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150° d’Italia a Gibilrossa. Fare città: “Salviamo l’obelisco”… sabato 12 e domenica 13

150° d’Italia a Gibilrossa. Fare città: “Salviamo l’obelisco”… sabato 12 e domenica 13
Un servizio di Striscia la notizia, andato in onda qualche settimana fa, ha messo in evidenza il forte degrado in cui versa l’obelisco di Gibilrossa, eretto nel 1881 su progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile in onore  di Garibaldi e dell’impresa dei Mille.

Purtroppo” afferma Domenico Bonanno, dell’Associazione Fare Città “per chi raggiunge Gibilrossa lo spettacolo che si presenta non è dei migliori. L’obelisco, è ricoperto da scritte che lo hanno trasformato da testimonianza del ricordo di un evento importante per la storia del paese in un diario lapideo per liceali. La responsabilità di tutto non è da imputare all’amministrazione, piuttosto è da riscontrarsi in un’assenza di valori e di cultura civica che tristemente avanza, soprattutto nei giovani che difficilmente ormai riconoscono i valori di un bene collettivo e ne considerano le qualità ed il valore di testimonianza storico-culturale che rappresenta. Il 150° anniversario dell’unità d’Italia è un momento importante per il nostro paese, e non si può perdere occasione perché venga ricordato nel migliore dei modi, specie alle nuove generazioni che sempre più sembrano distanti da quell’idea di Stato unitario.
La nostra associazione, Fare Città, “continua” è formata da giovani studenti, professionisti, lavoratori. Gente che nell’impegno sociale e culturale trova una missione per la crescita propria e della società e che non è mai stata insensibile a certe questioni. Per questo ci siamo adoperati affinchè Sabato 12 marzo, e se non dovesse bastare, anche Domenica 13 marzo, grazie ai nostri volontari, vengano ripuliti e risistemati gli spazi antistanti al monumento, purtroppo poco possiamo fare per togliere le scritte per cui occorre un recupero dispendioso che va fatto oltre che nei giusti tempi con le giuste tecniche.
Il nostro vuole essere un gesto dal grande valore simbolico, per provare a ridar vita ad un pezzo importante della nostra storia, nella speranza che cresca nella gente la consapevolezza del grande valore storico che l’obelisco ha. Desidero invitare “ conclude Domenico Bonanno, tra gli organizzatori dell’iniziativa 150 anni di Italia “ tutti i volontari interessati a dare il loro contributo; ci vediamo Sabato e Domenica, “armati” di scope, sacchi e rastrelli con l’orgoglio di sentirci tutti ITALIANI.”
La manifestazione dal titolo “150 anni di Italia” si concluderà Giovedi 17 marzo presso l’obelisco, negli spazi recuperati con l’apposizione della targa celebrativa e con gli interventi di docenti universitari, storici, rappresentanti delle istituzioni e rappresentanti dell’amministrazione comunale di Misilmeri.

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7 Commenti

  1. SICILIA INDIPENDENTE

    SALVARE UN MONUMENTO CI PUO STARE MA COMMEMORARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO E LA COLONIZZAZIONE italiana NELLA NAZIONE SICILIANA CHE SI PERPETUA DA 150 NEFASTI ANNI AD OGGI E A DIR POCO SCANDALOSO E VERGOGNOSO NON COMMEMORARE I MORTI DEL REGNO DI SICILIA NEL LAGER DI FENESTRELLE ( piemonte ) DOVE MIGLIAIA DI MERIDIONALI FURONO SCIOLTI NELLA CALCE E FATTI MORIRE DI STENTI E PRIVAZIONI.

    NON VI RENDETE CONTO CHE STATE FESTEGGIANDO DEI CRIMINALI CHE CON LE BAIONETTE E CON LA FORZA HANNO COSTRETTO A VOTARE SI AD UN POPOLO CHE NON VOLEVA l'unità d'italia CHE DA 150 PORTA AL SUD E ALLA SICILIA POVERTA' MISERIA MAFIA E SOPRATUTTO LA NEGAZIONE DELLA VERITA CHE IN PRIMIS il sig. napolitano CONTINUA A NEGARE PUR SAPENDO DI SBAGLIARE.

    Dopo il 1861, furono deportati nella fortezza ufficiali e soldati borbonici. Taluni autori affermano che nel forte vennero rinchiusi anche civili duosiciliani catturati con l'accusa di brigantaggio.

    Il 22 agosto 1861, si ebbe un tentativo di ribellione: i reclusi in rivolta cercarono di assumere il controllo della fortezza. L'insurrezione fu sventata, quasi per caso, dalle autorità piemontesi ed ebbe come solo risultato l'inasprimento delle pene (i più furono costretti con palle al piede da 16 chili, ceppi e catene). Rari erano i casi di scarcerazione per proscioglimento della condanna. La liberazione avveniva perlopiù solo con la morte ed i corpi venivano disciolti nella calce viva collocata in una grande vasca situata nel retro della chiesa (che sorgeva all'ingresso del Forte): "una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti

    quando vado all'estero orgogliosamente dico che SONO SICILIANO e non italiano perchè non mi ci sento affatto e disgraziatamente devo avere i documenti italiani !

    SPERO POSSIATE RAVVEDERVI ED EVIDENZIARE LA VERITA SALVANDO UN MONUMENTO MA NON FESTEGGIATE DEI CRIMINALI MAFIOSI E MASSONI CHE SONO LA CAUSA DEI NOSTRI MALI !!!

    VERGOGNA italia !!!!

    VERGOGNA garibaldi&C. !!!

    NEGAZIONISTI RAVVEDETEVI !!!

    l'italia comincia da villa san giovanni in sù !!!

    VIVA LA SICILIA
    VIVA IL REGNO DI SICILIA !!!

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  2. SICILIA INDIPENDENTE

    l'italico LAVAGGIO DEL CERVELLO CONTINUA CHI RISPONDE COSI SEMPLICEMENTE NASCONDE LA VERITà FESTEGGIATE l'unità e fate un male alla NAZIONE SICILIANA.

    MA CI VUOLE TANTO A CAPIRE CHE DA 150 ANNI LA SICILIA RICEVE SOLO CALCi IN C... DALL'italia???

    SICILIA INDIPENDENTE

    SICILIA NAZIONE

    @NINO FATTI I FATTI TUOI !!! E LEGGETE QUALCHE LIBRO IN PIU !

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  3. GIUSTO

    COMPLIMENTI PER QUESTA ASSOCIACIONE CHE STA FACENDO QUESTA OPERA DI BENE PER I CADUTI NELLE GUERRE !!!!!MA PERCHE NN ORGANIZZATE QUALCOSA DI PIU BELLO ,CIOE' UNA FLOTTA DI VOLONTARI PRONTI A COMBATTERE PER I NOSTRI FIGLI ( VIVI)CHE GIORNO PER GIORNO NN HANNO FUTURO! E DICIAMO PECORONI...ARMIAMOCI E PARTIAMO SIAMO STUFI DI FARE LE PECORE,AUMENTA IL MANGIARE E I BENI PRIMARI E NOI PRENDIAMO A PAROLE CHI HA AUMENTATO CIO'.PERCHE NNFACCIAMO COME GLI ALTRI PAESI??????ARMIAMOCI E PARTIAMO PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI ..........

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