Banner Top POST

I farmacisti: troppi disagi provocati dal black out ai cittadini

Dalle 17 di ieri ancora senza energia elettrica

Da un giorno e mezzo lavoriamo in condizioni disastrose, a causa di un black out che si prolunga da troppe ore. Dalle 17 di ieri pomeriggio Misilmeri è senza corrente elettrica, con gravissimi disagi per tutti i cittadini. La nostra farmacia è stata costretta, intorno alle 18 di ieri, a chiudere i battenti: oggi che le farmacie sono diventate il bersaglio continuo della microcriminalità (basta leggere le cronache, dai casi più eclatanti come quello di Blufi  a decine di altre rapine messe a segno anche a Misilmeri come quella ai danni della collega Tornabene) per la sicurezza nostra e del nostro personale abbiamo ritenuto giusto chiudere  e assicurare quel minimo di servizio possibile a battenti chiusi.

L’assenza di corrente elettrica, mandando fuori uso i nostri terminali, ci impedisce di processare le ricette elettroniche e di verificare il prezzo dei farmaci e degli altri prodotti. Saremo inoltre costretti a buttare tutti quei farmaci che richiedono una temperatura di conservazione fra i 2 e gli 8 gradi.

Abbiamo comunque cercato di garantire le urgenze, di vendere quei prodotti di cui ricordiamo il prezzo a memoria e per i farmaci senza obbligo di prescrizione attuiamo la vendita su acconto, rimandando l’emissione dello scontrino al momento del ripristino dell’energia elettrica.

I nostri disagi e i danni da noi subìti sono solo una parte di quelli che sta subendo la popolazione. Da cittadini, prima ancora che da farmacisti, ci chiediamo chi risponderà di tutto questo, se è giusto che quasi trentamila persone restino così a lungo senza corrente elettrica e conseguentemente al freddo. Pensiamo ad anziani e bambini in queste condizioni, a chi ha perso una giornata di lavoro (in un momento di grave crisi), a chi – come noi – ha subìto  danni economici non indifferenti. E ci chiediamo come sia possibile, nel XXI secolo, essere costretti a fare luce con le candele, senza trovare un rimedio in tempi più brevi.

Da farmacisti poi vorremmo a ricordare che la nostra impossibilità a lavorare non è una questione “commerciale”, il nostro compito è fornire farmaci:  stiamo parlando della salute delle persone e della necessità di assumere medicine, non di un capriccio o di beni voluttuari. Anche in questo caso ci aspettiamo risposte, dal gestore ma anche dallo Stato, il cui compito è anche quello di evitare che si verifichino cose di questo genere.

Anna Moschitta

Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)

4 Commenti

  1. Anna

    Io intanto farò un ' esposto alla procura della Repubblica . Dovranno spiegarlo ai giudici e subire un ' indagine .

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi
  2. matteo

    Perchè non vi dotate di gruppi elettrogeni come fanno gli ospedali da tempo? Mi perdoni ma è sempre facile scaricare la colpa ad altri. Bisogna tenere conto che l'erogazione dell'energia elettrica non è sempre garantita, purtroppo, per problemi non imputabili al distributore (in questo caso Enel) ma ad altri fattori (trasmissione energia Terna, furti di conduttori, conduttori spezzati per avverse condizioni meteo, smottamento di terreno etc)

    Mi Piace(0)Non Mi Piace(0)
    Rispondi

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Bonanno assicurazioni
Bonanno assicurazioni

Articoli Consigliati