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L’Auser di Misilmeri in scena a Villafrati con “Nessuno ci vendicherà”

Lo spettacolo avrà luogo al teatro del Baglio di Villafrati alle ore 21 di sabato 10 settembre 2011.
La manifestazione, sostenuta dal patrocinio del Comune di Villafrati, è organizzata dall’Auser “Circolo Rocco Chinnici” di Misilmeri, l’Avis di Villafrati con il sostegno del Ce.S.Vo.P.
Le tre parti del testo rappresentano tre momenti della vita di Giuseppe Impastato, rivisti e interpretati anche alla luce di ciò che è successo dopo. Da un punto di vista simbolico l’esperienza rappresentata nel testo si può estendere a tutti i giovani siciliani che nella loro vita si sono ribellati contro il potere mafioso, immaginando un mondo libero dalle schiavitù di pensiero.
Un mondo dove il “mezzo potere” ordina e dispone, dove le elezioni sono già scontate prima ancora di farsi, dove la mafia detta le regole del gioco, dove gli spettatori stessi non sono che delle comparse o tutta al più sono ridotti come la donna che va a chiedere il lavoro per il figlio, e si vede ancora una volta ricattata e presa in giro.
Attraverso l’ironia, che era una delle armi di cui si serviva Impastato soprattutto nelle trasmissioni radiofoniche, la commistione del potere politico e mafioso viene evidenziata e attaccata in modo esplicito, così si racconta la realtà attraverso una favola, un ”cunto” che paradossalmente non lo è, tendendo ad estremizzare la realtà senza tenere conto di tutte le sfumature che la realtà contiene.
Ma d’altro canto la storia stessa di Peppino Impastato si colloca in una dimensione estrema. In questo senso i fatti stessi sconvolgono l’andamento borghese del dramma e assumono una dimensione tragica. Peppino Impastato non è solo l’uomo che ha sfidato la mafia attraverso l’ironia e una pratica politica rivoluzionaria, ma è anche l’uomo che sfida il potere e si pone in alternativa ad esso. Questa sfida viene rappresentata nel Terzo Atto che assume i toni e gli stilemi della
tragedia, anche se manca il coro, la cui funzione viene esercitata direttamente dal pubblico. Si tratta di un coro silente su cui però viene scaricato un forte impatto emotivo.

Interpreti: Antonino Terrana, Francesco Lambri, Giovanni Furnari, Giusy Balistreri, Mariarita Dioguardi, Andrea Arnone, Enza Cusimano, Rosita Ferraro, Alessandro Scaffidi Abbate, Gaetano Martorana, Antonino Lombardo, con la partecipazione di Francesco Bonanno e Amanda Raccuglia.

Nessuno ci vendicherà (dramma in tre atti)
Di Carmelo Fascella
Regia Patrizia Aulico
Scene Amanda Raccuglia

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4 Commenti

  1. Giovanni Furnari

    @Francesca
    Grazie,allora ci vediamo a Villafrati
    @Gianni
    Grazie e crepi il lupo.Ma soprattutto grazie per avermi definito amico,e non importa affatto se,come hai detto in precedenza ed è vero,in certe cose la pensiamo diversamente,anzi questo ci permette di confrontarci con il massimo rispetto e di arricchire i rispettivi punti di vista e bagagli culturali.
    @tutti ma soprattutto ai giovani
    Non mancate a questo appuntamento,è un copione bellissimo, ringraziol'Autore Carmelo Fascella e la regista Patrizia Aulico per avermi coinvolto in questo fantastico lavoro.Ancora una volta,siamo chiamati ad esportare la nostra arte e la nostra cultura antimafia.In questo campo bisogna unire le forze senza guardare in alcun modo al colore politico.Tutti,ma proprio tutti, abbiamo il dovere di fare qualcosa contro la mafia.Ringrazio infine tutti i componenti della Compagnia.Persone veramente stupende.Ed ora incrociamo le dita e ci vediamo a Villafrati,mi raccomando i giovani,partecipate numerosi,è molto importante.Cordiali saluti

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  2. Antonino Bonanno

    Complimenti a tutto lo staff che ha ideato curato ed allestito lo spettacolo.
    Spero presto in altre repliche, magari a Misilmeri dove c'è tanto bisogno di aria pulita e spunti per riflettere sul passato, perché ora più che mai questo non è affatto "passato".
    Ho trascorso una bella serata e mi scuso con gli amici della compagnia perché non ho potuto trattenermi con loro, alla fine dello spettacolo.
    Un grazie particolare a Carmelo Fascella, autore del testo, per averci regalato questi momenti che ci rendono uomini liberi.

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