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Urla e bugie, va in onda il teatrino della politica

Da giorni si rimpallano le responsabilità, le uniche vittime sono i disabili

Urla e bugie, va in onda il teatrino della politica
Dinanzi al teatrino della politica e alle accuse urlate dal Governatore della Sicilia e dal Sindaco di Misilmeri, che fino a poco tempo fa andavano d’amore e d’accordo, i cittadini non possono che rimanere sconcertati e confusi.
Abbiamo assistito in questi giorni ad un rimpallo costante di responsabilità.
Siamo partiti dai fratelli palermitani disabili, finiti alle IENE per chiedere all’assessore Miccichè un’assistenza più completa. Da quel giorno tutti ci siamo resi conto che qualcosa non andava, che non veniva data assistenza 24 ore su 24 ai disabili gravissimi.
Da lì, polemiche, dimissioni e un nuovo corso targato Crocetta, che attiva un tritacarne mediatico in cui è stato gettato in particolare il nostro Comune, definito Capitale dei Disabili, i cittadini di Misilmeri, e tra questi in particolare coloro che necessitano di assistenza, scoprono che i soldi ci sono, e che addirittura c’è un fondo integrativo che si chiama Fondo per le non autosufficienze, che serve per incrementare le ore di assistenza domiciliare a coloro che si trovano in una situazione di disabilità gravissima.
A questo punto si apre il valzer, dove ballano Presidenti di Regione, sindaci, direttori di Distretto, Asp, tutti tranne i disabili, loro fermi, purtroppo assistono impotenti a questo triste spettacolo, dove anche l’italiano e il significato delle sue parole ha un ruolo.
Iniziamo dalla prima: Autosufficienza, che riferita ad una persona, vuol dire che è in grado di governare la propria vita e se stessa autonomamente in tutti i propri bisogni e che non necessita di sostegno da parte di macchinari o di altre persone per vivere la propria vita. Il suo contrario è “dipendenza” oppure la negazione dell’autosufficienza, quindi la “non autosufficienza”.
E qui arriviamo al primo punto. Se un intervento di politica sociale dello Stato viene chiamato “Fondo per le non autosufficienze” diciamo che già nel suo nome indica come devono essere impegnate quelle risorse, a quale bisogno cioè lo Stato intende dare risposte.
Ma questo non è sufficiente, perché i politici regionali, e con essi i Distretti Socio Sanitari, i Sindaci, i Direttori dei Distretti e tutti gli Assistenti sociali, si sono incartati su un’altra insidia della lingua italiana, il superlativo assoluto.
Ebbene pare che il problema sia dato dal fatto che nelle liste inviate all’Assessorato alla Famiglia vi siano non solo i disabili gravissimi come dice la Legge dello Stato che istituisce il fondo, ma anche i disabili gravi.
Allora il cittadino comune a questo punto non ha capito più niente. E noi proveremo a fare chiarezza.
Chiariamo che il fondo nazionale per le non autosufficienze è un intervento di politica pubblica che ha lo scopo di integrare le risorse economiche che i distretti socio sanitari, in virtù della legge 328 del 2000, hanno già in dotazione per l’assistenza domiciliare integrata. La motivazione per cui lo Stato trasferisce questi fondi è: incrementare le ore di assistenza a coloro che si trovano in situazione di handicap gravissimo, cioé coloro che rientrano nella casistica indicata all’art. 3 comma 3 della legge 104 del 1992. Dunque non tutti coloro che sono in possesso di 104, ma solo quelli che rientrano in quei casi specifici. Nella legge 104 l’handicap viene considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992). Il primo comma dell’articolo 3 della Legge 104/1992 precisa:”È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.” Il terzo comma dello stesso articolo, definisce la connotazione di gravità:”Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità”.
All’inizio di questa querelle che ha visto protagonisti il Presidente della Regione e la Sindaca di Misilmeri, portando il nostro Comune alle luci della ribalta, la Sindaca aveva dichiarato che la Regione Siciliana avrebbe allargato le possibilità di accesso a questo fondo anche ad altre tipologie di persone handicappate e che da questo è derivato l’incremento del numero di disabili assistiti negli anni 2014, 2015 e 2016.
Proviamo a capire se anche qui ci ha messo lo zampino la lingua italiana.
La Regione emana il piano attuativo del Fondo nazionale e sostanzialmente dice:
una parte di questi soldi li diamo per incrementare le ore di assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti;
una parte le destiniamo come sostegno economico alle famiglie dei disabili ma come somme vincolate all’acquisto di servizi di cura e assistenza;
una parte la destiniamo ai ricoveri in strutture specializzate.
