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Quanto costerà alle famiglie fare studiare i figli quest’anno?

Ero un ragazzino, studente pendolare, quando il Movimento Studentesco sulla scia post ’68  organizzò una serie di manifestazioni e scioperi per ottenere il diritto allo studio.
Allora, nella fattispecie, il diritto allo studio significava ottenere il trasporto gratuito fra la Provincia e la grande Città, per ottenere condizioni di parità di accesso allo studio rispetto gli abitanti di Palermo; senza di questo significava di fatto rinunciare ad una possibile vita migliore, oltre che ad una crescita culturale.
Io stesso ho avuto la possibilità di studiare grazie alle lotte studentesche di quegli anni a cui ho anche partecipato attivamente.
Ed il Movimento, a cui parteciparono molti operai genitori, coinvolse tutti gli studenti della Sicilia ed ebbe la “sponda politica” nel PCI dell’isola che coordinò la protesta attraverso la FGCI (Federazione Giovanile Comunisti Italiani).
Non solo, ma al Parlamento siciliano fece la proposta di legge e si spese per l’approvazione, causa sposata poi anche dalla maggioranza dei Partiti dell’epoca.
La Legge regionale che consente il trasporto gratuito per gli studenti delle province vide così la luce nel 1973, appunto la n.24.
Non ce la regalò nessuno, la conquistammo con la lotta e le proteste.
Ciò significa essenzialmente due cose.
La prima è che i fondi degli abbonamenti non pesano sui Bilanci dei Comuni della provincia, ma sono contemplati nei trasferimenti della Regione (non pagano cioè i Comuni ma la Regione Sicilia).
La seconda è che gli studenti di oggi dovrebbero conservare la memoria storica di quelle lotte e non rinunciare MAI, a costo di mettere a soqquadro l’intera regione, ai diritti acquisiti.
Invece è in atto, a vari livelli, una sottrazione delle conquiste sociali di quegli anni, come appunto il Diritto allo Studio o l’Assistenza Sanitaria gratuita per tutti.
I ticket sanitari, così come la detrazione di facilitazioni per lo studio, sono la logica conseguenza della nostra disattenzione dalla Politica (quella cattiva).
Quella stessa Politica (cattiva) che ha trasformato gli enti Pubblici, le Società Municipalizzate ed i vari Consorzi in stipendifici per ottenere consenso elettorale, salvo poi quando le casse sono molto sottozero eliminare quelle conquiste di civiltà nella distrazione generale.

Le modalità di fruizione della Legge 24 del 1973 dovrebbero andare incontro alle famiglie, troppo tartassate e vessate, piuttosto che complicargli la vita con domande pre e post fruizione dei servizi trasporto.
Che fine hanno fatto le conferenze sui servizi, il collegamento telematico tra gli Enti (ivi compreso quello tra le Scuole e gli Enti Locali) previsti dalla legge sulla trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche? Queste avrebbero permesso il rimborso automatico basato sulle presenze effettive nelle Scuole!
Il ragionamento ci porta lontano, ad altre tematiche. A me fa dannare l’idea che qualche studentessa o studente sveglio e bravo, debba rinunciare allo studio per ragioni economiche, perché figlio di operai: se una società non riesce a promuovere i suoi talenti va in declino, ed è quello che ci sta accadendo.
Pertanto invito gli studenti e le loro famiglie ad organizzarsi in Comitati ed accendere la protesta a cominciare dal Comune di Misilmeri (rispettando le comunicazioni dovute alle Forze dell’Ordine prima delle Manifestazioni!), per non perdere e disperdere quello che ha conquistato la mia generazione, ma che è stato a disposizione di chi è venuto dopo.
Antonino Bonanno
(Sinistra Ecologia Libertà Misilmeri)

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6 Commenti

  1. toto'

    La politica di quei tempi si imperniava sugli idealismi , le lotte di destra o di sinistra erano per ottenere miglioramenti nella società,la politica di qualche trentennio ad oggi non è piu' fatta di ideali ma bensi' di latrocinio collusioni tra poteri occulti e usurpazione dei risparmi popolari.
    Per tutto questo tempo si è rubato nelle amministrazioni pubbliche, oggi lo si vorrebbe continuare ma il popolo non ha piu' le condizioni per potere mantenere questi ladroni ed ecco che piano piano si tolgono i servizi che nella prima repubblica si erano ottenuti,pur di continuare nei propri intenti dell'affarismo privato.
    La storia ci insegna che le dominazioni venivano abbattute dopo periodi anche lunghi.La conquista della democrazia nel nostro paese è costata decine di vite umane e non si puo' permettere ad una casta di abbuffini senza scrupoli,di privarci di qusto bene prezioso che è la libertà ed il benessere, quindi sappino che il popolo è sempre vigile sui loro provvedimenti e sempre pronto a mandare a casa chi si adopera per appropriarsi del bene comune.

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  2. Riccardo

    Innanzitutto bisogna ringraziare Nino Bonanno e i compagni perchè grazie a loro e alle loro proteste tutti abbiamo un futuro migliore, speriamo che lottino anche per il buco dell'ozono così non solo non si allargherà più, ma lo faranno richiudere.
    Ah mi raccomando compagni non dimenticatevi la pace del mondo!

