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Vitrano: Socio o estortore?

Gaspare Vitrano, Mario Bonomo e Piergiorgio Ingrassia. Tre soci – due deputati regionali e un ingegnere – con un unico obiettivo: fare soldi con le energie pulite. Vi raccontiamo gli intrecci societari che stanno alla base dell’inchiesta sulle tangenti nel fotovoltaico che ha portato in carcere Vitrano, onorevole del Pd, e Ingrassia (a quest’ultimo sono stati concessi i domiciliari).
La mazzetta, consegnata a Vitrano negli uffici dell’azienda sanitaria provinciale di via Cusmano, a Palermo, è solo l’ultima tappa di una lunga, lunghissima, vicenda che inizia nel 2008 e segna la svolta nell’estate del 2010. Ed è Vitrano (nella foto) a raccontare la prima tappa. Bonomo, deputato dell’Api di Rutelli, gli propone di mettersi in affari nel fotovoltaico. Bonomo ha dichiarato di non avere interessi nel settore. Nella testa di Vitrano si accende la lampadina: coinvolgere un amico che se ne intende. Fa l’ingegnere. La sua specializzazione è nel campo elettrico, ma certamente Ingrassia ne sa più di Bonomo e Vitrano. E così nasce la Green srl con sede legale in viale Croce Rossa a Palermo. La presenza di Ingrassia nell’elenco dei soci è ufficiale, quella dei due deputati è nascosta. Si manifesterebbe nella presenza di quattro uomini di fiducia. Due per ciascun politico. Nella società, infatti, figurano Giuseppe Lo Gerfo e Angela Cerniglia, entrambi di Misilmeri. Il paese di Gaspare Vitrano.

Lo Gerfo vi ricopre anche l’incarico di consigliere comunale, eletto nella lista civica che appoggiava il candidato a sindaco del centrosinistra. Nella Green ci sono pure i siracusani Letizia Mudò e Marco Sammatrice. Quest’ultimo è parente di Bonomo e ha una piccola storia politica alle spalle. Si candida nel 2003 alle provinciali e ottiene 1001 voti per Nuova Sicilia. Non gli bastano per essere eletto, figuriamoci le sole sette preferenze che racimolerà nel 2008 per una lista di Centrosinistra. La Green, Gazzetta ufficiale della regione Siciliana alla mano, risulta titolare diun’autorizzazione per la costruzione e le gestione di due impianti fotovoltaici a Carlentini, nel Siracusano. Uno in contrada Pedagaggi, e l’altro in zona Pancali. In realtà, secondo gli inquirenti, queste due società non erano ancoraentrate nel giro della compravendita delle licenze, ottenute a poche migliaia di euro e rivendute a suon di milioni di euro. Meccanismo applicato, invece, con la Enerplus. Questa è ufficialmente l’azienda di famiglia di Ingrassia. Bonomo e Vitrano non c’entrano nulla. Solo all’apparenza, però. Lo stesso Vitrano dice infatti che lui e Bonomo ne erano soci di fatto, tanto da avere versato una parte dei soldi per la costituzione.

La Enerplus, creata nel 2008, è titolare dell’impianto fotovoltaico di Roccamena, nel Palermitano, rivenduto per sei milioni di euro ad un gruppo spagnolo a fronte di un investimento iniziale da poche decine di migliaia di euro. Attenzione, perché esiste anche la Enerplus 2010. Una società creata ad hoc per superare un ostacolo. L’impianto di Roccamena era stato inizialmente bloccato dalla Sovrintendenza ai Beni culturali perché ricadeva in un’area sottoposta a vincoli archeologici. Proprio in questo frangente, per evitare che anche le altre concessioni ottenute dalla Enerplus venissero bloccate, l’impianto di Roccamena è passato alla Enerplus 2010 che peraltro ha vinto un ricorso al Tar. E i sei milioni di euro dove sono finiti? Secondo Ingrassia, il denaro è stato versato in un conto svizzero per non incappare in controlli. Dei sei milioni, il 10%, sempre secondo l’ingegnere, sarebbe andato a Vitrano. I seicentomila euro per il politico sarebbero stati prelevati a Lugano. Lo stesso Vitrano ha ammesso, durante gli interrogatori, di essere a conoscenza del conto svizzero dove aveva versato i proventi di alcuni investimenti nel fotovoltaico. Vitrano ha anche aggiunto che all’inizio Ingrassia gli chiese di potere incassare anche la parte dei soldi del politico. Si doveva sposare e il denaro gli serviva per comprare casa.

La Enerplus avrebbe goduto di una corsia preferenziale per le autorizzaioni grazie all’aiuto dei politici coinvolti nell’inchiesta. E le cui richieste sarebbero state pressanti. Non solo erano entrati nell’affare, ma chiedevano pure, nel caso di Vitrano, una tangente sull’assegnazione dei lavori in sub appalti all’interno dei cantieri. Una mazzetta da diecimila euro Vitrano l’ha incassata il giorno in cui è stato arrestato in flagranza, assieme a Ingrassia che si è subito sfogato: “Sono vittima di un sistema che mi stava stritolando. Avevo detto più volte a mia moglie che volevo denunciare tutto. Perché quella a cui ero sottoposto era una vessazione doppia: prima per i soldi che ho dovuto versare dalla società, successivamente con l’imposizione delle ditte. Ultimamente avevo pure cercato di uscirne, provavo a prendere tempo, ad abbozzare scuse… Ma loro erano voracissimi. Proponevano sempre terreni dove realizzare nuovi impianti. E io a volte dicevo che in quel luogo c’erano problemi di natura geologica, o altri impedimenti…».  Vitrano contrattacca e, attraverso i suoi legali, gli avvocato Vincenzo Lo Re e Francesco Riggio, si difende: se era socio con Ingrassia perché mai avrebbe dovuto estorcergli del denaro?