Precedentemente la Regione aveva trasmesso a tutti i Distretti le “Linee Guida dipartimentali” (nota prot. n. 36096 dell’8.10.2014) con la quale dava le direttive operative ai distretti per la gestione della procedura selettiva.
Con questa nota la Regione definisce “chi ha diritto ad accedere ai servizi erogati in virtù di questo fondo”:
1. Paziente con malattia cronica, irreversibile, totalmente dipendente, obbligato al letto e/o in carrozzina.
2. Paziente con demenza terminale che richieda assistenza totale perché completamente incapace di comunicare, allettato e/o in carrozzina nonchè incontinente.
3. Paziente in stato vegetativo o coma 0 “locked-in syndrome”.
4. Paziente affetto da malattia neuro-muscolare e dipendenza ventilatoria per almeno 8 ore su 24.
5. Pazienti con necessità di ventilazione meccanica invasiva.
6. Pazienti affetti da malattia organica cronica, irreversibile, associata a disturbi del comportamento tali da mettere a rischio la propria o l’altrui incolumità vitale.
La Regione inoltre chiarisce chi deve gestire tutto il processo selettivo preliminare e necessario a determinare la ripartizione delle risorse economiche destinate dallo Stato alla Sicilia.
Questo vuol dire che se alcuni distretti hanno “confuso” le liste dei disabili gravissimi con quelli dei disabili “gravi”, hanno fatto giungere alla Regione Siciliana un dato gonfiato che ha consentito a quei distretti di attrarre maggiori risorse sul territorio.
Ciò vuol dire inoltre che le risorse, già esigue, destinate ai disabili gravissimi, sono state utilizzate per prestazioni e servizi in favore di coloro che con molta probabilità non ne hanno bisogno e che comunque non ne avevano diritto.
E se tale procedura non rileva da un punto di vista penale (non sta a noi accertarlo ma agli organi competenti) non può non rilevare ai nostri occhi da un punto di vista politico e morale.
Il denaro stanziato per chi è allettato, per chi non può svolgere le proprie funzioni vitali autonomamente, per chi è affetto da malattie gravissime come la SLA, l’Alzheimer, per chi si trova in stato vegetativo magari a seguito di un grave incidente, deve essere utilizzato con l’attenzione e il rispetto che merita chi si trova nella condizione di più assoluta fragilità e dipendenza. E tale condizione è visibile ad occhio nudo, non sono necessarie marche da bollo né certificati della 104.
Il buon senso, la morale e la dignità di ognuno di noi nell’espletare le proprie funzioni di cittadino, medico, amministratore pubblico o politico dovrebbero guidarci nella gestione accurata di tali esigue risorse economiche.
Il risultato non doveva quindi essere la scena pietosa che abbiamo visto sul web con PIF, ma doveva essere l’aumento delle ore di assistenza a quelle persone (solo quelle), e il sollievo alle loro famiglie.
Dunque, al di là di chi urla più forte, qui c’é un dato oggettivo sul quale non si può tacere ed è il disagio costante in cui vivono le persone affette da disabilità gravissima e l’incapacità, l’inettitudine dei rappresentati della politica che stanno trattando questa vicenda come farebbero ad Uomini e Donne di Maria De Filippi.
Siccome noi non vogliamo scendere a questi livelli, ma vogliamo capire cosa è successo nel Distretto 36 il cui comune capofila è Misilmeri, chiederemo a breve l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta che possa far chiarezza e riportare la luce su tutte queste ombre.
Nello specifico ci auguriamo che questa commissione possa trovare risposte a queste domande:
1 – Il Comune capofila ha obblighi di vigilanza sulla selezione dei beneficiari rispetto agli interventi posti in essere sull’intero distretto?
2 – Le cooperative accreditate nel distretto hanno tutte la sede legale o operativa nello stesso?
3 – Quali tipologie di handicap sono state oggetto di assistenza domiciliare integrata con queste risorse economiche afferenti al Fondo nazionale per le non autosufficienze?
4 – Quanti soggetti sono stati effettivamente assistiti negli anni 2014, 2015 e 2016?
5 – Quante ore di servizio sono state erogate a ciascuno e secondo quali criteri distributivi?
6 – Quali cooperative hanno svolto il servizio e con quale personale qualificato?
7 – Quali e quante famiglie hanno beneficiato dei bonus socio-sanitari per l’acquisto dei servizi di assistenza e cura?
8 – Chi sono i componenti dell’Unità di Valutazione Multidimensionale del Distretto 36 che ha gestito la procedura di valutazione e selezione degli aventi diritto ?
9 – Quale strumento di valutazione (scheda tecnica) è stato utilizzato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale?
10 – Le cooperative del distretto sono state realmente libere in questi anni di indicare gli operatori o hanno subito pressioni esterne ?
Ci auguriamo che questa commissione possa portare chiarezza su questa vicenda, allontanare le ombre e poter così consegnare ai disabili non autosufficienti del distretto le tutele di cui hanno diritto.

