Non sarà certo l’oscar misilmererese ma ha sempre il suo fascino la statuetta americana. A parte l’improponibile paragone ecco la cronaca di un oscar annunciato, desiderato… atteso da ben 15 anni.
Sono le 3,45 ora italiana quando dal Dolby Theatre di Los Angeles Ewan McGregor e Viola Davis annunciano l’Oscar a “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. E lui, visibilmente emozionato – con al fianco un compiaciuto Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano -risponde con un “grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking Heads ( autori del brano che ha dato il titolo ad uno dei suoi film, “This must be the place”) Diego Armando Maradona, a Roma, a Napoli e alla mia più grande bellezza personale, Daniela, Anna e di Stefano Biolchini e Andrea Chimento –
E così dopo 15 anni dalla statuetta conquistata da Roberto Benigni con “La vita è bella” torna in Italia il premio per il miglior film straniero. Si è così conclusa al top la marcia trionfale de “La Grande Bellezza” di Sorrentino. Il film aveva già conquistato prima il premio europeo Efa, a gennaio il Golden Globe, poi il Bafta, l’Oscar britannico. Sorrentino ha battuto “Albama Monroe-Una storia d’amore” del belga Felix Van Groeningen, “Il sospetto” del danese Thomas Vinterberg, “The Missing Picture” del cambogiano Rithy Panh e “Omar” del palestinese di Stefano Biolchini e Andrea Chimento –
Tratto da Il Sole 24 Ore
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Sembrerebbe, dicono, insomma si vocifera, che il titolo "La grande bellezza" sia riferito ad un signore che vive a Misilmeri; un certo Giovanni Furnari. Mah, sarà vero!? Naturalmente, un saluto affetuoso all'amico Furnari.
Ah, nni scrivissi almeno uno commento ghiusto! Vulia rire AFFETTUOSO... curpa du mandarinetto!
Grazie Gianni, ma ti sbagli. Se fosse stato riferito a me, il titolo doveva essere l'immensa bellezza.Mi pare di avertelo detto che quando io nacqui,"mi vulianu iccari nna munnizza",ma siccome la differenziata ancora non c'era,hanno desistito.Si è anche prospettata all'epoca la possibilità di arrestare mia madre per avere commesso il reato di oltraggio al pudore, solo per il fatto di avermi messo al mondo,dopo non facili trattative con mio padre che,nato a Catania, è sempre stato un asso per gli affari,hanno deciso di farmi portare a casa come reclame del ddt.Ciao Gianni, un abbraccio.P.S. Però mi consolo col fatto ca cci nn'è cchiù lari ri mia,picca,ma cci su.
Mah ... é quello che volevo dire io: l'immensa bellezza. Mia Madre diceva sempre "genio fa bellezza" e tu geniale lo sei al massimo... forse pure al Politeama. Non ho avuto il piacere di conoscere la tua Mamma; invece ho conosciuto tuo papà già verso l'anno 1965, e tuttora me lo ricordo benissimo. Ti ringrazio per avermi fatto ridere con la tua solita autoironia. Ciao, stammi bene.
PAOLO SORRENTINO, DEFICIENTE LUI CON TUTTI I SUOI FILM...
Daniele Lo Pinto io mi domando per quale motivo ti intrufoli in ogni discussione sempre senza avere un minimo di capacità e/o conoscenza. Posso capire che non ti è piaciuto il film, va bene! Allora scrivi: IL film non mi è piaciuto" oppure "il film fa schifo" ma uscire con questa frase mi sembra offensivo e privo di ogni motivazione. Cerca di essere una persona costruttiva e non sempre critica verso tutto e tutti.
Daniele Lo Pinto che da del deficiente a SORRENTINO BOOOOOOOOO arrizza u pilu..
Non imbastite polemiche su Lo Pinto: ciascuno dà quello che può. Un tale, poeta greco, era solito offrire ad Augusto epigrammi celebrativi,secondo l'uso degli adulatori, per avere da lui qualche ricompensa.Lo fece spesso ed invano senza ottenere alcuna remunerazione.Un giorno Augusto, infastidito,scrisse di suo pugno su un foglio un breve epigramma e lo consegnò al greco adulatore.Questi lesse attentamente e lo approvò con la voce e con i gesti; poi si avvicinò alla lettiga con la quale Augusto era trasportato , diede al principe alcuni denari e disse: "Io ne elargirei di più al mio imperatore,se ne avessi guadagnati di più con i miei carmi". Augusto fu molto ammirato da tali argute parole e subito ordinò al suo tesoriere che fossero elargiti centomila denari a quell'uomo spiritoso.
Ho letto il suo post con piacere, Le suggerirei di farlo periodicamente, si metta in contatto con misilmeriblog anche loro penso saranno felici di averla tra i loro blogger, o dobbiamo invocare e sperare che il Lo Pinto scriva una fesseria, ci delizi del suo sapere, sappia che viene letta e seguita anche da liceali.
Speranzoso Le invio un cordiale saluto.
Grazie, amico mio, chiunque Lei sia.Ma se mi conosce soltanto un pò sa che alimento continuamente la salutare coscienza dei miei limiti, consapevole che ciascuno deve fare il proprio mestiere. Un ciabattino,dopo aver criticato con ragione il pittore Apelle per il modo in cui aveva riprodotto una scarpa,iniziò ad esprimere censura anche nei confronti del resto del dipinto. Apelle lo apostrofò così:"Calzolaio, non giudicare su cose che stanno più in alto delle caviglie".Dunque, neanch'io voglio andare oltre "la suola delle scarpe",limitandomi di tanto in tanto a dire la mia su argomenti che ritengo di conoscere. Se però qualcuno avanza illazioni gratuite e mi offende immotivatamente( il riferimento a ciavuru di biccumi è palese),tirandomi in ballo con allusioni subdole, allora mi comporto come il cavallo di La Fontaine che assestò un robusto calcione al lupo che, per mangiarselo, si fingeva medico.Una buona serata. Anzi, una serata in estrema bellezza.