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Mobilita’ e stress, studio sul pendolarismo dell’Universita’ di Palermo

Gli studenti universitari di Palermo e provincia necessitano per motivi psico-fisici di un servizio di trasporti pubblico più efficiente”, lo rivela uno studio dal titolo “Il fenomeno del pendolarismo negli studenti dell’Università di Palermo”.

Il questionario, composto da 23 domande, ha fornito dei dati per analizzare il fenomeno del pendolarismo e i suoi effetti sulla didattica e sulla condizione psico-fisica. E’ stato registrato un campione di 2949 test validi. Secondo lo studio gli studenti iscritti all’Università si servono di  tre principali mezzi di trasporto: il più utilizzato è l’autobus, segue l’automobile ed infine il treno. Il dato più interessante emerge  dalle percentuali che risultano dalle risposte date alla domande “Cambieresti modalità di trasporto?” e “Come valuti il tempo del viaggio?”: il 74% dei partecipanti cambierebbe modalità di trasporto e ben il 78% giudica il tempo speso durante il viaggio , come tempo “perso” o speso male ( quasi il 40 %  impiega più  di 60 min) .

Considerando che i due mezzi di trasporto più utilizzati sono l’automobile e l’autobus si può giungere ad una considerazione: il pendolare che utilizza il mezzo pubblico ( principalmente l’autobus) riporta un grado inferiore di disagio psicofisico  ma ha una valutazione più negativa della propria condizione  ed è portato a volere cambiare modalità di trasporto per la poca efficienza e per la mancata possibilità di fronteggiare eventuali ritardi o inconvenienti. Il pendolare che utilizza mezzi privati arriva dopo il viaggio più stanco e con più scarsi livelli d’attenzione che si ripercuotono sulla didattica e vorrebbe cambiare il proprio mezzo per evitare il traffico, per risparmiare (il 25,8% spende al mese più di 100 euro) e per ovviare al problema del parcheggio.

Appare chiaro che un miglioramento o addirittura l’introduzione ex novo dei servizi del trasporto pubblico è la previsione migliore che si evince dal sondaggio (esistono zone della provincia in cui il servizio è completamente assente). Chi utilizza attualmente i mezzi pubblici lo farebbe ancor più volentieri e gli insoddisfatti dei mezzi privati (principalmente pendolari extra-urbani) cambierebbero modalità soprattutto per far fronte alle spese della benzina e della possibile introduzione della tassa parcheggio dentro la cittadella universitaria.

Questo aumento dell’efficienza sembra però molto lontano alla luce della riduzione del 20% dei fondi destinati al trasporto pubblico locale da parte della Regione (dai 222 milioni di euro del 2011 ai 177 previsti per il 2012). trasporto pubblico locale da parte della Regione (dai 222 milioni di euro del 2011 ai 177 previsti per il 2012).

Il nostro lavoro è proseguito per 6 mesi circa, tra l’elaborazione di domande, la raccolta dei questionari compilati e la stesura dei dati e delle conclusioni” dice l’ingegnere Antonino Lo Burgio, che insieme a Salvatore Amoroso, Gioia Bottesi e Gaetano Cannova ha composto il team di ricerca. “Questo studio-dice-vuole essere uno strumento che possa offrire basi scientifiche per l’elaborazione di proposte migliorative per le condizioni dei pendolari dell’Università

Riccardo Aulico – Articolo tratto dalla Cronaca di Palermo del Giornale di Sicilia (Sabato 2 Giugno 2012)

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2 Commenti

  1. turiddu

    volevo dire sapete quanto paga un pendolare che viaggia sui mezzi publici in trentino? e dove tale trasporto è super efficiente 3 centesimi al km. MEDITATE

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