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Opere di Depurazione, Contrafatto commissario in 12 comuni. C’è anche Misilmeri

L’assessore regionale dovrà gestire le risorse per gli interventi programmati

Opere di Depurazione, Contrafatto commissario in 12 comuni. C’è anche Misilmeri

Su 93 interventi contenuti nella delibera Cipe per le opere di depurazione il commissario Vania Contrafatto dovrà gestire risorse per 80  interventi. L’ultima notifica da parte del governo nazionale al commissario, con altri sedici  interventi, è del 16 giugno.

Sono quasi novecento milioni di euro i trasferimenti pronti ad essere utilizzati  per completare le opere di depurazione previste nella delibera Cipe su cui pende la procedura di infrazione da parte della commissione europea.

L’ultimo dei decreti di commissariamento riguarda 12 comuni (Marsala, Mazara del Vallo, Milazzo, Misilmeri, Niscemi, Palermo,  Porto Empedocle, Ribera, Sciacca, Trabia, Triscina-Marinella, Valderice). L’intervento più grosso da realizzare tra questi è quello nel territorio di Castelvetrano(Triscina-Marinella) per la rete fognaria  con  23 milioni di euro. La dotazione complessiva  di questa tranche è di 83 milioni di euro

Gli altri interventi sono su Palermo (3) e Sciacca (2). Su Palermo sono già in atto dieci interventi per cui è avvenuto il commissariamento.

Il commissario Contrafatto si è dichiarata fiduciosa, nella speranza di potere accorciare i tempi tecnici di trasferimento: “Stiamo rendendo più rapida possibile la fase di trasferimento delle risorse portando avanti il cronoprogramma comunicato a Roma. A breve si sbloccheranno le altre risorse”. 

Per quanto riguarda Mazara del Vallo si tratta del secondo intervento da realizzare che andrà ad essere gestito dal commissario per le opere di depurazione.  Recentemente sono stati trasferiti invece i finanziamenti per sette interventi, cinque su Palermo, uno su Cefalù ed uno su Castelvetrano.

La cifra totale è di 53 milioni e 600mila euro, di cui 14 milioni e 600mila per la prima  annualità.Misterbianco ed Acireale rimangono gli interventi più grossi da realizzare nel territoriocatanese, 205 milioni di euro nel primo caso e 134 nel secondo caso. Nel caso di Acireale il ritardo è ancora più consistente.

Le risorse sono dello Stato, ma il trasferimento e l’erogazione concreta delle somme avviene con un passaggio di contabilità regionale che coinvolge i dipartimenti del Bilancio e della Programmazione.

Su Palermo le gare non sono state ancora bandite dopo il fallimento di Aps (Acque potabili siciliane). Il commissario per le opere di depurazione dovrà acquisire i progetti dalla curatela fallimentare. Il comune  di Catania rimane il soggetto attuatore delle opere ed a quanto pare sarà sottratto al commissariamento.

Tratto da siciliainformazioni

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