C’è un particolare su cui adesso si stanno concentrando i pubblici ministeri Maurizio Agnello, Emanuele Ravaglioli e Sergio Demontis: la società che ha consentito i guadagni milionari nel fotovoltaico  è la Enerplus, dove sia Vitrano che Bonomo non figurano ufficialmente. Mentre le altre società, a cominciare dalla Green, non avevano fatto il salto di qualità. E se fosse stata una precisa scelta di Ingrassia per sbarazzarsi dei soci, all’inizio utili ma poi divenuti pressanti e ingombranti? Non è un caso che parliamo di “altre società”, visto che almeno altre due sarebbero state costituite sempre con lo stesso sistema. Su questo fronte si concentrano le indagini. Così come sugli altri nomi dei politici coinvolti. Deputati regionali ma anche sindaci di Comuni, più o meno grandi. Perché alla porta di Ingrassia, Vitrano e Bonomo bussavano in tanti. Anche solo per sponsorizzare ditte amiche o raccomandare l’assunzione di operai.

Tratto da Live Sicilia

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16 Commenti

  1. Cinzia

    Allora il consigliere comunale Lo Gerfo e Angela Cerniglia sarebbero i prestanome e complici della società di Gaspare Vitrano!! Alla faccia della legalità, quante persone saranno coinvolte in futuro? Continuando così ne vedremo delle belle!

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  2. ministro a contratto

    CHI SONOGLI ISCRITTI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI ?
    NON MI PARE CHE CI SIANO NE LO GERFO NE CERNIGLIA,
    E NON MI PARE CHE QUESTO INGRASSIA SIA POI UN SANTO,AVEVA VARIE SOCIETA CON VITRANO,MA POI PIANGEVA A CASA DALLA MOGLIE?
    PATETICO!
    MA PERCHE NON VENGONO PUBBLIGATE LE FOTO DEGLI ALTRI INDAGATI?
    LE FOTO DI INGRASSIA E DELL'IMPRESARIO?

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  3. Misilmeri Blog

    @ Ministro a contratto

    Non abbiamo trovato alcuna foto dell'Ingegner Pier Giorgio Ingrassia, non è presente in nessun sito e neppure nei motori di ricerca.
    Dell'impresario non si conosce l'identità, e francamente non abbiamo alcuna voglia di indagare, men che meno di rendere pubblica la sua identità.
    Siamo, piuttosto, a disposizione di tutti coloro che volessero portare un contributo costruttivo e hanno voglia di fare chiarezza attorno a questa vicenda, in maniera seria e moderata.
    Lasciando da parte rancori personali e cattiverie..

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  4. niko

    Dico io ma tutti quelli che han fatto la manifestazione son diventati tutti poveri di argomenti? che fà finero le colazioni di 30 euro? i fiaccolate in appoggio all'ex onorevole, non le fanno più? Vedete: ci son alcuni cani che quando hanno il padrone a lato, abbaiano abbaiano, fanno i cattivi. Quando poi il padrone non ci stà, stanno ca cura mmezzo i gamme.

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  5. ardicula

    fonti agricole riferiscono che in zona chiesa nuova " siccaro puru i lavuredda". Una delegazione di esperti proveniente dal giappone ha rilevato in quella zona un alto tasso di " rantuppo atmosferico" . SI consiglia di scendere dalla NCHIUSA!

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  6. Slesia

    @ Misilmeri Blog

    Non vedo i miei commenti...come mai? il sito si chiama Misilmeri Blog.... LIBERI DI ESPRIMERSI!!!
    Ao ma l'avete capito che quello è in carcere perchè intascava mazzette o vi pare che c'è finito per equivoco!!!
    Pubblicate gli altri miei commenti please...

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  7. ardicula

    la settimana santa 2011 è offerta da enerplus 2010 . Accorrete per vedere il nuovo modello di Troccola ibrida, caricata a energia solare.

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  8. viddaneddu

    Ironia di Ardicula a parte, questa vicenda mi sembra molto più squallida di quanto emerga da tutti i commenti finora letti. Non me la sento tuttavia di fare il moralista con Angela Cerniglia e Pippo Lo Gerfo. Da che la regione siciliana ha ottenuto lo statuto autonomo, le società, le imprese, le cooperative si sono costituite all'ombra di qualche politico o gruppo di potere politico potente che le ha aiutate nei difficili percorsi degli appalti, delle concessiioni etc. Altrimenti dovremmo criticare tutti gli imprenditori, nessuno escluso, compreso qualcuno che scrive sul blog vestendo gli abiti del moralista.

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  9. italiana

    ma perchè non si aspetta la verità processuale? Ma se anche i magistrati stanno indagando, come si può dare una versione dei fatti?
    Ingrassia, denunciato per estorsione, come può essere credibile?
    Ingrassia è a casa, avrebbe 6 milioni su un conto corrente, da estortore a vittima e neanche una sua foto!
    Complimenti vivissimi

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  10. fina

    senti ardicula e company : e'giusto che ognuno esprima il proprio commento in merito all'argomento, ma lasciate stare la chiesa e la settimana santa!!!!!!!!!1

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