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Indagine Sisma: Sindaco D’Ai’, pronto ad incontrare magistrati, amministrazione estranea a fatti criminali

Indagine Sisma: Sindaco D’Ai’, pronto ad incontrare magistrati, amministrazione estranea a fatti criminali

Il primo cittadino: certo che mia amministrazione si muove con onestà e trasparenza, non ci può nemmeno sfiorare il sospetto di avere ceduto a pressioni criminali e mafiose.

MISILMERI – “Ribadisco la totale fiducia nel lavoro prezioso e meticoloso che la magistratura sta svolgendo con l’indagine Sisma in merito ai fatti giudiziari che riguardano la città di Misilmeri, e dalla quale emergono contatti, in particolare, tra il presidente del Consiglio comunale ed esponenti mafiosi. Ma voglio con forza affermare che l’Amministrazione comunale non può essere nemmeno sfiorata dal sospetto che abbia ceduto a pressioni criminali. Non c’è nessun atto che può essermi contestato per fatti legati all’indagine.

Guido questa città con serenità e assieme ai miei assessori siamo certi che il nostro lavoro è sempre stato trasparente e improntato alla legalità. In ordine ai fatti relativi ad appalti ottenuti dalla ditta Falletta, coinvolta nella indagine Sisma, confermo che con la mia Amministrazione tale impresa non ha mai ottenuto appalti, aggiudicazioni e affidamenti diretti. Sono consapevole di avere svolto il mio mandato con assoluta onestà e trasparenza, ed oggi chiedo anche di essere sentito dal pool di magistrati che sta indagando su Misilmeri.

Sono pronto anche a dimettermi, ma solo se è necessario alla città. Mi auguro che la Dda di Palermo possa presto esprimersi sui fatti oggetto della indagine confermando quanto sostengo rispetto alla assoluta estraneità della mia Giunta comunale ai fatti contestati al presidente del Consiglio Cimò, da cui ho preso le distanze in maniera ufficiale”.

Lo afferma Piero D’Aì, sindaco di Misilmeri.

Comunicato stampa Sindaco D’Aì

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16 Commenti

  1. ERCOLINO

    Tutto possiamo dire, ma il Sindaco è una PERSONA ONESTA!Che ha sempre puntato alla LEGALITA'.
    E se ci saranno dei controlli, non sarà di certo il sindaco D'Aì a doversi preoccupare, ma altri che in passato e non solo hanno amministrato questo comune.

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  2. bufera

    Concordo con Ercolino.Penso che l'attuale Sindaco non debba proprio temere un bel nulla.Non deve lui preoccuparsi.E sono sicuro che se si comunciano a "sbrugghiare " matasse ci sarà da RIDERE!!!D'AI' VAI AVANTI A TESTA ALTA!!!

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  3. paolo laudani

    Questo uomo ha i sensori percettivi della realta circostante alterati, il comportamento è costatemente influenzato e distorto da una struttura della personalità connotata da marcati atteggiamenti narcisistici-istrionici che non gli permettono di interpretare nella nornale direzione gli eventi. Cazzo... ma nessuno in famiglia, tra gli amici fidati, tra le donne pervasive che lo circondano riesce ad aiutarlo e farlo uscire da un tunnel all'interno del quale sta trascinando una intera comunita. Ma è possibile che continua a non capire......la favola del bambino......che diventa uomo, imprenditore affermato, sindaco del popolo (solo di 1/4 della popolazione) è finita, è finita, è finita......finiuuu ... svegliati ora.....

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  4. Antonio

    vorrei tanto che TSE rimandasse la diretta dell'insediamento del presidente del consiglio, e le parole che furono dette dal sindaco. Vorrei chiederle ma come mai è stata scelta questa persona?
    forse qualche uccellino.....
    Ma di quante persone vi erano perchè propio costui.
    Faccia il suo dovere è si dimetta.
    Misilmeri ha bisogno di qualcuno che sappia costruire un consiglio comunale pulito è sano lontano da tutte quelle persone che siano il passato, per farsi che si possa creare quella societa civile che possa cambiare il volto di Misilmeri è farla conoscere per la sua gente migliore che ha voglia di cambiare e dare un futuro migliore a questa comunita.

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  5. ely

    il sindaco è UNA PERSONA MOLTO CORRETTA E DISPONIBILE, ha creduto realmente di riuscire a cambiare Misilmeri ma non si è reso conto di essere SOLO. Signor sindaco Misilmeri non vuole cambiare, i misilmeresi non vogliono cambiare. Lei non ha fallito !!!!!!!!! Neanche Gesù Cristo riuscirebbe a cambiare misilmeri E I MISILMERESI

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  6. MISILMERESE INDIGNATO

    UNA PROPOSTA: VISTA LA VERGOGNA CHE PROVIAMO, PERCHE' L'AMMINISTRAZIONE NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NEL PROCESSO PENALE E PER UNA VOLTA NELLA VITA CHIEDE I DANNI "MORALI" ..TANTI DANNI MORALI..A COLORO CHE HANNO INFANGATO LA REPUTAZIONE DEI MISILMERESI ONESTI?

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  7. buffy

    credo che in molti non hanno capito che il problema non è il sindaco, ma il signor cimò...nostante la completa ignoranza del sindaco tutto possiamo dirle e premetto io ero a sfavore di questa amministrazione, il problema è esterno alla giunta...ma l'80 per cento dei cittadini ha solo capito che al comune c'è la mafia....evviva l'ignoranza..