 

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25 Commenti

  1. Complimenti

    Finalmente un articolo serio. Un dieci alla redazione di Misilmeri blog, con lode. E' vergognoso leggere commenti di detrattori o sostenitori della giunta Stadarelli che dimenticano la serietà del problema e la particolare sensibilità dell'argomento. Chi vive la tragedia dell'handicap grave ha solo bisogno di essere tutelato e il diritto di non essere stritolato da tifoserie da stadio che fanno solo vomitare. Se ci sono responsabilità a tutti i livelli, se qualcuno ha giocato con i numeri producendo un danno ai veri bisognosi favorendo gruppi e conventicole di sporchi interessi, dovrà vedersela con Dio e poi, speriamo, con la giustizia.

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  2. ciro costanza

    soltanto chi non vuole vedere non vede lo schifo...soltanto chi non vuole sentire non ha sentito le frasi anzi le mezze frasi farfugliate ieri sera dalla sindaca a rete 4 e dagli altri scienziati intervenuti ieri sera a difesa dell'indifendibile.
    soltanto chi e' in malafede ieri sera non ha capito che la sindaca ha EVASO senza rispondere a nessuna delle domande formulate da Belpietro e dagli altri che la incalzavano...
    possibile che non si capisce che c'e' qualcosa di oscuro in questa vicenda in cui a pagarne le spese sono i disabili VERI.
    alla domanda come mai in questa lista ci fossero obesi ed altri con malattie non gravi da giustificare assistenza h24 NON HA RISPOSTO.
    alla domanda come mai dapprima il numero degli aventi diritto era di 110 e dopo poco
    tempo sono diventati 47 NON HA RISPOSTO.
    come mai questo numero e' quasi raddoppiato nel 2014 proprio nel pieno della campagna elettorale?
    come mai addirittura nel 2015 e' addirittura aumentato ancora?
    come mai la sindaca non ha ancora denunciato il pres. crocetta, il giornale la repubblica e tutti quelli che dicono di averla infamata ed infangato il SUO paese?
    Eppure ricordo che la nostra sindaca non ha esitato neanche un secondo ad infangare il suo paese durante un convegno del pd in presenza di quell'idiota di renzi in cui lei e' intervenuta dicendo e parlando di ben tre scioglimenti per mafia dimenticando di dire che nell'ultimo scioglimento e' stato proprio il consiglio ad essere sciolto......a sto punto inserite anche gli smemorati nell'elenco degli aventi diritto h24.
    la verita' e' che cercano di spostare l'argomento sul fattore soldi...gia' importante..ma qui' c'e' in ballo altro...qualcosa che in certi ambienti conta piu' dei soldi....IL POTERE....I VOTI...e adesso si avvicinano le regionali e i debiti si devono pagare.
    ieri sera ho provato un profondo senso di vergogna, di impotenza e di schifo....e poi quell'altro scienziato del sindaco di ventimiglia quando dice...."noi oltre a mettere la fascia ci mettiamo la faccia".... e manco aveva messo la fascia figuriamoci la faccia....di quale fascia parla e soprattutto di quale FACCIA parla?
    E poi questo rimpallo di responsabilita' lo vogliamo interrompere? il sindaco da la colpa all'ASP...l'ASP da la colpa ai sindaci e tutti danno la colpa a crocetta....ma lo capite che siete TUTTI responsabili o no?