    Ma di cosa stiamo parlando? il diritto agli studi verrà GARANTINO!!! tramite rimborso. Chi andrà a scuola, accederà al rimborso, basterà semplicemente dimostrarlo.
    Non so qual'è il costo dell'abbonamento mensile, ma per fare cifra tonda poniamo il caso che fosse 100 Euro, mi domando perchè pagare questa cifra ad uno studente che magari nell'arco di un mese può fare delle assenze o per altri motivi non si reca a scuola, mi sembra più corretto pagare soltanto i giorni in cui va a scuola.
    La cifra si dovrebbe moltiplicare per tutti gli studenti, e chissà che risparmio ci sarebbe.
    Si è vero, le famiglie dovrebbero anticipare il costo del biglietto, ma è una "spesa" che devono affrontare solo per il primo mese, perchè poi col meccanismo del rimbroso riavrebbero indietro la cifra sborsata.
    Quindi caro compagno Bonanno invece di sollecitare sommosse popolare per meri scopi politici (ti sei firmato con la sigla del tuo partito),(riuscite a strumentalizzare anche i giovanissimi) sii più riflessivo e pondera le parole prima di scriverle.

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  3. @stefano

    @riccardo
    Io ho due figlie che studiano in istituti palermitani.
    il costo mensile di un abbonamento varia da euro 59 a euro 62.
    totale pro capite x 9 mesi 558 euro x 2 = 1.116,00 circa
    costo giornaliero per ricreazione pro capite 2,50 euro x 9 mesi= 234 euro x 2 = 468 euro circa.
    trasporto euro 1.116,00
    colazione euro 468,00
    totale 1.584,00 circa
    Il fatto che lei dica che è solo una spesa iniziale del primo mese e che il prezzo del biglietto venga rimborsato è solo un fatto fantascentifico e da idioti, senza offesa alla sua persona forse lei è troppo idealista e fiducioso nelle amministrazioni pubbliche.
    ritengo che lei non ha figli che vadano a studiare ha palermo.
    Il fatto che Nino Bonanno abbia accennato alla storia del diritto pubblico allo studio sugli abbonamenti gratis per gli studenti non è demagogia politica ma insegnamento storico di chi ha lottato per i propri diritti. Fralaltro sono stato partecipe anchio a quelle lotte.
    Io sono di idee liberali quindi non appoggio ne SEL ne PD, ma i diritti aquisiti sono diritti e nessuna amministrazione così carente si può permettere di abolirli o modificarli, daltronde il comune non paga nulla deve solo gestire soldi non suoi e non distrali in altri capitoli di bilancio.
    Finiamola una buona volta.
    Stefano Vicari.

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  4. CittadinoDeluso

    @Riccardo: ti raccomando. Continuiamo a spremere lo spremibile per risparmiare 3 lire sulla gente e continuiamo a mantenere gli sprechi e le minchiate della casta con gli annessi e connessi. Forse non ti è chiaro che uscire anche solo i 100 euro iniziali per alcune famiglie provocherà disagi. E forse non ti è chiaro che il 70% delle tasse che pagate serve a gonfiare le tasche e non a comperare servizi.

    Chiunque sia parte di questo sistema dovrebbe vergognarsi,

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  5. INCREDIBILE

    SIGNORI ECCOVI SERVITA LA FRUTTA !!!!!!!!
    IL SINDACO E L'ASS. CARNESI HANNO PROPOSTO AL COMMISSARIO L'ISTITUZIONE DELLA FAMOSA IRPEF COMUNALE ED ECCO IL PROVVEDIMENTO APPROVATO...FINALMENTE PIERINO HA MESSO DI NUOVO LE MANI IN TASCA AI CITTADINI.
    NON CAPISCO COME MAI ANCORA NON è STATO PUBBLICATO IL PROVVEDIMENTO DEL SINDACO CHE DETERMINA L'AUMENTO DELL'ALIQUOTA TARSU VISTO CHE IL TERMINE ULTIMO PER REDIGERE IL PROVVEDIMENTO è IL 30 GIUGNO??????????CHIARAMENTE L'AUMENTO NUOVAMENTE DELLA TARSU MI AUGURO CHE SARA' IL DOLCE FINALE DI QUESTI INCAPACI.!!!!!!!!!!

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  6. enzo

    Sig. Cittadinodeluso,
    secondo me il Sig. Roberto ha ragione, mi e capitato di viaggiare con il pulmann e sentire parlare dei ragazzi, ormai per loro l'abbonamento serve più per andare a Palermo che andare a Palermo per studiare, quindi da una parte ci sono i soliti che si ribellano per l'abbonamento, dall'altra ci potrebbero essere i contribuenti che si ribellano, perchè i soldi son pubblici, quindi i nostri, quindi se sarà il caso scenderemo anche noi a fare sciopero, le soluzioni son due: o rimborso, o abbonamento solo per la mattina orario scuola, se le società di pulmann non accettano si cambiano pulmann.

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