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  8. Per chiarezza

    D'Aì non si tocca !
    E' il miglior Sindaco che Misilmeri ha avuto negli ultimi 30 anni. Ammettetelo !
    Non gli manca niente !
    BELLEZZA, ALTEZZA, FASCINO, ELEGANZA, AFFETTUOSITA', INTELLIGENZA, CULTURA........
    Che volete di più ?
    Tutti i Comuni della Provincia di Palermo ce lo invidiano !

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  9. rinolandolina

    Quanti difensori ha trovato oggi il sindaco!!! Tutti dimentichi di ostentate dimostrazioni di amicizia con il presidente del consiglio, con tanto di foto . Una delle ultime occasioni, la festa di carnevale in piazza Nassiria, organizzata dall'Associazione Cavalieri dell'Emiro. Oggi il giornale di Sicilia dava notizia di una denuncia sporta dall'arch. Corsale contro il presidente del Consiglio, nel luglio del 2011. La denuncia aveva ad oggetto le minacce ricevute dal funzionario comunale, proprio ad opera del Presidente del Consiglio; il quale non aveva gradito l'esclusione da una gara della ditta Falletta, il cui titolare occulto è il capomafia Lo Gerfo. Parliamo del luglio 2011. Possibile che il sindaco non fosse a conoscenza di quelle minacce? Che la zelante ed eroica funzionaria non l'avesse messo al corrente di quell'azione intimidatoria. Che cosa fa il Sindaco? Invece di prendere le distanze e lasciare fuori dalla porta il Cimò e i suoi loschi menage, si lascia fotografare in sua compagnia con tanto di ostentazione. Ed allora? A che cosa serve prendere le distanze oggi. Anche Totò Riina oggi prenderebbe le distanze da Cimò. E' possibile che si debba sempre aspettare la magistratura per allontanare le mele marce?

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  10. Alessandro Franco

    A quanto pare in molti non hanno letto o visto le intercettazioni quindi li giustifico.
    Ma dimettendosi tutti i consiglieri comunali se il Sindaco non si dimette allora non ha capito che è stata la MAFIA ad eleggerlo poiché Badami non rispondeva al Capo Mafia, e quindi hanno scelto un altro cavallo.

    Sindaco legga attentamente le motivazioni e cerchi di capire i giochi che sono stati fatti.

    Il Capo Mafia ad un certo punto ha detto "stiamo attenti perchè altrimenti commissariano il comune ed a me non interessa"

    Sindaco DIMETTITI

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  11. piero

    non si sa cosa fare per me come diceva sempre mia nonna ci vuole pasienza e bisogna sempre aspettare pultroppo 🙂

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  12. per amor del vero

    FINALMENTE QUALCUNO INIZIA HA CAPIRE MEGLIO LA COSA ....
    MA IN QUASI DUE ANNI IL PRESIDENTE ED IL SINDACO SI SONO CIBATI FOTO A DESTRA E FOTO A SINISTRA .......ABBRACCI MANCIATE TRA FUNZIONARI SINDACO E PRESIDENTE TUTTO NORMALE QUANDO C'è IL RISPETTO ..... AD UN TRATTO IL SINDACO AL RISVEGLIO DI UN SOGNO CHE FA RINNEGA IL PRESIDENTE ED ASSIEME A LUI LO FA PURE CHI C'HA MANGIATO ABBRAZZATO E BIVUTO FINO A PASQUA BOHHHHHH....DIREBBE MIO NONNO COSE RI PAZZE..... 'NCA U PRESIDENTE ERA BONO SULO PPI BUTARICE L'ADDIZIONALE IRPEF E DDOCO ARREEEèè VASATE E ABBRACCI E CAFE OVUNQUE BOHHHHHH CHI MUNNO RI PAZZE

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  13. Maria Concetta Schimmenti

    Lasciamo perdere un attimo, dimissioni di consiglieri, arresti e roba varia.
    Sinnacu te lo scrivo in siciliano,mu rici picchi u paisi è ancora chinu di munnizza?,ora ora scinnivi o paisi e alu passicaemi mancu putia passari,tanti sacchiteddi c'eranu di culuri variopintu,paria na festa ,quasi quasi li scanciavi pi li banniricchi ca si mettinu pa Maronna du misi di maggiu, ma subitu vittu un surci grossu ca mi taghiava la strata, pi la festa petali di rosa ci sunnu no surci mi dissi tra mia e mia,allura chiddi un eranu banniricchi. Sinnacu soccu sunnu? quasi quasi hai la testa cunfusa, un mi riri ca sunnu sacchiteddi chini di munnizza,picchi un po essiri, un ci criu.Iu sacciu ca tu di tuttu fai pi renniri stu paisi pulitu,ma li cittadini un ti vonnu beni e accuminciaru du misi prima a fari banniricchi e iccannuli nterra.

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  14. ciro costanza

    Qui ad Atene noi facciamo così.
    Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
    Qui ad Atene noi facciamo così.
    Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
    Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
    Qui ad Atene noi facciamo così.
    La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
    Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
    Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
    Qui ad Atene noi facciamo così.
    Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
    E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
    Qui ad Atene noi facciamo così.
    Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
    Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
    Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
    Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
    Qui ad Atene noi facciamo così.
    Discorso di Pericle agli ateniesi.......
    Questo e' il mondo in cui vorrei vivere!!!!!!

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