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    1. Semplicemente ridicoli

      Ciro ma comu finiu a schifiu? I sindaci senza fascia e gli impiegati con la fascia. Meditate gente meditate

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      1. Cenerella

        Ma certe persone perché non si vanno a scompare il mare nel loro paese. Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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    2. Gianni La Barbera

      La frase del giorno : Un sulu Ciro abbasta, due o tri fussi megghio.
      Ciao Ciruzzo.

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  3. Malafiura forever

    Finalmente smascherata una parte della verità sui disabili ora noi poveri mortali attendiamo altre verità sui disabili e tanto altro ancora

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    1. Totò Aldisio

      I misilmeresi devono solo augurarsi che il loro sindaco si ritiri a vita privata ed invece di andare girando per televisioni ed interviste, si stia a casa a governare un paese che non ne fa una buona. A malafiura di ieri sera è tutta nella sua pochezza, già emersa, come ha sottolineato Ciro, nel suo intervento davanti a Renzi. Se ha le palle, invece di difendere l'indifendibile, vada a fondo nei problemi e se scopre che è Crocetta ad avere tragicamente ed artatamente attizzato il fuoco ne chieda le dimissioni. Altrimenti abbia il coraggio di denunciare e buttare nell'immondizia tutti quelli che sono responsabili di un teatrino che fa sfigurare misilmeri e i suoi cittadini. Sig. Sindaco:
      1) i morti si denunciano quando muoiono non quando arrivano i soldi;
      2) se lei ha a cuore i portatori di handicap grave non può far finta che l'impennata dei numeri sia una fatalità, soprattutto se va a detrimento dei veri bisognosi. Se lei è un vero sindaco non si può nascondere dietro le circolari (quello era lo stile di azzeccagarbugli), ha anche il dovere di leggerle e interpretarle, soprattutto quando quelle circolari finiscono col negare un diritto a chi dovrebbe averlo;
      3) lei e gli altri sindaci avete fatto una figura patetica, non avete saputo articolare una risposta dico una comprensibile, sembravate delle scimmie in uno zoo infastidite dai passanti che distribuiscono noccioline. Le uniche cose che avete saputo dire non hanno fatto che confermare nei telespettatori l'idea che dietro quei numeri c'è una sola verità, oggi ribadita su Repubblica da Emanuele Lauria: il vergognoso clientelismo che alligna nel settore del sostegno ai portatori di handicap.

