi di me.
    Tu sei stato fortunato hai incontrato persone normali ma molti altri no.

    Dato che do fastidio a qualcuno mi asterrò dal fare ulteriori commenti.

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  16. CANTON TICINO

    PER LA BARBERA E VACCARO
    non bisogna mai credere a quello che ti raccontano, ma a quello che vedi e poi tutto il mondo é paese.

    DAL FATTO QUOTIDIANO odierno

    Ticino, la Lega di Bignasca fa il il pieno di voti con l’invettiva contro i frontalieri italiani

    Destra in crescita nelle consultazioni di ieri. La Lega dei Ticinesi raccoglie il 17% dei consensi. L'ultradestra dell'Udc al 9%. E riparte la campagna contro gli italiani che attraversano la frontiera per andare a lavorare nei cantoni elvetici
    LUGANO – Mentre a livello nazionale l’avanzata della destra è stata contenuta dall’ascesa di Verdi e moderati, nel cantone più vicino all’Italia il partito xenofobo della Lega dei Ticinesi – cugino, per temi e toni, della Lega nostrana – ha fatto il pieno di voti. Il partito è guidato da Giuliano Bignasca, un personaggio finito più volte sotto accusa per la gestione poco trasparente dei propri affari. La Lega dei Ticinesi si è attestata infatti al 17,54% nel proprio cantone e ha conquistato 2 seggi nel Consiglio Nazionale elvetico, raddoppiando la propria rappresentanza. A Berna vanno Lorenzo Quadri e Roberta Pantani. Nel cantone di lingua italiana cresce dunque il peso del partito xenofobo anti-italiani, così come cresce, a differenza di quanto accaduto nel resto della Confederazione elvetica, il partito di ultradestra Udc (al 9,71% con un seggio), che manda a Berna Pierre Rusconi. Insieme i due partiti sono stati protagonisti nei mesi scorsi di una feroce campagna contro i lavoratori frontalieri, paragonati a topi che rosicchiano il formaggio svizzero. Una campagna che è continuata tra le polemiche, alimentata da un serpeggiante sentimento anti italiano.

    “Le elezioni federali non sono come quelle cantonali, e non suscitano il medesimo interesse – ha scritto lo stesso Bignasca sul sito del partito, nel discorso che chiama al voto i ticinesi – è comprensibile, è così da sempre, ma non possiamo mollare adesso! Gran parte dei problemi con cui si trovano confrontati i Ticinesi dipendono infatti da Berna”. E poi giù l’elenco dei problemi del cantone: “Pensiamo alla libera circolazione delle persone e alle sue conseguenze deleterie per il nostro mercato del lavoro”. Qui se la prende con i frontalieri, vecchio cruccio del Nano (questo il suo soprannome), che gli era già valso il successo alle elezioni cantonali: “Non solo nel nostro Cantone ci troviamo con 52mila frontalieri in continuo aumento soprattutto nel settore terziario dove portano via il lavoro ai ticinesi, ma ci cucchiamo pure l’invasione dei padroncini e dei distaccati: il numero delle notifiche per lavorare in Ticino per un periodo inferiore ai 3 mesi è raddoppiato in pochi anni”. Per non dire dello “smantellamento dei controlli doganali”, della “politica migratoria scriteriata”, della trasformazione di “Chiasso nella Lampedusa della Svizzera grazie alla presenza di un centro asilanti che ha reso la città invivibile” e della “scellerata politica di aperture che sta mandando in malora quelle che erano le condizioni quadro che tutti ci invidiavano: sicurezza, occupazione, pace sociale”.

    Nel cuore di Bignasca anche il segreto bancario, che a suo dire dovrebbe essere gelosamente custodito: “Pensiamo alla svendita del segreto bancario e quindi della nostra piazza finanziaria, che non è un covo di delinquenti, come vorrebbero far credere socialisti e radikalchic (tutti dipendenti pubblici con i piedi al caldo), ma in Ticino mette a disposizione 15mila posti di lavoro!! Uella, besughi del consiglio federale, è ora di finirla di calare le braghe davanti a Stati falliti”.

    Conseguenti le conclusioni contro il governo elvetico: “Secondo i balivi tutto quello che dicono i Ticinesi sono balle! Non è vero che 52mila frontalieri sono una catastrofe, non è vero che c’è un problema di criminalità d’importazione, non è vero che le ditte ticinesi sono discriminate in Italia, non è vero che i cassamalatari ladri ci rapinano, non è vero che chiudere il tunnel autostradale del Gottardo per tre anni ci metterebbe nella palta più profonda! Ticinesi, dobbiamo farci sentire a Berna! E dobbiamo far sentire a Berna la vera voce del Ticino! Per questo è fondamentale che il popolo leghista si mobiliti”.

    E il popolo leghista si è mobilitato, centrando il risultato sperato. “Così finalmente, anche nei rapporti con i balivi di Berna – commenta oggi Bignasca alla luce del risultato elettorale -, la musica cambierà, e i balivi in questione sentiranno la voce dei Ticinesi e non quella delle direzioni dei partiti storici che hanno perso completamente il contatto con la gente e che rappresentano ormai solo loro stesse! Le priorità della Lega a Berna sono note: Contingenti per i frontalieri. Frontiere blindate. Stop ad una politica migratoria scriteriata”.

    Ma nello stesso tempo dal Canton Ticino arrivano anche notizie confortanti per gli italiani. Accanto alle campagne di Udc e Lega, è nato il gruppo “salvaticino”, che punta a smontare e ridicolizzare le posizioni dei partiti xenofobi, facendo emergere una realtà differente. Particolarmente divertente la canzone che ricalca la melodia di un brano di Alex Britti martellando duro sul “Nano” Bignasca e sul suo partito. Un modo diverso per dire “i ticinesi non sono tutti come lui”.

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  17. Gianni La Barbera

    @ Giusto Vaccaro
    Non vorrei che per colpa mia tu smetta di commentare su questo blog "liberamente" ciò mi dispiacerebbe tanto.
    Si dice : ogni testa un tribunale; quindi non prendertela.
    Ti invito sinceramente a continuare a commentare, e se a Gianni o ad altri quello che tu dici non piace.......fregatene.
    Buona giornata.

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