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Sfratto per la famiglia Bonanno, lettera aperta dell’avvocato Cinquemani

Lo sfratto riguarderebbe soltanto un appartamento del palazzo

Sfratto per la famiglia Bonanno, lettera aperta dell’avvocato Cinquemani

Oggi, la mia professione di avvocato ha vissuto un giorno che difficilmente scorderò ! Difendere una parte senza mai essere di parte ,  insegnamento che ho cercato sempre di mantenere nello svolgimento della stessa ..! Porto notizia , attraverso il vostro blog di una posizione intransigente adottata dalla commissione prefettizia , preposta allo svolgimento delle funzioni amministrative, facente riferimento alla vicenda del palazzo Bonanno . Lo stesso non e ' oggetto di confisca per mafia e coloro che lo hanno costruito non sono mai stati intaccati neanche lontanamente da vicende associative .. ! Qui si  parla di abusivismo edilizio non sanato , fenomeno diffuso a Misilmeri, colpe del passato che si presentano attuali , colpe dei nonni dei padri che si abbattono sui figli sui nipoti , purtroppo … ! Oggi la famiglia Bonanno si e ' trovata in mezzo a queste colpe sociali , politiche,  culturali , del passato subendo l ' umiliazione di uno sgombero coatto, una famiglia con un minore a carico e con l ' assenza di un padre precocemente scomparso .! Il Comandante della stazione ha  dimostrato sensibilita ' e umanità , convenendo una settimana di tempo ai fini di dare il tempo necessario per organizzare il trasloco ,  tutti i componenti della famiglia si sono dimostrati rispettosi del ruolo  dell ' autorita ' dallo stesso rappresenta ..! Pur in presenza di un ricorso presentato dinanzi ai giudici, senza aspettare l ' esito dello stesso la commissione ha ritenuto di andare avanti , ipotizo quindi data l ' urgenza , la volonta ' di  assegnare l ' immobile per l ' alloggio degli immigrati clandestini , alloggi di cui la prefettura di Palermo  mi risulta essere peraltro alla ricerca … ! La politica non si deve schierare mai dalla parte dei singoli , puo ' farlo solo quando questi ,  rappresentano il problema di tanti ,  chiedo quindi a tutti i candidati sindaco , assessori, consiglieri farsi portatori avanzandola ai  commissari ,  prima delle elezioni  di  una istanza di autonomia di scelta per la  risoluzione dei problemi che compete  esclusivamente alla politica  cioè la  difesa della casa della famiglia della comunità …! I presupposti nel caso esposto ci sono tutti , lasciamo che le sentenze facciano il loro corso . Questa istanza se ' richesta e ottenuta ,  potrebbe essere un bel segnale per infondere  nei cittadini fiducia nella classe politica tutta ,  fiducia  cui il vostro paese credo ha veramente  bisogno. Auguro a tutti buon lavoro avendo la piena  consapevolezza del compito che vi aspetta  … !
Avv Fabio Cinquemani

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6 Commenti

  1. GadgetShop Misilmeri

    Sfrattare una famiglia ,buttarla in mezzo a una strada per fare subentrare extracomunitari ,clandestini per giunta è un'offesa a tutta la cittadinanza.Bisogna dare la possibilità di sanare l'immobile in modo che vendendo possano saldare i propri debiti...la verità è una gli immigrati clandestini hanno più diritti di noi . Questa è la legge italiana che invece di sostenere noi garantisce gli estranei . Io non conosco la famiglia Bonanno ma mi sento veramente indignata per loro .

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  2. Gugliermo Vitale

    buona sera,premesso che per altre situazioni ed altre famiglie, la legge e' stata accordante se' non ,in molti casi,cieca,mi chiedo:l'intento di far diventare misilmeri un completo ghetto non dipende solo dai malacarne oramai residenti ed assistenzializzati(CAMPATI A SBAFO!!!)dai cittadini misilmeresi ed non,che pagano le tasse,ma lo STATO che vuol realizzare un centro per clandestini?Non mi venite a palrlare di buonismo oh accoglienza,si trattera'solo di ghettizzare completamente questo paese!!ad oggi e' piu'decente la zona piu' malfamata di palermo che misilmeri!!spero che sia uno scherzo questa presunta intenzione della prefettura,se' NO' altro che razzismo......povera misilmeri

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  3. Ciro Costanza

    sfrattare una famiglia italiana per accogliere extracomunitari???? scusate ma se l'immobile non va bene per un italiano perche' dovrebbe andare bene per un extracomunitario? Se cio' dovesse accadere mi auguro che scoppi una rivoluzione!!!! Che vergogna...IO NON MI SENTO ITALIANO!!!

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  4. Vincenzo Girgenti

    le nostre istituzioni sono l io ego fanno ciò che vogliono e calpestano tutti i nostri diritti.italia allo sfacello. sono la vergogna è il disonore.

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  5. Giovanni Lo Franco

    La lettera aperta a firma dell'avvocato Cinquemani porta alla ribalta una delle più annose problematiche del nostro territorio comunale, vale a dire l'abusivismo edilizio. Occorre, intanto, premettere che il primato della legalità e la lotta all'abusivismo non possono essere messi in discussione, costituendo dei punti fermi del percorso programmatico del nostro movimento politico. E' evidente che in questa occasione non si può, né si vuole, esprimere un giudizio sul merito della vicenda, non avendo io la piena cognizione degli atti amministrativi e processuali che riguardano l'immobile in oggetto, anche perché si tratta di una questione che si trascina ormai da vari decenni. L'accorato appello dell'avvocato Cinquemani non può, tuttavia, lasciarci indifferenti, perché la politica deve farsi carico anche di rispondere, oltre che a problemi generali della collettività, anche a questioni sollevate dal singolo cittadino. In quest'ottica, alla luce di quanto rappresentato in questa lettera aperta, e quindi in considerazione del fatto che l'appartamento risulta essere l'unico immobile abitativo di proprietà della famiglia Bonanno e che all'interno del nucleo familiare è presente un soggetto minorenne, parrebbe più conforme, se non a giustizia, almeno ad equità, sospendere la procedura di sgombero in attesa che intervenga un provvedimento definitivo della competente Autorità Giudiziaria. Il mio auspicio è che possa essere trovata una soluzione che, pur nel rispetto della legge, si riveli la meno traumatica possibile per la famiglia Bonanno. In caso contrario, questo atto di sgombero assumerebbe connotazioni di una prova di forza nei confronti di chi forte non è, e svilirebbe quei profili di aequitas che dovrebbero presiedere all'applicazione di ogni norma di diritto.

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