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      1. Osservatore

        Sig. Aldisio, nel punto 3 lei dice che i sindaci non hanno saputo articolare una risposta comprensibile. Non è vero. La devo correggere. Io una cosa l'ho capita. Ho capito che quella sig.ra con i capelli bianchi è assessore a Marineo ed è anche assistente sociale. Per la verità non si è capito perché ha detto e sottolineato di essere assistente sociale. Magari pensava che non solo i telespettatori ma tutti gli ospiti di quella trasmissione, all'udire il suono perentorio ed assertivo del suo esordio 'sono assessore di marineo e anche assistente sociale', avrebbero fatto un passo indietro, avrebbero pensato, anche senza dichiararlo, "se lo dice una 'assistente sociale' allora i morti non sono morti, sono vivi, anzi no, possono essere morti e vivi, anzi i 110 possono essere 47 e poi 220, 330 e poi ancora 10". Purtroppo non ha fatto i conti con il sindaco di Novara. Un vero reprobo, arcigno, che fino alla fine ha sostenuto che a Misilmeri il doppio dei portatori di handicap gravi rispetto a Novare è comunque una esagerazione: che lo dica o no un'assistente sociale. Altre volte, quella affermazione fulminea, 'io sono assistente sociale', lasciata lì con l'agilità di una saetta, si vede che ha funzionato, ha convinto e vinto resistenze altrimenti insuperabili; lo si capiva dalla sicurezza e dal tono rassicurante con cui è stata pronunciata. Questa volta, ahimè, non ha funzionato. Sarà stato un problema di uditorio. Vuoi mettere Misilmeri e Marineo con Novara? Noi la Magna Grecia, loro i barbari. Noi 110, parola di assistente sociale, loro 50.

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      2. Paese in ginocchio

        Toto' Aldisio chiunque tu sia sei un grande - Misilmeri ha bisogno di te. L'amministrazione dovrebbe avere accanto persone acute e preparate come te per non incorrere nei numerosi errori pacchiani di tutti i giorni. Complimenti per l'analisi lucida e profonda. Che sia da ammaestramento per la girandola dei lecchini e lustra scarpe che affollano la corte degli Annacati

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  4. Sbagliato

    Gentile signor Bua. Vorrei ricordarle che se Misilmeri piange, Villabate certo non ride. Le sembra normale che i defunti debbano stare per mesi in camera mortuaria in attesa di degna sepoltura? Noi abbiamo rispetto per i vostri morti; lei ne abbia per i nostri invalidi. Provi a guardare in casa sua e non insista nel denigrare un paese che non le appartiene.Già proviamo sufficiente vergogna anche senza il suo intervento.

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  5. La fascia della faccia

    Scusate ma l'assistente sociale del comune di misilmeri con la fascia da sindaca accanto alla sindaca del comune in cui lavora non si può taliare!
    Ma itivi a ghiccare una ***********************************

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  6. La fruttivendola e la fascia

    Se avessero avuto argomentazioni plausibili le avrebbero esposte perché hanno avuto ampio spazio!
    Invece che diceva la sinnaca? NON È VERO NON È VERO NON È VERO!!!
    Non siete più credibili in nessun argomento
    Dimettetevi

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  7. CHI PARLA DEVE PRIMA SAPERE

    A onor del vero : l'assistente sociale con la fascia tricolore, rappresenta il comune di Marineo,essendo assessore. Saluti.

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    1. CHI SA PRIMA DI SCRIVERE DEVE COLLEGARE ...

      EMBE'. C'e qualcuno che ha scritto che l'assistente sociale con la fascia non rappresentava il comune di marineo? Che rappresentava i Cherubini, i Serafini, i Troni, gli Arcangeli, i Principati? A onor del vero, nessuno ha detto il contrario. Lei appartiene alla categoria di coloro che sanno non sanno leggere ciò che scrivere gli altri

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  8. Ciro Costanza

    """"Tutta la cittadinanza e le SS LL sono invitatE a partecipare all'assemblea cittadina che si terrà il 7 marzo 2017, alle ore 21,00, presso la sala consiliare. A seguito delle recenti notizie di cronaca risulta necessario chiarire i fatti che hanno coinvolto il comune di Misilmeri nella vicenda dei così detti "disabili gravissimi".
    In quella sede saranno illustrate le procedure previste dalla legge e dalle circolari e si riferirà in ordine alle responsabilità del distretto e soprattutto sulle azioni legali che il distretto socio-sanitario intenderà attivare anche a tutela del danno subito."""
    Ecco io da ignorante avrei scritto così una circolare ma ormai ho perso persino le speranze a leggere una circolare scritta decente e comprensibile.
    Si fa sta riunione perché ? Per evadere la commissione d'inchiesta e raccontare 4 frottole a libri e carte chiuse? Troppo banale questa decisione...ma chi vi consiglia? L'unica sede preposta alla discussione e' il consiglio comunale ed in particolare una commissione d'inchiesta con accesso agli atti!
    Voi potete dire quello che volete ai cittadini ma quello che interessa veramente ai cittadini lo avete voi nelle carte che vi rifiutate di mostrare esattamente come vi siete rifiutati di rispondere alle domande degli ospiti di rete 4.... non avete nulla da nascondere ? Buon per voi... vuol dire che non avrete difficoltà a votare l'istituzione di una commissione d'inchiesta e chi non la voterà dovrà fare i conti con la propria coscienza.
    In politica contano i fatti non le chiacchiere.
    Vorrei approfittare per dire all'assistente sociale con la fascia che il giornalista di rete 4 si chiama Belpietro non Belpiero.
    Questa riunione cittadina e' solo una farsa in cui i nostri amministratori giocheranno a carte coperte mentre gli ascoltatori avranno le carte scoperte quindi sarà una discussione IMPARI.
    io confido nell'intelligenza dei consiglieri di opposizione e mi auguro non si presentino e chiedano un consiglio comunale straordinario con ordine del giorno commissione d'inchiesta.
    Le vostre chiacchiere non interessano più a nessuno men che meno agli aventi diritto h24.
    Saluti

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    1. Giovanni

      Non c'è partita. Ciro sei un grande. Un giorno probabilmente l'amministrazione comunale ti ringrazierà.

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  9. Sopravvivere a Misilmeri

    Ciro Ciro ma quale opposizione, ancora a questi giochi credi, visto che la maggioranza dei consiglieri sono di opposizione resta da fare solo una cosa, mozione di sfiducia, altrimenti sono solo chiacchiere e parole parole parole tanto per passarci il tempo, fanno tutti il doppio gioco

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  10. MAO

    Sulla riunione di giorno 07-03-2017 alle ore 21,00 presso l'aula consiliare, si gradirebbe la
    presenza delle TV nazionali del Presidente Crocetta, del responsabile ASP e DELL'ASSESSORE dimissionario alla sanità,nonchè una rappresentanza dei disabili gravissimi e la presenza straordinaria di PIF.

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  11. Obeso

    Arc i disabili gravi non di certo ma gli obesi con un po' di sforzo possono salire anche sul tetto

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  12. A casa vacanti

    Scusate qualcuno sa dirmi quanti cittadini erano presenti all'Assemblea cittadina di ieri sera? Sicuramente l'aula era piena peccato che la telecamera non ha mai inquadrato.

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  13. Caciucco

    SBAGLIATO
    Prof. Bua, non si occupi solo di "pappardelle al sugo di funghi", "agnello in crosta" o "ballotte di tacchino in brodo"; provi anche a rivisitare la grammatica, altrimenti sarò costretta a dubitare che Lei sia un professore. Non me ne voglia.

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    1. Caciucco

      Professore, insegna in un istituto dove si impartiscono
      quotidianamente lezioni di cucina e scrive CACCIUCCO con due C?
      Per me è BOCCIATO.

      P.S. Non mi risponda; io non ho nulla a che fare con Tripoli. E si ricordi che le beghe intrinsecamente politiche non mi riguardano minimamente.

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